World Tour Master Totale: NAPOLI 2023/24 - PAUSA NAZIONALI VERSO EURO 2024

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Lo stadio Olimpico di Roma è pronto a riaccogliere l'Italia per la sua ultima partite nel girone di Europa League 2022-23: sfumata ormai la qualificazione alle finali, per le quali invece è già certa la partecipazione del Portogallo nostro avversario, gli azzurri questa sera si giocano la permanenza in Lega A.

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Perdere contro Cristiano Ronaldo e compagni potrebbe significare, in caso di contemporanea vittoria della Polonia sull'Ungheria, chiudere quarti ed ultimi nel nostro gironcino, e quindi salutare la massima serie della Nations League, con tutto quello che ne deriverebbe anche per quanto riguarda il posizionamento nei sorteggi per le qualificazioni ai prossimi Europei.

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Vediamo dunque quali sono le scelte di Mancini per questo delicatissimo match, assolutamente da non perdere e possibilmente da vincere per non dipendere dalla Polonia. Da segnalare il ritorno di Bonucci e Chiellini un difesa, mentre Berardi sostituisce Chiesa nel tridente:

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Il Portogallo risponde con un 4-3-3 speculare al nostro, ad eccezione del posizionamento di Moutinho, più avanzato rispetto a quello del nostro Jorginho. Da paura il tridente in cui alle stelle della Premier League, CR7 e Bernardo Silva, si aggiunge il capocannoniere dell'ultima Bundesliga, André Silva. Spicca l'assenza di Bruno Fernandes, nemmeno in panchina:

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NATIONS LEAGUE 2022-23 | 6ª GIORNATA

SOLO UN PARI CON IL PORTOGALLO, MA BASTA A SALVARSI​

Nonostante il successo per 3-1 sull'Ungheria, la Polonia ci resta dietro per la differenza reti: chiudiamo terzi

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6ª giornata Nations League
ITALIA-PORTOGALLO 0-0
NOTE:
ammonito Spinazzola (I).
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Spinazzola, Chiellini, Bonucci, Di Lorenzo; Pellegrini Lo. (84' Locatelli), Jorginho, Barella; Insigne (80' Chiesa), Immobile, Berardi (62' Politano). Ct Mancini.
PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patrício; Raphael Guerreiro (80' Nuno Mendes), José Fonte, Rúben Dias, Diogo Dalot (80' Pepe); João Palhinha, Rúben Neves, João Moutinho (89' Sérgio Oliveira); Cristiano Ronaldo, André Silva, Bernardo Silva. Ct Fernando Santos.
ROMA - L'Italia non va oltre il pareggio a reti bianche contro il Portogallo, giocando un buon primo tempo ma soffrendo oltre dovuto nel finale, quando invece sarebbe servito uno scatto in più. Ma arriva lo stesso la salvezza, perché alla Polonia non basta battere 3-1 l'Ungheria per migliorare a sufficienza la propria differenza reti e così, a pari punti - appena 6 in altrettante partite - siamo noi a salvarci. Il sollievo per la scampata retrocessione prevale, certo, ma resta anche l'amaro in bocca per il mancato sorpasso all'Ungheria che ci relega al terzo posto, piazzamento certo non agevole in vista della definizione delle fasce per i sorteggi dei gironi di qualificazione ai prossimi Europei.

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Le classifiche finali di Lega A​

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Verdetti​

Saranno dunque Portogallo, Olanda, Spagna e Belgio a giocarsi le finali di Nations League nella prossima estate, mentre Danimarca Galles, Polonia e Repubblica Ceca retrocedono in Lega B

Le classifiche finali di Lega B​

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Verdetti​

Svezia, Serbia, Norvegia e la sorprendente Albania conquistano la promozione in Lega A, cadono invece in Lega C Finlandia, Montenegro, Islanda e Bosnia.
 
