Argentina, Colombia e Uruguay è il mio triangolo
Squadra molto affascinante e con una tifoseria molto calda, ma anche un passato oscuro legato al cartello della droga che faceva capo ai fratelli Orejuela che erano i grandi rivali di Pablo Escobar (che calcisticamente parlando tifava l'Independiente Medellín). Con loro alla guida i Diablos Rojos vinsero molto, e ancora oggi qualcuno pensa che quelle vittorie siano arrivate anche grazie alla corruzione degli arbitri (anche quelli più importanti), che venivano invitati all'Intercontinental Hotel (uno dei più prestigiosi di Cali) dove ne uscivano con sorrisi a 32 denti. Questo legame andò avanti per tanto tempo, almeno fino al 1995 quando gli USA applicarono la "Lista Clinton" che praticamente impediva al club di ottenere prestiti bancari perché i soldi provenivano dalla vendita della droga. Di li a poco poi pure il cartello di Cali venne smantellato con l'arresto dei fratelli Orejuela. Non avendo più l'appoggio dei soldi del narcotraffico l'America piombò in una crisi finanziaria senza fine che nel 2011 li portò alla retrocessione in seconda divisione. Nel 2013 comunque l'America è stato rimosso dalla "Lista Clinton" e questo ha permesso al club di ritornare di nuovo competitivo tanto che nel 2019 e nel 2020 ha vinto due volte il campionato
Uno degli aneddoti più assurdi riguarda l'argentino Falcioni (grande guru della panchina con trascorsi pure al Boca Juniors). Negli anni 80 difendeva la porta dell'America. Un giorno era seduto in macchina e gli si avvicinano un gruppo di 6-7 tifosi del Deportivo Cali che iniziano a prenderlo di mira, specialmente uno in particolare. Falcioni all'inizio scende dall'auto, poi però risale, va a casa e prende una pistola. Ritorna di nuovo dove c'era quel gruppetto di tifosi che intimoriti, vedendo il ferro, lo lasciano passare, e si avventa sul tizio che gli aveva inveito contro mettendogli la pistola in bocca. La notizia fa il giro di tutti i giornali e il giorno dopo uno dei fratelli Orejuela (precisamente Miguel Rodriguez colui che aveva fondato il cartello di Cali) lo chiama. Falcioni pensa che lo caccerà fuori dalla squadra, e invece Don Miguel gli dice che la prossima volta che tira fuori la pistola e non spara avrà dei problemi con lui. Fotografia perfetta di come si viveva a Cali (e non solo)
Restando in tema, ma spostandoci a Medellín (ma con un filo conduttore con l'America) vale la pena ricordare un evento tragico verificatosi ai tempi di Pablo Escobar. Come detto prima il noto narcotrafficante era un tifoso dell'Independiente Medellín e il 26 Ottobre 1989 durante un match con l'America de Cali l'arbitro Alvaro Ortega annullò un gol all'Independiente a due minuti dalla fine, che perse quella partita 3-2. Il fatto sembra che non andò giù ad Escobar (e agli scommettitori che persero molti soldi) con il "Patron" che ordinò l'uccisone di Ortega, che venne raggiunto tre settimane dopo da una raffica di proiettili (8 in tutto) mentre era seduto in macchina con un amico. Un episodio così violento che la federazione decise di cancellare il campionato. Infatti se si spulcia l'albo d'oro della Primera colombiana, alla voce 1989 il campionato risulta cancellato. Anche se tutti gli indizi hanno sempre portato ad Escobar e al cartello di Medellín, il sicario (in molti indicano Jhon Velazquez detto "Popeye" come esecutore materiale dell'omicidio) non venne mai trovato e dopo 20 anni il delitto cadde in prescrizione