L'aquila tornerà a volare.

Ronin

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Siamo in ripresa e questo è positivo. In EL otteniamo un pareggio importante in Francia, ma bisogna ringraziare anche i danesi che hanno fatto il loro lavoro
 
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28 Dicembre 2018
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Si, tecnicamente è davvero bravo, dribbla parecchio bene e ha una buonissima velocità per una prima punta, anche se è un po' deboluccio nel proteggere palla ed è più giocatore di movimento che d'area, infatti spesso lo ritrovo al limite dell'area o sulla fascia sinistra.

Poi m'ha fatto pure un paio di gol di testa parecchio inaspettati.
 
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7 Gennaio 2011
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Si, tecnicamente è davvero bravo, dribbla parecchio bene e ha una buonissima velocità per una prima punta, anche se è un po' deboluccio nel proteggere palla ed è più giocatore di movimento che d'area, infatti spesso lo ritrovo al limite dell'area o sulla fascia sinistra.

Poi m'ha fatto pure un paio di gol di testa parecchio inaspettati.

Hai provato a cambiargli lo stile di gioco? Se lo metti Rapace d'Area, invece che Opportunista, resterà più dentro l'area di rigore e non svarierà come fa adesso
 

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28 Dicembre 2018
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Anno nuovo, nuove speranze.


CLAMOROSO: La Lazio acquista Laporte dal Manchester City.

La Lazio annuncia di aver acquistato per 23M di € le prestazioni del difensore centrale Aymeric Laporte dalla società inglese del Manchester City FC.
Il giocatore sarà a disposizione di Mister Koeman già per le prossime gare e percepirà quasi 5 milioni l'anno.


Torino - Lazio 2-3 (15' Meunier , 25' Milinkovic-Savic, 49' Belotti, 70' Luis Alberto, 87' Belotti).

La Lazio è di scena a Torino per la prima gara del girone di ritorno, subito titolare a fianco di Rugani il nuovo difensore Laporte, arrivato dal City.
Ospiti subito avanti con un'iniziativa di Meunier che in fase di pressing recupera palla da uno sciagurato disimpegno avversario , entra in area e trafigge Sirigu.
La Lazio si ripete poco dopo su calcio d'angolo, batte Luis Alberto, Rigoni salta di testa, Sirigu respinge su Milinkovic che ribatte a rete per lo 0-2.
All'inizio della ripresa il Torino accorcia le distanze con Belotti, bravo a chiudere un triangolo con Iago Falque.
I granata si scoprono e concedono il 3-1 su contropiede orchestrato da Guedes che serve Immobile in verticale, centro perfetto per Luis Alberto che in corsa spedisce sotto la traversa.
Forcing finale del Torino che troverà ancora il gol con un colpo di testa di Belotti all'86'.

Spal - Lazio 1-3 (23' Immobile, 29' Guedes, 50' Guedes, 55' Antenucci).

Gara in completo controllo anche grazie all'accorgimento tattico di superare il 3-5-2 avversario con l'avanzamento di Guedes come esterno d'attacco , in costante inferiorità numerica sul lato forte Lazzari fatica a spingere e si ritrova costantemente 2 contro 1 con Guedes, appunto, e Lukaku.
Biancocelesti in vantaggio su al 23' con Immobile che devia un cross rasoterra dell'ala portoghese, che pochi minuti dopo si mette in proprio, salta due avversari e supera il portiere della Spal.
Ripresa che inizia com'era finito il primo tempo e una combinazione tra Immobile e Milinkovic serve un'inserimento di Guedes alle spalle della difesa avversaria, tocco di precisione sull'uscita di Savic e 0-3.
A risultato acquisito la lazio si rilassa, forse eccessivamente, e viene punita da una conclusione di Antenucci su cui Strakosha non può nulla.

Lazio - Sampdoria 2-2 (18' Ramirez, 33' Matos, 81' Laporte, 85' Laporte).
Pesanti le assenze di Rugani, Meunier ed Immobile nei biancocelesti , che determinano una formazione rimaneggiata contro un'avversario comunque temibile ed organizzato.
Primo tempo definibile in un solo modo per i tifosi di casa: un incubo.
La Lazio stenta sia davanti, dove solo Milinkovic impegna ripetutamente Audero con alcuni tiri insidiosi da fuori area, sia dietro.
Evidente che manchi alchimia tra Laporte e Luiz Felipe, ed ecco spiegato come Ramirez già al 18' si trovi tutto solo davanti Strakosha, soluzione di potenza e vantaggio doriano.
Ancora peggio al 32esimo, finta e controfinta di Defrel sul lato destro dell'area, entra in area e Marusic , oggi terzino al posto di Meunier lo stende, rigore indiscutibile che Matos trasforma per lo 0-2.
Prima di andare negli spogliatoi Linetty ha la palla del KO ma la tira su Strakosha.
Nella ripresa è un'altra Lazio, almeno come determinazione.
Punizione di Luis Alberto, deviata in angolo da Audero.
Stacco di Savic e traversa.
La Lazio spinge ma di circa 20 tiri, tra attaccanti e centrocampisti, serve il piedone sinistro di un difensore per riaprirla.
Lazio in pressione massima negli ultimi dieci minuti e dopo un tiro di Alcacer parato dal solito Audero è Laporte a ribadire in rete.
Pochi minuti dopo è Correa a verticalizzare una, due volte, la seconda raggiunge ancora Laporte in proiezione offensiva, difende palla e in girata trova l'angolino basso e la capitolazione di Audero.
Negli ultimi minuti la Lazio cercherà disperatamente il 3-2 con Correa ed Alcacer ma senza successo.
Nonostante tutto, due punti persi che portano anche il sorpasso del Milan che ha demolito l'Inter per 5-1, inoltre le prossime partite ci vedranno opposti a Juventus e Napoli...
 

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28 Dicembre 2018
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Battuta d'arresto.


Scopriamo così che il nostro prossimo avversario in campo europeo sarà lo Spartak Mosca , mentre in attesa di finalizzare qualche cessione si rinnovano i contratti dei giocatori più meritevoli quali Luis Alberto, Milinkovic-Savic, Correa e Rigoni.
Tutte le clausole rescissorie vengono rimosse con successo, nonostante un'esborso considerevole.


Juventus - Lazio 3-1 (18' Ronaldo , 24' Ronaldo, 30' Luis Alberto, 70' Matuidi)

Il preludio alla sfida con la capolista Juventus non è dei migliori, le assenze di Strakosha, Laporte e Milinkovic per scarsa condizione complicano le idee del mister, che presenta comunque una formazione molto abbottonata sin dall'inizio con l'intento di impedire alla Juventus di creare pericoli nella metà campo biancoceleste.
Purtroppo i piani saltano completamente quando un siluro dal limite dell'area di Ronaldo, alla prima vera occasione della partita, apre le marcature superando Forster.
Lo stesso Ronaldo raddoppia pochi minuti dopo grazie ad un perfetto assist di Dybala, che lo trova libero al centro dell'area.
Questa doppietta porterà il portoghese a quota 21 gol.
La Lazio accorcia con la solita punizione di Luis Alberto, bravissimo a trovare l'incrocio da 28 metri nonostante la folta barriera disposta da Perin.
Dopo il 2-1 la Lazio spinge sfiorando il pareggio con Immobile, ma rischia anche il 3-1 in almeno un paio di occasioni, prima con Douglas Costa, poi ancora con Ronaldo.
Il primo tempo si conclude sul 2-1, ma nella ripresa la Juve riparte con l'intensità dell'inizio del primo tempo e con una maggiore attenzione nei confronti di Luis Alberto, proprio una palla persa dal trequartista spagnolo porterà al contropiede finalizzato da Matuidi che fisserà il risultato finale sul 3-1 per la Juventus.