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CLASSIFICA NATIONS LEAGUE 2022-23​

1ª-4ª posizione da assegnare tra Spagna, Olanda, Portogallo, Belgio, 5ª Francia, 6ª Germania (già qualificata agli Europei), 7ª Austria, 8ª Ungheria, 9ª Svizzera, 10ª Croazia, 11ª Inghilterra, 12ª Italia, 13ª Polonia, 14ª Repubblica Ceca, 15ª Danimarca, 16ª Galles, 17ª Serbia, 18ª Norvegia, 19ª Svezia, 20ª Albania, 21ª Ucraina, 22ª Israele, 23ª Russia, 24ª Slovenia, 25ª Irlanda, 26ª Scozia, 27ª Armenia, 28ª Romania, 29ª Finlandia, 30ª Bosnia, 31ª Islanda, 32ª Montenegro, 33ª Irlanda del Nord, 34ª Bulgaria, 35ª Georgia, 36ª Turchia, 37ª Slovacchia, 38ª Bielorussia, 39ª Lussemburgo, 40ª Macedonia del Nord, 41ª Far Øer, 42ª Azerbaigian, 43ª Kosovo, 44ª Grecia, 45ª Moldavia, 46ª Estonia, 47ª Lituania, 48ª Gibilterra, 49ª Cipro, 50ª Lettonia, 51ª Malta, 52ª Kazakistan, 53ª San Marino, 54ª Andorra, 55ª Liechtenstein.

Sulla base di questa classifica verranno stilate le fasce per i sorteggi dei gironi di qualificazione degli Europei di Germania 2024, ai quali quindi l'Italia non sarà testa di serie.
 
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Dopo la pausa nazionali torna la Serie A con la partita di cartello che al Gewiss Stadium oppone la prima alla seconda in classifica: contro la Roma, l'Atalanta cerca i punti per la prima mini-fuga della stagione! Gasperini deve fare a meno di capitan Tolói sostituito da Djmisiti, con Zappacosta preferito ad Haps sulla sinistra e Koopmeiners al posto di De Roon in mediana. Il tridente è quello titolare: Boga-Muriel-Orsolini. Roma in formazione tipo ad eccezione di Remo Freuler, il grande ex, che sta faticando a trovare il suo spazio nello scacchiere giallorosso e ancora una volta deve partire dalla panchina.

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A tra poco!
 

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SERIE A 2022-23 | 7ª GIORNATA

CHIAMATELA "ZONA PASALIC": UN ALTRO SUO GOL IN EXTREMIS METTE LE ALI ALLA DEA!​

L'Atalanta piega anche la Roma con una rete nei minuti finali del croato, già decisivo in pieno recupero la scorsa stagione nello scontro diretto contro il Napoli per la qualificazione in Conference, e che ora vale una mini-fuga

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Serie A - 7ª giornata
ATALANTA-ROMA 1-0
MARCATORI:
87' Pasalic (A).
NOTE: ammonito Mkhitaryan (R).
ATALANTA (4-3-3): Musso; Zappacosta, Palomini, Djimsiti, Maehle; Svanberg (62' Malinovskyi), Pasaic, Koopmeiners; Boga (78' De Roon), Muriel, Orsolini (78' Solbakken). All. Gasperini.
ROMA (4-3-3): Daniel Fuzato; Spinazzola, Smalling, Kumbulla, Karsdorp; Cristante (78' Freuler), Pellegrini Lo. (88' Bove), Veretout; Mhitaryan, Abraham, Zaniolo. All. Di Biagio.
BERGAMO - È un'Atalanta che sa vincere anche soffrendo e che sa sempre crederci fino alla fine, quella di quest'anno, e che anche nel nel big match della 7ª giornata contro la Roma passa grazie all'ennesimo gol nel finale, capitalizzando al massimo l'unico tiro in porta effettuato in 90'. E il marcatore è ancora Pasalic, lo stesso che sul finire dello scorso campionato segnò, al 95', il gol-vittoria nello scontro diretto con il Napoli per le coppe europee. Questa sera, invece, la rete in extremis del croato mette a referto la primi mini-fuga della stagione, con l'Atalanta ad allungare su una diretta rivale che era arrivata al Gewiss Stadium con appena un punto da recuperare e che, occasioni alla mano, avrebbe meritato quantomeno il pareggio. Poche, comunque, le occasioni anche per i giallorossi: nel primo tempo un colpo di testa di Abraham che colpisce la parte superiore della traversa e un contatto in area bergamasca tra Orsolini e Mkhitaryan che costa il giallo per simulazione all'armeno (foto).

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Nella ripresa, l'intervento miracoloso di Musso, a mano aperta sul tiro ravvicinato di Zaniolo, al 78'.

