World Tour Master Totale: NAPOLI 2023/24 - PAUSA NAZIONALI VERSO EURO 2024

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ZioWilly86
Partenza schock per le italiane.
Il 4 a 0 al Barca dell'Olympoacos non se pò vedè :rotfl: :rotfl:
Da quando è arrivato Xavi si sono rimessi in sesto invece.In Liga sono terzi,hanno scavalcato il fenomeno di Simeone in questo week end se non erro..
 

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ZioWilly86
chissà perché ma quando parli di Simeone ho sempre l'impressione che non lo stimi granché :p
Ahahahah,sarà per via del suo "non gioco" che affascina non si sà chi :rotfl:
Ha una squadra (i nomi sulla carta) con i controc.... e li fà giocare come una provinciale qualunque...
E poi gli esaltati in panchina non mi sono mai piaciuti onestamente:D
Ancelotti,Klopp,Guardiola e molti altri meno vincenti,sono l'esempio vivente di come si possa allenare ed ottenere risultati anche senza portare i propri giocatori a livelli di esaltazione fuori controllo dove fanno della provocazione in campo la loro arma primaria
 

PedroTelmo

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PedroTelmo85
Ahahahah,sarà per via del suo "non gioco" che affascina non si sà chi :rotfl:
Ha una squadra (i nomi sulla carta) con i controc.... e li fà giocare come una provinciale qualunque...
E poi gli esaltati in panchina non mi sono mai piaciuti onestamente:D
Ancelotti,Klopp,Guardiola e molti altri meno vincenti,sono l'esempio vivente di come si possa allenare ed ottenere risultati anche senza portare i propri giocatori a livelli di esaltazione fuori controllo dove fanno della provocazione in campo la loro arma primaria

a me però le squadre che picchiano come fabbri sono sempre piaciute, sarà che giocavo in difesa... poi è vero che ormai l'Atletico ha (quasi) colmato il gap tecnico con le altre big assolute e quindi potrebbe giocare diversamente, ma va riconosciuto a Simeone di avere spremuto il massimo dalla squadra che aveva i primi anni, riuscendo addirittura a vincerci una Liga (parlo della prima) e ad arrivare in finale di Champions
 
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ZioWilly86
a me però le squadre che picchiano come fabbri sono sempre piaciute, sarà che giocavo in difesa... poi è vero che ormai l'Atletico ha (quasi) colmato il gap tecnico con le altre big assolute e quindi potrebbe giocare diversamente, ma va riconosciuto a Simeone di avere spremuto il massimo dalla squadra che aveva i primi anni, riuscendo addirittura a vincerci una Liga (parlo della prima) e ad arrivare in finale di Champions
Anche io giocavo in difesa,ma giocavo alla Nesta(passami il paragone ovviamente :]) pulito,ma la palla veniva sempre via con me senza sè e senza ma.
Io non adoro le fighette in campo e sopratutto i simulatori(spero sempre che prima o poi attivino il VAR per le simulazioni,se ne vedrebbero delle belle),quindi sono dalla tua parte sulle squadre che picchiano come fabbri,però come le dai devi anche saperle prenderle ed accettarle,e questo Simeone ai suoi non lo ha insegnato per niente perché a lui piace molto che i suoi le diano,ma guai quando sfiorano i suoi.

Per lo spremere ti do ragione,però bò,sono del parere che un allenatore debba anche riuscire a dare un'identità di gioco alla propria squadra,non necessariamente portando a casa risultati su risultati,sopratutto dopo tanti anni
 
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Anche io giocavo in difesa,ma giocavo alla Nesta(passami il paragone ovviamente :]) pulito,ma la palla veniva sempre via con me senza sè e senza ma.
Io non adoro le fighette in campo e sopratutto i simulatori(spero sempre che prima o poi attivino il VAR per le simulazioni,se ne vedrebbero delle belle),quindi sono dalla tua parte sulle squadre che picchiano come fabbri,però come le dai devi anche saperle prenderle ed accettarle,e questo Simeone ai suoi non lo ha insegnato per niente perché a lui piace molto che i suoi le diano,ma guai quando sfiorano i suoi.