Scivoliamo quindi nuovamente a -4 dal Milan e -5 dall'Atalanta, ma rimaniamo a +6 dalla Roma in vista della difficilissima trasferta di Napoli.

Napoli - Lazio 2-0 (9' Mertens, 86' Younes)

La Lazio arriva a Napoli letteralmente senza mezza squadra, mancheranno infatti Leiva, Luis Alberto, Rigoni e Immobile, rimpiazzati rispettivamente da Geis, Correa, Marusic e Alcacer.
Segni di stanchezza notevoli anche per Guedes e Meunier, ma si decide che non sia possibile rinunciare anche a loro.
Ritorna finalmente Laporte al centro della difesa, insieme a Rugani, contro un napoli che si dispone con un'ambizioso 4-2-4, fermarli sarà durissima.
La Lazio parte con un atteggiamento propositivo, cercando di mettere in difficoltà il Napoli nonostante le assenze, ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio sfruttando le praterie concesse dall'inedita formazione laziale.
Callejon recupera palla e serve Mertens in profondità, dribbling a rientrare e tiro sul primo palo, Napoli in vantaggio dopo appena dieci minuti.
La Lazio sfiora ripetutamente il pareggio, pur trovando sulla sua strada un Karnezis apparentemente insuperabile, prima su una semirovesciata di Alcacer, poi su un colpo di testa di Correa, poi nuovamente su un tiro di Alcacer dal limite dell'area.
Il primo tempo scivola viatra i tentativi di palleggio del Napoli e il forcing della Lazio in cerca del pari.
Nella ripresa, tuttavia, la stanchezza inizierà a complicare la partita alla Lazio, obbligandola a sostituire prima Meunier, con Basta, poi Milinkovic con Parolo, privando ulteriormente la già defezionata rosa della Lazio della qualità per affrontare un avversario così difficile.
L'avanzamento di Correa al fianco di Alcacer produrrà solo un palo al 70esimo, e sul finire della partita arriverà il raddoppio del Napoli con Younes che vanifica un mezzo miracolo di Strakosha su tiro di Hamsik.

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Concludiamo la finestra di mercato invernale rifiutando le offerte di Chelsea e Real Madrid per Immobile, cedendo Jordao in prestito e cercando, senza successo, di piazzare alcuni dei nostri giocatori meno utilizzati in uscita.
 

Ronin

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7 Gennaio 2011
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Le ultime sconfitte anche se dolorose ci possono stare. In EL becchiamo un avversario abbordabile, ma occhio perché lo Spartak non va comunque sottovalutato
 
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Primavera
28 Dicembre 2018
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Dopo due sconfitte pesanti soprattutto in ottica di classifica la Lazio è chiamata ad una serie di sfide apparentemente abbordabili contro Cagliari ed Empoli in casa, e la trasferta in casa del Genoa prima dell'andata di Europa League contro i russi dello Spartak Mosca.

Lazio - Cagliari 5-3 (9' Guedes, 23' Immobile,53' Sau, 80' Farias, 83' Immobile, 85' Immobile, 88' Alcacer, 92' Sau)

Gara che, con le memorie dell'andata, la Lazio da per vinta dopo 20' minuti, sulla scia delle combinazioni tra Guedes ed Immobile, che aprono falle enormi nella difesa sarda e danno l'idea di poter dilagare in ogni momento, nonostante i tentativi di Rafael di limitare il passivo.
Prima il portoghese riceve da Immobile e piazza con un sinistro a giro, poi restituisce il favore solo davanti a Rafael per un comodo appoggio del centravanti Laziale.
Lazio in controllo completo, il cui palleggio sembra addormentare la partita dopo il 2-0 nonostante diverse occasioni create, ma quando meno ce lo si aspetta, il Cagliari rientra in partita, break di Barella che conclude da fuori area, tiro ribattuto prima da un difensore poi da Forster, ma Sau arriva per primo e ribatte a porta vuota.
Farias, subentrato a Cerri, riceve un cross basso da Sau e sigla un inaspettato (e immeritato) pareggio, a quel punto saltano completamente gli schemi difensivi per ambo le squadre, e soprattutto si scatenano Immobile e il subentrato Alcacer, autore di due assist e un gol, e sfruttando la bramosia del Cagliari per i tre punti colpiscono con letali contropiedi prima del gol a tempo scaduto di Sau, sugli sviluppi da calcio d'angolo.

Lazio - Empoli 3-2 (18' Caputo, 36' Milinkovic-Savic, 41' La Gumina, 68' Milinkovic-Savic, 82' Alcacer)
Le difficoltà dell'andata nel perforare la difesa empolese sono sostituite da due infortuni e maldestre decisioni arbirali, oltre ad una linea di difesa improvvisata da mister Koeman, con Basta a destra, Bastos-Radu centrali e Lulic terzino sinistro.
L'Empoli, disposto nel suo classico fortino 5-3-2 dell'andata gioca tutto sulle verticalizzazioni e infatti buca subito la difesa della Lazio con Caputo, abile a scappare via a Radu e batttere Strakosha sul suo palo.
La Lazio attacca a testa bassa, e trova il temporaneo pareggio con un colpo di testa di Milinkovic assistito da Guedes.
Poco dopo però è ancora l'Empoli a colpire, contrasto in area tra Basta e Caputo e l'arbitro decreta il rigore che La Gumina trasforma.
La Lazio si ritrova in 10 per somma di ammonizioni a danno di Radu dopo nemmeno un'ora di gioco, ma Milinkovic trova il pari sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Geis, e nonostante il ritorno dell'empoli, l'infortunio di Basta a cambi terminati e due pali colpiti prima da Geis, poi da Immobile, trova il 3-2 con Alcacer abile a sfruttare una distrazione della difesa avversaria in fase di possesso palla.

Genoa - Lazio 1-1 (15' Kouamè, 80' Correa)
Nella scorsa giornata il Genoa ci ha fatto un enorme favore vincendo a Bergamo contro l'Atalanta e permettendoci di accorciare in classifica sui bergamaschi, ma dimostrando di essere una squadra pericolosa e da non sottovalutare.
Ci presentiamo a Genova con numerose assenze, Guedes, Rigoni e Leiva, infatti, si aggiungono allo squalificato Radu e all'infortunato Basta, che seppur non titolari ci avrebbero permesso una migliore turnazione in vista della partita di Europa League.
Il primo tempo vede un Genoa capace di attuare un pressing asfissiante, vincere tutte le seconde palle e mettere all'angolo la Lazio dopo appena 15 minuti con un gol di Kouamè, bravissimo a difendere palla, girarsi e battere Strakosha con una soluzione di potenza.
Lazio che si renderà pericolosa unicamente da fuori area con i suoi tiratori migliori, Luis Alberto, Geis e Correa, e che dovrà aspettare la ripresa per impegnare in qualche modo il portiere genoano.
Fortunatamente per i biancocelesti il Genoa cala nella ripresa e la lazio trova il pareggio con Correa, che entra in area, dribbla due avversari e trova l'angolo lontano con un tiro preciso.
In pieno recupero la Lazio colpirà un palo su punizione di Geis, decisamente una giornata no.

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In classifica raggiungiamo l'Atalanta, che dovremo affrontare nel mezzo delle due sfide europee contro lo Spartak, distacchiamo la Roma ma perdiamo definitivamente contatto con il Milan, ormai a +9 e capace di superare persino il Napoli.

