Ciao, ho iniziato a seguire THE MAN IN THE HIGH CASTLE (era sulla chiavetta da un pò...) e come ha scritto Peeta non è malvagio anche se, probabilmente, ambientato in un altra cornice sarebbe banalotto e prevedibile.
L'ambientazione (un mondo distopico dove la Germania ha vinto la seconda guerra mondiale e con il Giappone si divide il controllo degli Stati Uniti) in questo caso vale da sola il prezzo del biglietto
... per il resto niente di non già visto (sono alla quarta puntata).
Del libro di Filippo Chiave Pene (Philip K. Dick) da cui trae origine (La Svastica sul sole) non ha tantissimo come fedeltà, ma ricordando cosa è successo con NEXT (film con Nicolas Cage tratto dal racconto The Golden Man, sempre di Filippo) ringraziamo gli sceneggiatori...
A tal proposito...ispirato dalle vostre buone recensioni ho guardato giorni fa IL PICCOLO PRINCIPE.
Premesso che globalmente mi è piaciuto, mi sono commosso (capirai la novità...), tecnicamente era realizzato molto bene (ho apprezzato le diverse tecniche di animazione, CG e stop motion, in base alla storia narrata) ecc.ecc. adesso però mi date nomi, cognomi ed indirizzi di chi ha scritto che è fedele al libro originale!
No...perché vengo a casa "vostra", libro in mano, e ve lo leggo con la mia voce nasale e fastidiosa...e poi mi dite quanto è simile!!!!
Facezie a parte del libro, a parte 10 minuti scarsi, c'è molto poco purtroppo, ed alcune parti (o situazioni) che rendevano il lavoro di De Saint Exupery qualcosa di indimenticabile ed aperto a chiavi di lettura molto profonde nel film sono state trattate con grandissima superficialità (il rapporto del principe con la rosa, l'incontro con la volpe, la morte del principe stesso, la visita dei vari pianeti che nel film sono solo tre ecc.ecc.).
Tutta la parte finale (quando la bambina raggiunge il pianeta del principe cresciuto) è poi veramente fuori contesto: girata forse per inserire qualche scena d'azione e non annoiare i bambini, ha il demerito più grave di non aggiungere nulla al messaggio che il film (o il libro) vuole trasmettere. Il principe cresciuto è una scelta di sceneggiatura scellerata e farlo tornare bambino e sognatore, per chi ha letto il libro, è quasi uno stravolgimento del significato originale...
Ripeto: per me se amate il libro è una mezza delusione, se non lo conoscete oggettivamente è un film gradevole e ben fatto.
Ps: nota di demerito, come sempre nei film di animazione dell'ultimo periodo, per il doppiaggio italiano: la consueta armata brancaleone di personaggi della tv, o attori più o meno bravi, buttati in sala doppiaggio a leggere le previsioni del lotto.
Stefano Accorsi (la volpe...) voce fuori contesto rispetto al personaggio, sembra stia recitando in un film porno impegnato (di quelli dove mettono le stelline sui capezzoli...), Pif (il re) e Siani (il vanitoso) dite voi un insulto tanto va bene tutto, quello che doppia il piccolo principe adulto (Angelo Pintus...?!?) penso sia stato scelto perché assomiglia fisicamente al corrispettivo animato (non trovo altra spiegazione ascoltandolo...), Paola Cortellesi (la mamma) bravina, eccezionale invece Vittoria Bartolomei (la bambina) per il semplice fatto che una doppiatrice (bambina!) professionista (la ricordo nella Citta' Incantata di Miyazaki).
Discorso vecchio ed anche sterile alla fine...