Ottobre 2020:
03-10-20:
Manchester United 0-1 Blackburn Rovers
17-10-20: Blackburn Rovers 1-0 Arsenal (d.t.s.)
24-10-20:
Blackburn Rovers 0-2 Tottenham Hotspur
28-10-20:
West Ham United 1-0 Blackburn Rovers
26-10-20: Blackburn Rovers 2-0 Manchester City
Il Blackburn torna in uno degli stadi più importanti del mondo, l'Old Trafford di Manchester e lo fa con un cambio importante: fuori Borja Garcés, capocannoniere dello scorso anno, e dentro Pjaca. Attacco leggero dunque con Armstrong, mentre a centrocampo c'è il rombo Carrascal-Davies-Maia-Johnson (al posto di Ekkelenkamp); titolari, invece, per quanto riguarda la difesa.
L'avvio regala subito un sussulto per i Red Devils, quando Rashford anticipa i centrali e impatta di testa; a negargli il gol da due passi è però un miracolo del solito Walton.
Tuttavia, quello che sembrava un fiume in piena pronto a travolgere i Rovers viene inaspettatamente arginato. 13° minuto, buona interdizione di Thiago Maia che serve Davies infilatosi in un varco, il quale mette in mezzo: sembra esserci il nulla, ma invece sbuca Armstrong che infila Donnarumma! Doccia fredda per i padroni di casa, ancora sotto dopo un inizio di campionato non brillante.
Il primo tempo si conclude con poche altre occasioni (da sottolineare ancora Walton su Wan-Bissaka), ottima resistenza all'impatto in quel di Manchester per i Rovers.
In ripresa Armstrong prova a superare nuovamente l'ex portiere rossonero, ma il controllo lungo gli pregiudica la conclusione; nonostante ciò esce un buon tocco sotto, spazzato dalla manona di Gigio. La partita scorre fino all'90' tra cambi (Armstrong, stremato, per Borja e Ekkelenkamp per Carrascal, con un rombo più coriaceo) e un ulteriore salvataggio di Walton su Rashford. Termina dunque una partita con ben poche occasioni, ma capitalizzate al massimo dal Blackburn: 1-0! Crisi nera per lo United, che sprofonda al terzultimo posto con 4 punti.
Dopo il colpo grosso a Manchester, prosegue l'ottobre di fuoco del Blackburn che, prima di affrontare Spurs e City in campionato, ha un'altra big davanti a sé: l'Arsenal di Emery. Partita, come da tradizione FA Cup, da dentro o fuori.
Niente rivoluzioni, anzi: 11 titolarissimo e quindi Borja prima punta, Davies ed Ekkelenkamp mezz'ali e Lisandro López centrale. L'avvio è super, al 4' minuto una buonissima occasione per Carrascal impegna Leno. La risposta dei Gunners non si fa attendere e vede protagonista Aubameyang, che prima viene fermato dal fisico di López, ma nell'azione dopo riesce a passare davanti ad Adarabioyo spedendo però il pallone sull'esterno della rete. È una partita divertente, entrambe le squadre ci provano con varie conclusioni che sfiorano entrambe le porte. Il primo tempo finisce in parità a reti bianche, leggermente meglio il Blackburn che tiene molto bene il pallone (57%).
Il secondo tempo segue lo spartito del primo, nonostante i ritmi più bassi: il più pericoloso è sempre Aubameyang, sul quale Walton si fa sempre trovare pronto. Negli ultimi 20' l'Arsenal alza ulteriormente la pressione, mandando in affanno i Rovers. Blackburn che corre ai ripari, mettendo sul finale Cunningham e Gallagher al posto di un esausto Robinson e di un Borja non troppo pimpante.
I 90 minuti non bastano, dunque saranno nuovamente tempi supplementari, con lo spauracchio di una nuova lotteria ai rigori. L'extra time prosegue con poche occasioni, due su tutte quelle di Pjaca (subentrato) e il recidivo Aubameyang.
Ma proprio quando Walton stava per prepararsi ad un'altra sfida dagli 11 metri, ecco la manna dal cielo. Minuto 117, calcio di punizione da più di 25 metri per i padroni di casa. È la posizione più per un mancino, ma è Davies a sistemare il pallone... Rincorsa, calcio e... viene dipinta una meravigliosa parabola, a scendere e rientrare, che bacia il primo palo e termina sul lato opposto, all'interno della rete! Ewood Park è in delirio, un gol clamoroso che elimina un'altra big al 2° turno, come il Liverpool la scorsa stagione!
Altra partita, altra big ospite ad Ewood Park, sempre proveniente dal North London: questa volta è il turno del Tottenham capolista, trascinato da un travolgente Harry Kane autore di 8 gol nelle prime 6 giornate di Premier.
Gli Spurs confermano il loro stato di grazia sin dai primi minuti, assediano l'area di rigore del Blackburn e scoccando numerosi tiri da fuori. Ciò nonostante, la prima grande palla gol capita a Borja Garcés, il quale lavorando di fisico con maestria elude la pressione di Sessegnon e da fuori area calcia con forza e precisione sul primo palo, ma Sy (che oggi prende il posto di Lloris, seduto in panchina) è bravo a deviare in angolo il fendente rasoterra.
È l'unica occasione di rilievo per i Rovers, perché il Tottenham cresce sempre di più e arriva a sfiorare il vantaggio quando Kane liscia clamorosamente un assist di Ndombelé, che gli aveva spalancato la porta. La rete, tuttavia, non tarda ad arrivare e dopo una bella serie di scambi si apre un varco, lasciato dai due centrali in marcatura su Kane e Son, nel quale s'inserisce Eriksen che con un pregevole tocco d'esterno di prima la insacca nell'angolino.