Sviluppi:
Milinkovic-Savic, ruolo squadra "regista".
 
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Primavera
28 Dicembre 2018
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Ci avviciniamo alla partita di coppa con una formazione rimaneggiata e in particolare senza terzino sinistro, costretti ad adattarci Laporte e dover conseguenemente reinventare la coppia centrale per la contemporanea assenza di Rugani.
Loro si presentano con i due brasiliani Ze Luis e Luis Adriano davanti e Kagawa trequartista, così decidiamo per un atteggiamento più conservativo nella prima fase della gara.

Lazio - Spartak Mosca 1-0 (49' Luis Alberto)

Spartak mai pericoloso, anche perchè la Lazio si dispone subito con una linea difensiva molto bassa e Leiva a fare da schermo ai due centrali difensivi.
La prima occasione arriva su una punizione di Luis Alberto che colpisce la traversa, poi Guedes centra il palo dopo uno scambio con Immobile.
La partita sembra stregata, nonostante lo Spartak non impensierisca mai Strakosha la Lazio non riesce a trovare la via del gol.
In apertura di ripresa però è Guedes a scappare via sulla sinistra e mettere un cross su cui il primo ad arrivare è Luis Alberto, impatto di prima sul palo lungo e finalmente 1-0.
La stanchezza e la necessità di difendere il risultato portano la Lazio a concedere qualche occasione alla formazione russa, ma Strakosha si fa sempre trovare pronto e la Lazio ottiene una prima importantissima vittoria, anche se minima, in vista della gara di ritorno.

Atalanta - Lazio 1-2 (57' Rigoni, 72' Zapata, 84' Alcacer)

La gara d'andata aveva visto la Lazio sconfitta all'Olimpico , ora le due squadre si trovano appaiate a 49 punti in classifica ed entrambe reduci dalle fatiche dell'impegno infrasettimanale in Europa League, con l'Atalanta sconfitta di misura a Londra dal Chelsea.
Il primo tempo è decisamente povero di occasioni, solo Meunier, infatti, a recupero iniziato, impegnerà Gollini.
La vendetta si compie grazie al classico gol dell'ex, infatti è Rigoni a sbloccarla grazie ad un perfetto suggerimento di Alcacer che difende palla al limite dell'area e serve l'argentino alla sua destra, botta imparabile per Gollini e Lazio in vantaggio.
Il vantaggio però dura poco, l'Atalanta reagisce e trova il pari con Zapata che anticipa Rugani e di testa fa 1-1.
Quando la gara sembra avviarsi ad un prevedibile pareggio, Alcacer piazza la zampata decisiva deviando in rete un suggerimento di Guedes.

Spartak - Lazio 0-0
La Lazio parte contratta e con notevoli difficoltà nel possesso palla, causa assenza di Luis Alberto, per una buona mezz'ora dove lo Spartak sfiora il gol almeno un paio di volte con Luiz Adriano, per poi rallentare sul finire del tempo, quando Forster respinge con i piedi un colpo di testa di Eremenko.
Nella ripresa leggermente meglio la Lazio che esce alla distanza creando l'occasione più nitida della gara con un colpo di testa di Milinkovic Savic su cui Rebrov si salva deviando sul palo.

Lazio-Udinese 2-1 (45' Immobile, 45+2 Lasagna, 78' Geis)

Assente Milinkovic per preservarne la condizione fisica dopo le fatiche di coppa, Parolo al suo posto in mediana.
A cui si aggiungono le assenze di Rugani e Laporte, obbligando così la Lazio a dover improvvisare una linea difensiva sulle seconde scelte, Bastos e Luiz Felipe.
Con la formazione così rimaneggiata e gli effetti del doppio impegno settimanale, la Lazio spinge subito al massimo alla ricerca del gol del vantaggio, contando sulla fragilità offensiva avversaria e sulla superiorità numerica lungo le corsie laterali.
Tuttavia la prima occasione è degli ospiti, Lasagna e Fofana scambiano al limite dell'area, tackle di Bastos, giallo e rigore.
Dal dischietto si presenta Lasagna che si fa ipnotizzare da Strakosha.
Il primo tempo sembra avviarsi ad uno scialbo 0-0 quando Rigoni scappa via sulla destra e viene steso da Waguè.
Sulla battuta di Luis Alberto Immobile anticipa tutti in spaccata e porta in vantaggio i suoi.
Tuttavia a tempo quasi scaduto una verticalizzazione di Pezzella trova Lasagna libero alle spalle della difesa e solo davanti a Strakosha non sbaglia.
Nel corso della ripresa la Lazio creerà numerose occasioni, nonostante i cambi forzati di Luis Alberto e Meunier, entrambi per infortunio, Lazio che rimarrà in dieci per l'espulsione di Bastos nel tentativo di fermare De Paul lanciato a rete, e troverà il vantaggio con una punizione di Geis per poi difenderlo fino al triplice fischio.

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La formazione del mese di febbraio ci vede assoluti protagonisti con ben 6 nostri giocatori.

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Il nostro prossimo avversario in EL saranno i francesi del Monaco.

Sviluppi:
- Guedes, ruolo squadra "stella" liv. 1.
- Luis Alberto, ruolo squadra Regista.
- Parolo, ruolo squadra Regista.
 

Ronin

Prima squadra
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7 Gennaio 2011
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Questo filotto di vittorie ci permette di ritornare prepotentemente in corsa per un posto in Champions. Intanto in Europa League archiviamo la pratica Spartak grazie a Luis Alberto. Ora c'è il Monaco, avversario sicuramente più ostico dei russi
 

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28 Dicembre 2018
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Monaco tecnicamente fortissimo, peraltro, hanno overall molto alti e una squadra complessivamente piu' forte della mia.
Per fortuna l'AI li schiera "come capita", con un 3-5-2 che mi favorisce nettamente come copertura degli spazi.

Il mio problema è il calendario, in conclusione sarà durissima, devo ancora affrontare roma-fiorentina-inter-milan, e accumulando stanchezza perderò sicuramente colpi, soprattutto difensori ed esterni di ricambio non sono minimamente comparabili ai miei titolarissimi.
 

Johan_14

Primavera
28 Dicembre 2018
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Marzo, Derby ed Europa.

Lazio - Frosinone 3-1 (9' Correa, 23' Immobile, 33' Ciofani, 83' Immobile)

Gara più complicata di quanto il risultato faccia pensare.
La Lazio parte bene, trovando il vantaggio con un'iniziativa personale di Joaquin Correa, abile a saltare due avversari, entrare in area e battere Sportiello.
Immobile trova il raddoppio su suggerimento dello stesso Correa, che prolunga di tacco per l'inserimento dell'attaccante laziale che di prima intenzione raddoppia.
A questo punto, però, la Lazio si ritrae e il Frosinone colpisce alla prima occasione utile con Ciofani, che sfrutta un liscio di Rugani, al suo primo errore con la maglia biancoceleste, per battere Strakosha.
Nella ripresa la Lazio gestisce il risultato e rischia grosso quando un contropiede di Campbell vede uno scomposto intervento di Lukaku, calcio di rigore per gli ospiti che però Dionisi si fa parare da Strakosha.
Negli ultimi minuti Immobile firmerà la sua doppietta personale con un tiro di potenza dal limite dell'area, dopo aver approfittato di un dribbling malriuscito da parte di un difensore avversario.