Per lo spremere ti do ragione,però bò,sono del parere che un allenatore debba anche riuscire a dare un'identità di gioco alla propria squadra,non necessariamente portando a casa risultati su risultati,sopratutto dopo tanti anni
Diciamo che il paradosso dell'Atletico attuale è quello di una squadra infarcita di "top player" (= fighette) che l'allenatore fa giocare come una provinciale: per cui picchiano e si lamentano di essere picchiati.

E sì, negli ultimi anni ha continuato a giocare sempre allo stesso modo, infatti - almeno in Europa - non ha più fatto molta strada pur avendo una squadra migliore che in passato. Credo che come allenatore sia finalmente "maturo" (= andato a male) per il calcio italiano e quindi per l'Inter :p
 
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Diciamo che il paradosso dell'Atletico attuale è quello di una squadra infarcita di "top player" (= fighette) che l'allenatore fa giocare come una provinciale: per cui picchiano e si lamentano di essere picchiati.

E sì, negli ultimi anni ha continuato a giocare sempre allo stesso modo, infatti - almeno in Europa - non ha più fatto molta strada pur avendo una squadra migliore che in passato. Credo che come allenatore sia finalmente "maturo" (= andato a male) per il calcio italiano e quindi per l'Inter :p
Io lo vedo un pò come Conte.
Bravi a tirare fuori tutto (agonisticamente parlando) da una squadra per 1 / 2 anni,poi basta.Conte in questo è maestro perché puntualmente dopo 2 anni massimo cambia aria.

Diciamo che una squadra che ha un progetto al lungo termine(non l'inter ad esempio giusto per ricollegarmi a te ;) ,almeno fino a quest'anno)non prende di certo Simeone.
Il problema che in Italia i giornalisti e tifosi vogliono tutto e subito senza saper aspettare,quindi Simeone è appetibile sicuramente.

Basta che penso a tutti i "cotifosi" milanisti che sento ovunque.Se guardo a Pioli ed a quello che stà facendo con la squadra che ha (bene o male se la stà giocando al vertice da 2 anni con 12 titolari in rosa e con una rosa che è rara vederla al completo).Ci sarebbe solamente da essere contenti ed orgogliosi ed essere consapevoli che se riesce per caso a vincere il campionato è una cosa in più.
Stanno costruendo e mettendo le basi per il futuro e facendo crescere dei signor giocatori.
I trofei sono al secondo posto.
Invece pretendono e pretendono sempre.Basta che sbagliano una partita e via a lamentarsi subito.
Mi viene in mente Klopp,non l'ultimo degli scemi,che al Liverpool ha sempre detto:
Per vincere c'è bisogno di tempo e di un progetto a lungo termine.
Lavorare su una squadra per un solo anno non serve a nulla se non solamente per l'immediato.

Come dargli torto.
 
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Torna il campionato che vede l'Atalanta difendere il primo posto in classifica ospitando al Gewiss Stadium l'Udinese, a sua volta protagonista di un'ottima partenza con due vittorie e altrettanti pareggi in quattro gare: entrambe le squadre, quindi, sono ancora imbattute, e vediamo come si schierano in campo:

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Gasperini deve fare i conti con le indisponibilità di Haps ed Orsolini, alle prese con piccoli affaticamenti muscolari e nemmeno convocati. Nell'Udinese vanno in panchina i due giovani atalantini in prestito, Lovato e Ruggeri.
 

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SERIE A 2022-23 | 5ª GIORNATA

ATALANTA E UDINESE RESTANO IMBATTUTE​

Succede tutto in 4' in avvio di ripresa, quando Solbakken porta avanti la Dea e Deulofeu la pareggia per i friulani

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Il fallo da ultimo uomo di De Roon su Deulofeu che decide il match: l'atalantino viene espulso mentre il friulano, proprio sulla punizione successiva, segnerà la rete del pareggio


