Su Acerbi la questione è che è oltre ogni tipo di ragionevolezza sostenere che Acerbi non abbia detto niente di razzista: Anzitutto in campo si chiarisce con JJ e c'è un labiale chiarissimo di lui che dice "scusa, non sono razzista" indicando Thuram. Dopodiché per 1 giorno intero non si presenta ai microfoni, per poi, imbeccato dai giornalisti in ritorno da Coverciano, lasciar intendere di non aver speso proprio parole gentili ma senza aver pronunciato niente di razzista. Infine, interrogato, sostiene di aver detto "ti faccio nero", e che Juan Jesus avesse capito male - qualcosa di improbabile già di per sé, che diventa poi completamente irragionevole e inattendibile poiché "ti faccio nero" è un'espressione inutilizzata nell'italiano moderno, ed è veramente ai limiti della malafede pensare che un uomo di 35 anni in un momento di stress a lavoro pronunci sta frasetta da cartone animato per ragazzi.
Purtroppo per farlo andare agli europei si è deciso di tutelarlo, ma già solo per l'ammissione rappresentata dalle scuse (che non hanno nessuna spiegazione se non che effettivamente avesse detto qualcosa di razzista), lo si sarebbe potuto condannare benissimamente.
Per quanto riguarda lui e quell'altra cretina della moglie (che non solo non ha taciuto, ma si è quasi vantata dell'assoluzione del marito per mancanza di prove), due figure che si possono commentare solo con offese e parolacce. Persone senza dignità e rispetto.