Monaco - Lazio 1-1 (42' Luis Alberto, 93' Grandsir)

La Lazio decide per un approccio attendista, non volendo concedere troppe occasioni ai monegaschi , guidati da Falcao e Jovetic in attacco.
Primo campanello d'allarme che suona attorno al 30esimo minuto, un colpo di testa di falcao colpisce la traversa a Strakosha battuto.
La Lazio si riprende dallo spavento e su perfetta azione di contropiede condotta da Alcacer la palla raggiunge Luis Alberto che dalla lunetta dell'area di rigore trova l'angolo giusto per battere Subasic.
Nella ripresa la Lazio andrà più volte vicino al raddoppio, ma con l'ingresso dei giovani e Pellegri e Grandsir sarà il Monaco a trovare il gol del pari in pieno recupero.

Sassuolo - Lazio 2-0 (68' Magnanelli, 86' Duricic)

il turnover della Lazio non paga e al Mapei stadium i biancocelesti escono sconfitti dopo una partita opaca e sfortunata.
Due legni colpiti nel primo tempo da Geis e Marusic negano infatti il vantaggio ai biancocelesti, che pagano anche la scarsa vena realizzativa di Correa schierato come inusuale terminale offensivo da Mister Koeman, apparentemente già proiettato all'incontro con i francesi del Monaco.
Magnanelli porta in vantaggio i suoi grazie ad un'ottima collaborazione con Babacar che lo trova completamente solo in area dopo un'iniziativa di Berardi sulla fascia destra.
La Lazio si sbilancia e sul finire Duricic trova il colpo del KO con cui si chiude la partita, a fornire l'assist ancora Babacar bravo a resistere al tentativo di Radu di sbilanciarlo prima di servire il compagno ancora una volta di fronte a Strakosha.

Lazio - Monaco 4-2 (20' Alcacer, 27' Falcao, 41' Alcacer, 82' Golovin, 88' Laporte, 94' Milinkovic-Savic)

Accade di tutto, la Lazio passa due volte in vantaggio con Alcacer, servito prima da Guedes poi da Luis Alberto, e si illude di aver blindato la qualificazione.
In mezzo il colpo di testa di Falcao su cui Forster non può nulla, su perfetto suggerimento di Rony Lopez.
Nella ripresa i francesi attaccano ma è la Lazio a rendersi maggiormente pericolosa con i suoi classici contropiedi che si infrangono più che sulla solidità difensiva, sulla giornata di grazia del portiere Subasic, che concluderà la partita con 12 parate, nonostante i gol subiti.
Il punto di svolta giunge all'82', Falcao riceve spalle alla porta, prova a girarsi e Laporte lo stende sui 25 metri.
La susseguente punizione di Golovin termina nell'angolo alto alla destra di Forster, 2-2 e Lazio apparentemente eliminata.
Con la spinta del pubblico di casa però i biancocelesti si buttano in avanti alla ricerca del gol qualificazione, e lo ottengono con Laporte, più rapido di tutti a sfruttare una spizzata di Milinkovic su angolo di Geis.
Il Monaco sembra mollare quando, in pieno recupero, lo stesso Milinkovic salta 2 avversari prima di entrare in area e infilare nuovamente la porta di Subasic.
Si registra però l'infortunio di Goncalo Guedes negli ultimi minuti dell'incontro che lo obbligherà a saltare il derby con la Roma.

Lazio - Roma 2-1 (52' Dzeko, 76' Milinkovic-Savic, 85' Milinkovic-Savic)
Lazio senza Guedes a causa dell'infortunio patito nella gara contro il Monaco, Correa largo a sinistra e Rigoni a destra.
Come all'andata le due squadre partono contratte, Roma più offensiva, alla ricerca di 3 punti con cui continuare a nutrire ambizioni di qualificazione alla prossima Champions League, Lazio più abbottonata con Milinkovic che parte dalla panchina e Parolo a formare una diga a fianco di Lucas Leiva.
Nella Roma, Schick viene incredibilmente preferito a Dzeko, vice capocannoniere con 19 gol dietro Ronaldo a 27.
La Roma sfiora due volte il vantaggio prima con Perotti poi con Pastore, ma in entrambi i casi la Lazio si salverà.
Nella ripresa subentra Dzeko e alla prima palla utile, ricevuta da Pastore, porta in vantaggio i giallorossi.
La Lazio risponde, entrano Berisha per uno stanchissimo Correa, Milinkovic per Parolo e Immobile per Rigoni.
Lazio che trova il pareggio nell'ultimo quarto d'ora, Milinkovic gira in porta un corner di Luis Alberto e poi sfrutta un suggerimento di Immobile per la soluzione di potenza negli ultimi 5 minuti, risultato ribaltato e tripudio Lazio che grazie alle mancate vittorie di Milan e Napoli riesce a riportarsi a ridosso del quarto posto utile per la Champions League.

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La classifica alla 32esima giornata.

Sorteggi Europa League, quarti di finale:

Arsenal - Valencia
Chelsea - AEK
Lione - LAZIO
Milan - Feyenoord

Sviluppi:
- Durmisi, ruolo squadra "stella".
- Immobile, ruolo squadra "lottatore" livello 2.

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28 Dicembre 2018
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Ci prepariamo alla doppia sfida contro il Lione consapevoli che sarà difficile mantenere un'alto ritmo anche in campionato, dove dovremmo ricorrere maggiormente alle seconde linee.

Lione - Lazio 2-3 (6' Dembelè, 27' Luis Alberto, 70' Aouar, 88' Guedes, 83' Immobile)
I francesi sono una squadra dotata di ottimi giocatori, molto tecnici e veloci, non solo gli spauracchi Fekir e Depay, infatti, ma Dembelè, Aouar e Traorè, oltre a Tousart , Ndombelè e Cornet saranno clienti difficili e da tenere d'occhio, anche in vista del mercato.
Proprio Dembelè porta il Lione in vantaggio schiacciando in rete il perfetto cross ricevuto da Fekir.
La Lazio trova il pari con la solita punizione di Luis Alberto, che finalmente batte Anthony Lopes dopo diversi tentativi di Immobile e Milinkovic-Savic.
Francesi nuovamente in vantaggio al 70' con Aouar, abile a ricevere una sponda di Traorè e scaraventare in rete di potenza.
Sembra fatta, ma verso il finire della gara la Lazio assesta i colpi decisivi, dopo aver rischiato di capitolare con una traversa colpita da Fekir su punizione.
Guedes riceve sull'angolo dell'area di rigore avversaria, si gira e trova l'angolino basso con un perfetto tiro a giro.
Saltano completamente gli schemi e a trarne vantaggio è la Lazio che all'ultima palla utile porta Immobile a tu per tu con il portiere del Lione e lo trafigge in pieno recupero, vittoria importantissima.

Parma - Lazio 2-2 (8' Siligardi, 70' Milinkovic-Savic, 77' Inglese, 81' Bastos)
Massiccio turnover in casa Lazio, che al Tardini si presenta senza ben 8 titolarissimi.
La gara parte subito male per i biancocelesti , con Siligardi che apre le marcature dopo appena 8 minuti.
La Lazio spinge ma grazie all'improvvisata coppia difensiva, composta da Acerbi e Bastos, e alle insicurezze mostrate dal giovane portiere Guerrieri, si trova a ballare ad ogni contropiede emiliano.
Serve l'ingresso di Immobile, Milinkovic e Correa per riportare la partita su una rotta accettabile per la Lazio, è infatti Milinkovic a trovare il pareggio con un preciso colpo di testa su cross di Basta, nel momento di massima pressione laziale.
Tuttavia la gioia per il pari dura poco, Inglese riporta il Parma in vantaggio a seguito di una perfetta azione corale, tutta di prima, degli avanti emiliani, e serve una magia di Correa sulla sinistra per trovare l'inserimento di Bastos in proiezione offensiva che fissa il risultato finale sul 2-2.