Serie A - 5ª giornata
ATALANTA-UDINESE 1-1
MARCATORI:
54' Solbakken (A), 58' Deulofeu (U).
NOTE: espulso De Roon (A) al 58'.
ATALANTA (4-3-3): Musso; Zappacosta, Djimsiti, Tolói, Hateboer; Svanberg, Pasalic (81' Malinovskyi), De Roon; Boga (81' Origi), Muriel, Solbakken (58' Koopmeiners). All. Gasperini.
UDINESE (3-4-1-2): Padelli; Rodrigo Becão, Luperto, Benkovic; Zeegelaar (81' Stryger Larsen), Walace, Arslan, Molina; Pereyra; Deulofeu, Bajic(58' Teodorczyk). All. Bertotto.
BERGAMO - Secondo pareggio consecutivo in casa per l'Atalanta che, dopo il Parma, si fa fermare anche dall'Udinese, questa volta sull'1-1. Dopo un primo a tempo a senso unico, nel quale però i bergamaschi non riescono a sfondare, succede tutto nel giro di 4' all'inizio della ripresa: al 54' Solbakken segna il suo primo gol italiano grazie soprattutto alla deviazione di testa di Benkovic che spiazza Padelli rendendo imparabile una conclusione sporca del norvegese (foto sotto).

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Passano però solo 4' e si verifica l'episodio che decide il match: De Roon è espulso per fallo da ultimo uomo su Deulofeu, e lo stesso spagnolo batte una punizione impeccabile che scheggia la traversa e trafigge Musso (foto sotto).

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Raggiunta dall'Udinese e in inferiorità numerica, l'Atalanta prova comunque a fare suoi i tre punti, con Gasperini costretto inizialmente a togliere proprio l'autore del momentaneo vantaggio, Solbakken, per inserire un uomo di interdizione, Koopmeiners, ma che poi per l'assalto finale butta dentro anche Origi e Malinovskyi in luogo di Boga e Pasalic, passando ad uno spinto 4-2-1-2. L'occasione più ghiotta capita sui piedi di Svanberg che, inserendosi a rimorchio su un assist di Hateboer, sfiora il palo alla sinistra di Padelli con un rasoterra che si spegne sul fondo per questione di centimetri.

Il punto sulla giornata​

Il Derby d'Italia lancia al comando l'Inter e affossa la Juve​

1647431938535.pngNella giornata dei tanti pareggi - ben sette su dieci partite - spicca il netto successo dell'Inter sulla Juventus nel derby d'Italia, quarta vittoria consecutiva che consente ai nerazzurri di Mourinho di issarsi solitari al comando superando in tronco Atalanta, Fiorentina e Sassuolo - quest'ultimo sconfitto in casa dalla Roma - e aggrava ancora di più la crisi dei bianconeri, alla seconda sconfitta di fila in questo avvio di campionato che, dopo cinque turni, li vede fermi al misero bottino di 3 punti, tanti quanti ne ha il Venezia che, espugnando Perugia, muove finalmente la propria classifica e salva Zanetti. Primo punto anche per il Lecce, che torna da Bologna con uno 0-0 buono, se non altro, al morale.

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Classifica marcatori​

5 reti: João Pedro (Sassuolo).
4 reti: Abraham (Roma), Immobile (Lazio).
3 reti: Lautaro Martínez (Inter), Sérgio Oliveira (Inter), Beto (Udinese), Petagna (Torino).
 

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domanda: le mie slide le vedete grandi o piccole, da computer? perché su Firefox, che uso abitualmente, le carico a 800 px di larghezza, ma mi sono accorto che su Chrome ed Edge le rimpicciolisce tutte
 

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CALCIO & FINANZA

UFFICIALE: IL 55% DELL'ATALANTA ALL'AMERICANO PAGLIUCA​

L'uomo forte del gruppo è il co-proprietario dei Boston Celtics: acquisito il 55% della Dea srl dei Percassi che controllavano l'86% del capitale e che commentano: «Opportunità di crescita»