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Per il resto, una partita tiratissima, tra due squadre che si sono spesso annullate, per quanto la Roma abbia avuto più spesso il pallino del gioco. Rimarchevole la partita di sacrificio giocata da Boga, costantemente in raddoppio sullo stesso Zaniolo, deludente invece la prestazione di Svanberg, non a caso richiamato in panchina da Gasperini dopo circa un'ora di gioco. E proprio il suo sostituto, Malinovskyi, è stato il co-protagonista dell'azione del gol, duettando con Pasalic dentro l'area di rigore avversaria per mettere il croato nelle condizioni di bucare Fuzato sul suo palo (foto sotto). E di fare esplodere la gioia di tutta la Bergamo calcistica.

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Il punto sulla giornata​

L'Atalanta prova la fuga, il Milan crolla a Perugia​

1649075917242.pngÈ davvero il primo tentativo di fuga dell'anno, quello di cui è protagonista l'Atalanta, che si ritrova ora a condurre con 3 punti di vantaggio sulle prime inseguitrici, vale a dire l'Inter, fermata sul 2-2 da un Torino in ripresa, e la Fiorentina, nettamente vittoriosa sul Napoli. Continuano a volare anche Sassuolo e Udinese, che raggiungono la Roma al quarto posto, la Juventus dilaga a Marassi conquistando la sua seconda vittoria di fila e raggiungendo il Milan che, invece, crolla clamorosamente a Perugia, sconfitto per 3-0 proprio in quello stadio dove, nel 1999, festeggiò uno degli scudetti più insperati della sua storia. In coda esordio amaro sulla panchina del Lecce per Brocchi, sconfitto 2-0 a Parma, e si aggrava anche la posizione di altri due tecnici: il doriano D'Aversa e soprattutto Zanetti, tecnico di un Venezia che esce malamente sconfitto da Bologna e si ritrova con appena tre punti all'attivo dopo sette giornate, a dispetto della bella partita giocata contro l'Atalanta nell'ultimo turno precedente alla sosta per le nazionali.

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Benone dai,sopratutto per quei soli 2 goal subito fino ad oggi

Sì, la squadra quest'anno gira a meraviglia, il 433 è tutta un'altra vita rispetto al modulo col doppio trequartista, e cmq anche quando metto Malinovskyi fa il suo. Poi mi piace questa costante che riusciamo a sbloccare le partite anche nei minuti finali, invece di prenderli come facevamo l'anno scorso!
 

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 3ª GIORNATA

JUVENTUS, CON LO SPORTING SOLO UN BRODINO, IL TOTTENHAM TRAVOLGE LA FIORENTINA​

I bianconeri tornano da Lisbona con uno 0-0 che serve a ben poco, Conte liquida la Viola con un 4-1

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LISBONA (Portogallo) - La Juventus pareggia 0-0 contro lo Sporting per una divisione della posta che non serve a nessuna delle due squadre, che si ritrovano appaiate all'ultimo posto del girone con 5 punti da recuperare al Krasnodar e addirittura a -8 dal Borussia Dortmund, a punteggio pieno dopo aver vinto, sia pure di misura, anche contro i russi. Peggio ancora va alla Fiorentina, travolta 4-1 dal Tottenham, che tuttavia conserva se non altro la terza posizione con due punti di vantaggio sul Salisburgo, battuto in casa dall'Atlético Madrid capolista. Nel Gruppo A sorpasso al vertice del Psg ai danni dello Shakhtar grazie alla vittoria di Messi e compagni nello scontro diretto, mentre la cenerentola Apollon Limassol incappa, contro il Lipsia, nella terza sconfitta dopo altrettante gare. Nel Gruppo D, infine, vincono entrambe le favorite: nettamente il Manchester United al Pireo, di misura il Barcellona contro il Monaco.

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Le classifiche​

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Le partite di domani​

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Serata di gala al Meazza, dove il Milan riceve il Manchester City campione d'Europa in carica, ma clamorosamente ultimo a zero punti dopo i primi due incontri del girone: per Pep Guardiola, quindi, si tratta già di una partita da dentro o fuori.

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Per il Milan, rilanciatosi grazie al 5-1 inflitto al Wolfsburg dopo il ko di Amsterdam, è un'occasione d'oro per approfittare delle difficoltà del City e distanziarlo.

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Vediamo le formazioni a cominciare da quella dei padroni di casa: Pioli rafforza la mediana inserendo Bakayoko al posto di Pobega, davanti si affida invece ai suoi uomini migliori, vale a dire Rafael Leão, Ibrahimovic e Rebic.