Lazio - Lione 1-2 (26' Fekir, 33' Fekir, 42' Guedes)
Una serata da brividi, e non solo per la pioggia.
Fekir imprendibile per tutta la gara, segna due gol, colpisce un legno e fortunatamente i suoi compagni non si dimostrano al suo livello, fallendo due gol di fronte a Strakosha.
Prima chiude con successo un'uno-due con Traorè, poi centra il palo su azione personale, infine infila la porta di Strakosha con una sassata da fuori area.
Lazio temporaneamente sotto 2-0 in casa e sull'orlo dell'eliminazione.
Guedes accorcia le distanze con un diagonale da distanza ravvicinata, perfettamente servito da Immobile.
Nella ripresa la Lazio pareggierà il conto dei legni colpendo una traversa con un colpo di testa di Milinkovic, e riuscirà a resistere con successo al forcing finale dei francesi.
Nonostante le difficoltà la Lazio si qualifica al prossimo turno.

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Sorteggi semifinali di Europa League:

LAZIO - Feyenoord
Arsenal - Chelsea

Bologna - Lazio 3-5 (10' Berisha, 25 Correa, 31' Correa, 61' Falcinelli, 68' Correa, 82' Parolo, 88' Santander, 92' Santander)

Partita assurda, Lazio in completo controllo che regala letteralmente tre gol ad un Bologna altrimenti mai in partita.
Berisha raccoglie una ribattuta del portiere bolognese su una conclusione di Rigoni , poi Correa raddoppia ricevendo un suggerimento di Basta in contropiede.
La Lazio segna ancora agevolmente , sempre con Joaquin Correa, abile a finalizzare una sua iniziativa personale e chiudere la pratica.
O almeno così sembra, perchè una distrazione di Basta finisce col rivelarsi un'assist per Falcinelli, che raccoglie il retropassaggio sbagliato e segna battendo Forster dal limite dell'area.
La Lazio segna ancora con Correa, che firma la tripletta personale, ribattendo a rete un tentativo di Alcacer respinto dal portiere, e poi trova il quinto gol con un destro di Parolo da fuori area.
Nuovamente un'errore difensivo Laziale concede il secondo gol del Bologna, Bastos tenta uno sciagurato dribbling su Santander che riconquista il pallone e riesce a battere Forster.
Lo sbandamento difensivo laziale si conclude con la doppietta personale per Santander che raccoglie una respinta corta della difesa per segnare il terzo gol del Bologna.


Lazio - Chievo 4-0 (15' Immobile, 25' Guedes, 61' Luis Alberto, 83' Immobile)

Finalmene una Lazio cinica e solida, in vista della partita più importante della stagione.
Il Chievo è tutto in un tiro fuori di Stepinski nei primissimi minuti dell'incontro.
Immobile, assistito da Luis Alberto, batte Sorrentino con un tocco di esterno ad anticiparne l'uscita.
Guedes raddoppia grazie all'altruismo di Immobile che preferisce servire il compagno, meglio piazzato, in un'azione di contropiede.
Il terzo gol della Lazio arriva con Luis Alberto che raccoglie un traversone basso di Meunier e gira in porta di prima intenzione.
Ancora Immobile in contropiede per siglare la sua doppietta personale.

Lazio - Feyenoord 3-2 (33' Sinisterra, 43' Luis Alberto, 58' Jorgensen, 62' Luis Alberto, 78' Rigoni)

Gara equilibratissima, le squadre si studiano e rispondono colpo su colpo, ma sono gli olandesi a passare in vantaggio grazie ad un'ottima combinazione tra Toornstra e Sinisterra, con quest'ultimo che trova l'angolo alto su cui Strakosha non può nulla.
Sul finire del primo tempo Luis Alberto trova il pari con una punizione perfetta che termina la sua parabola all'incrocio dei pali, alla destra di Delle, fino a quel momento apparentemente insuperabile per gli attaccanti Laziali.
Jorgensen però riporta i suoi in vantaggio con un perfetto colpo di testa su cross di Berghius dalla fascia destra, e tocca nuovamente a Luis Alberto trovare il modo di rimettere le cose a posto: riceve all'altezza dei trenta metri da una torre di Milinkovic-Savic e dopo un controllo a seguire lascia partire un tiro imparabile per il portiere del Feyenoord.
Luis Alberto entra in modo decisivo anche nel terzo gol della Lazio, suo l'angolo che trova la testa di Rigoni che permette alla Lazio di affrontare la semifinale di ritorno con una posizione di vantaggio, per quanto minimo.

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Sviluppi:
Laporte, ruolo squadra "stella" liv.2.

Resoconto del mese di aprile.
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ANDREA86

Pulcini
15 Dicembre 2011
52
69
18
PSN ID
Ita-Linkin-Park
Mese di Marzo,5 partite disputate, hai realizzato 11 goal fatti e 5 goal subiti...
Mese di aprile 6 partite 18 goal fatti e 11 subiti...
In campionato, 65 goal fatti, 51 subiti...
Secondo miglior attacco dopo la juve, e peggior difesa insieme a Frosinone e Genoa...
Mi scusi se le faccio questa domanda :D, stai pensando in qualche modo come poter migliorare in fase difensiva, cioe' tatticamente parlando, o ti va' bene cosi, e comprare dei nuovi difensori?
 
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Johan_14

Primavera
28 Dicembre 2018
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Mese di Marzo,5 partite disputate, hai realizzato 11 goal fatti e 5 goal subiti...
Mese di aprile 6 partite 18 goal fatti e 11 subiti...
In campionato, 65 goal fatti, 51 subiti...
Secondo miglior attacco dopo la juve, e peggior difesa insieme a Frosinone e Genoa...
Mi scusi se le faccio questa domanda :D, stai pensando in qualche modo come poter migliorare in fase difensiva, cioe' tatticamente parlando, o ti va' bene cosi, e comprare dei nuovi difensori?

Bellissima osservazione e vero, subisco tantissimi gol, soprattutto quando mi manca Rugani, l'unico con cui posso provare i recuperi anche dopo essere stato saltato dall'attaccante.

Devo premettere due cose:

E' la prima volta che provo seriamente a giocare in manuale pieno, e la mia ossessione calcistica di uscire sempre palla al piede anche in situazione di pressione avversaria mi fa prendere tantissimi gol, è molto semplice, perchè la palla gliela passo io di frequente cercando l'uscita pressing.
Tante volte se sparacchiassi lontano non subirei gol, infatti in alcune partite lo faccio anche se mi piange il cuore.

Sul cambiare difensori:
Coppia centrale titolare è Rugani (DCD, 83ovr)-Laporte (DCS, 83ovr), il primo fa tutto abbastanza bene, il secondo tecnicamente è migliore di quasi tutti i miei centrocampisti tolti Savic e Alberto, per capirci, ma è lentammazzato, soprattutto in freccia gialla, infatti Fekir me l'ha massacrato passandogli da tutte le parti da obbligarmi a cambiarlo per Bastos.
Il problema è che al contempo ho due terzini offensivi (Meunier a ds e uno tra Lulic-Lukaku a sn), un Mediano e per il resto ho un assetto molto offensivo, più basato sul possesso e l'occupazione degli spazi che sulla transizione negativa, che infatti i terzini non mi fanno proprio.
Quindi mi ritrovo ad affrontare le ripartenze con un mediano e i due DC, frequentissimi 1 contro 1 a campo aperto e o mi saltano o mi tocca spendermi falli continui o giocarmela sempre a tacca blu o bianca.

