UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | OTTAVI DI FINALE
È UN MILAN BELLO DI NOTTE!
I rossoneri resistono alla furia del Tottenham e conquistano i quarti di finale
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Ritorno Ottavi di finale
TOTTENHAM-MILAN 1-1
MARCATORI: 8' Pobega (M), 43' Kane (T).
NOTE: ammonito Kane (T).
TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Sergio Reguilón (74' Henrichs), Sánchez D., Dier, Doherty; Bentancur, Winks; Son Heung-Min, Højbjerg (69' Kulusevski), Bergwijn; Kane. All. Conte.
MILAN (4-3-3): Maignan; Théo Hernández, Acerbi, Tomori, Kalulu; Bakayoko, Pobega (88' Ballo-Touré), Tonali; Rafael Leão, Ibrahimovic (88' Brahím Díaz), Saelemaekers (74' Rebic). All. Pioli.
LONDRA (Regno Unito) - Tanti anni fa, lo storico presidente della Juventus Giampiero Boniperti era solito definire "bello di notte" il polacco Boniek, perché capace di grandi prestazioni in Europa che non riusciva a replicare in campionato, in un'epoca in cui le partite di Serie A si giocavano, invece, rigorosamente alla luce del giorno. Lo stesso si può dire del Milan di quest'anno, piccolissimo in Italia, dove deve iniziare a curarsi le spalle piuttosto che pensare alle coppe, e bellissimo, invece, nelle notti europee. Come, appunto, in questa magnifica serata londinese che ha visto i rossoneri fermare sull'1-1 un Tottenham arrabbiato e ferito, permettendo così a Pioli di salvare la propria panchina. Mentre, a questo punto, è proprio la posizione di Conte alla guida degli Spurs, a loro volta solo ottavi e in grave ritardo in Premier League, ad essere seriamente a rischio. Ma veniamo alla cronaca di questa serata destinata ad entrare, quantomeno, nella storia recente del Milan, che ritrova i quarti di finale di Champions League dopo undici anni. I rossoneri indirizzano la partita a loro favore già all'8': Saelemaekers aziona Ibrahimovic, lo svedese entra in area e difende palla al vertice destro dell'area piccola, poi vede l'inserimento centrale di Pobega e lo trova con un assist al bacio, che l'ex centrocampista di Spezia e Torino mette in rete con un piatto sinistro facile facile (
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La reazione del Tottenham è a dir poco veemente, per non dire furiosa, e le occasioni costruite dagli Spurs si susseguono senza soluzione di continuità: al 13' Maignan si oppone di pugno alla gran botta ravvicinata di Kane (
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Al 16' ancora provvidenziale Maignan sul diagonale di Son, sugli sviluppi di una punizione dal limite battuta dallo stesso coreano (
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Minuto 29: slalom ubriacante di Son tra Bakayoko e Tomori ma, solo davanti a Maignan, il coreano scivola, forse disturbato anche dal tentativo di recupero dello stesso Tomori, e consente a Maignan di salvarsi ancora in corner (
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Al 43', però, la pressione del Tottenham ha successo: Bergwijn smarca Kane con un esterno sinistro di prima intenzione e l'attaccante inglese, sempre di prima, trafigge Maingnan per l'1-1 (
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Con tutta una ripresa a disposizione e un solo gol ancora da segnare per completare la rimonta, il Tottenham visto nel primo tempo sembra destinato a fare un sol boccone del Milan. Ed invece, i secondi 45 minuti raccontano tutta un'altra storia, con gli inglesi troppo sbilanciati ed il Milan abile ad infilarsi, spesso e pericolosamente, nelle praterie lasciate dagli Spurs. A prendersi sulle spalle la squadra è quel terribile ragazzo di 41 anni e mezzo che risponde al nome di Zlatan Ibrahimovic, protagonista di una partita di enorme sacrificio nel difendere palla per permettere ai propri compagni di avanzare il baricentro e riguadagnare preziosi metri di campo, ma anche di grandissima sostanza. Al 50' è proprio Ibra, infatti, a mettere Rafael Leão davanti a Lloris, che salva in uscita (
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E al 61' è sempre Ibrahimovic ad avventarsi sul cross di Kalulu, colpendo il pallone di controbalzo all'altezza dell'area piccola e costringendo Lloris a smanacciare come meglio può (
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Con il passare dei minuti il Tottenham sembra perdere definitivamente la testa, continuando a sbilanciarsi eccessivamente e senza alcun costrutto: al 71' Ibrahimovic è di nuovo a tu per tu con Lloris e questa volta il suo tiro sembra avere la meglio, ma il portiere francese riesce a salvarsi in maniera fortunosa, colpendo il pallone tra braccio e ascella (
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La partita di Ibrahimovic si conclude all'88' per lasciare spazio a Brahim Díaz e un altro giocatore da poco entrato, Rebic, fallisce subito dopo la palla del match: discesa generosa di Kalulu sulla destra e scarico sul croato che però, da ottima posizione, non inquadra la porta. Poco male, però, perché il Milan continua a mantenere il pallino del gioco senza più correre rischi fino al triplice fischio dell'arbitro, che sancisce il ritorno del Diavolo tra le grandi d'Europa.
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