⚽ Uno sguardo al talento! [Segnalazioni talenti, meteore e pupilli]

papawaigo77 · 4 Luglio 2021

papawaigo77 · 4 Luglio 2021

Ronin · 4 Luglio 2021

Inauguro questo topic, con quello che reputo uno dei migliori numeri 10 della storia, ovvero Jorge Valdivia. Un giocatore che in Europa non abbiamo avuto la fortuna di vedere, se non giovanissimo, in Svizzera al Servette e in Spagna al Rayo Vallecano. Due esperienze che però lo hanno segnato in negativo, tanto da non volerne più sapere di giocare in Europa, ma alla fine penso che sia stato giusto così. Il suo talento in un calcio sempre più tattico e dove i 10 puri stanno scomparendo, e con tanti allenatori che spesso non sopportano nemmeno un colpo di tacco, sarebbe stato sicuramente ingabbiato. Una carriera spesa tra Cile, Brasile (idolo della tifoseria del Palmeiras), Emirati Arabi Uniti e Messico. Un giocatore non solo bello a vedere, ma anche concreto come dimostrano i 108 gol e i 280 assist che ha messo in cantiere fino a questo momento. Attualmente il fantasista cileno gioca nell'Union La Calera. Se avete 10 minuti guardatevi questo video del "Mago", per me uno dei migliori dribblatori nello stretto. Un giocatore assolutamente sublime da vedere e che con il pallone sapeva fare tutto: stop a volo, passaggi no look, sombreri, palleggi e una visione di gioco fuori dal comune, con delle linee di passaggio che solo pochi calciatori sono in grado di disegnare

Kimi85 · 4 Luglio 2021

Consigli per gli acquisti

Kacper Kozlowski del Pogon Stettino

Il più giovane esordiente di sempre agli Europei

Ronin · 4 Luglio 2021

L'apertura di questo topic mi da finalmente lo spunto per parlare di un determinato gruppo di giocatori che uniscono il talento alla discontinuità. Sto parlando dei giocatori maghrebini, specialmente marocchini e algerini. Indubbiamente a livello prettamente tecnico questi giocatori sono uno spettacolo per gli occhi. I maghrebini nati in Francia (ma anche in Olanda) oppure che si sono trasferiti in tenera età, hanno acquisito delle capacità tecniche forgiate nelle periferie e nelle banlieue dove non esiste il gioco di squadra, ma si gioca per se stessi, dove non esistono arbitri che ti tutelano fischiandoti fallo, ma per restare integro l'unica arma che hai a disposizione è il dribbling e la velocità nel far girare il pallone e mandare a vuoto il tuo avversario. Negli ultimi 20 anni sono tanti i giocatori maghrebini che hanno deliziato il pubblico. Da Mustapha Hadji, a Jaouad Zairi, passando per Taarabt, Belhanda, Mahrez, Ziyech, Ounas, Brahimi, Boufal, Idrissi, Benrhama (questi ultimi due si possono ancora salvare), Amrabat, Belhanda, Feghouli, Bakkali, Aissati, Boussoufa, Boudebouz e chi ne ha più ne metta. Molti di questi giocatori sono nati e cresciuti in Francia (qualcuno in Olanda o Belgio), però a parte Mahrez (l'unico a giocare con continuità), il resto si è più o meno perso per strada. Qualche buona stagione che sembrava dovesse portarli nel gotha del calcio, come nel caso di Boufal, che da fenomeno al Lille, è ritornato nel modesto Angers. Quello che accumuna tutti questi giocatori (tralasciando sempre Mahrez e in parte Ziyech) è la discontinuità, la difficoltà anche di fare gruppo, perché vedendoli spesso giocare dentro di loro c'é ancora quella parte di vita spesa a sopravvivere nei campetti di periferia. Si gioca più per se stessi e non per la squadra. Ma anche la testa è stato un limite: bravate, eccessi, e limiti caratteriali hanno spesso accumunato questi giocatori

Tra tanti giocatori (poi nei prossimi giorni metterò video anche degli altri), ho scelto Boufal, che sintetizza perfettamente questo mio pensiero. Giocatore tecnicamente sopra la norma, ma la sua discontinuità non gli ha permesso di spiccare il volo. Voi cosa ne pensate?