Quando mi manca uno dei due titolari ho Bastos come prima riserva, che è abbastanza veloce, ma tecnicamente ha due ferri da stiro come piedi, poi Luiz Felipe (lento) e Radu (lentissimo, tecnicamente leggermente meglio di LF, ma vecchiotto quindi ci punto pochissimo), e quì potrei infatti ricostruire meglio, prendendo riserve più adatte, posto di trovarle.

La disposizione degli avversari, i moduli che usano insomma, determina molto, contro un 352 è facile evitare il primo pressing e raggiungere ali o trequartista, contro un 433 o un 451 come il mio è molto più difficile, perchè sono quasi obbligato a giocarmi sempre un dribbling di troppo.
 

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Primavera
28 Dicembre 2018
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Apriamo il mese di maggio , che ci vedrà impegnati in match difficilissimi e determinerà i risultati stagionali, siamo ancora in corsa in EL, dove dobbiamo giocare la semifinale di ritorno contro il Feyenoord, in campionato invece ci attendono Fiorentina ed Inter in 10 giorni, per poi chiudere il mese contro il Milan in quello che si preannuncia un decisivo spareggio per il quarto posto.

Lazio - Fiorentina 0-2 (48' Gerson, 88' Pjaca)

Contro la Fiorentina la Lazio terrà a riposo Strakosha, Laporte e Luis Alberto, oltre alla catena sinistra formata da Lukaku e Goncalo Guedes.
Viola in quasi formazione tipo, con i soli Lafont e Simeone assenti, ma comunque presenti in panchina.
La prima fase dell'incontro è equilibrata, entrambe le squadre coprono bene il campo e creano le loro occasioni, Milinkovic ed Immobile per la Lazio, Muriel e Pjaca per i viola, infatti andranno tutti alla conclusione almeno una volta, ma senza successo.
In apertura di ripresa, però, la Lazio passa dal potenziale vantaggio a trovarsi sotto nel giro di pochi minuti, percussione di Meunier che serve Immobile al centro, il suo tiro è respinto da Dragowski e i viola ripartono sulla loro fascia sinistra, Pjaca supera Rugani e serve l'accorrente Gerson che sfrutta il corridoio centrale per battere Forster.
Lazio sotto di un gol e ora costretta all'assalto, Immobile sfiora il gol con un tiro al volo, ma la palla sorvola la traversa, entrano Alcacer e Guedes per dare la scossa, con l'attaccante spagnolo che colpirà una traversa dal limite dell'area, e la Lazio verrà punita sul finire della partita ancora da una ripartenza della Fiorentina , 3 contro 2 in campo aperto con Muriel che salta Bastos e trova lo spazio per servire Pjaca che si presenta solo contro Forster per siglare lo 0-2.

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Grazie ai risultati degli altri campi, dove il Milan perde in casa con l'Empoli e l'Atalanta pareggia in casa contro la Roma ormai fuori dalla disputa per la qualificazione Champions, la Lazio si mantiene al quarto posto, anche se con un calendario decisamente impegnativo, il prossimo avversario sarà infatti l'Inter.

Feyenoord - Lazio 2-2 (14' Guedes, 38' Sinisterra, 66' Alcacer, 71' Tapia)
Oltre all'infortunato Rigoni, che dovrà saltare anche il match di campionato con l'Inter per una contusione rimediata contro la Fiorentina, danno forfait anche Milinkovic-Savic, stanchissimo, e Laporte.
Nel Feyenoord assente Berghuis, ma ritorna Van Persie e Jorgensen farà quindi l'ala destra, con sinisterra alla sinistra del tridente olandese.
Lazio che parte forte e si rende subito pericolosa con un tiro di Meunier deviato in angolo dal portiere, sull'angolo Correa anticipa i difensori avversari ma manca lo specchio della porta.
Ancora Lazio al 10', azione insistita sulla sinistra, Guedes finta il cross , salta il suo marcatore e serve Luis Alberto al limite dell'area, palla fuori di poco.
Poi finalmente la svolta, Guedes recupera una palla nella propria metà campo e parte da solo, salta uno, due, tre avversari, entra in area ed incrocia sul palo più lontano con una sassata che fulmina il portiere Delle.
Ma il Feyenoord non ci sta, e trova il pareggio dopo un forcing insistito dove prima Jorgensen, poi Vilhena, impegnano Strakosha.
La Lazio inevitabilmente si abbassa e Van Persie riceve, protegge palla e di tacco serve Sinisterra, che come all'andata mostra uno spiccato senso del gol trovando l'angolo alto di prima intenzione.
La ripresa inizia come era finito il primo tempo, Feyenoord in pressione alta, Lazio che cerca di difendersi, prima col possesso, poi arroccandosi.
Eppure sono nuovamente i biancocelesti a portarsi in vantaggio grazie ad un pasticcio della difesa olandese, che serve inavvertitamente Alcacer che non si fa pregare e batte il portiere con un piatto destro nell'angolino.
Sembra fatta, ma pochi minuti dopo il Feyenoord trova nuovamente il pari con Tapia, che batte Strakosha dal limite dell'area anche grazie ad una deviazione di un difensore laziale.
Ultimi minuti di tensione dopo che incredibilmente Correa manca la porta lasciata sguarnita dal portiere olandese in uscita al limite dell'area, il tentativo di pallonetto non porta i risultati sperati.
Al triplice fischio la Lazio è in Finale di Europa League, dove affronterà il Chelsea che ha battuto l'Arsenal anche nel match di ritorno per 1-0.

Sviluppi:

- Forster, ruolo squadra "pupillo".
 
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Primavera
28 Dicembre 2018
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Un finale da incubo.

Arriviamo alla partita con l'Inter privi dei nostri esterni titolari, Guedes e Rigoni, entrambi out per infortunio.
Loro fanno sfoggio di tutto il faraonico mercato con cui hanno affrontato la stagione, Kimmich a destra, Pavard affianca Skriniar in difesa, Gaston Pereiro e Muller completano il tridente con Maurito Icardi.

Inter - Lazio 1-1 (20' Luis Alberto, 88' Keità)
La Lazio passa in una partita fino a quel momento molto bloccata, Milinkovic riceve all'altezza dei 30 metri, scherza Borja Valero costringendolo al fallo , sulla punizione seguente si presenta Luis Alberto che disegna la solia traiettoria imparabile anche per Handanovic.
L'Inter non spinge troppo, la difesa Laziale anticipa abilmente Icardi, come all'andata dove l'argentino non ha costituito alcun problema.
L'unica occasione per l'inter arriva su finire di tempo con una gran conclusione di Naingollan, parata in due tempi da Strakosha.
Lazio vicina al raddoppio con Immobile, abile ad intercettare un passaggio di Asamoah, il suo tiro viene deviato in angolo da Handanovic, e poco dopo, con Milinkovic, il suo colpo di testa da calcio d'angolo finirà alto.
L'Inter si rivitalizza lentamente attraverso i cambi, cosa che a causa delle numerose assenze biancocelesti si rivela impossibile, ma come all'andata è l'ingresso di Keità a segnare la svolta, l'ex di turno riceve in area e di prima intenzione , ormai a tempo scaduto, trafigge Strakosha.