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Guardiola risponde con João Cancelo nell'inedita posizione di centrocampista centrale e rinunciando, in un colpo solo, a Gundogan, Bernardo Silva e Gabriel Jesus.

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Si comincia!

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 3ª GIORNATA

IBRA REGALA AL MILAN UN'ALTRA MAGIC NIGHT​

I rossoneri battono anche il City con un gran gol dello svedese e volano in testa al girone

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3ª giornata Gruppo H
MILAN-MANCHESTER CITY 1-0
MARCATORI
: 51' Ibrahimovic (M).
NOTE: ammonito Gundogan (C).
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Théo Hernández, Acerbi, Tomori, Calabria; Bakayoko, Tonali (79' Bennacer); Rafael Leão, Brahím Díaz (73' Pobega), Rebic; Ibrahimovic (79' Belotti). All. Pioli.
MANCHESTER CITY (4-3-3): Ederson; Zinchenko, Rúben Dias, Laporte, Dani Carvajal; Rodri, João Cancelo (63' Gundogan), De Bruyne; Grealish, Julián Álvarez (51' Gabriel Jesus), Mahrez (73' Bernardo Silva). All. Guardiola.
MILANO - Ancora una notte da favola per il Milan che, dopo il sontuoso 5-1 rifilato al Wolfsburg, manda al tappeto anche il Manchester City di Guardiola lasciando i detentori della Champions League all'ultimo posto del girone a zero punti dopo le prime tre giornate. E la copertina va ancora una volta ad Ibrahimovic, autore di un gol-partita che sarebbe già di per sé pesantissimo, e che è pure un capolavoro: azione propiziata da una gran sgroppata di Théo Hernández sulla sinistra e proseguita per i piedi di Rafael Leão, che serve lo svedese al limite dell'area. Spalle alla porta, Ibrahimovic nasconde il pallone a Rúben Dias e resiste al raddoppio di Cancelo, quindi si volta improvvisamente e scaglia in rete un destro a incrociare angolatissimo (nelle immagini sotto la sequenza della giocata di Ibrahimovic e, nella foto larga, il momento del gol).

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Anche nel primo tempo, in cui il City non era mai andato in porta, erano stati ancora Ibrahimovic e Leão a confezionare le due occasioni più importanti: al 21' lo svedese faceva la barba al palo alla sinistra di Ederson, e 3' dopo serviva Leão con tacco di prima intenzione, ma anche il giovane portoghese angolava di qualche centimetro di troppo la sua conclusione (foto sotto).

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Per un Milan spettacolare, nel quale ha fatto la differenza anche la gran partita in fase di interdizione e ripartenza di Bakayoko, a premiare la scelta del doppio mediano varata da Pioi, c'è però un City troppo brutto per essere vero, nel quale destano più di una perplessità le scelte di Guardiola. A cominciare dal fatto di aver tenuto inizialmente in panchina Bernardo Silva e Gabriel Jesus che, non a caso, nel finale hanno poi dato vita all'azione più pericolosa degli inglesi, col brasiliano ad alzare di un soffio sopra la traversa il cross del portoghese, a Maignan impietrito. Ultimo brivido per il Milan in pieno recupero, al 94', quando de Bruyne ha avuto la possibilità di calciare una punizione da posizine pericolosissima, colpendo però la traversa (foto).

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 3ª GIORNATA

CITY APPESO UN FILO, LA LAZIO CADE CONTRO IL BAYERN​

Guardiola ultimo a zero punti mentre Milan, Wolfsburg e Ajax sono tutte a quota sei, i biancocelesti vengono battuti in casa dai tedeschi ma restano ancora in corsa per la qualificazione

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ROMA - La vittoria del Wolfsburg ad Amsterdam fa sì che in vetta al Gruppo H si trovino ora tre squadre appaiate a 6 punti, ma che proprio il Milan, in virtù della miglior differenza reti, comandi davanti all'Ajax e agli stessi tedeschi, mentre il City di Guardiola, a questo punto, appare clamorosamente tagliato fuori dal discorso qualificazione, e dovrà fare un mezzo miracolo anche solo per acciuffare quantomeno l'Europa League, trovandosi ancora a zero punti. Situazione davvero delicata per i campioni d'Europa che, anche in Premier League, sono appena settimi a 6 punti dall'Aston Villa, sorprendente capolista. Se il Milan vola, anche la Lazio, pur perdendo in casa contro il Bayern Monaco, è ancora in piena corsa per la qualificazione, perché condivide il secondo posto proprio con i tedeschi, 3 punti sotto al Liverpool vincitore per 4-2 sul Nizza, fanalino di coda. Tutto facile per il Real Madrid, alla terza vittoria su tre uscite nel Gruppo E, dove i Rangers superano il Porto nello scontro diretto e si accreditano come seconda forza. Nel Gruppo F, infine, nonostante il pareggio a Basilea mantiene la testa l'Olympique Marsiglia, sia pure incalzato ad un solo punto dal Siviglia, vittorioso di goleada sull'Arsenal Tula.

