E' un'Inter up and down
[attachment=0:3abs0hed]Gazzetta-dello-Sport-10-Novembre-2012.jpg[/attachment:3abs0hed]
Appiano Gentile (Co), 1 Novembre 2012
Sampdoria - Inter 1-1 d.t.s. – Partita di ritorno per l’Inter in quel di Genova. La Sampdoria schiera l’11 migliore, mentre l’Inter schiera un 4-3-2-1 con parecchie riserve dal centrocampo in giù, a partire da Bianchetti che parte centrale difensivo. Davanti giostrano Palacio e Sneijder dietro a Milito. Come consuetudine l’Inter subisce l’avversario nei primi minuti: infatti la Samp passa in vantaggio dopo soli due minuti. Lancio di Poli in area per Estigarribia lungo il lato corto, Silvestre prova malamente a spazzare il pallone in rovesciata prima che cada su piedi del paraguaiano, mentre Castellazzi sopraggiunge in uscita venendo beffato dal numero 2 della Samp che crossa in mezzo dove Maxi Lopez solo soletto può schiacciare di testa nella porta sguarnita. L’Inter fatica a trovare il gioco e prova solo con sterili tentativi personali a concludere verso la porta di Romero. La Samp gioca con grande agonismo e con una difesa molto ordinata, e attacca rendendosi pericolosa con Juan Antonio in parecchie occasioni. Stramaccioni e Ste_22, in vista degli imminenti supplementari concordano nel far entrare Samuel e Zanetti per dare più ordine e sicurezza alla squadra. I blucerchiati si sfaldano man mano che scorrono i minuti dei supplementari, e al 104’ arriva la rete decisiva: Palacio arriva sul fondo dal lato sinistro, passa al centro per Sneijder che in una frazione di secondo effettua una giravolta su se stesso per eludere il difensore concludere in rete senza neanche guardare la porta. Ultimi minuti con un assalto all’arma bianca da parte degli avversari che concludono in avanti battendo tre corner di fila, ma l’Inter faticosamente riesce a mantenere il pari necessario per passare il turno dove incontrerà il Siena. Nel contesto della competizione, spicca la clamorosa eliminazione della Juventus che cade al Castellani di Empoli perdendo 1-0.
Inter – Milan 4-2 - E’ il primo derby per Ste_22 che si presenta in campo visibilmente teso ed emozionato, mentre Stramaccioni è più tranquillo e sicuro di sè, mentre discute col team manger prima dell’inizio del match. L’Inter conferma il modulo 4-3-1-2 visto in Coppa Italia ma con l’11 tipo, con Guarin in campo al posto di Gargano. Sorprendono le scelte di Allegri: in porta esordisce il giovane brasiliano Gabriel, mentre davanti alla difesa viene schierato Traorè, oggetto misterioso dell’ultimo mercato rossonero. In attacco, intorno a Pato, gravitano El Shaarawy e Robinho. I rossoneri a partono subito forte con Pato che punta Juan Jesus in velocità, si presenta al limite dell’area di rigore e prova a beffare Handanovic in uscita con un pallonetto che si spegne appena sopra la traversa dopo un solo minuto di gioco. Il brasiliano sarà una spina nel fianco per tutto l’incontro. Ma è l’Inter a passare subito in vantaggio: Sneijder serve in profondità Palacio che anticipa Yepes nell’agganciare il passaggio dell’olandese, salta secco Bonera e conclude nell’angolo basso alla sinistra di Gabriel per la sua prima rete in campionato. Il Milan reagisce e al 26’ arriva il pareggio dei rossoneri con un lancio in profondità di Traorè per Pato che supera Ranocchia sullo scatto e trafigge Handanovic con facilità, è 1-1 e non ci sono altre emozioni. A inizio secondo tempo il Milan passa in vantaggio: Pato controlla in area e conclude, Handanovic ci mette una mano in tuffo, ma il più vicino e più lesto di tutti è El Shaarawy che ribadisce in rete proprio sotto la Curva Sud che esplode. L’Inter reagisce con rabbia, ma tutte le sfuriate offensive vengono murate dalla difesa avversaria che si comporta egregiamente anche grazie al determinante apporto di Traorè e Boateng in ripiego. Ma ad insistere, al 72’ i nerazzurri trovano il pari: Sneijder controlla da fuori area e trova il varco per scagliare un destro all’incrocio imprendibile per Gabriel. E’ 2-2 e qualcosa crolla nelle certezze del Milan. L’inserimento di Alvarez all’81’ per Sneijder è coraggioso ma è subito ripagato, perché il primo pallone toccato dal numero 11 è il colpo di testa in rete su cross dell’altro neo entrato Stankovic per un impalpabile Pereira. Il Milan si squaglia definitivamente e a 3’ dalla fine Palacio sigla il 4-2 in contropiede superando Gabriel e va ad esultare abbracciando i compagni della panchina proprio sotto la Curva Nord letteralmente in delirio. Ste_22 è raggiante: “Complimenti davvero ai miei ragazzi, abbiamo rischiato di perdere ma non si sono disuniti dopo l’ 1-2 e hanno chiuso alla grande. Questa è la mentalità per vincere qualcosa d’importante, sono stati davvero tutti bravissimi” In classifica scavalcate il Milan ma in testa rimane il Parma, è deluso?: “Basta essere davanti al Milan” dice sorridendo.