La lotta per la qualificazione in Champions è più serrata che mai, con Lazio, Milan e Atalanta a quota 69 punti, e si deciderà necessariamente tutto all'ultima giornata, con Milan-Lazio:
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FINALE EUROPA LEAGUE:
Lazio - Chelsea 1-2 (29' Hazard, 43' Milinkovic-Savic, 93' Christiansen)

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Lazio con i suoi soliti interpreti del 4-2-3-1 , unica eccezione Alcacer che vince il ballottaggio con Immobile.
Chelsea con il 4-3-3 e una squadra all'apparenza senza punti deboli.
Ma la Lazio parte meglio, e si rende pericolosa dopo pochi minuti con una percussione laterale di Meunier, il suo tiro viene deviato in angolo da Caballero.
Ancora Lazio al 15', Guedes va via a Zappacosta, cross basso e arretrato, arriva Luis Alberto e centra il palo esterno.
La beffa si compie al 29', Lukaku si perde Pedro, recuperandolo commette fallo e sul pallone va Hazard, il belga si traveste da Luis Alberto e sorprende Strakosha con una punizione imparabile.
Lazio in pressione estrema , Meunier e Rigoni si prendono i loro gialli per fermare le ripartenze di Hazard ma la Lazio trova finalmente il pari con Milinkovic, che sradica un pallone dai piedi di Kantè, si porta sulla lunetta e batte Cavallero con un tiro di precisione.
A riposo si va sull'1-1, con una Lazio che meriterebbe qualcosa di più, nonostante la superiore qualità degli avversari, che cambiano subito Giroud con Morata.
La Lazio si rende pericolosa con una percussione di Guedes, che da fuori area impegna Caballero.
Hazard va via a Meunier poco dopo, pennella un cross che Morata spedisce fuori con una rovesciata mal riuscita.
Punizione per la Lazio all'82', Luis Alberto centra la traversa ed il secondo legno per la Lazio, mentre nel Chelsea entrano Christansen per Fabregas e Willian per Pedro.
Mistter Koeman decide di tenersi due cambi quando nell'ultima azione utile il Chelsea trova il colpo del KO, errore di Lukaku che mette in moto Morata, contrasto con Rugani e a trarne vantaggio è Christansen che solo dentro l'area batte Strakosha.
Non c'è più tempo, la Lazio esce battuta da una finale combattutissima ma sfortunata.

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Milan - Lazio 4-2 (42' Castillejo, 55' Higuain, 60' Immobile, 73' Immobile, 81' Suso, 93' Kessie)

Dopo la bruciante delusione della sconfitta contro il Chelsea la Lazio torna a Milano , senza Meunier e Rigoni, sostituiti da Basta e Correa, alla ricerca dei punti necessari a conquistare la qualificazione alla prossima Champions League.
Immobile torna alla guida dell'attacco laziale, mentre la coppia centrale dei biancocelesti sarà Acerbi-Bastos.
Primo tempo di studio, con la prima vera occasione che coincide con il vantaggio rossonero siglato da Castillejo.
Cross in area che dopo un paio di deviazioni finisce sui piedi di Castillejo, che si allunga e spedisce il pallone alle spalle di Forster.
La Lazio nella ripresa è costretta a scoprirsi, alla ricerca dei 3 punti necessari alla qualificazione in Champions e così facendo lascia campo ai contropiedi del Milan, efficacissimi quando al 57' con 3 passaggi innescano Higuain solo davanti al portiere, piatto destro e due a zero.
A sto punto la Lazio reagisce, Immobile scatta a tempo con un perfetto passaggio verticale di Luis Alberto e segna , per poi ripetersi al 73' su suggerimento di Correa quando sorprendentemente è il Milan, seppur in vantaggio, a lasciare enormi praterie ai giocatori della Lazio.
Che allora ci crede e con Milinkovic va addirittura vicino al completamento della rimonta, Donnarumma tuttavia si supera e si rimane sul 2-2.
Per poco, perchè Suso raccoglie in area un'appoggio di Higuain e batte nuovamente Forster, 3-2.
Lazio in 10 per l'espulsione di Basta, che stende Castillejo lanciato a rete una volta di troppo, sulla punizione di Suso Forster devia in angolo.
Ancora un contropiede, in pieno recupero, pone l'ultima pietra sulla stagione biancoceleste, Kessie segue l'azione di Higuain e ribadisce in rete una respinta di Forster, finisce 4-2, finisce orribilmente una stagione che poteva essere un trionfo.

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(Non servono commenti, :( ...).
 
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Primavera
28 Dicembre 2018
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Riepilogo stagionale e pagellone:

Chiudiamo la stagione al sesto posto in campionato, -3 dal Milan e dall'Atalanta, rispettivamente 5a e 4a, finalisti di EL e con l'intento di ripartire da questo ultimo mese di delusioni.
Vengono individuati i primi obiettivi di mercato, alcuni certamente ambiziosi, come Casemiro, che evidentemente non si è ambientato a Barcellona, e si sogna lo scippo di Under alla Roma.


IL PAGELLONE:

Portieri:

Strakosha: 41 presenze. il titolare della porta biancoceleste, la Lazio subisce tantissimi gol e da lui ci si aspetta che porti qualche punto in più, in ogni caso la sua conferma non appare in discussione, VOTO 6,5.

Forster: 16 presenze, seconda scelta dietro Strakosha, le gerarchie sono piuttosto rigide e il motivo è chiaro, non fa rimpiangere troppo il titolare, ma è evidente che Strakosha sia di un'altro livello. VOTO 6

Guerrieri: 1 presenza, il giovane terzo portiere ha mostrato buoni riflessi nell'unica partita in cui è stato chiamato in causa a Parma, nonostante la responsabilità sul primo gol, urge trovargli una squadra che gli faccia fare esperienza in prestito. VOTO 5,5

Difensori:

Rugani: 36 presenze, 1 gol, perno inossidabile di una difesa scricchiolante, che senza di lui farebbe pure peggio. VOTO 7.

Laporte: 17 presenze, 3 gol, arriva troppo tardi per risultare decisivo quanto ci si aspetterebbe, soffre gli avversari veloci ma contribuisce in modo decisivo con gol importanti, su tutti quello contro il Monaco. VOTO 7.

Lukaku: 37 presenze, grande velocità, tecnica rivedibile, eppure riconquista il posto da titolare da Lulic sul finire della stagione, il suo errore nella finale di EL costa carissimo... VOTO 5.

Meunier: 38 presenze, 1 gol, 5 assist, probabilmente l'acquisto migliore del mercato, tecnica, velocità e forza , un pericolo costante in fase offensiva e una soluzione efficace per fermare i contropiedi avversari nelle situazioni più complicate. VOTO 7.

Bastos: 33 presenze, 1 gol , il difensore centrale più veloce a disposizione, non sfigura assieme a Rugani, diventa presto la prima scelta per rimpiazzare i due titolari qualora si renda necessario. Voto 6,5

Radu: 14 presenze, giocatore in fase calante, che si ritrova rapidamente ad essere una riserva a tutti gli effetti. voto 5

Luiz Felipe: 21 presenze, si tenta in tutti i modi di puntare su di lui, convinti che abbia davanti a se un futuro luminoso, eppure tutte le volte fa del suo meglio per smentirci e mettere in discussione il suo futuro con la maglia della Lazio . voto 4.

Acerbi: 3 presenze, entra tardi nelle rotazioni, complice l'età e la fase calante della sua carriera, VOTO 5.

