I "top" della stagione del Malaga...
Armando Sadiku - in prestito dal Levante, la punta albanese è protagonista di un grande inizio di stagione, in cui spesso si prende sulle spalle quasi da solo il reparto offensivo malagueno (supportato talvolta da Buenacasa, talvolta da Dani Pacheco, poi andato all'Osasuna a gennaio), nella seconda parte di stagione con più concorrenza in attacco trova un po' meno spazio ma per altro verso ha modo di rifiatare e comunque si fa sempre trovare pronto quando serve. Vince la classifica marcatori con oltre 30 gol, ed è assoluto protagonista della promozione diretta in Liga. Ovviamente, trova anche posto nella formazione ideale della stagione. Adesso vorrebbe rimanere a Malaga, chissà...
Mikel Villanueva - elemento imprescindibile nell'11 titolare malagueno, affiancato dagli ottimi Diego Gonzalez o Luis Hernandez, il difensore centrale venezuelano contribuisce alle grandi prestazioni difensive. Si sacrifica anche, talvolta, per sostituire a sinistra Juan Carlos quando quest'ultimo (comunque altro grande protagonista della stagione) non è in forma, e non sfigura nemmeno in quel ruolo. Qualche disattenzione nelle ultime partite non inficia una stagione comunque di alto livello.
Juan Carlos - terzino sinistro titolarissimo, anche perché a gennaio non si era riusciti a chiudere in extremis una trattativa per trovare qualcuno così da farlo riposare di tanto in tanto (come già detto, quando fuori forma, e nella seconda parte di stagione giustamente è capitato un po' più spesso, è stato Villanueva a sacrificarsi nel ruolo), si dimostra efficace in fase difensiva ma anche in avanti, tanto da meritarsi anche un posto nella formazione ideale della stagione.
Robinho - arrivato a inizio gennaio, prima di definire altre trattative, senza particolari clamori dal Belenenses dove stava giocando davvero poco, soprattutto per permettere a Sadiku di rifiatare un po', il giovane portoghese si rivela una autentica sorpresa della stagione, andando in doppia cifra in classifica marcatori pur giocando solo la seconda parte di stagione e mettendo a segno anche due triplette.
Jalil Elias - altro acquisto di gennaio, chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Adriàn passato all'Huesca, a parte qualche comprensibile difficoltà nelle prime partite giocate dimostra alla svelta a Demichelis di aver visto giusto, decidendo di affidargli le chiavi del centrocampo. Dotato di buona tecnica, visione di gioco e un buon tiro (mette anche a segno alcuni gol), l'argentino forma insieme al connazionale Rolòn un duo di centrocampo di qualità e quantità. Non a caso, i due finiscono anche nella formazione ideale della stagione.
Esteban Rolòn - il mediano argentino, titolarissimo affiancato da Adrian (nella prima parte della stagione) e poi dal connazionale Elias (da gennaio in avanti), offre sempre grandi prestazioni in fase di interdizione, ma dimostra anche buone qualità di visione di gioco e si rivela pericoloso quando può andare al tiro verso la porta avversaria. Una certezza.
Munir Mohamedi - portiere titolarissimo, sostituito solo poche volte quando è fuori forma, ed in Copa del Rey per scelta tecnica e lasciare spazio a Kellyan. Dà grande sicurezza a tutta la squadra con prestazioni di assoluto rilievo.
Hicham Boussefiane - l'ala marocchina, protagonista di un inizio di stagione buono ma forse "timido" (ma in cui comunque, in Copa del Rey, contribuisce con una doppietta al passaggio del primo turno), talvolta sprecando anche qualche occasione da gol di troppo, si riscatta con un gran finale di stagione, in cui segna e fa segnare abbastanza anche i compagni di squadra.
Cucho Hernandez - il colpo del mercato invernale contribuisce in modo significativo nella seconda parte di stagione a mettere al sicuro la promozione diretta e a vincere il campionato. Nei numeri, perde il confronto in classifica marcatori col meno quotato Robinho (che tuttavia gioca varie partite in più, essendo in rosa da inizio gennaio), ma i numeri non sono tutto, in fondo.
... i "flop" della stagione del Malaga...
David Lombàn - titolare a inizio stagione accanto a Villanueva, l'esperto difensore centrale spagnolo incappa in qualche errore di troppo e via via perde terreno nelle gerarchie del reparto difensivo malagueno. Demichelis, nella seconda parte di stagione, gli preferirà quasi sempre Luis Hernandez o Diego Gonzalez. D'altra parte, a gennaio era già stato vicino alla cessione, poi saltata nelle ultime, concitate ore di mercato. Quasi sicuramente lascerà la squadra in estate.
Nacho Monsalve - arrivato a gennaio per essere un'alternativa in più in difesa, anche considerando le opache prestazioni del già menzionato Lombàn, non si può certo dire che lo abbia sostituito adeguatamente. Ottiene comunque qualche presenza da titolare, ma non convince mai pienamente, non riuscendo a insidiare più di tanto il posto da titolare ad Hernandez o Gonzalez, men che meno al titolarissimo Villanueva.
Ismael Casas - sostituto naturale di Cifuentes come terzino destro, mette insieme varie presenze nella prima parte di stagione, ma fa spesso rimpiangere il titolare che deve sostituire. Si fa vedere comunque nella seconda parte di stagione, anche dopo l'arrivo di Igor Vinicius, ma non riesce a riscattare più di tanto la prima parte di stagione.
Badr Boulhroud - a inizio stagione, non ci sono preferenze tra le seconde linee eventualmente chiamate a sostituire Adrian o Rolon. Si contende il posto con Keidi Bare e Mohamed Benkhemassa, ma mentre i primi due si fanno trovare pronti e si dimostrano validi sostituti per i titolari (e sarà così anche nella seconda parte di stagione), lui troppo spesso non convince. Saluta Malaga a gennaio.
... e gli "oggetti misteriosi".
Kellyan Garcia - ben consapevole che il posto da titolare in campionato è di Mohamedi, ottiene da Demichelis di poter essere titolare quantomeno in Copa del Rey. E qui indubbiamente si mette in mostra nella partita d'andata del primo turno, quando, dopo aver preso gol senza particolari colpe, evita almeno un tonfo più rovinoso in casa contro l'Extremadura, neutralizzando un calcio di rigore e lasciando apertissimo il discorso relativo al passaggio del turno (poi ottenuto, ribaltando il risultato al ritorno). Gioca discretamente anche nel doppio scontro col Betis Siviglia. In campionato si rivede quando Mohamedi non è in forma, talvolta se la cava egregiamente, talvolta lo fa decisamente rimpiangere.
Igor Vinicius - arrivato a gennaio per rappresentare una valida alternativa a Cifuentes, in effetti gioca buone partite, sicuramente si rivela migliore in questo ruolo rispetto al già menzionato Ismael Casas, viene anche schierato come centrocampista a destra in qualche occasione, eppure non convince pienamente, d'altra parte il titolare rimane Cifuentes. Ci si aspettava qualcosa in più.
Sergio Buenacasa - in prestito dal Maiorca, dà un discreto contributo nella prima parte di stagione, poi, complici anche i nuovi innesti in avanti a gennaio, si "perde" un po' nella seconda parte, trovando meno spazio, pur facendosi trovare abbastanza pronto quando viene messo in campo (ma quasi mai da titolare, dopo il mercato invernale). Tornerà a Maiorca per poi essere nuovamente girato in prestito altrove, può fare bene ma ha bisogno di giocare tanto.
Adalberto Penaranda - il vero "oggetto misterioso" della stagione (ovviamente, della seconda parte di stagione, essendo arrivato solo a fine gennaio), alterna giornate in cui sembra quasi incontenibile ad altre partite in cui è solo l'ombra di sé stesso. Lamenta forse di aver avuto meno spazio di Sadiku, Robinho ed Hernandez, ma è anche vero che è troppo spesso non al meglio della condizione, a differenza dei compagni di reparto.
Pablo Hervias - arrivato a fine gennaio, con una trattativa lampo definita negli ultimi giorni di mercato dopo la cessione di Anor al Metz, lo spagnolo offre talvolta prestazioni decisamente positive (anche con qualche gol e qualche assist), ma anche qualche partita decisamente sottotono. Non lo aiutano una forma fisica altalenante ed un paio di infortuni.