papawaigo77 · 4 Luglio 2021

Ronin ha detto:
Inauguro questo topic, con quello che reputo uno dei migliori numeri 10 della storia, ovvero Jorge Valdivia. Un giocatore che in Europa non abbiamo avuto la fortuna di vedere, se non giovanissimo, in Svizzera al Servette e in Spagna al Rayo Vallecano. Due esperienze che però lo hanno segnato in negativo, tanto da non volerne più sapere di giocare in Europa, ma alla fine penso che sia stato giusto così. Il suo talento in un calcio sempre più tattico e dove i 10 puri stanno scomparendo, e con tanti allenatori che spesso non sopportano nemmeno un colpo di tacco, sarebbe stato sicuramente ingabbiato. Una carriera spesa tra Cile, Brasile (idolo della tifoseria del Palmeiras), Emirati Arabi Uniti e Messico. Un giocatore non solo bello a vedere, ma anche concreto come dimostrano i 108 gol e i 280 assist che ha messo in cantiere fino a questo momento. Attualmente il fantasista cileno gioca nell'Union La Calera. Se avete 10 minuti guardatevi questo video del "Mago", per me uno dei migliori dribblatori nello stretto. Un giocatore assolutamente sublime da vedere e che con il pallone sapeva fare tutto: stop a volo, passaggi no look, sombreri, palleggi e una visione di gioco fuori dal comune, con delle linee di passaggio che solo pochi calciatori sono in grado di disegnare

Giocatore assoluto, che definire di culto è offendere il talento del Mago. Peccato abbia fatto una carriera alla D'Alessandro, alla Mudo... insomma che si sia rivelato solo in Sud America, perché trequartisti con queste caratteristiche non se ne trovano più. Elegante, preciso, geniale e irriverente nei confronti del malcapitato marcatore, ma tremendamente devoto al calcio. Infatti non smette ancora, malgrado abbia avuto diversi acciacchi anche importanti nel corso della sua carriera.

Kimi85 ha detto:
Consigli per gli acquisti

Kacper Kozlowski del Pogon Stettino

Il più giovane esordiente di sempre agli Europei

L'ho visto poco personalmente, per cui non posso dire la mia, però leggo che molti ne parlano bene. Un plus è che in PES ha pure il volto per cui ci si potrebbe scommettere l'anno prossimo.

Ronin ha detto:
L'apertura di questo topic mi da finalmente lo spunto per parlare di un determinato gruppo di giocatori che uniscono il talento alla discontinuità. Sto parlando dei giocatori maghrebini, specialmente marocchini e algerini. Indubbiamente a livello prettamente tecnico questi giocatori sono uno spettacolo per gli occhi. I maghrebini nati in Francia (ma anche in Olanda) oppure che si sono trasferiti in tenera età, hanno acquisito delle capacità tecniche forgiate nelle periferie e nelle banlieue dove non esiste il gioco di squadra, ma si gioca per se stessi, dove non esistono arbitri che ti tutelano fischiandoti fallo, ma per restare integro l'unica arma che hai a disposizione è il dribbling e la velocità nel far girare il pallone e mandare a vuoto il tuo avversario. Negli ultimi 20 anni sono tanti i giocatori maghrebini che hanno deliziato il pubblico. Da Mustapha Hadji, a Jaouad Zairi, passando per Taarabt, Belhanda, Mahrez, Ziyech, Ounas, Brahimi, Boufal, Idrissi, Benrhama (questi ultimi due si possono ancora salvare), Amrabat, Belhanda, Feghouli, Assaidi, Boussoufa, Boudebouz e chi ne ha più ne metta. Molti di questi giocatori sono nati e cresciuti in Francia (qualcuno in Olanda), però a parte Mahrez (l'unico a giocare con continuità), il resto si è più o meno perso per strada. Qualche buona stagione che sembrava dovesse portarli nel gotha del calcio, come nel caso di Boufal, che da fenomeno al Lille, è ritornato nel modesto Angers. Quello che accumuna tutti questi giocatori (tralasciando sempre Mahrez e in parte Ziyech) è la discontinuità, la difficoltà anche di fare gruppo, perché vedendoli spesso giocare dentro di loro c'é ancora quella parte di vita spesa a sopravvivere nei campetti di periferia. Si gioca più per se stessi e non per la squadra. Ma anche la testa è stato un limite: bravate, eccessi, e limiti caratteriali hanno spesso accumunato questi giocatori

