Il tecnico italiano svela il suo programma per la Viola: tornare in Europa è il grande obiettivo di questa stagione.
Appena insidiatosi nel capoluogo toscano, Domenico Tedesco ha parlato alla stampa, spalleggiato da tutta la dirigenza: Pradè, Barone, Fassone e Batistuta. L’allenatore ha svelato i punti salienti del suo progetto condiviso con la società e non ha nascosto l’ambizione di tornare in Europa quanto prima.
-
Obiettivo stagionale
«L’obiettivo stagionale? La squadra è fuori da troppo tempo. I tifosi hanno bisogno di tornare a sognare, quest’anno getteremo le basi per tornare a fare grande la Fiorentina. Tornare in Europa è un obiettivo concreto»
-
Valorizzazione dei giovani
«Il gruppo presenta un giusto mix fra calciatori esperti ed altri in rampa di lancio. Ho già parlato con tutti i dirigenti qui presenti, vogliamo costruire una squadra che si incastri perfettamente con una filosofia. Calciatori esperti si uniranno ad altri vogliosi di affermarsi»
-
Su Commisso
«Il presidente so che mi ha voluto fortemente qui. Ci accomunano molte cose, tipo l’Italia nel cuore ma una vita all’estero. Ho sempre tifato Fiorentina, non l’ho mai nascosto.»
-
La cittá
«Firenze resta per tutti una delle città più belle e affascinanti al mondo. Il sapore di storia che si respira per le strade, poi, non ha eguali. Se la gioca solo con Roma...»
-
Su Bielsa e Spalletti
«Sicuramente capisco che i tifosi si aspettassero un nome più rinomato, essere paragonato a Bielsa per me è inconcepibile. Spalletti, invece, è un tifoso Viola come me che ha fatto grandi cose nella sua carriera. Mi auguro di essere all’altezza. Un ripiego? Con tutta onestà, non penso»
-
Sulla rosa a disposizione
«Il calciatore di punta è chiaro sia Ribery, per quel che ha fatto e di cui è ancora capace. Ma non posso ignorare calciatori come Chiesa, Pezzella, Milenkovic. La squadra ha una buona base di partenza, starà a me ora saperla valorizzare. Un calciatore sottovalutato della rosa? Ora come ora ne avrei molti ma ve ne dico uno: Agudelo»
-
Sull’esordio al Franchi com
«Debutteremo nel nostro stadio di casa, al Franchi, contro il Brescia. Mi auguro che per quella giornata i miei calciatori avranno già assorbito al meglio cos’ho in testa. Vogliamo iniziare con il piede giusto, ma questo è normale. Penso che il Brescia sia molto pericoloso, le neo promosse sono storicamente una squadra ardua da affrontare a inizio stagione perché provengono da periodi e ricordi positivi, carichi d’entusiasmo.»
-
Sull’erba del campo
«È vero, ho ordinato ai giardinieri di tagliare l’erba del campo più corta possibile. Voglio che al Franchi si giochi un calcio di qualità e che i miei giocatori preferiscano sempre la ricerca della giocata che esalti le proprie doti balistiche. Devono abituarsi a giocare bene, a palleggiare, a cercare sempre la soluzione più intelligente attuando il miglior gesto tecnico possibile»
-
Sul codice etico
«Si, ho in testa un codice etico, che vale per tutti. Niente PlayStation, social limitati, divieto di alcool e sigarette, coprifuoco alle ore 21 in settimana e 23.30 nel weekend, quando si è già giocato. Esigo rispetto della società e della maglia. Ho le idee chiare, siamo dei privilegiati a far questo lavoro, e quindi bisogna onorare il tutto.»