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Le classifiche​

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Il Vodafone Park di Istanbul sarà il teatro di questo match valido per la terza giornata del Gruppo E di Europa League: di fronte Besiktas e Roma, rispettivamente seconda e prima del girone, sia pure distanziate di ben quattro punti. I turchi infatti hanno raccolto due pareggi e i giallorossi due vittorie nei turni fin qui disputati, e oggi hanno la possibilità di allungare ancora, mettendo un'ipoteca sulla qualificazione. Ma diamo uno sguardo alle formazioni, cominciando da quella dei padroni di casa, tra i quali spicca l'ex romanista Ljajic:

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Di Biagio, reduce dalla scottante sconfitta in campionato contro l'Atalanta, sostituisce Spinazzola con Calafiori e Karsdorp con Santon sugli esterni, e rispolvera Freuler a centrocampo nella speranza di rilanciare lo svizzero, ancora alle prese con un ambientamento più difficile del previsto. Davanti, come sempre nelle serate di coppa, Shomurodov preferito ad Abraham:

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e la partita può cominciare!

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In contemporanea con Istanbul, a Birmingham sta per prendere il via Aston Villa-Atalanta per il Gruppo G di Conference League. Si tratta di un'autentica partita di cartello tra le capoliste, a sorpresa, di Premier League e Serie A. Particolarmente inattesa è proprio la leadership degli uomini di Gerrard in un campionato qualitativamente superiore come quello inglese.

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Proprio la priorità data al campionato induce Gerrard a varare un discreto turnover, che coinvolge in primis la stella Coutinho che, sulla trequarti, lascia il posto a Barkley.

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Turnazioni ancora più pesanti anche per l'Atalanta, come di consueto nella gestione gasperiniana: occhi puntati su Malinovskyi, Boga ed Origi per cercare la terza vittoria in altrettante partite, dopo i successi contro Panathinaikos e Hapoel Be'er Sheva:

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Fischio d'inizio, si comincia!

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EUROPA LEAGUE 2022-23 | 3ª GIORNATA

VERETOUT SALVA LA ROMA DAL DISCHETTO​

Il penalty trasformato in pieno recupero dal francese consente ai giallorossi di strappare un pareggio prezioso dopo l'iniziale vantaggio del Besiktas con Álex Teixeira

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3ª giornata Gruppo E
BESIKTAS-ROMA 1-1
MARCATORI:
4' Álex Teixeira (B), 90+2' rig. Veretout (R).
AMMONITI: Rosier (B), Gunok (B).
BESIKTAS (4-3-3): Gunok; Meras (77' Gvardiol), Vida, Javi Montero, Rosier; Josef de Souza, Uçan (77' Hutchinson), Ozyakup; N'Koudou, Álex Teixeira, Ljajic. All. Karaveli.
ROMA (4-3-3): Rui Patrício; Calafiori, Mancini, Smalling, Santon (46' Spinazzola); Freuler (58' Abraham), Pellegrini Lo., Veretout; Mkhitaryan, Shomurodov, Zaniolo (77' Carles Pérez). All. Di Biagio.
ISTANBUL (Turchia) - Una brutta Roma porta a casa la pelle grazie ad un calcio di rigore trasformato in pieno recupero da Veretout, pareggiando la rete del Besiktas segnata invece nei primissimi minuti da Álex Teixeira, e mantiene saldamente il primo posto nel proprio girone. I giallorossi, che erano reduci dalla sconfitta immeritata contro l'Atalanta in campionato, questa sera possono dunque considerarsi più che soddisfatti rispetto a quanto fatto vedere in campo, soprattutto nella prima ora di gioco. Gli uomini di Di Biagio vengono colpiti a freddo, dopo soli 4', dalla girata di esterno destro di Álex Teixeira in anticipo su Santon nel raccogliere il cross dalla destra dell'ex Ljajic (foto).