Tra tanti giocatori (poi nei prossimi giorni metterò video anche degli altri), ho scelto Boufal, che sintetizza perfettamente questo mio pensiero. Giocatore tecnicamente sopra la norma, ma la sua discontinuità non gli ha permesso di spiccare il volo. Voi cosa ne pensate?

Condivido. Hanno una sofferenza di fondo nel loro modo di giocare che fanno fatica a scucirsi di dosso. Tu hai citato Boufal, io da osservatore dell'Eredivisie ed amante di cose olandesi, faccio il nome di Oussama Tannane. Gran tiro, dribbling, forza nell'incedere, però una testa matta come poche. In quest'ultima stagione al Vitesse sembra essersi parzialmente ritrovato su livelli accettabili, tant'è che sembra aver attirato le attenzioni del Fenerbahce.
Vero che Mahrez e parzialmente Ziyech sembrano essere eccezioni a queste continue dimostrazioni di discontinuità. Speriamo l'ex folletto di Twente ed Ajax si ritrovi dopo una stagione vissuta ai margini della rosa nel Chelsea.

Kimi85 · 5 Luglio 2021

Ronin ha detto:
L'apertura di questo topic mi da finalmente lo spunto per parlare di un determinato gruppo di giocatori che uniscono il talento alla discontinuità. Sto parlando dei giocatori maghrebini, specialmente marocchini e algerini. Indubbiamente a livello prettamente tecnico questi giocatori sono uno spettacolo per gli occhi. I maghrebini nati in Francia (ma anche in Olanda) oppure che si sono trasferiti in tenera età, hanno acquisito delle capacità tecniche forgiate nelle periferie e nelle banlieue dove non esiste il gioco di squadra, ma si gioca per se stessi, dove non esistono arbitri che ti tutelano fischiandoti fallo, ma per restare integro l'unica arma che hai a disposizione è il dribbling e la velocità nel far girare il pallone e mandare a vuoto il tuo avversario. Negli ultimi 20 anni sono tanti i giocatori maghrebini che hanno deliziato il pubblico. Da Mustapha Hadji, a Jaouad Zairi, passando per Taarabt, Belhanda, Mahrez, Ziyech, Ounas, Brahimi, Boufal, Idrissi, Benrhama (questi ultimi due si possono ancora salvare), Amrabat, Belhanda, Feghouli, Assaidi, Boussoufa, Boudebouz e chi ne ha più ne metta. Molti di questi giocatori sono nati e cresciuti in Francia (qualcuno in Olanda), però a parte Mahrez (l'unico a giocare con continuità), il resto si è più o meno perso per strada. Qualche buona stagione che sembrava dovesse portarli nel gotha del calcio, come nel caso di Boufal, che da fenomeno al Lille, è ritornato nel modesto Angers. Quello che accumuna tutti questi giocatori (tralasciando sempre Mahrez e in parte Ziyech) è la discontinuità, la difficoltà anche di fare gruppo, perché vedendoli spesso giocare dentro di loro c'é ancora quella parte di vita spesa a sopravvivere nei campetti di periferia. Si gioca più per se stessi e non per la squadra. Ma anche la testa è stato un limite: bravate, eccessi, e limiti caratteriali hanno spesso accumunato questi giocatori

Tra tanti giocatori (poi nei prossimi giorni metterò video anche degli altri), ho scelto Boufal, che sintetizza perfettamente questo mio pensiero. Giocatore tecnicamente sopra la norma, ma la sua discontinuità non gli ha permesso di spiccare il volo. Voi cosa ne pensate?

