RESOCONTO DI APRILE 2021
Per Wilson ci siamo quasi: in maggio la risposta dei Reds. Seccati per la decisione riguardo Ojo.
Bruno Hübner torna da Liverpool con due mezze buone notizie. Mezze perché i Reds non hanno accolto di buon grado la nostra decisione di non riscattare Ojo. Per stessa ammissione del club di Anfield, c'era un accordo con la precedente gestione tecnica che prevedeva il riscatto del nativo di Hemel Hempstead. Purtroppo non mi ha convinto, nonostante la voglia di puntare su di lui ci fosse.
Su Wilson sono apparsi possibilisti, contratti per via della precedente notizia, ma positivi sul chiudere l'affare in questi termini: rinnovo del prestito oneroso con aumento della spesa d'acquisto temporaneo, obbligo di riscatto in caso di salvezza in Premier (previa nostra promozione, ovvio) fissato a 19 milioni di euro.
Nel caso lo riscattassimo per quella cifra romperemo il cosiddetto
club record fee, precedentemente fissato a 17 milioni di euro, dovuti - ed ancora in discussione - per il compianto Emiliano Sala, acquisto più oneroso della storia del club (un bacio al cielo).
Quindi l'attualità è che ci ritroveremo a maggio per definire l'accordo (una volta acclamata la certezza della nostra promozione), a cui presenzierò io stesso con il mio procuratore (che ricordo essere lo stesso di Wilson) per fare pressione affinché questa trattativa si concluda con esito positivo.
La nostra svolta si chiama 3-5-2.
Nella mia testa, dopo il periodo buio a cavallo tra dicembre e gennaio, qualcosa si è mosso.
E' un meccanismo di azione - reazione - previsione.
L'azione, ovvero il periodo di non fluida espressione del nostro calcio, ha scatenato la reazione.
Ho deciso, in base in primis alle caratteristiche dei giocatori, di passare al 3-5-2. Con il risultato che Ralls è più a suo agio nella posizione di mezzo sinistro a centrocampo e Wilson, giocando più vicino alla porta e a Moore, può sfruttare maggiormente la sua vena realizzativa che in questa stagione pare decisamente enfatizzata.
Non solo.
Abbiamo modificato l'atteggiamento in fase di non possesso: non più aggressione e baricentro alto. Ci siamo messi a difendere in maniera più attendista, ma in ogni caso non morbida. Lasciamo sempre giocare i difensori, cominciamo ad aggredire i centrocampisti avversari.
Questo anche in ottica Premier - ed ecco il meccanismo di previsione - dove probabilmente il più delle volte saremo noi a dover subire il gioco avversario ed essere bravi a riconquistare palla nella maniera corretta, senza lasciare troppo campo alle spalle da aggredire agli attacchi opposti e senza spendere troppe energie nel rincorrere il possesso dei vari City, Liverpol e compagnia.
Non muta invece l'atteggiamento con la palla. Attueremo sempre un calcio di proposta, costruiremo anche con il portiere e, se possibile, risaliremo il campo con un fitta rete di passaggi, così come potremo farlo attaccando in verticale.
Come si può vedere i risultati supportano il cambiamento. Brentford e QPR li abbiamo letteralmente annichiliti. Con il Barnsley abbiamo faticato all'andata, al ritorno ci suicidiamo con un autorete allo scadere.
Mago Merlino continua a giocare con il violino in mano, giocatore pazzesco.
Come si può vedere non ci siamo dimenticati di come si gioca con i tre attaccanti più il trequartista. Nel South Wales Derby -
che vinciamo dopo ben otto anni - facciamo una buonissima partita, sorprendendo forse Cooper, che si aspettava continuità tattica da parte nostra.
Non perdiamo nemmeno le buone abitudini dei gol. Questa una gemma regalata dal solito, inesorabile, Harry Wilson, contro il Barnsley. Un gol dalla bellezza abbagliante. Un sinistro che disegna traiettorie sconosciute ai più.