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MILANO - Spiazzando tutti gli operatori di mercato, l'Atalanta ha ufficializzato con un comunicato a sorpresa «la sottoscrizione di un accordo di partnership tra la famiglia Percassi e un gruppo di investitori capitanati dal businessman Stephen Pagliuca, Managing Partner e co-owner dei Boston Celtics, oltre che co-chairman di Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento al mondo».
Pagliuca e soci entrano in società acquisendo il 55% de La Dea Srl, la sub-holding della famiglia Percassi detentrice di circa l'86% del capitale sociale dell'Atalanta. I Percassi rimangono il principale singolo azionista, mentre Stephen Pagliuca è il nuovo co-chairman del club che, complessivamente, sarebbe stato valutato intorno ai 400 milioni di euro.
Antonio e Luca Percassi continueranno a ricoprire la carica rispettivamente di presidente e amministratore delegato dell'Atalanta. Lo scopo dell'operazione, si legge nel comunicato del club, è aumentare «la notorietà del brand al di fuori dei confini europei, ampliando la rete di talenti a cui l'Atalanta ha accesso ed aprendo le porte a nuove opportunità di collaborazioni commerciali oltre che all'utilizzo di tecnologie innovative per la gestione, sportiva e finanziaria, del Club».
 

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Io seguo da smartphone e vedo tutto grosso,come quello che pubblico io..ma se guardo la mia master su PC vedo che le carica in piccolo ad esempio..
 
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Riprendiamo dopo qualche giorno di stop...

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Dato il calendario compresso per fare spazio al mondiale d'inverno, dopo appena una settimana dal match d'esordio è già tempo della seconda giornata di Champions League e, per il Gruppo H, a San Siro va in scena Milan-Wolfsburg. I rossoneri sono reduci dall'immeritato ko di Amsterdam contro l'Ajax, mentre i verdi tedeschi hanno fatto l'impresa contro il Manchester City campione in carica. Come dire che per la squadra di Pioli, alle prese pure con una partenza lenta in campionato, quella di stasera è già una partita da non fallire assolutamente!

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Subito le formazioni iniziando da quella del Milan, in cui Ibrahimovic e Rafael Leão, partiti dalla panchina ad Amsterdam, ritrovano il loro posto in attacco:

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Nel Wolfsburg spicca la presenza tra i pali dell'ex capitano dell'Inter Samir Handanovic, per il quale quello di stasera sarà dunque un personalissimo derby, occhio poi in attacco alla vena realizzativa di Weghorst, già giustiziere del City di Guardiola:

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Diamo anche uno sguardo a tutte le partite in programma in questo martedì di Champions:

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E via, si può cominciare!
 

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 2ª GIORNATA

È UN MILAN BELLISSIMO, WOLFSBURG TRAVOLTO 5-1!​

Rossoneri a valanga con le reti di Ibrahimovic, Pobega, Leão e la doppietta di Brahím Díaz nel finale

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Zlatan Ibrahimovic e Rafael Leão sono stati i mattatori indiscussi della serata


2ª giornata Gruppo H
MILAN-WOLFSBURG 5-1
MARCATORI:
5' Ibrahimovic (M), 24' Pobega (M), 38' Weghorst (W), 75' Rafael Leão (M), 87' Brahím Díaz (M), 90+4' Brahím Díaz (M).
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Théo Hernández, Acerbi, Tomori, Calabria (79' Kalulu); Pobega, Tonali; Rafael Leão, Brahím Díaz, Saelemaekers (87' Rebic); Ibrahimovic (76' Mariano Díaz). All. Pioli.
WOLFSBURG (4-2-3-1): Handanovic; Paulo Otávio, Lacroix, Van de Ven, William; Arnold (87' Mbabu), Guilavogui (76' Schlager); Steffen, Waldschimdt (90+4' Philipp), Baku; Weghorst. All. Kohfeldt.
MILANO - È un Milan da stropicciarsi gli occhi quello che travolge per 5-1 il Wolfsburg e rilancia alla grande le sue quotazioni dopo la sconfitta contro l'Ajax. Una serata magica che ha proprio negli esclusi eccellenti di Amsterdam, Rafael Leão ed Ibrahimovic, gli assoluti protagonisti. Sono loro due a confezionare l'immediato vantaggio, col portoghese a lanciare in profondità lo svedese e quest'ultimo a superare l'ex interista Handanovic con una giocata tutta in velocità, davvero da ragazzino (foto sotto).

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Pobega raddoppia al 24' strappando la palla a Walschmidt per poi scaricare un sinistro imparabile (foto), e per l'ex granata è una liberazione, dopo la partita controversa di Amsterdam nella quale era stato tra i migliori in avvio, salvo poi naufragare alla distanza per le troppe palle perse a centrocampo.