Fiorentina – Inter 0-0 – Primo pareggio stagionale per il team di Ste_22, poteva andare meglio ma anche peggio. L’incontro è equilibrato per tutti il 90’ e entrambe le squadre danno l’impressione di poter vincere. La qualità a centrocampo dei viola è notevole: il trio Valero-Pizarro-Aquilani spesso mette in condizione l’unica punta Toni di poter pungere dalle parti di Handanovic. L’occasione più importante del primo tempo ce l’ha però l’Inter: un improvviso tiro di Sneijder dalla tre quarti campo si stampa sulla traversa della porta difesa da Lupatelli, che sostituisce l’ex dell’incontro Viviano. Nel secondo tempo il protagonista è sempre un bel gioco e un discreto agonismo messo in campo da tutte e due le squadre. Al 62’ è ancora Sneijder a incocciare l’incrocio dei pali su un tiro da fuori. Nell’azione successiva, Ranocchia è costretto ad atterrare Toni dopo che quest’ultimo lo salta in area di rigore. E’ lo stesso numero 30 a incaricarsi del tiro, ma Handanovic dimostra tutto il suo valore tuffandosi sulla destra respingendo la massima punizione in angolo. I viola con l’ingresso di Jovetic premono per tutto l’ultimo quarto d’ora del match. Ma poco prima dello scadere sono ancora Toni e Tomovic a mancare clamorosamente il gol partita: il primo calciando a lato davanti al portiere, il secondo che si vede respinto da Handanovic in versione Superman un’incornata su corner. Finisce con un punto a testa inutile per entrambe: i viola rimangono indietro nella loro rincorsa europea e i nerazzurri si fanno riscavalcare dal Milan. Il Parma vince ancora e si stacca dalle inseguitrici.
Inter – Nordsjælland 5-0 – L’Inter passeggia a San Siro palesando l’inferiorità tecnica dei campioni di Danimarca, giocando la miglior partita finora dell’era Stramaccioni - Ste_22. Già dopo solo due minuti a Ranocchia viene negata la gioia della prima rete della stagione: il suo colpo di testa su azione d’angolo viene respinto sulla linea dal difensore Mtiliga. Dopo qualche timido tentativo dei danesi di spostare il baricentro del gioco nella metà campo avversaria, ai nerazzurri bastano tre passaggi per segnare: è il 29’, Guarin verticalizza sulla trequarti per Sneijder che imbecca Milito, il numero 22 s’invola tra due avversari, entra in area e piazza un destro all’angolo alto. Dopo cinque minuti arriva il raddoppio: è Cassano che avvia l’azione, filtrando in avanti ancora per Milito che si presenta a tu per tu con Hansen. Finta, dribbling e conclusione morbida che s’infila rasentando il palo destro. Passano ancora 5’ e arriva il tris, ed è figlio dell’errore di un difensore avversario che si allunga troppo la palla su una ripartenza, Cassano lo contrasta rubandogli il pallone e puntando la porta, si accentra e prima che un avversario lo contrasti con una spallata buttandolo a terra, Fantantonio conclude in rete per il triplo vantaggio della sua squadra che va al riposo conscia ormai del fatto di dover solo gestire la partita. Il secondo tempo continua sulla falsariga del primo, e Sneijder AL 55’ mette il sigillo sul 4-0 concludendo in porta in spaccata un tiro di Milito deviato da un difensore. Il match non ha davvero più nulla da dire, e al 66’ l’Inter mette a segno l’ultima marcatura con Milito che realizza la tripletta. L’assist-man è Cassano che serve in area l’argentino all’altezza del dischetto che spalle alla porta stoppa, si gira e beffa il marcatore di turno e il portiere con il suo destro. Pochi minuti dopo è standing-ovation per il numero 22, sostituito da Livaja. Anche il giovane croato cerca gloria con un colpo di testa in tuffo su un cross ma finsce alto. Visibilmente soddisfatto Ste_22 a fine gara commenta la schiacciante vittoria e la situazione del girone: “Siamo stati semplicemente perfetti, i ragazzi hanno dominato l’incontro giocando benissimo. Se si comporteranno così anche nelle gare di ritorno avremo ottime possibilità di andare agli ottavi. Oggi speravo in un passo falso del Tottenham contro il Malaga, ma abbiamo avuto la dimostrazione che loro in casa sono davvero forti… dall’altro lato abbiamo distanziato gli spagnoli in classifica. Comunque non dobbiamo adagiarci su quanto fatto finora: può ancora succedere di tutto ma la gara di oggi mi dà ottime sensazioni riguardo la prosecuzione della nostra avventura in Champions League”.
Inter – Sampdoria 0-0 – Possibilità di rivincita per i doriani dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Nell’Inter esordio dal 1’ per Stankovic che sostituisce Sneijder giudicato in netto calo di forma; Rilanciato Pereira sulla fascia sinistra. Fase di studio iniziale per le due formazioni, e il primo tentativo di avvicinamento alla porta è dei nerazzurri che provano con un tiro sballato del laterale uruguaiano al quarto d’ora. La Samp si difende ordinatamente e mura ogni velleità interista fino al 44’ in cui Da Costa vola plasticamente a respingere in angolo un tiro di Milito dalla lunetta dell’area di rigore. Si va al riposo a reti bianche. Nella seconda frazione le due squadre si annullano e si registrano solo timidi tentativi personali di Cambiasso e Milito da una parte, e due volte Eder di testa messo in condizione di non nuocere da un Juan Jesus che giganteggia per tutti i 90’. 0-0 giusto e Inter agganciata dalla Juventus a 18 punti. Milan secondo a 21. Continua la favola Parma, in fuga a 24.
Inter – Siena 6-0 (Coppa Italia) – Inter in campo con gli 11 migliori contro un Siena che snobba chiaramente la competizione schierando parecchie seconde linee. Dopo soli 8’ Nagatomo approfitta di una cattiva spazzata di Felipe, piazzando sotto l’incrocio l’1-0. Dopo 4’ Cassano lancia in profondità Milito che supera Campagnolo per il raddoppio. E’ ancora il principe al 22’ a saltare Del Grosso sul lato corto dell’area incrociando il destro in rete. Dieci minuti dopo, Cassano serve ancora Milito che s’inserisce in area e piazza un tiro alla sinistra del portiere segnando la sua seconda tripletta in una settimana. Al 36’ arriva la quinta rete: l’imprendibile “principe” s’invola verso il lato destro dell’area di rigore ma anziché tentare il poker serve Cassano che abbandonato a se stesso in area, ha il tempo di stoppare e piazzare la palla nell’angolino basso. La partita non ha più nulla da dire, nel secondo tempo l’Inter amministra e il Siena trova solo un palo con Paolucci. Solo per la cronaca il sesto gol allo scadere di Stankovic.
Cagliari – Inter 2-1 – Le convocazioni in nazionale falcidiano l’Inter che si presenta all’ “Is arenas” spompa e senza idee e con una formazione ampiamente rimaneggiata col giovane Mbaye e Mudingayi dal 1’ e molti big in panchina. Cronaca del match: Cossu all’11’ serve al limite Nenè, che si libera di Silvestre e batte Handanovic nell’uno contro uno. L’Inter non ingrana e si fa viva solo con un tiro al vertice dell’area di Livaja respinto da Avramov, e una conclusione di Nagatomo alta di un paio di metri. E’ il giovane Mbaye lo specchio delle difficoltà nerazzurre: sempre in affanno, fuori tempo e fuori posizione come al 61’ in cui dopo una respinta di Handanovic aspetta che il pallone gli venga incontro, non accorgendosi che alle sue spalle Nenè arriva di gran carriera siglando il raddoppio. Solo all’86’ arriva la tardiva reazione: in contropiede Alvarez lancia Milito come consuetudine della gran parte dei gol dell’argentino in questa stagione, il quale ha il tempo di controllare la sfera, entrare in area e freddare Avramov. Non c’è tempo per fare altro, finisce 2-1 per i sardi.
