SERIE A 2022-23 | 11ª GIORNATA
LA JUVE È UNA FAVOLA, MUSSO UN INCUBO
I bianconeri vincono nettamente trascinati da una doppietta di Vlahovic, ma anche grazie agli errori del portiere argentino che condanna l'Atalanta al secondo ko consecutivo
Serie A - 11ª giornata
ATALANTA-JUVENTUS 1-3
MARCATORI: 36' Vlahovic (J), 41' Chiesa (J), 48' Vlahovic (J), 85' Origi (A).
NOTE: ammoniti Dybala (J), Hateboer (A) e Boga (A).
ATALANTA (4-3-3): Musso; Haps, Djimsiti, Tolói, Hateboer; Svanberg (46' Malinovskyi), De Roon, Pasalic; Boga (75' Zappacosta), Muriel, Orsolini (59' Origi). All. Gasperini.
JUVENTUS (4-3-3): Perin; Pellegrini Lu. (86' Alex Sandro), Bonucci, De Ligt, Cuadrado; Rice, McKennie (75' Rabiot), Locatelli, Dybala, Vlahovic, Chiesa. All. Allegri.
BERGAMO - Vola la Juventus, che a Bergamo coglie la sesta vittoria consecutiva e rientra pienamente in corsa per lo scudetto: accorciate a soli due punti le distanze proprio dall'Atalanta, ancora prima nonostante il secondo ko consecutivo, sia pure agganciata, ora, dall'Inter. Serata stellare per il tridente dei campioni d'Italia, con Vlahovic autore di una doppietta, Dybala ispiratissimo uomo assist e Chiesa a sua volta in gol, ma ad incidere pesantemente sul risultato finale è anche la serataccia del portiere atalantino, Musso, le cui responsabilità sono enormi su entrambe le reti messe a segno dal serbo ex Fiorentina. Andiamo però con ordine: la prima, clamorosa, palla gol è dell'Atalanta e arriva al 25' quando Muriel, lanciato da Orsolini, strappa il pallone a Bonucci ma poi spara alle stelle a tu per tu con Perin (
foto sotto).
Pochi minuti dopo è Pasalic a provarci dal limite, ma nemmeno lui inquadra la porta. Nel momento migliore della Dea, la Juventus guadagna un corner con un'azione di alleggerimento e dagli sviluppi del tiro dalla bandierina Vlahovic, appostato sul secondo palo, controlla la palla di petto e calcia al volo, piegando le mani a Musso che si fa battere sul suo lato di competenza (
foto): Juve in vantaggio al 36'.
Passano appena 5' e i bianconeri raddoppiano con un contropiede micidiale che, in tre tocchi in campo aperto, manda il gol Chiesa, con Dybala a rifinire (
foto).
Chi si aspetta una reazione bergamasca nella ripresa rimane gelato, perché abbastano appena 3' dal ritorno in campo per assistere al terzo gol junventino: cross di Dybala dalla sinistra, Vlahovic salta più in alto di tutti e, sebbene il suo colpo di testa sembri tutt'altro che imparabile, Musso la combina grossa, inciampandosi e facendosi superare di nuovo (
nelle due foto successive, la prodezza atletica di Vlahovic e la papera di Musso).
Gasperini, che già aveva sostituito Svanberg con Malinovskyi all'intervallo, le prova tutte inserendo anche Origi per Orsolini, Zappacosta per Boga e avanzando sulla linea dei centrocampisti i terzini Haps e Hateboer, ridisegnando l'Atalanta con uno spregiudicatissimo 2-4-1-3. Il nuovo assetto produce un presunto fallo da rigore al 76', quando Cuadrado atterra Zappacosta aiutandosi col gomito, ma l'arbitro non ravvisa nulla di irregolare, e una rete di Origi a 5' dal termine, buona solo a salvare l'onore: bella comunque la giocata del belga, che duetta con Muriel prima di scaricare in rete, di sinistro, il pallone di ritorno (
foto sotto), per un gol che movimenta sì il finale di partita, ma non ne cambia la storia.
Il punto sulla giornata
L'Inter affianca la Dea, la Roma frana a Lecce
I due ko cosecutivi dell'Atalanta producono un grande affollamento in testa alla classifica, dove si insedia in condominio anche l'Inter forte del poker rifilato al Sassuolo a domicilio; resta invece a -1 la Roma, clamorosamente sconfitta al Via del Mare da un Lecce alla seconda vittoria consecutiva e reduce da 7 punti nelle ultime tre partite, a dimostrazione che la cura Brocchi sta iniziando a dare i suoi frutti. Vincono anche il Napoli a Perugia, la Fiorentina in casa della Lazio ed il Milan a Parma, capace finalmente di inanellare due successi in fila. Vince poi l'Empoli a Verona e Andreazzoli, pur restando ultimo, salva per il momento la propria panchina. Cade malamente il Genoa a Torino, e per Blessin sono quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite.