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PES 2015, le impressioni della community *Parte 2*

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Dopo quelle di ieri, ecco la seconda ondata di impressioni raccolte dai nostri utenti che venerdì hanno avuto l’occasione, grazie ad Halifax, di provare PES 2015 in anteprima a Milano. Questa volta è il turno di Jacopo “jappyjoker”, Francesco “Hamsun”, Andrea Bassa e beliga, buona lettura!

Francesco “Hamsun”:

Con un Pes 2014 al di sotto, per alcuni, delle aspettative, la nuova versione del gioco, ovvero Pes 2015, non poteva che migliorare. E l’ha fatto.
Questo nuovo capitolo ha dimostrato come in casa Konami si abbia intenzione di dire ancora una volta la propria, ed è stato fatto partendo proprio dai pregi della versione scorsa. La squadra è sembrata, come sempre, partecipe dell’azione, mostrando un’intelligenza artificiale molto realistica e che risponde alla perfezione alle situazioni di gioco, nonostante la build fosse ancora una versione arretrata.
Questo, insieme alla ritrovata reattività dei comandi, ha subito dato la sensazione di avere il pieno controllo sia sull’impostazione della manovra sia sui movimenti in copertura in difesa.
Unica pecca sotto questo punto di vista, e in generale tra le pochissime riscontrate, è un certo ritardo nei comandi di tiro e di passaggio in alcune, molto limitate, situazioni; ma c’è fiducia che già nella demo che uscirà il 17 settembre, questo difetto tenderà a sparire.
I miglioramenti sono stati fatti soprattutto per quanto riguarda la gestione dei passaggi, sia filtranti che non, rendendoli molto più “manuali”, lasciando di fatto molta più libertà al giocatore. Stesso discorso vale per i tiri: sarà infatti chi ha il controller in mano a decidere l’esito di una conclusione in porta, proprio grazie all’opportunità di scegliere sia il tipo di tiro che la sua potenza e direzione.
Per quanto riguarda il capitolo portieri, nonostante qualche occasionale papera, sono sembrati più reattivi sia nelle uscite che sulle conclusioni sul primo palo, grande pecca di pes 2014. Migliorate anche le animazioni e le respinte.
A proposito di animazioni, il pes ID è tornato a funzionare a pieno regime. Giocatori come Muller e Gotze possiedono le stesse movenze delle loro controparti reali, simulando alla perfezione sia il loro atteggiamento tattico che le loro caratteristiche tecniche.
Anche la fisica del pallone, già molto buona, presenta dei miglioramenti, in particolare sui contrasti, eliminando il fastidiosissimo effetto “ping pong” sui rimpalli, e sui lanci/cambi di fronte, con la palla che accelera e rallenta in modo estremamente realistico.
Tra i difetti eliminati vi sono senza dubbio gli arbitri che, a differenza del passato, non fischiano più ad ogni contrasto, rendendo il gioco molto spezzettato, bensì tendono a lasciar spesso correre. Inoltre è stato reintrodotto un corretto utilizzo della regola del vantaggio.
Ultima nota, ancora a decidere se positiva o negativa, riguarda le formazioni. Il sistema è stato reso un po’ più “macchinoso” e forse meno immediato, tuttavia sembra poter offrire degli spunti interessanti per quanto riguarda la gestione tattica avanzata.
In definitiva questo capitolo sembra essere piuttosto promettente e, nel caso riuscisse a limare quei pochi difetti che sono stati riscontrati ed a evitare la comparsa di nuovi sul lungo termine (es. bug o situazioni di gioco eccessivamente standard), potrebbe risultare la miglior offerta calcistica sia dal punto di vista simulativo che da quello competitivo.

Andrea Bassa:

