Be oddio , qua forse non hanno tutti i torti... Cioè praticamente i giocatori giovani vengono generati in base alle caratteristiche della nazionalità. Da quanto dice l articolo i giocatori di colore nascono con valori bassi in professionalità , sportività e lealtà....
La profilazione razziale avviene quando si sostiene che
certe persone abbiano determinate caratteristiche per via della propria razza. Nel caso di Football Manager, sembra che il gioco, ogni qualvolta debba generare un calciatore con la pelle scura, assegni dei valori di base più bassi ad attributi come "professionalità", "lealtà" e "sportività" rispetto ad un collega bianco.
La
risposta di Sports Interactive non si è fatta attendere. Lo studio director Miles Jacobson ha detto, ovviamente, che l'accusa è infondata, ha chiesto agli autori dell'articolo di
Quartz di dimostrare le accuse con dei dati e ha aggiunto che gli atleti dalla pelle scura vengono generati dal gioco con attributi mediamente più alti in altri parametri 'morali' come "ambizione", "temperamento" e "controversia" e quindi non si tratta di razzismo, dato che non partono svantaggiati.
Lo studio inglese ha anche spiegato che i valori dei calciatori creati casualmente sono frutto della
media dei valori degli atleti della stessa nazionalità. Quindi se i calciatori argentini sono, secondo le statistiche raccolte dalle migliaia di scout del gioco, mediamente più bravi tecnicamente dei giapponesi, allora ci sono più possibilità che Football Manager crei un giocatore argentino con una tecnica migliore di quella di un giapponese.
La
spiegazione dei valori incriminati, quindi, sarebbe che per il database di Football Manager i calciatori dalla pelle scura mediamente sono più carenti negli aspetti sottolineati da Quartz. Diciamo che questa non è stata proprio la miglior difesa possibile che lo studio poteva utilizzare.
Tanto che, per non incorrere in questo genere di problemi e non rischiare ulteriori polemiche, Sports Interactive ha detto che tutti i valori d'ora in poi saranno
generati casualmente.