Altri 3 che hai dimenticato di citare

Zakaria Labyad, Zakaria Bakkali e Mehdi Carcela-Gonzàlez marocchini di origine anche se con passaporto olandese e belga

Ronin · 5 Luglio 2021

Kimi85 ha detto:
Altri 3 che hai dimenticato di citare

Zakaria Labyad, Zakaria Bakkali e Mehdi Carcela-Gonzàlez marocchini di origine anche se con passaporto olandese e belga

Su Bakkali puntavo molto, ma ormai la sua carriera sta precipitando. Comunque ci sarebbero anche altri giocatori da inserire in lista come Ghezzal, Boulaya, oppure Affelay e anche Nasri, due giocatori che hanno buttato il loro talento, colpa anche dei tanti infortuni. L'ex Marsiglia poi dopo i fasti dell'Arsenal e un paio di buone annate al Manchester City ha iniziato il suo declino, e dal 2015 in poi è diventato l'ombra di se stesso

Cicciput · 5 Luglio 2021

Gioco in casa con una meteora/talento inespresso, e sono sicuro che susciterò pure qualche risata...

Oh, io quando lo prese la Lazio ero contentissimo. Giocatore dalla tecnica cristallina, veloce, gran dribbling. Purtroppo soggetto a tantissimi problemi fisici e frenato da un fisico troppo etereo. Giocatore da calcio d'altri tempi. Alla Lazio fece poco, molto poco, anche se l'esordio (preliminare di Champions a Bucarest) fece molto ben sperare... dopo un po' divenne quello che oggi chiameremmo un meme, entrava in campo, faceva qualche doppio passo per deliziare la platea, poi si rieclissava per mesi. Ebbe un breve momento di gloria verso la fine della stagione 2008/09 quando si trovò quasi per caso a giocare da terzino sinistro (!) con buoni risultati. Alla fine è stato tanto alla Lazio, 5 anni mi sembra, guadagnandosi un certo affetto tra i tifosi ma lasciando veramente poco sul campo. Eppure in quei brevissimi momenti di buona forma fisica, si vedeva che era un calciatore che dal punto di vista tecnico non aveva niente da invidiare a nessuno. Purtroppo in un calcio dove la forza fisica è sempre più rilevante, non c'è più posto per giocatori come lui.

Ronin · 5 Luglio 2021

L'idea di questo topic è parlare non solo di fenomeni, ma anche di talenti inespressi, meteore oppure giovani che si stanno affacciando al grande calcio. Del Nero indubbiamente aveva talento, un po' come Moscardelli. Giocatori tecnicamente sopra la norma, ma che in un modo o nell'altro non sono mai riusciti ad esprimerlo con continuità, colpa a volte anche degli allenatori che ingabbiano il talento per il sacrificio e la tattica. Un motivo ci sarà se giocatori con questa facilità nel dribblare ne escono sempre meno

Cicciput · 5 Luglio 2021

Ronin ha detto:
L'idea di questo topic è parlare non solo di fenomeni, ma anche di talenti inespressi, meteore oppure giovani che si stanno affacciando al grande calcio. Del Nero indubbiamente aveva talento, un po' come Moscardelli. Giocatori tecnicamente sopra la norma, ma che in un modo o nell'altro non sono mai riusciti ad esprimerlo con continuità, colpa a volte anche degli allenatori che ingabbiano il talento per il sacrificio e la tattica. Un motivo ci sarà se giocatori con questa facilità nel dribblare ne escono sempre meno

Il calcio si sta evolvendo, si sono persi i ruoli definiti di una volta (libero, ala, centravanti, mediano), oggi i calciatori devono essere in grado di fare un po' tutto, avere una grande capacità di corsa, forza fisica, e infatti si vedono sempre di più calciatori ibridi, trequartisti dalla grande forza fisica, difensori dai piedi buoni, falsi 9. La tecnica deve essere finalizzata alla visione tattica, siamo nell'era dell'efficienza, anche nel calcio. Specie nel calcio dove devi vincere per forza altrimenti dopo sei costretto a inventarti un torneo a tavolino per non rischiare il fallimento.
Ma andiamo OT...

