Il bilancio delle ultime stagioni del Palermo è decisamente in negativo. Zamparini ha esaurito il credito nei confronti non solo dei tifosi, ma anche degli investitori e degli sponsor. Quest'anno, i rosanero non possono permettersi di sbagliare. Ma come dare nuovamente entusiasmo ad un ambiente ormai deluso e rassegnato al proprio destino? Osando, dando nuovamente un motivo ai propri tifosi di sognare, gettando nuove fondamenta per un progetto quantomai ambizioso. La U.S. Città di Palermo, quest'anno, cercherà di raggiungere la salvezza attraverso il gioco, sviluppando in verticale la propria manovra, cercando d'imporre il proprio ritmo su qualsiasi campo, a costo di qualche imbarcata nei campi più ostici della Serie A. Per far questo, però, c'è bisogno di uno stravolgimento dell'intera struttura interna del club, a partire dallo staff tecnico. Zamparini, si sa, non è nuovo ad autentici "coup de théâtre", e anche in questo caso, non delude le aspettative; la panchina, in questa delicata stagione di rifondazione, viene affidata ad un semi-esordiente, tale Lòira Renato Gustavo, prelevato dalle giovanili dell'Universidad de Chile.
Allievo di Jorge Sampaoli, proprio come lui si affida ad una variante del 3-3-1-3 reso celebre da Marcelo Bielsa. El Prez, così soprannominato dai suoi giovani calciatori a La U, è a detta di Zamparini, l'uomo giusto per riaccendere la fiammella della passione in una piazza come quella di Palermo. I suoi dogmi tattici, pressing alto, possesso palla verticale, costante e maniacale ricerca delle distanze, formazione di triangoli in qualsiasi parte del campo per una migliore circolazione della palla, dovranno essere digeriti dai suoi giocatori in tempi piuttosto brevi, se vorrà mantenere salda la posizione sulla panchina della compagine Siciliana. Ma chissà, se tutto dovesse andare nel verso giusto, magari l'obiettivo stagionale potrebbe non essere più la salvezza...