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I giallorossi rischiano di capitolare definitivamente al 41', quando ancora Teixeira fa tutto benissimo, penetrando centralmente in area, tranne la conclusione, che manca clamorosamente lo specchio solo davanti al portiere. Non fa meglio Shomurodov, al 45', fallendo anche lui il bersaglio da posizione favorevolissima (foto sotto), ma se non altro il primo tempo si conclude con un acuto romanista.

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E così inizia la ripresa, con Veretout che al 49' penetra in area dalla destra ma una volta accentratosi, anziché tirare, serve al centro Shomurodov, il cui tiro è ribattuto in angolo da Gunok. Al 77' è Rui Patrício a tenere i suoi in partita con una gran parata sul solito Teixeira, e si arriva così alla girandola di cambi dei minuti finali, nei quali Di Biagio passa al 4-2-4 sostituendo Freuler con Abraham e richiamando in panchina Zaniolo per Carles Pérez. Proprio lo spagnolo si rende protagonista della giocata decisiva, affondando in area dalla destra per servire a centro area Abraham: la prima conclusione dell'attaccante inglese è respinta da Gunok, che però poi lo atterra per evitare il tap-in (foto).

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L'aribitro assegna così il calcio di rigore, che Veretout trasforma centralmente, e la Roma fa 1-1 (foto), strappando un punto importantissimo per mantenere la testa del proprio girone con un margine, ancora di tutto rispetto, di quattro punti sullo stesso Besiktas.

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Il punto sulla serata​

Roma sempre a +4, Inter a punteggio pieno​

1649412812849.pngIl pareggio a reti bianche tra Anversa e Athletic Bilbao consente alla Roma di mantenere immutato il proprio vantaggio su tutte e tre le inseguitrici, con la possibilità di chiudere il discorso qualificazione già nel prossimo turno a casa di Nainggolan. Vola addirittura a punteggio pieno l'Inter, che vince anche a Bruges e mantiene tre lunghezze di vantaggio sul Leicester, a sua volta vincitore contro lo Zorja. Unica altra squadra oltre ai nerazzurri ad avere vinto tutte e tre le partite fin qui disputate è il Lilla nel Gruppo A. Tra le altre, cade ancora il Celtic, ancora fermo a zero punti, mentre il Chelsea non va oltre il pareggio a Kiev, contro la Dinamo.

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Le classifiche​

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CONFERENCE LEAGUE 2022-23 | 3ª GIORNATA

TANTE OCCASIONI MA ZERO GOL TRA LE CAPOLISTE​

Aston Villa e Atalanta pareggiano 0-0 un match che i bergamaschi, ai punti, avrebbero meritato di vincere

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Una delle occasioni avute dall'Atalanta: quella di Origi al 55'

3ª giornata Gruppo G
ASTON VILLA-ATALANTA 0-0
ASTON VILLA (4-2-3-1):
Olsen; Digne, Mings, Konsa, Chambers (76' Tsimikas); Douglas Luiz (80' McGuinn), Nakamba; Bailey, Barkley, Pépé; Ings. All. Gerrard.
ATALANTA (4-2-3-1): Musso; Haps, Sutalo, Tolói, Maehle; Svanberg, Koopmeiners; Boga (68' Pasalic), Malinovskyi (81' Vido), Solbakken (68' Orsolini); Origi. All. Gasperini.
BIRMINGHAM (Inghilterra) - Finisce 0-0 lo scontro diretto tra le due capoliste a sorpresa di Premier League e Serie A, ma è l'Atalanta a stravincerlo sul piano del gioco. Basti pensare che i bergamaschi, per nulla intimoriti dai 40mila del Villa Park, sono riusciti a mettere insieme dieci tiri contro uno dell'Aston Villa, anche se solo tre nello specchio, a dimostrazione di quella che è stata la chiave dell'incontro: tante, tantissime occasioni create dagli uomini di Gasperini, ma poca lucidità sotto porta. Già nella prima frazione vanno ripetutamente al tiro Malinovskyi, Solbakken e Origi, mentre i padroni di casa battono un colpo solo in chiusura, con la rovesciata di Barkley che finisce alta senza impensierire Musso, ma sicuramente apprezzata dai fotografi (foto).