Kimi85 · 5 Luglio 2021

Ronin ha detto:
Su Bakkali puntavo molto, ma ormai la sua carriera sta precipitando. Comunque ci sarebbero anche altri giocatori da inserire in lista come Ghezzal, Boulaya, oppure Affelay e anche Nasri, due giocatori che hanno buttato il loro talento, colpa anche dei tanti infortuni. L'ex Marsiglia poi dopo i fasti dell'Arsenal e un paio di buone annate al Manchester City ha iniziato il suo declino, e dal 2015 in poi è diventato l'ombra di se stesso

Afellay ha fatto un brutto errore: quello di andare al Barcellona. Li la sua carriera e' praticamente terminata. Giocatore che adoravo, e che spesso usavo in Pes. Un centrocampista offensivo di grandi doti tecniche che per me come ripeto ha cannato il trasferimento in Spagna purtroppo. Lo seguivo spesso al Psv, lui e' uno di quelli per cui veramente ci son rimasto male per l'andamento della sua carriera.

papawaigo77 · 5 Luglio 2021

Inauguro anche io questo topic con un nome, ed è un pupillo: Cristian Ramirez.
L'avevo già citato in altri thread come potenziale craque.
Terzino sinistro ecuadoregno di gamba, 1994 ergo non più giovanissimo, piede educatissimo e tiro al fulmicotone. Quest'anno ha preso cittadinanza russa, quindi sarebbe acquistabile come giocatore comunitario.
Sono diversi anni che lo guardo con attenzione e credo meriti il salto di categoria, con tutto il rispetto per il Krasnodar che ha un bel organico.
Ha saltato la Copa America a causa della rottura del crociato in febbraio, dal quale sta guarendo solo ora.
Mi pare fosse stato avvicinato alla Juve qualche anno fa, ma non se ne fece nulla.
Uno dei miei preferiti, spero qualche club si accorga di lui.

Ronin · 5 Luglio 2021

Quale è stato secondo voi il più grande bluff del calcio? Per me vince a mani basse Denilson. Il giocatore più anarchico della storia del calcio. Uno di quelli che quando saltava l'uomo e poteva tagliare verso il centro, preferiva allargarsi verso la bandierina per provare un altro dribbling. Me lo ricordo bene in quel torneo pre Mondiale del 1997 in Francia, dove mise a ferro e fuoco le difese, anche se il suo talento si era già visto nella Copa America dello stesso anno, che vinse con il Brasile da protagonista, tanto dall'essere nominato miglior giocatore del torneo. Dopo il Mondiale in Francia tutti lo volevano ma alla fine la spuntò a sorpresa il Real Betis, che se non ricordo male lo pagò 66 miliardi delle vecchie lire, e gli fece firmare un contratto di 12 anni, e con una clausola di 750 miliardi (roba veramente assurda che a momenti rischiava di far fallire la società spagnola). La stella di Denilson praticamente si accende e si spegne in quel torneo pre Mondiale. Da lì in poi fallisce miseramente in tutti i club dove ha giocato. Scolari lo porta al Mondiale del 2002 per utilizzarlo come giocatore da buttare negli ultimi minuti quando bisognava tenere il pallone. Rimarranno nella storia i 4 giocatori turchi che rincorrono Denilson per prendergli il pallone, mentre nella finale con la Germania entra al 90', e mantiene palla per quasi tutto il tempo, facendo andare a vuoto i poveri giocatori tedeschi, specialmente Linke che finisce lungo (sorte che capito qualche anno prima anche ad un giovane Puyol, che finì al tappeto per una finta del brasiliano). Denilson amava il calcio, ma a modo suo. A lui non piaceva il gioco di squadra, e nemmeno tanto segnare (specialmente dopo il Mondiale del 1998 la sua media gol precipitò), a lui piaceva soltanto dribblare, umiliare l'avversario portandolo a spasso per il campo fino all'altezza della bandierina, e poi fare un tunnel di tacco oppure un elastico a mo di sombrero per liberarsene. Denilson verrà forse ricordato più per le sue giocate alla Joga Bonito (perfetto testimonial del calcio samba made in Nike che spesso l'ha utilizzato per i suoi spot) piuttosto per quello che ha combinato in campo