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Weghorst, però, non ci sta e la riapre in quella che rimarrà comunque l'unica sortita offensiva del Wolfsburg in tutta la partita, con la complicità di Tomori che lascia troppo spazio all'attaccante, permettendogli di girarsi e calciare a rete e battere Maignan (foto).

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Il Milan non perde comunque mai il pallino del gioco e, nel finale di partita, dilaga: una bella azione tutta di prima promossa da Théo Hernández, proseguita da Ibrahimovic e finalizzata da Leão, con un diagonale da posizione angolatissima, porta al 3-1 al 75' (foto sotto).

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Poi, negli ultimissimi minuti, si accende anche Brahím Díaz con una doppietta: l'ex Real Madrid segna di sinistro all'87', assistito ancora dal solito Leão, e di destro al 94', per il definitivo 5-1. Nelle foto sotto i due gol in sequenza:

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 2ª GIORNATA

IL CITY PERDE ANCORA! LAZIO, COL NIZZA TUTTO OK​

Guardiola cade anche contro l'Ajax, biancocelesti a braccetto col Liverpool

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MANCHESTER (Inghilterra) - Clamoroso a Manchester: perde ancora il City, superato per 1-0 dall'Ajax dopo aver già perso la settimana scorsa contro il Wolfsburg apparso poi ben poca cosa al cospetto del Milan e così, mentre gli olandesi si involano solitari al comando del girone a punteggio pieno, i detentori della coppa si ritrovano incredibilmente ultimi a zero punti. Vittoria molto importante anche per l'altra italiana in campo stasera, la Lazio, che dopo l'ottimo pareggio di Liverpool supera per 3-1 il Nizza all'Olimpico e comanda il proprio girone proprio a braccetto con i Reds, vittoriosi per 2-0 a casa del Bayern Monaco nel big match assoluto di questo turno. Prosegue a punteggio pieno la marcia del Real Madrid nel Gruppo E, con le Merengues che sconfiggono anche il Porto al Dragão, mentre il Lech Poznan strappa il suo primo storico punto pareggiando a Glasgow. Nel Gruppo F, infine, vincono Olympique Marsiglia e Basilea contro Siviglia e Arsenal Tula.

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Le classifiche​

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Le partite di domani​

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CHAMPIONS LEAGUE 2022-23 | 2ª GIORNATA

RILANCIO FIORENTINA, BARATRO JUVE!​

I viola vincono a Salisburgo riscattando il ko con l'Atlético, i bianconeri perdono anche contro il Borussia Dortmund e sono già a -6 dalla qualificazione

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SALIBSURGO (Austria) - Dopo due giornate, il cammino in Champions League della Juventus rischia di essere già compromesso: i bianconeri vengono battuti anche in casa dal Borussia Dortmund che vedono scappar via a +6 in compagnia del Krasnodar che già aveva sconfitto i campioni d'Italia la scorsa settimana e stasera si ripete all'Alvalade contro lo Sporting. Allarme rosso per Allegri, partito malissimo in campionato e ad un passo dall'eliminazione in coppa. La Fiorentina, invece, rialza la testa andando a vincere di misura a Salisburgo e riagganciando a quota 3 punti proprio l'Atlético Madrid che si era imposto al Franchi, ma che stasera viene travolto davanti al proprio pubblico dal Tottenham di Antonio Conte, che ora guida il Gruppo C in solitaria. Negli altri gironi spiccano la seconda vittoria in altrettanti match per lo Shakhtar, che travolge l'Apollon e stacca in classifica il Psg, fermato sul pari dal Lipsia, ed il tonfo pure dell'altra squadra di Manchester a ventiquattrore dal ko del City: il Barcellona stravince 4-1 a Old Trafford e lava l'onta dello 0-4 del turno precedente patito per mano dell'Olympoiakos, a sua volta sconfitto in casa dal Monaco, in un Gruppo D in cui ora tutte e quattro le contendenti si ritrovano con tre punti all'attivo.

I risultati della serata​

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Le classifiche​

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