Durmisi: 12 presenze, 1 assist, terza scelta come terzino sinistro, dietro i co-titolari Lukaku e Lulic, la sua scarsa fisicità lo rende decisamente inaffidabile per il ruolo. VOTO 5.

Basta: 18 presenze, 4 assist, da il cambio a Meunier quando il belga ha bisogno di rifiatare, buon contributo di assist, VOTO 6.

Caceres: 0 presenze, annuncia il suo ritiro a metà stagione, dopo essere stato messo in vendita, non verrà mai nemmeno convocato per la panchina. senza voto.

Centrocampisti:

Lucas Leiva: 42 presenze, 1 gol, 2 assist, l'equilibratore della squadra, unisce tecnica e fisicità, recuperando palloni preziosi e distribuendoli con efficacia. VOTO 7.

Geis: 29 presenze, 3 gol, 4 assist, tiratore aggiunto della squadra, fatica a rimpiazzare Leiva per le difficoltà fisiche nei contrasti, ma contribuisce con un buon bottino di gol e assist. VOTO 6.

Milinkovic-Savic: 44 presenze, 17 gol, 14 assist, determinante per tutta la stagione, gol, assist, palloni recuperati e contrasti vinti, top player completo e in crescita, la Lazio del futuro dipenderà anche da lui. voto 8.

Parolo: 40 presenze, 3 gol, 3 assist, riserva di Milinkovic , fa il suo nel corso di una stagione impegnativa, anche se gli manca qualcosa in termini di gol. voto 6.

Luis Alberto: 46 presenze, 20 gol, 16 assist, assolutamente inarrestabile, il nostro numero 10, il mago sfoggia un rendimento altissimo per tutta la stagione, VOTO 8.

Correa: 46 presenze, 7 gol, 10 assist, a volte a destra, a volte a sinistra, a volte al centro, a volte persino da punta, imprendibile in dribbling, gli manca qualcosa in termini di gol, ma il futuro è suo, VOTO 7.

Lulic: 38 presenze, 2 gol, 2 assist, sacrificato a terzino sinistro per gran parte della stagione, dove la concorrenza di Lukaku è meno soffocante di quella di Guedes più avanti, fa il suo, nonostante non sia più giovanissimo. VOTO 6,5.

Emiliano Rigoni: 41 presenze, 3 gol, 3 assist , la sua eccessiva fragilità fisica gli fa perdere numerose partite, anche lui deve crescere in zona gol, voto 6.

Berisha: 28 presenze, 3 gol, 3 assist, spesso da subentrante, si rivela una valida soluzione per le partite più agevoli, ma manca terribilmente quando si alza il livello degli avversari. voto 6.

Marusic, 17 presenze, 1 gol, un suo spunto decisivo ci porta i 3 punti contro l'udinese, per il resto poche apparizione, alcune da terzino, il suo futuro sarà altrove. voto 5.

Cataldi: 7 presenze , giocatore che si rivela del tutto inadeguato al livello di competitività richiesto, le sue apparizioni da subentrato non fanno che confermarlo. VOTO 5.

Attaccanti:

Immobile: 43 presenze, 25 gol, 7 assist, segna spesso, segna in tutti i modi, gli obiettivi sfumano, ma ci riproveremo anche grazie a lui. VOTO 8.

Alcacer: 40 presenze, 14 gol, 9 assist. il nostro bomber di coppa, se siamo arrivati in finale è anche merito suo, peccato per quel palo in finale, VOTO 7.

Goncalo Guedes: 45 presenze, 9 gol, 15 assist, sacrificato come esterno sinistro di centrocampo, piuttosto che come ala vera e propria, da il meglio di se in contesti di contropiede o dove può sfruttare gli ampi spazi che gli avversari gli concedono, voto 7.
 
Ultima modifica:

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Primavera
28 Dicembre 2018
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Il mercato e l'inizio della nuova stagione.

Come conseguenza della delusione della stagione passata , la Lazio si butta sul mercato con l'intento di rivoluzionare e correggere le mancanze che ne hanno decretato un rallentamento proprio sul traguardo.
Gli obiettivi principali sfumano , sia per mancanza di fondi che di complicazioni nel discutere i termini con i giocatori, così per Mahrez e Miranchuk del City, Casemiro del Barca e Tah del Leverkusen.
Le fatiche della Lazio nel vendere si riflettono nella lentezza nel concludere degli acquisti, e il puzzle si smuove quando finalmente Radu e Basta si accasano in francia, rispettivamente al Montpellier e al Nizza, Marusic va al Brighton e Cataldi in Championship, al WBA.
E finalmente la Lazio sblocca anche il mercato in entrata, arrivano Lucas Moura dal Tottenham, i terzini Kurzawa dal PSG e Dubois dal Lione, Barak dall'Udinese e infine Lombardi, svincolato, rientra alla base.
Offerte importanti per Savic, Immobile, Lulic e Geis vengono invece rifiutate.

Proprio l'acquisto di Moura indica che le intenzioni di Mister Koeman vanno verso l'idea di un modulo alternativo per certe partite dove sarà richiesta una maggiore efficacia offensiva, e che quindi la squadra si prepara a lavorare per applicare un 4-3-3 con Guedes e appunto il nuovo arrivo, Moura, come ali d'attacco a supporto di uno tra Immobile e Alcacer.


Lazio - Bologna 1-0 (48' Immobile)

La nuova stagione presenta un impegno apparentemente facile per la Lazio, ma sul campo si rivela molto più ostica del previsto, infatti dopo un primo tempo di dominio assoluto, con 7 parate decisive di Skorupski a negare il gol alla Lazio, le speranze dei biancocelesti vengono realizzate da Ciro Immobile che corona un'azione personale agli inizi della ripresa.
Tuttavia il risultato rimarrà in bilico fino allo scadere, quando in pieno recupero sarà Falcinelli, di testa, a centrare il palo alla destra di Strakosha.
Si registrano anche gli esordi di Moura e Barak.

Lazio - Sampdoria 4-0 (31' Milinkovic-Savic, 36' Luis Alberto, 80' Kurzawa, 87' Alcacer)

Prima gara della Lazio con il 4-3-3 e partita totalmente a senso unico, anche a causa di una Sampdoria mai efficace.
La Lazio passa in vantaggio al 31', Kurzawa duetta con Guedes sulla sinistra, poi lascia partire un cross che la difesa doriana respinge malamente, dal limite dell'area Milinkovic raccoglie, salta un'avversario e batte a rete dai 20 metri.
Lazio che si porta sul due a zero poco dopo, in modo rocambolesco, fuga di Meunier nello spazio creatogli dal movimento di Moura, cross rasoterra che Colley tenta di respingere di prima intenzione, il pallone però colpisce il volto di Luis Alberto e termina in fondo al sacco.
Lazio in completo controllo anche nella ripresa, dove la superiorità tecnica e la condizione fisica ottimale dei biancocelesti permettono un agevole palleggio e una relativa sicurezza per la difesa.
Sugli sviluppi di un angolo battuto, ancora un giocatore laziale sfrutta una pessima respinta doriana, stavolta si tratta di Kurzawa, che anche grazie ad una deviazione che spiazza Audero trova il terzo gol.
Alcacer segna il quarto gol grazie ad un pallone riconquistato da Moura e portato al limite dell'area, assist per l'attaccante spagnolo che deve solo spingerla dentro.

Sorteggio gruppo J Europa League:

Lazio
CSKA Mosca
Copenhagen
Zurich

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Sviluppi:

- Correa, ruolo squadra Stella.
- Rugani, ruolo squadra stella, livello 2.
- Leiva, ruolo squadra Lottatore.