Karlo Marxiano · 5 Luglio 2021

Come talenti vorrei citare:
- El Pipa Benedetto (di cui ho la maglia del Boca), un centravanti che a me piace tantissimo, aggressivo, abile tecnicamente, bravo di testa, con un bel senso del goal, che calcia bene con entrambi i piedi, quel goal al River in finale di ritorno di libertadores tanto bello quanto illusorio (ahimè). Purtroppo al Marsiglia sembra essersi perso un po' in questa annata e non capisco perché, la scorsa stagione aveva messo a segno 11 reti in 26 presenze (la Ligue 1 come sapete si concluse in anticipo causa covid), un ottimo bottino per il primo anno in Europa in una piazza esigente. Invece nell'anno 20/21 pare abbia perso brillantezza, soltanto 5 reti in oltre 30 presenze perdendo sostanzialmente il posto di terminale offensivo principale in favore di Milik (attaccante ben superiore eh). La cosa che mi stranisce è che non è un giocatore dal carattere fragile, né tantomeno indisciplinato, e ha tutte le qualità per fare bene in un campionato come quello francese, però non rende come potrebbe. Spero si riprenda presto o, altrimenti, che torni all'ovile, anche perché gli xeneizes avrebbero bisogno di una punta di primo ordine (già Abila non era un granché, avendo venduto pure lui non stanno messi alla grandissima davanti).

- Ruben Neves, mediano del Wolverhampton (e ho anche di lui il completino hahahaha), giocatore che scoprii ai tempi del Porto quando aveva 19 anni, se ne parla poco ma secondo me è veramente completo e potrebbe diventare un centrocampista di livello mondiale. Ha tiro da fuori, colpi, dribbling, passaggio, sa dettare i tempi, ha fisicità, fa bene la fase difensiva, può ricoprire 2/3 ruoli tranquillamente, non capisco perché non giochi titolare nel Portogallo e soprattutto perché nessuna big sia fortemente interessata ad uno come lui, forse i Wolves fanno un prezzo troppo alto, non saprei proprio.

Tra l'altro a proposito dei giocatori maghrebini vorrei parlare un po' di Ounas che ho visto da vicino spesso: secondo me lui come tanti altri giocatori delle sue parti ha grande tecnica e una capacità di tiro assolutamente oltre la media però è estremamente egoista, se diventasse più concreto e altruista sarebbe un fenomeno, ma vedendo i suoi numeri ad ormai 24 anni da titolare nel Crotone messo anche più vicino alla porta ho il timore che non esploderà mai, vediamo se Spalletti gli dà un po' di disciplina tattica e caratteriale, ma la vedo improbabile.

Kimi85 · 5 Luglio 2021

Rafael Santos Borrè

Ex Atletico e River "la Maquina"(soprannome datogli per la sua capacità realizzativa)proprio oggi e' passato all'Eintracht di Francoforte a parametro 0. Punta mobile, dal fisico non eccelso(175 cm), ma grande finalizzatore sottoporta. Ha un record essendo il centravanti che ha segnato più reti durante la guida di Marcelo Gallardo(56) che lo porta ad essere il 2° giocatore colombiano con più reti nel River davanti anche a Radamel Falcao e dietro(se ben ricordo)al solo Juan Pablo Angel

Ronin · 6 Luglio 2021

Kimi85 ha detto:
Rafael Santos Borrè

Ex Atletico e River "la Maquina"(soprannome datogli per la sua capacità realizzativa)proprio oggi e' passato all'Eintracht di Francoforte a parametro 0. Punta mobile, dal fisico non eccelso(175 cm), ma grande finalizzatore sottoporta. Ha un record essendo il centravanti che ha segnato più reti durante la guida di Marcelo Gallardo(56) che lo porta ad essere il 2° giocatore colombiano con più reti nel River davanti anche a Radamel Falcao e dietro(se ben ricordo)al solo Juan Pablo Angel

Molto curioso di vederlo in Europa, dove arriva nel suo momento migliore della carriera, e anche in buona squadra come l'Eintracht che quest'anno giocherà in Europa League

