però un macchinista che arriva anche solo 3 minuti in ritardo sull'orario prestabilito sulla rotta Kyoto-Tokio si suicida, chi non lavora, lavora poco. o e' disoccupato subisce una sorta di mobbing sociale, diventa un reietto della società..tanto che costoro escono la mattina e si recano in bar dedicati dove stanno tutto il giorno come se avessero lavorato per evitare l'isolamento sociale e la messa all'indice proprio a livello antropologico, de facto, non esistono se scoperti. questo comportamento Konami che rasenta quello di una SH congolese stride proprio con la loro cultura, del lavoro in particolare, non se ne comprendono le ragioni, zero comunicazione, rinvii, cambi di rotta, ipotesi, speculazioni e illazioni di conseguenza, sono un non sense che nasconde o sottointende che siano un comparto ove mettono i peggio giapponesi i meno rispettosi le mele marce gli alternativi i troppo assuefatti da logiche di mercato completamente fuori dalla forma mentis del giapponese tipo, ne consegue che sono la feccia di Konami che le tiene in vita tanto per dire che hanno anche un gioco di calcio discreto nel suo complesso, ma completamente avulso dal contesto generale, utilizzare figure come Bhatti Lingaard Galvani indica che le figure preposte vere sono occupate a fare altro che konami ritiene piu importante. ma i jappo che lavorano? nelle sacre stanze del fu Pes, sono disadattati nel contesto Giappone..border line..mi rifiuto di credere siano giapponesi normali...e allora va bene un Bhatti qualunque..
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