Io sinceramente credo che superata la soglia campione" si esca dalla coerenza. sento molti parlare di livelli superstar e leggenda che devono mantenere gli attributi dei giocatori e allo stesso tempo essere in grado di rendere le cose più difficili da un punto di vista tattico. A mio avviso, non vengono toccati i valori del nostro avversario, nella maniera più assoluta. semplicemente le percentuali di riuscita vengono dimezzate, ad esempio, se un attaccante del crotone che ha 75 a finalizzazione riuscirebbe a segnare 2 volte su 4, da superstar in poi quelle statistiche vengono dimezzate, è come se la cpu traesse sempre, sempre il meglio da ogni giocatore che controlla, molto semplice. questo vale per attaccanti, portieri, difensori. I limiti però restano e io sinceramente come ho gia scritto vedo l'enorme differenza tra affrontare l'az in tacca rossa o il psg. Molto semplicemente a quei livelli, dimezzando la cpu il margine di errore, ci vengono concesse meno possibilità di sbagliare. E' questo il compromesso che dobbiamo accettare se campione ci va stretto, non si può pretendere di avere un livello di sfida maggiore e volere, contemporaneamente, coerenza. Tutto questo perchè fondamentalmente ci piace vincere, e quando giochiamo e le prendiamo dalla piccola di turno ci brucia il culo. se pes seguisse le direttive di chi dice di mantenere e rispettare i valori in campo, tra superstar, leggenda e campione non ci sarebbe nessuna differenza. Ripeto, non cambiano i valori, cambiano le percentuali di riuscita riferite a quei valori. Per il discorso che poi a superstar la cpu influisca anche sui nostri mi pare assurdo. Ovvio che parlo per sensazioni personali, io solitamente gioco le coppe senza mai ripetere, come viene viene, se volessi alzare un trofeo senza dover sudare anche contro il valencia, metto professionista e nessuno qui potrebbe giudicarmi. Concludo con un consiglio,l'allenamento libero è la chiave per comprendere il gioco al meglio, più lo si fa, più si impara a domare certi livelli.