Ronin · 6 Luglio 2021

La nuova perla del calcio uruguagio si chiama Matias Arezo. Classe 2002 è cresciuto nel River Plate di Montevideo, e da tre stagioni gioca da titolare con il club "Darseneros". Arezo é una punta agile, dinamica a cui piace svariare per tutto il fronte d'attacco. Veloce, bravo nel dribbling, buon fiuto per il gol, ma all'occorrenza sa anche mandare in rete i compagni. Fino a questo momento ha messo a segno 26 reti in campionato (6 gol il primo anno, 13 il secondo, e 7 in 9 presenze questa stagione). Numeri niente male per un ragazzo che deve ancora compiere 19 anni. Anche con le varie rappresentative dell'Uruguay vanta numeri impressionati: 11 gol con l'Under 15 e 11 con l'Under 17. Speriamo solo che non faccia la fine di Gonzalo Mastriani, che ai tempi del Cerro sembrava un fenomeno, oppure di Sebastian Sosa, altro giocatore che quando giocava nel Cerro Largo si era messo in mostra giovanissimo a suon di gol. Entrambi però hanno avuto una carriera al di sotto delle aspettative. Arezo però mi sembra che abbia la cattiveria giusta per poter sfondare

Cicciput · 6 Luglio 2021

Il problema di questi talenti sudamericani è che in patria si trovano quasi sempre contro difese molto approssimative... in Europa il livello è ben altro. C'è anche molta meno tattica, per lo meno quando mi capita di vedere qualche partita di quelle latitudini mi sembra sempre un calcio molto più "allegro" rispetto al nostro, ritmi blandi, squadre lunghe, poca tattica e tante soluzioni individuali. Comunque il giovane talento del sud America ha sempre il suo fascino...

papawaigo77 · 6 Luglio 2021

Ronin ha detto:
Quale è stato secondo voi il più grande bluff del calcio? Per me vince a mani basse Denilson. Il giocatore più anarchico della storia del calcio. Uno di quelli che quando saltava l'uomo e poteva tagliare verso il centro, preferiva allargarsi verso la bandierina per provare un altro dribbling. Me lo ricordo bene in quel torneo pre Mondiale del 1997 in Francia, dove mise a ferro e fuoco le difese, anche se il suo talento si era già visto nella Copa America dello stesso anno, che vinse con il Brasile da protagonista, tanto dall'essere nominato miglior giocatore del torneo. Dopo il Mondiale in Francia tutti lo volevano ma alla fine la spuntò a sorpresa il Real Betis, che se non ricordo male lo pagò 66 miliardi delle vecchie lire, e gli fece firmare un contratto di 12 anni, e con una clausola di 750 miliardi (roba veramente assurda che a momenti rischiava di far fallire la società spagnola). La stella di Denilson praticamente si accende e si spegne in quel torneo pre Mondiale. Da lì in poi fallisce miseramente in tutti i club dove ha giocato. Scolari lo porta al Mondiale del 2002 per utilizzarlo come giocatore da buttare negli ultimi minuti quando bisognava tenere il pallone. Rimarranno nella storia i 4 giocatori turchi che rincorrono Denilson per prendergli il pallone, mentre nella finale con la Germania entra al 90', e mantiene palla per quasi tutto il tempo, facendo andare a vuoto i poveri giocatori tedeschi, specialmente Linke che finisce lungo (sorte che capito qualche anno prima anche ad un giovane Puyol, che finì al tappeto per una finta del brasiliano). Denilson amava il calcio, ma a modo suo. A lui non piaceva il gioco di squadra, e nemmeno tanto segnare (specialmente dopo il Mondiale del 1998 la sua media gol precipitò), a lui piaceva soltanto dribblare, umiliare l'avversario portandolo a spasso per il campo fino all'altezza della bandierina, e poi fare un tunnel di tacco oppure un elastico a mo di sombrero per liberarsene. Denilson verrà forse ricordato più per le sue giocate alla Joga Bonito (perfetto testimonial del calcio samba made in Nike che spesso l'ha utilizzato per i suoi spot) piuttosto per quello che ha combinato in campo

Denilson ottima chiamata. Io penso Freddy Adu meriti uno scettro, o comunque di salire sul podio. Veniva pompato già a 16 anni, poi si è perso nel nulla. Nel frattempo ha fatto contenti migliaia di players su Football Manager et similia perché era considerato un wonderkid e cresceva a dismisura.

