Hai un po' travisato il senso del mio discorso ma ci sta. Oramai un senso non c'è più.
Posso solo dirti che non la penso come te sulla Disney. Non sono certo il tipo che se una cosa è fatta dalla Disney non l'ascolto perché la Disney è grossa e cattiva, non ha valori ecc. Non ho certo la fobia delle multinazionali. I film Disney per me sono bellissimi, raramente ne ho trovato qualcuno non all'altezza.
Che si voglia ammetterlo o meno, la televisione è parte delle nostre vite. I genitori guardano le tv e i figli guardano le tv. Eccezioni ce ne sono, ma restano eccezioni.
A pranzo guardo un po' di SkySport mentre mangio e puntualmente parte la pubblicità di Walking Dead o di quegli altri che mangiano i cervelli. A mezzogiorno e mezzo. Davvero vi sembra normale?
Forse oramai siamo abituati a tutto. Manco ci facciamo più caso.
Per i genitori attaccati al tablet/smartphone che ci vuoi fare? Io non ho uozzap, non ho feisbuuc / Twitter / istagram / cazzemmaz, ma sono l'eccezione. Purtroppo ho sempre più la convinzione che si tenda ad insegnare ai figli dicendo una cosa e facendone un'altra. I figli imparano guardando quello che si fa, non quello che si dice.
Discorso troppo lungo, troppo complesso, troppo tutto. Poi parliamo di scuola, di educazione, di professori che professori non sono, di mancanza totale di vocazione e di amore per quel che si fa e non ne usciamo più.
@Doc Holliday pensaci tu a parlare di ste cose, che io poi mi intristisco. Sei tu il portatore sano di disperazione.
Tu confondi la razionalità con la disperazione.
E' un discorso come dite troppo lungo, complesso e opinabile da far qui.
Però..
Il buonismo, parlare con citazioni uscite dai cioccolatini, non ha mai fatto bene a nessuno, se non per il singolo momento e, anche lì, devi pur sempre parlare con una persona che ha poca coscienza di quello che è la vita.
Non parlo della Disney, poco ho da dire e nulla mi interessa, sono neutro in questo, ho anche visto parecchie cose, non cercate ma capitate e le guardo con lo stesso disinteresse con cui guardo le mie serie preferite che, certe volte posso citare, ma unicamente perchè ritengo che un certo tipo di discorso sia ben argomentato grammaticalmente e intellettualmente. Non di certo i miei pensieri cambiano se un attore bello e biondo dice il contrario di ciò che penso mentre fuma una pipa.
Cosa che però non è per i bambini, ancora acerbi di pensiero e realtà, facilmente malleabili su quello che è davvero la vita.
Io non dico di farli crescere ad Auschwitz. Te tendi troppo ad estremizzare i discorsi che fanno gli altri per poi buttarci cuoricini rosa con slogan di pace e amore.
Io dico che, la vita è dura e bisogna trovare un equilibrio tra fantasia e realtà. Solo questo.
Perchè poi, non venitevi a lamentare se i figli guardano cose che voi non ritenete opportune in TV.
La cosa strana è invece il tempo massiccio che passano davanti una TV.. e questo succede perchè il mondo vero sarà per loro brutto, incompleto, in certi casi potrebbe fargli paura. (E il mondo è proprio così, ma bisogna non aver paura, in questo dovrebbero essere educati).
Mio nonno una volta mi ha detto, dopo che da pischello ero stato pestato per bene;
"Se arriva il momento che devi fare a botte, evita. Evita in tutti i modi che puoi, evita. Ma se poi arriva l' inevitabile, cerca di colpire sempre più forte, devi darle pur di non prenderle".
Questa è la vita. Ed è ineccepibile il concetto.
Qui invece si pensa che mentre uno sta per darti un cazzotto basta dargli un mazzo di fiori.. ed egli ti amerà.
Allego uno scritto, attribuito a Pasolini, ma se non erro non è suo. Credo comunque che spieghi esaustivamente quello di cui stiamo parlando.
Edit.
Dovrebbe essere di Rosaria Gasparro.