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Le due occasioni più grandi, per la Dea, arrivano nella ripresa: la prima al 55' quando Origi, dopo un uno-due con Malinovskyi, si invola centralmente e a tu per tu con Olsen angola troppo il suo esterno destro (foto di apertura). Gasperini capisce che vale la pena osare e così passa al 4-2-4 con Vido al posto di Malinovskyi e forze fresche sulle ali, dove Pasalic e Orsolini rilevano uno spento Boga e un pimpantissimo, ma alla fine esausto, Solbakken. E la seconda, clamorosa occasione per espugnare Birmingham capita proprio sui piedi di Vido, bravo a dialogare di prima con Origi per poi andare al tiro e trovare la risposta istintiva di Olsen, che gli nega la gioia del terzo gol consecutivo in Conference League (foto sotto).

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Il punto sulla serata​

L'Hapoel passa ad Atene e si rifa sotto alla Dea​

1649414364089.pngL'Atalanta mantiene invariato il margine di due punti sull'Aston Villa, si rifà sotto a -3 invece l'Hapoel Be'er Sheva, che espugna Atene con un perentorio 2-0 lasciando il Panathinaikos ultimo a zero punti, in una serata in cui sono tantissimi i successi esterni, anche molto larghi: dal 4-1 dell'Eintracht a Gent, ai 3-0 del Rapid Vienna a Rotterdam e del Molde a Charleroi, passando per il 4-0 dello Slovan Bratislava a Czestochowa e il 2-0 del Braga a Pamplona, senza dimenticare i successi, di misura ma sempre in trasferta, del Galatasaray a Wolfsberg, del Boavista a Mosca e dell'FCSB a Dnipro.

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La classifica del Gruppo G​

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L'Atalanta va a fare visita al Milan da capolista e con quasi il doppio dei punti, ma i rossoneri sono reduci dall'esaltante successo contro il Manchester City che li ha rilanciati alla grande in Champions League. Prepariamoci quindi ad una partita di grande livello. Pioli lascia in panchina Ibrahimovic e Rafael Leão, grandi protagonisti mercoledì sera, e schiera al loro posto Belotti e Salemaekers, restituendo la corsia di sinistra a Rebic. Gasperini ha a disposizione tutti i suoi uomini e schiera dunque l'Atalanta in formazione tipo, imbottendo il centrocampo con Svanberg e avanzando Pasalic che, ancora una volta, viene preferito a Malinovskyi nel ruolo di rifinitore.

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A tra poco!

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SERIE A 2022-23 | 8ª GIORNATA

LA DEA SBANCA ANCHE SAN SIRO!​

All'Atalanta basta un gol di Svanberg in avvio per battere il Milan e allungare in testa alla classifica

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Serie A - 8ª giornata
MILAN-ATALANTA 0-1
MARCATORI:
5' Svanberg (A).
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Théo Hernández, Acerbi, Tomori, Kalulu; Pobega, Bennacer; Rebic, Brahím Díaz (83' Júnior Messias), Saelemaekers; Belotti (53' Ibrahimovic, 61' Mariano Díaz). All. Pioli.
ATALANTA (4-3-3): Musso; Haps, Palomino, Tolói, Hateboer; Svanberg, De Roon, Pasalic (83' Koopmeiners); Boga (61' Origi), Muriel, Orsolini (83' Mihaila). All. Gasperini.
MILANO - Fa terribilmente sul serio questa Atalanta, che sbanca anche San Siro e prosegue nella sua marcia solitaria in vetta alla classifica. Contro il Milan basta un gol di Svanberg dopo appena 5' cui segue un primo tempo dominato, mentre nella ripresa ci pensa una difesa ordinata e paziente a disinnescare i tentativi di rimonta rossoneri. Svanberg la sblocca subito, dicevamo, scagliando nel sette un destro di rara potenza (foto sotto), sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto corto da Pasalic che aveva scambiato palla con lo stesso giocatore svedese e con Haps.

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Pasalic mette paura a Maignan con un altro missile da fuori area, e il primo tempo va in archivio con una netta predominanza dei bergamaschi, al tiro 5 volte contro una sola del Milan. Nella ripresa il Diavolo alza la testa, e sfiora il gol in almeno un paio di occasioni: al 61' con Rebic che, splendidamente lanciato da Théo Hernández, sfiora di piatto destro il palo lontano (foto).

