Mettici pure questo: ultima giornata di campionato in casa allo stadium of light di Sunderland. McGeady ha deciso di ritirarsi e il giorno prima della partita mi chiede di poter giocare per salutare per l'ultima volta il suo pubblico.
Sono cavolate ok, ma per godersi completamente un gioco, almeno per me, pesano.
Ma sono queste le cose che producono "immersione nel gioco", ti rendono il giocatore "vero" e ti strappano almeno mezza smorfia, mezza risata non la piattezza dei soliti saluti di Caressa.
A me lo ha chiesto Pavoletti qualche partita prima perché andavamo bene in coppa e non stava giocando. Mancavano 2 giornate di campionato in cui mi giocavo il 4° posto e la finale di Europa League.
L'ho schierato alla penultima ( dopo due anni è una chiavica da 68 di overall ) e ha fatto schifo. Tolto al 60° mi sono arrivate domande del perché lo abbia schierato su richiesta nonostante stesse giocando male.
Poi voleva il salutino finale.
Gli ho concesso 5 minuti di parata all'85°, perché dovevo mettere prima il risultato al sicuro. I telecronisti non facevano che parlare di questo approdo in Champions e di quanto fosse importante per me. Sì potevo qualificarmi pure con la vittoria della Coppa ma era meglio assicurarsela in campionato.
In finale di Europa League la stamoa ha commentato che ho fatto bene a non schierarlo di nuovo.
Non abbiamo avuto un buon rapporto e pur avendolo messo in vendita da subito non sono mai riuscito a sbolognarlo. Il primo anno, diciamo i primi 6 mesi aveva fatto anche qualcosa di buono poi si è appiattito, tuttavia non siamo mai arrivati al vaffa e mi ha fatto tanti complimenti dopo aver superato i Quarti in Europa League.
Divertente!