Venerdì 29 Agosto ho avuto l’occasione di provare PES 2015 in anteprima grazie a PESFan.it. Con me erano presenti altri fortunati ragazzi della community. Arrivati negli studi Halifax a Milano, abbiamo praticamente iniziato subito a giocare. Le squadre disponibili erano le sei nazionali italiana, spagnola, tedesca, olandese, brasiliana e portoghese. Ma ora andiamo nei dettagli di tutto ciò che ho potuto notare nelle mie dieci partite. MENU’ I menù sono cambiati sia nella scelta delle squadre che nelle impostazioni pre-partita. Il menù per cambiare la formazione ora è più fluido rispetto a PES2014, anche se non è più possibile modificare la posizione di un giocatore da dove si effettuano le sostituzioni, ma bisogna andare in un’altra schermata rallentando un po’ il tutto. Per il resto i menù mi sono piaciuti abbastanza. GRAFICA Iniziata la partita, i miglioramenti grafici dovuti al motore grafico della PS4 si notano subito e tutto ciò, insieme alla qualità dei volti che ha sempre contraddistinto Konami, dà sicuramente maggior realismo al gioco. GAMEPLAY Gioco molto più fluido rispetto al predecessore; si ha veramente l’impressione di poter controllare i giocatori al 99%, soprattutto nella fase offensiva. L’1% mancante è rappresentato da un’unica situazione in una rimessa laterale in cui sia io che il mio avversario abbiamo perso per circa due secondi il controllo di attaccante e difensore, ma è veramente una piccolezza. TIRI I tiri sono migliorati, ben calibrati. Si riesce a segnare qualche volta anche da fuori area. Unica pecca: un leggero ritardo in alcune situazioni, sicuramente in numero minore rispetto al 2014. PASSAGGI I passaggi sono abbastanza cambiati rispetto all’anno scorso: ora bisogna caricarli con maggior attenzione. Anche qui in alcune situazioni si nota un leggero ritardo, ma accettabile a più di due mesi dall’uscita. PORTIERI I portieri sono migliorati moltissimo: ora effettuano la parata giusta nel momento giusto. Anche nelle uscite mi sono sembrati più sicuri. Unica pecca forse possono essere le troppe uscite non richieste dal giocatore, dettaglio che mi ha fatto subire due goal a porta vuota. ANIMAZIONI Ho notato delle nuove animazioni che aiutano la varietà del gioco. Il PesID fa il suo sporco lavoro e si notano ancora di più le particolarità di ogni singolo giocatore. Carine le nuove animazioni durante i provvedimenti disciplinari. ARBITRI Finalmente gli arbitri non fermano più il gioco per dei falli inutili come l’anno scorso, i cartellini mi sono sembrati ben equilibrati, la regola del vantaggio è ben implementata e hanno aggiunto l’animazione dell’ammonizione a fine azione dopo il vantaggio. CONCLUSIONI Questo nuovo PES mi è piaciuto moltissimo ed è riuscito a coinvolgermi anche se in sole dieci partite. E, in fondo, è questo quello che conta. Se Konami riuscirà a limare le ultime imperfezioni ancora presenti da qui a Novembre, credo che potremo giocare a uno dei migliori PES di sempre.

Luca “Beliga”:

 Venerdè 29 agosto sono stato invitato presso la sede Halifax per provare in anteprima l’ultima fatica Konami, Pes 2015. Si arrivava da un anno transitorio, quello di Pes 2014 per intenderci, nel quale erano stati fatti i tanto attesi cambi epocali (in primis il cambio engine) per tornare ai fasti di un tempo, al periodo in cui “Pes” o “WE” era riconosciuto come leader del settore. Al primo impatto con Pes 2015 si notato immediatamente migliorie apportate a ciò che riguarda il fattore scenico. I “supporter” appaiono più reali sia a livello fisico che fisico ed un altro aspetto che salta all’occhio è la zona d’ombra dello stadio sul campo, ora si distinguono bene i giocatori anche in quelle zone oscure. Passiamo ora alla fase che più ci stuzzica: la giocabilità. Partendo dal menù prepartita sono cambiate sia la grafica che la disposione delle incone, che ora appaiono molto più specifiche ed eleganti per farci immedesimare il più possibile in quel mister che tutti vorremmo essere. La giocabilità in sé regala fin da subito aspetti interessanti: il tanto lodato Player ID ci offre giocatori ricreati, sia nei movimenti che nell’aspetto, alla perfezione con le loro controparti reali. La fisica del pallone risulta molto più veritiera, i lanci ed i tiri vengono proposto in maniera a prima vista quasi perfetta, la fluidità della manovra è armoniosa e senza mai dare l’impressione di essere “comandata” da schemi o script predefiniti. I giocatori, sia comandati da noi che quelli comandati dalla cpu, si muovono con intelligenza; inserimenti mirati e difensori che cercano di essere compatti e di chiudere i possibili varchi. Si notano numerose animazioni nuove animazioni, nuovi movimenti sui colpi di testa, nuovi movimenti sugli anticipi e nuovi agganci degli attaccanti andati a rete. Anche i portieri danno la netta sensazione di essere più accorti negli interventi, nelle uscite alte ed anche negli uno contro uno. In sostanza, nonostante manchino più di 2 mesi all’uscita sul mercato, ci troviamo davanti ad una simulazione calcistica già ora ben congeniata, a dimostrazione che il premio di miglior gioco sportivo al gamescom non è stato un caso. Possiamo dire in conclusione che i passi in avanti tanto attesi ci sono stati e che la retta via è stata intrapresa. Per scovare eventuali problemi o bug ci sarà tempo, ma ora come ora non si può non elogiare il lavoro fatto dagli sviluppatori giapponesi.

 

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