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E al 66', da corner, quando Brahím Díaz coglie un clamoroso palo su colpo di testa (sequenza foto più in basso). Nel frattempo Pioli si era bruciato la carta Ibrahimovic, entrato al posto di Belotti al 53' e uscito appena 8 minuti più tardi per un sospetto stiramento che lo escluderà certamente anche dal big match di Champions League contro il Manchester City di martedì. Con l'attacco spuntato il Milan non riesce più ad incidere e l'Atalanta - passata nel finale ad un copertissimo 4-5-1 con Mihaila e Muriel sugli esterni e Origi unica punta - porta a casa altri tre punti d'oro.

La sequenza dell'occasione avuta da Brahím Diaz al 66': a destro lo stacco di testa, a sinistra il palo colpito
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Il punto sulla giornata​

L'Inter tiene il passo della Dea, il Venezia esonera Zanetti​

1649683539674.pngSolo Inter e Roma, tra le prime inseguitrici, tengono il passo dell'Atalanta che dunque guida la classifica con 3 punti sui nerazzurri e 4 sui giallorossi, mentre al quarto posto si forma un terzetto con la Fiorentina raggiunta da Udinese e Sassuolo. Il Napoli si rialza dopo il ko di Firenze surclassando il Genoa, la Juventus mette a referto la terza vittoria consecutiva ai danni della Lazio. Colpo del Perugia ad Empoli, che vale una tranquilla posizione di metà classifica per gli umbri, mentre inizia a farsi preoccupante la situazione dei toscani, terzultimi. Fanalini di coda restano il Lecce a 1 punto e il Venezia a 3, e proprio il ko interno nel derby con il Verona costa la panchina dei lagunari a Zanetti (foto), l'allenatore della promozione.

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Classifica marcatori​

6 reti: João Pedro (Sassuolo), Immobile (Lazio).
5 reti: Sérgio Oliveira (Inter).
4 reti: Lautaro Martínez (Inter), Abraham (Roma).
_______________________________________________________________________________________________________________________​

Il punto sulla Serie B​

Davanti a tutti il Pisa delle sorprese, inizio shock per il Bari​

1649684237000.pngDopo sei giornate è il Pisa, un po' a sorpresa, a guidare la serie cadetta con 16 punti frutto di cinque vittorie e un pareggio; a seguire i toscani c'è il Cagliari neoretrocesso e principale favorito al ritorno in A che, dopo una partenza incerta, si è rimesso a marciare collezionando tre vittorie consecutive. Bene anche Brescia, Monza, Benevento e le neopromosse Reggiana e Modena. Inizio stentanto, invece, per le altre due neoretrocesse, Spezia e Salernitana, e tutto da dimenticare per il Bari, per il quale il ritorno in B dopo tanti anni di C è stato fin qui decisamente amaro: appena due pareggi e quattro sconfitte.

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SERIE A 2022-23 | ALLENATORI

IACHINI RIPARTE DA VENEZIA​

Il tecnico marchigiano, che nel finale della scorsa stagione aveva guidato il Verona alla salvezza, raccoglie da Zanetti le redini dei lagunari penultimi in classifica

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VENEZIA - Resta in Veneto Beppe Iachini, trasferendosi da Verona a Venezia: l'ex tecnico, tra le altre, di Brescia, Sampdoria ed Empoli, alla fine della scorsa stagione era stato chiamato a frenare la caduta libera dell'Hellas che, messosi al sicuro fin troppo presto con Tudor, aveva però tirato i remi in barca con il rischio, dopo il ko interno nello scontro diretto con il Cagliari che aveva riportato i sardi a -7, di farsi clamorosamente risucchiare nella lotta per non retrocedere. Nelle quattro giornate finali a Iachini era comunque bastato vincere i due impegni interni, contro Empoli e Bologna, per mettersi al riparo da brutte sorprese, pur avendo perso contro Inter e Torino. Ottenuto il minimo sindacale, la società non aveva però esercitato l'opzione per il rinnovo, optando per l'assalto a Sinisa Mihajlovic. Iachini aveva così cominciato questa stagione per l'ennesima volta senza un panchina. E per l'ennesima volta la ritrova in corso d'opera, ereditando le redini del Venezia da Paolo Zanetti che, in due anni e mezzo, aveva dapprima riportato i lagunari in A dopo vent'anni, e poi mantenuto la categoria. Fatali, al 41enne di Valdagno, erano però state le ultime tre sconfitte consecutive contro Atalanta, Bologna e lo stesso Verona.

Quanto odio Iachini... sempre con il vestito elegante e quel suo stupido berretto sempre calcato sulla fronte...
 
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