RAYO VALLECANO: MOTIVI DELLA SCELTA E OBIETTIVI
Presentazione. Prima di tuffarmi a guardare ore ed ore di dvd sulla rosa attuale ridò un'occhiata alla storia del club. Il
Rayo non è indubbiamente noto per grandi trofei o particolari imprese, ma è conosciuto in tutto il mondo. Perché è la terza squadra di Madrid?
Forse. Ma ha un’identità chiara, netta. È la
squadra del popolo. Soprannominati
Los Franjirrojos, il club viene fondato nel 1924.
Ha sede nel quartiere più popolare della capitale spagnola,
Barrio Vallecas, una zona caratterizzata per essere quella con il reddito pro capite minore, infatti possiede tutte le caratteristiche del quartiere popolare con colori tendenti al grigio e palazzoni decadenti. Per gli abitanti di Vallecas questa squadra è
un'icona della propria identità. Il club infatti mantiene ancora dei connotati popolari e riesce a rappresentare i valori della bontà sociale del posto, in particolar modo quell'anima operaia e proletaria. Amo i club che trasudano di passione come questo. Qui l’identità, la provenienza, le origini e la maglia vengono
prima di tutto.
Lo stadio e i tifosi. Recandovi all’ingresso del
Campo de Futbol de Vallecas non troverete le indicazioni per il tour interno alla struttura, però troverete i cancelli aperti. Questo perché all’interno dell stadio nelle palestre vengono fatte a prezzi modici attività sportive per i ragazzi del barrio. Anche lo stadio, nonostante non sia ovviamente il più bello di Madrid, ha una storia fatta di successi: per esempio anche i Queen nel 1986 vi hanno suonato o i Metallica nel 1992. Il gruppo più caldo dei tifosi del Rayo Vallecano viene chiamato
Bukaneros. La tifoseria rayista si riconosce per il suo forte spirito antifascista. I
Bukaneros sono il maggior gruppo di tifo organizzato e nel loro dna sono ben stampati i valori dell'antifascismo e della lotta al razzismo.
Obiettivi, mercato e idee societarie. L’idea nella mia testa e in quella dirigenza è chiara. Tornare in Liga
entro 2 stagioni proponendo un calcio di gusto. Calciatori tecnici, giovani rampolli, oppure atleti di qualità alla ricerca di un rilancio.
Non importa solo il risultato ma anche come verrà ottenuto. Vogliamo targhetizzare la squadra con un
mix di spagnoli, portoghesi, e sudamericani, con un calcio che deve ricordare la leggerezza e il divertimento di questo gioco. Dopo questa fase l’obiettivo sarà quello di salvarci, confermarci in Liga
senza snaturare questi principi, e rigenerando ciclicamente l’organico con intelligenza. L’Europa? Meglio non pensarci, ad ora. Non attueremo un mercato folle, ma ragionato e parsimonioso. In uscita valuteremo sempre quale sarà la convenienza della nostra società. Verrà issato anche un
tetto ingaggi massimo.
Motivi della scelta. Ero molto indeciso tra altri due club, come avevo accennato. Il primo era il San Lorenzo, squadra del Papa, sudamericana come avevo in mente, e in balìa di una crisi tecnica ed economica non indifferente. Il secondo era il Venezia. Non ho visto molte carriere qui sul forum in Serie B e avevo voglia di provarci rilanciando un club che non milita nella massima serie dal 2002. Poi, però, ho letto la storia del Rayo e oltre a innamorarmene ho visto che si incastrava benissimo nelle mie idee: ricorda molto una piazza sudamericana (come il Ciclón) e deve risalire dal purgatorio della B (come il Venezia). Ha un’identità chiara, popolare, e incarna alla grande la possibile piazza su cui erigere un progetto su misura sognando di diventare
una Cenerentola del grande calcio. E per questo, dopo una rapida analisi, non ho più avuto dubbi. Si parte da Vallecas!