Inaspettatamente, però, il Blackburn reagisce: percussione di Armstrong e violentissima conclusione che supera il portiere, ma s'infrange in pieno sul palo. Ancor più grande è l'azione che un minuto dopo porta Borja a servire con un'ottima sponda Davies, il quale manca il gol da ottima posizione.
Nel secondo tempo non si fa trovare impreparato il Tottenham, che entra per chiuderla e solo Walton nega il raddoppio. I Rovers sono tuttavia in confusione e neanche i cambi, che portano il modulo verso una sorta di 4-3-3, servono a migliorare la situazione, che precipita definitivamente a un minuto prima del recupero, quando Kane salta Walton e a porta scoperta mette la parola fine alla partita. 0-2 risultato finale, sconfitta giusta nonostante ci sia un pizzico di rammarico per come si stesse comportando il Blackburn in chiusura di primo tempo.
Nell'infrasettimanale che precede la sfida col City, inseguitore del Tottenham, il Blackburn trova l'ennesima londinese sul suo percorso, ossia il West Ham. Leggero turnover al London Stadium, per far rifiatare i più stanchi.
Il primo tempo è un dominio totale dei Rovers, specie nel possesso palla, ma manca un fattore fondamentale: la cattiveria. Sono infatti pochi i tiri, la sensazione è quella di voler entrare in porta col pallone. E questo atteggiamento viene beffardamente punito nella ripresa, quando al 50' una punizione dai 30 metri di Shaqiri, battuta con grande violenza, piega le mani a un non perfetto Walton e si deposita in rete. Neanche un triplo cambio (Pjaca, Downing e Buonanotte per B. Garcés, Johnson e Carrascal) dà la scossa prevista e anzi, sul finire, è lo stesso svizzero ex Basilea a sprecare l'occasione per chiuderla.
La partita si conclude senza altri sussulti, seconda sconfitta consecutiva, senza reazione, a differenza di quella con gli Spurs, giustificata.
Blackburn che non ha tempo di leccarsi le ferite perché è il momento dell'ultima sfida di questo concitato mese: gli ospiti sono i Citizens, secondi in classifica e di certo non soddisfatti di tale piazzamento. Anche per questa sfida il grande escluso è Borja Garcés: i Rovers, infatti, fanno nuovamente affidamento all'attacco "leggero" che ha affondato l'altro Manchester, quello di sponda Reds.
Non è una partita facile e lo si vede dall'inizio. Il Blackburn perde infatti molti palloni in uscita grazie al pressing a trazione anteriore del City, uno dei quali costa un grande intervento di Walton su Aguero, il più in forma dei suoi. Verso il 25' però provano a farsi vedere anche i Rovers in contropiede ed è solo la parte alta della traversa a salvare il City, quando un tiro deviato di Pjaca sbatte proprio sul legno. È la sveglia per il Blackburn: è ancora Pjaca a rendersi pericoloso con uno slalom in mezzo a due Citizens e un tentato pallonetto a Ederson, il quale arriva però sul "lob". La carica Rovers dà i suoi frutti al 31': rimessa laterale per Pjaca, che appoggia ad Ekkelenkamp, il quale premia la sovrapposizione di Kyle Walker-Peters che mette forte in mezzo, dove Armstrong si sgancia da Laporte e incrocia fulminando il portiere. Ewood Park esplode come poche altre volte ha fatto in questi anni, un gol che ha dell'incredulo per come erano i pronostici della vigilia!
Il City non resta però a guardare e il Kun, sfuggendo ancora alla marcatura di Lisandro López, colpisce di testa in tuffo, a botta sicura, ma una parata senza senso di Walton gli sbarra la strada verso il pari. Col passare dei minuti aumenta la pressione del City, ma la difesa si fa trovare attenta, anche lo stesso López che è riuscito, per quanto possibile, a prendere le misure ad Aguero. Finisce il primo tempo, duplice fischio accolto come una boccata d'ossigeno per tutto lo stadio e per i giocatori.
La ripresa vede un City con baricentro altissimo per portare ancor più pressione, ma i tiri latitano dovuta alla difficoltà di andare alla conclusione. Adarabioyo ha l'occasione addirittura per il raddoppio, ma se la divora clamorosamente. Prova ad approfittarne allora il Kun, ma ancora una volta Walton gli dice di no.
Quello che sembrava essere un piccolo sogno, ossia rubare tre punti alla squadra di Guardiola, diventa realtà al 79' quando Marko Pjaca, servito dal solito Carrascal (che mantiene una buona media assist come in Championship), si ritrova 1 vs 1 con Ederson: piattone nell'angolino e portiere fulminato. 2-0, si sblocca così il croato, autore di una gran partita di sacrificio, e Ewood Park viene circondato da un clima surreale!
Un'altra delle squadre migliori al mondo crolla sotto i colpi dei Rovers (che dimostrano di soffrire molto di più squadre verticali come gli Spurs): siamo già a tre in questa stagione!
Tra colpi gobbi alle big e alcuni scivoloni, prosegue bene il percorso del Blackburn, che si trova stabile a metà classifica ma a sole tre lunghezze dall'Europa.
Qualche notizia sparsa: Walton e Armstrong si collocano nel "team of the month" della Premier, Ekkelenkamp ha un leggero infortunio che lo terrà out qualche giorno, mentre Blåbjerg trova finalmente collocazione al Wigan Athletic per 832.000€, a partire da gennaio.
Infine, occhio al calendario: la prima partita di novembre recita Burnley-Blackburn, ossia una cosa sola: l'East Lancashire derby!