Catania 2021/22 - Riepilogo metà stagione (parte 1)
Le ambizioni di playoff di Salvaggio, dopo 1/3 di stagione, si rivelano più che fondate. La sua squadra conferma la propria prerogativa principale, la difesa granitica, ma a differenza degli anni precedenti migliora sensibilmente in avanti, grazie al buon impatto di Said e, soprattutto, al valore aggiunto Schiappacasse, giocatore completo, di categoria superiore, in grado di decidere da solo, con i suoi colpi, i match. Pur non realizzando caterve di gol, i rossazzurri riescono ad andare a segno in ogni match, riuscendo quindi a cogliere tante vittorie e non perdendo quasi mai. Alla vigilia dello scontro diretto col Crotone (in programma alla 13a giornata) riescono addirittura ad agguantare il 2° posto, valido per la promozione diretta.
Coi calabresi arriva un pari a reti bianche che consente al Catania di tenere la posizione, grazie alla migliore differenza reti.
Alla penultima partita dell'anno solare, il Catania incappa in una sconfitta casalinga contro il Pordenone, che con l'occasione "scippa" il 2° posto.
Ma nell'ultima giornata del 2021 i neroverdi subiscono un k.o. e gli etnei ne approfittano immediatamente, chiudendo l'anno in zona promozione diretta!
La dirigenza, ovviamente, è soddisfatta.
Ma qual è il segreto di questo exploit? Abbiamo parlato di Schiappacasse, ma l'uruguayano non è l'unico che ha contributo ad alzare il livello della squadra. In porta Santurro si dimostra ancor più affidabile di Furlan e Del Favero, ai quali di tanto in tanto viene concessa una chance. In difesa, sulla destra Casasola abbina ottime doti difensive ad una buona corsa con la quale accompagna sovente le iniziative che si sviluppano sulla propria corsia, con la collaborazione, nella maggior parte dei casi, di capitan Di Molfetta; al centro i nuovi arrivi Buongiorno e Bogdan, affiancati al colosso Mbendé, aumentato il peso specifico nei corpo a corpo; a sinistra un determinatissimo Rizzo si riprende il posto, soffiandolo ad Elizalde. In mediana Ruggiero continua a crescere sensibilmente e promette bene la sua alternativa Schirò. A centrocampo Pobega ed Odjer, seppur con caratteristiche diverse, si abbinano perfettamente a Fazzi e si dimostrano in grado di contribuire con profitto in entrambe le fasi. Le ali Orlando e Leandrinho, a dispetto del proprio valore, pagano l'altissima concorrenza (la stella Schiappacasse e il rodatissimo Di Molfetta), ma il brasiliano verso la fine dell'anno comincia a ritagliarsi più spazio trovando anche la via del gol. In attacco Said si dimostra punta più completa dei compagni di reparto: non siamo di fronte a un cannoniere di razza, ma il ghanese naturalizzato italiano dispone sia della rapidità e tecnica di Cortesi che della possanza fisica di Verde. Ai suoi colleghi comunque vengono date diverse occasioni ed è soprattutto Cortesi a sfruttarle bene.
Le ambizioni di playoff di Salvaggio, dopo 1/3 di stagione, si rivelano più che fondate. La sua squadra conferma la propria prerogativa principale, la difesa granitica, ma a differenza degli anni precedenti migliora sensibilmente in avanti, grazie al buon impatto di Said e, soprattutto, al valore aggiunto Schiappacasse, giocatore completo, di categoria superiore, in grado di decidere da solo, con i suoi colpi, i match. Pur non realizzando caterve di gol, i rossazzurri riescono ad andare a segno in ogni match, riuscendo quindi a cogliere tante vittorie e non perdendo quasi mai. Alla vigilia dello scontro diretto col Crotone (in programma alla 13a giornata) riescono addirittura ad agguantare il 2° posto, valido per la promozione diretta.
Coi calabresi arriva un pari a reti bianche che consente al Catania di tenere la posizione, grazie alla migliore differenza reti.
Alla penultima partita dell'anno solare, il Catania incappa in una sconfitta casalinga contro il Pordenone, che con l'occasione "scippa" il 2° posto.
Ma nell'ultima giornata del 2021 i neroverdi subiscono un k.o. e gli etnei ne approfittano immediatamente, chiudendo l'anno in zona promozione diretta!
La dirigenza, ovviamente, è soddisfatta.
Ma qual è il segreto di questo exploit? Abbiamo parlato di Schiappacasse, ma l'uruguayano non è l'unico che ha contributo ad alzare il livello della squadra. In porta Santurro si dimostra ancor più affidabile di Furlan e Del Favero, ai quali di tanto in tanto viene concessa una chance. In difesa, sulla destra Casasola abbina ottime doti difensive ad una buona corsa con la quale accompagna sovente le iniziative che si sviluppano sulla propria corsia, con la collaborazione, nella maggior parte dei casi, di capitan Di Molfetta; al centro i nuovi arrivi Buongiorno e Bogdan, affiancati al colosso Mbendé, aumentato il peso specifico nei corpo a corpo; a sinistra un determinatissimo Rizzo si riprende il posto, soffiandolo ad Elizalde. In mediana Ruggiero continua a crescere sensibilmente e promette bene la sua alternativa Schirò. A centrocampo Pobega ed Odjer, seppur con caratteristiche diverse, si abbinano perfettamente a Fazzi e si dimostrano in grado di contribuire con profitto in entrambe le fasi. Le ali Orlando e Leandrinho, a dispetto del proprio valore, pagano l'altissima concorrenza (la stella Schiappacasse e il rodatissimo Di Molfetta), ma il brasiliano verso la fine dell'anno comincia a ritagliarsi più spazio trovando anche la via del gol. In attacco Said si dimostra punta più completa dei compagni di reparto: non siamo di fronte a un cannoniere di razza, ma il ghanese naturalizzato italiano dispone sia della rapidità e tecnica di Cortesi che della possanza fisica di Verde. Ai suoi colleghi comunque vengono date diverse occasioni ed è soprattutto Cortesi a sfruttarle bene.