Nota tecnica
Al terzo atto ci sono vistosissimi cali nelle prestazioni in game, almeno per il mio PC.
Fatta una o due cose, mi tocca salvare, uscire dal gioco e ricaricare: problema risolto, almeno temporaneamente.
Attendo con trepidazione la mega patch prevista da Larian, sempre che serva a qualcosa: se muovo i personaggi, tutto procede al rallenty, comandi compresi.
Il gioco di ruolo definitivo
Per quelli che magari mi leggono, pur non giocandoci, che sono curiosi, che vorrebbero giocarci, ma il fantasy non lo digeriscono o non hanno più il tempo libero di una volta, una riflessione su quanto finora sperimentato.
Preciso subito, per l'ennesima volta, che ci troviamo di fronte ad un GDR epocale: se The Witcher mi aveva conquistato, in particolare il terzo, qui siamo di fronte attualmente, IMHO, al campione del mondo nella sua categoria!
Non si tratta solo di storia e sceneggiatura, di ambientazioni e cura dei personaggi: l'espereinza vi proporrà i più disparati combattimenti e tattica, colpi di scena, scelta opportuna nei dialoghi, rapporti con i compagni, il fare o non fare una cosa, approfondire o meno, accettare o rifiutare, schierarsi o non schierarsi, appoggiare o tirarsi indietro, manipolare o essere sè stessi, ingannare o essere sinceri; TUTTO, e dico TUTTO, quello che farete nel gioco porterà ad un dipanarsi IMPRESSIONANTE delle trame, della storia generale e dei singoli personaggi. Un evento gestito in un modo vi si ripresenterà più avanti con le dovute conseguenze, nel bene o nel male; e non parlo di soli eventi generali,
ma anche di quelli apparentemente più insignificanti o magari da noi considerati minori o innocui. La storia mi ha sbattuto in faccia, crudelmente o sorprendentemente, scelte importanti da prendere in virtù di quello che avevo o non avevo fatto prima, con qualcuno o qualcosa: mi son ritrovato a pensare davanti al monitor per un quarto d'ora, impaurito dal fatto che potessi perdere un alleato o un amico, perchè la STORIA non è lineare, chiara, tracciata; ci sono dei bivi, delle necessità, delle scelte anche morali che possono andar bene per alcuni, ma non per altri.
Il protagonista NON SEI TU, in quanto "leader", ma il gruppo nella sua interezza, le persone che incontri, che hanno anche loro una personalità, una ricerca personale del proprio destino, delle proprie aspettative. Ed anche loro hanno i tuoi stessi dubbi, le loro debolezze, i loro segreti, profondi e celati; destinati ad un futuro che sarai tu stesso a sviluppare, con il tuo comportamento, interessamento e scelte operate: ti appoggeranno? Ti seguiranno? O daranno priorità alle loro esigenze, alla loro missione, che avranno anch'esse delle conseguenze, magari irreparabili? Come nella realtà, la Storia è fatta da tutti noi, nell'insieme, non dai singoli: al massino possiamo essere corresponsabili di una scelta, qualunque essa sia.
Io, allora, che ci sto a fare nel gioco se non sono il protagonista, il leader, l'eroe impavido destinato alla gloria? Nel gioco sarò chiamato a gestire il tutto e questo comporta finali diversi, storie diverse, situazioni diverse: sono uno "sfigato", destinato sì a crescere, ma menomato da un parassita, e questa è l'unica condizione che accomuna tutto il gruppo (ad eccezione di altri personaggi entrati successivamente nell'accampamento, sempre che li abbiate potuti "arruolare": sono morti in combattimento? Li avete evitati?...tutto è in continua mutazione...). All'inizio il problema è trovare una soluzione a questo gigantesco problema, salvo poi affrontarne tanti altri per esasperazione. Eppure, sotto sotto, nel vostro cuore può battere un'emozione per qualcuno, per una affinità, oppure optare per un patto infernale, perchè siete alla disperazione.
Puoi scegliere di essere "buono", "neutro" o "malvagio" e la Storia evolverà secondo criteri da te imposti.
Io sono sempre stato un tenerone, incapace di far del male a una mosca: nel gioco parlo con gli animali, accarezzo il mio cane, costruisco ottimi rapporti con tutti, nei limiti delle loro personalità e divergenze. Questa mia "moralità" tutta di un pezzo, costruita su misura per Cuorescuro, ha fatto sì che in 150 ore di gioco,
finora, non abbia mai assistito a
NESSUNA delle numerose situazioni "piccanti" sbandierate dai Larian ai quattro venti: eppure qualcosa cambia sempre, nei personaggi, a seconda del nostro percorso; Cuorescuro ha cambiato pettinatura e si è tinta i capelli, chiedendo anche il mio parere al riguardo...e gli stessi personaggi del mio party sono partecipi del suo attuale stato d'animo (il background di ognuno di loro è caratterizzato favolosamente). E pensare che avrei potuto stringere un patto infernale e magari godermi la vita, con annessi piaceri....ma siccome parliamo sempre di scelte, io ho cercato di essere il più possibile fedele ai miei sentimenti, senza "se" e senza "ma": quello sono....un tranquillo Barbaro che, fosse per lui, se ne starebbe immerso nella natura, con una casetta, una moglie, dei pargoletti indiavolati, sorseggiando un bel boccale di birra fresca. Sono come Valeria in "Conan il barbaro" che dice più o meno
"noi abbiamo il fuoco dentro, ed è così raro...lasciamo che siano gli altri a vagare nella notte..."
Quindi lotto per l'amore da conquistare o per la causa, per il destino infame? Mi interessano le sorti dei compagni, delle persone che incontro nelle mie peripezie?...E che ci volete fare? Per raggiungere lo scopo che mi sono prefisso (sempre che esista, ossia un futuro radioso con Cuorescuro) sono pronto ad aiutare tutti e a spazzar via ogni entità malefica ed ostacolo insormontabile.
Visualizza allegato 297817