Karlo Marxiano ha detto:
Come talenti vorrei citare:
- El Pipa Benedetto (di cui ho la maglia del Boca), un centravanti che a me piace tantissimo, aggressivo, abile tecnicamente, bravo di testa, con un bel senso del goal, che calcia bene con entrambi i piedi, quel goal al River in finale di ritorno di libertadores tanto bello quanto illusorio (ahimè). Purtroppo al Marsiglia sembra essersi perso un po' in questa annata e non capisco perché, la scorsa stagione aveva messo a segno 11 reti in 26 presenze (la Ligue 1 come sapete si concluse in anticipo causa covid), un ottimo bottino per il primo anno in Europa in una piazza esigente. Invece nell'anno 20/21 pare abbia perso brillantezza, soltanto 5 reti in oltre 30 presenze perdendo sostanzialmente il posto di terminale offensivo principale in favore di Milik (attaccante ben superiore eh). La cosa che mi stranisce è che non è un giocatore dal carattere fragile, né tantomeno indisciplinato, e ha tutte le qualità per fare bene in un campionato come quello francese, però non rende come potrebbe. Spero si riprenda presto o, altrimenti, che torni all'ovile, anche perché gli xeneizes avrebbero bisogno di una punta di primo ordine (già Abila non era un granché, avendo venduto pure lui non stanno messi alla grandissima davanti).

- Ruben Neves, mediano del Wolverhampton (e ho anche di lui il completino hahahaha), giocatore che scoprii ai tempi del Porto quando aveva 19 anni, se ne parla poco ma secondo me è veramente completo e potrebbe diventare un centrocampista di livello mondiale. Ha tiro da fuori, colpi, dribbling, passaggio, sa dettare i tempi, ha fisicità, fa bene la fase difensiva, può ricoprire 2/3 ruoli tranquillamente, non capisco perché non giochi titolare nel Portogallo e soprattutto perché nessuna big sia fortemente interessata ad uno come lui, forse i Wolves fanno un prezzo troppo alto, non saprei proprio.

Tra l'altro a proposito dei giocatori maghrebini vorrei parlare un po' di Ounas che ho visto da vicino spesso: secondo me lui come tanti altri giocatori delle sue parti ha grande tecnica e una capacità di tiro assolutamente oltre la media però è estremamente egoista, se diventasse più concreto e altruista sarebbe un fenomeno, ma vedendo i suoi numeri ad ormai 24 anni da titolare nel Crotone messo anche più vicino alla porta ho il timore che non esploderà mai, vediamo se Spalletti gli dà un po' di disciplina tattica e caratteriale, ma la vedo improbabile.

Secondo me il Pipa ha sofferto molto l'arrivo di Milik e probabilmente il rapporto con Villas Boas non era dei migliori (così come non lo era con altri). Tra l'altro aveva creato una bella connessione calcistica con Payet che spesso lo imbucava bene, perché è vero che è un attaccante completo e segna in tutti i modi malgrado non abbia un fisico da titano.

Kimi85 ha detto:
Rafael Santos Borrè

Ex Atletico e River "la Maquina"(soprannome datogli per la sua capacità realizzativa)proprio oggi e' passato all'Eintracht di Francoforte a parametro 0. Punta mobile, dal fisico non eccelso(175 cm), ma grande finalizzatore sottoporta. Ha un record essendo il centravanti che ha segnato più reti durante la guida di Marcelo Gallardo(56) che lo porta ad essere il 2° giocatore colombiano con più reti nel River davanti anche a Radamel Falcao e dietro(se ben ricordo)al solo Juan Pablo Angel

Maquina ❤

Ronin ha detto:
Molto curioso di vederlo in Europa, dove arriva nel suo momento migliore della carriera, e anche in buona squadra come l'Eintracht che quest'anno giocherà in Europa League

Esatto, secondo me a Francoforte se lo godranno. A zero è un colpaccio ed è giusta la tappa "di mezzo" che ha fatto, ovvero un team già in Europa ma non ai massimi livelli, tanto ha ancora tempo per puntare al top.

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