A me l'unica cosa che dà fastidio del digitale è che, al netto di offerte di Steam, promozioni ecc.ecc. ma io parlo di costo base, il prezzo di un gioco digitale è lo stesso del gioco retail. E questa cosa non sta né in cielo né in terra. Una volta fatto il gioco, la versione retail ha costi di packaging, di stampa di copertina e manuale (quei pochissimi giochi che ancora ce l'hanno), di distribuzione fisica, di rivendita al dettaglio; tutti costi, immagino non irrisori, che non esistono con la versione digital, dove al massimo c'è una persona in più che carica il gioco e il manuale sul server e basta.
Per me, detto proprio terra terra, il futuro è senza alcun dubbio lo streaming. Finora limitato dalla non omogeneità delle connessioni, dalla frammentazione dei vari servizi, dalla relativa giovane età della tecnologia, ma immagino che tra 5 o 10 anni sarà una realtà molto più consolidata. L'unico rischio è quello che il consumatore finale sia costretto a fare una sfilza di abbonamenti per giocare a quello che vuole (ed è per questo che non sono assolutamente d'accordo quando leggo che quello di Stadia è un modello fallimentare, al contrario, secondo me è il modello più conveniente per il giocatore: pago solo il gioco che voglio giocare).
A me lo streaming per come è adesso interessa poco, se faranno uno streaming con tutti i giochi nuovi all'uscita allora e è ovvio che a me andrà benissimo.
La questione del costo del digitale uguale al retail è presto detta, non possono andare in concorrenza con i negozi che gli vendono i giochi e soprattutto gli accessori e le console. Se amazon al lancio vendesse GoT a 69 euro e sul Psstore sony lo vendesse a 49 euro, in pochissimo comprerebbero da amazon e amazon perderebbe interesse nel vendere prodotti poco remunerativi come console ed accessori.