Nordsjælland – Inter 1-0 – Un’Inter ancora intontita dal k.o. di Cagliari cade anche in Danimarca in Champions League. I postumi dei viaggi intercontinentali costringono Stramaccioni e Ste_22 a puntare su un 4-3-2-1 con Duncan dal 1’ a centrocampo, Obi e Alvarez sugli esterni e Palacio in avanti a fare reparto da solo. Nonostante l’impegno prestigioso, il Parken Stadium di Copenhagen è mezzo vuoto e solo poche migliaia di persone assistono alla prima storica vittoria della compagine in maglia rossa in Champions League, che vendica le cinque rete subite a San Siro giocando un bello scherzo ai nerazzurri. Il Nordsjaelland mantiene il baricentro nell’area interista pur senza creare pericoli dalle parti di Handanovic. L’Inter si affaccia in avanti alla mezz’ora con Gargano che entra in area venendo atterrato con una spallata, ma per l’arbitro è tutto ok. Ste_22 in panchina è furioso e capisce che ogni minima situazione a favore deve essere sfruttata perché il match può prendere una piega sbagliata in ogni momento vista la cattiva forma della squadra. Molti giocatori appaiono lenti e in ritardo, spesso lo dimostrano in interventi sanzionati con l’ammonizione. Al quarto d’ora del secondo tempo Ranocchia compie il secondo intervento da giallo, Inter in dieci ed è l’inizio della fine:dieci minuti dopo la difesa si dimentica di Beckmann, che entra in area da solo e con un tiro “scavetto” supera Handanovic. L’Inter non reagisce più, svuotata di ogni energia. E’ il trionfo dei danesi, che a sorpresa si rimettono in pista per la qualificazione. Ste_22 è scuro in volto: “Due sconfitte del genere sono pesanti, ma già in campionato conto di rimettere la squadra sulla carreggiata giusta. Le nazionali ci hanno restituito gran parte della rosa molto affaticata” Crisi? “Solo settimana scorsa abbiamo vinto 6-0 in Coppa Italia, mi faccia il piacere”
Classifiche – In campionato l’Inter scivola al 5° posto. In testa c’è sempre il Parma dei miracoli, seguito da Milan, l’altra sorpresa Palermo e la Juventus in netta ripresa e ormai guarita dalla crisi di inizio stagione. In Champions League il Tottenham è in fuga a 12 punti, l’Inter resta a 6 e Malaga e Nordsjaelland a 3. Primo posto ormai ipotecato per gli inglesi, che hanno ancora la difesa imbattuta; Inter che si gioca tutto o quasi nel match della “rosaleda” contro gli spagnoli.
[attachment=0:3abs0hed]Gazzetta-dello-Sport-10-Novembre-2012.jpg[/attachment:3abs0hed]
Appiano Gentile (Co), 1 Novembre 2012
Sampdoria - Inter 1-1 d.t.s. – Partita di ritorno per l’Inter in quel di Genova. La Sampdoria schiera l’11 migliore, mentre l’Inter schiera un 4-3-2-1 con parecchie riserve dal centrocampo in giù, a partire da Bianchetti che parte centrale difensivo. Davanti giostrano Palacio e Sneijder dietro a Milito. Come consuetudine l’Inter subisce l’avversario nei primi minuti: infatti la Samp passa in vantaggio dopo soli due minuti. Lancio di Poli in area per Estigarribia lungo il lato corto, Silvestre prova malamente a spazzare il pallone in rovesciata prima che cada su piedi del paraguaiano, mentre Castellazzi sopraggiunge in uscita venendo beffato dal numero 2 della Samp che crossa in mezzo dove Maxi Lopez solo soletto può schiacciare di testa nella porta sguarnita. L’Inter fatica a trovare il gioco e prova solo con sterili tentativi personali a concludere verso la porta di Romero. La Samp gioca con grande agonismo e con una difesa molto ordinata, e attacca rendendosi pericolosa con Juan Antonio in parecchie occasioni. Stramaccioni e Ste_22, in vista degli imminenti supplementari concordano nel far entrare Samuel e Zanetti per dare più ordine e sicurezza alla squadra. I blucerchiati si sfaldano man mano che scorrono i minuti dei supplementari, e al 104’ arriva la rete decisiva: Palacio arriva sul fondo dal lato sinistro, passa al centro per Sneijder che in una frazione di secondo effettua una giravolta su se stesso per eludere il difensore concludere in rete senza neanche guardare la porta. Ultimi minuti con un assalto all’arma bianca da parte degli avversari che concludono in avanti battendo tre corner di fila, ma l’Inter faticosamente riesce a mantenere il pari necessario per passare il turno dove incontrerà il Siena. Nel contesto della competizione, spicca la clamorosa eliminazione della Juventus che cade al Castellani di Empoli perdendo 1-0.
Inter – Milan 4-2 - E’ il primo derby per Ste_22 che si presenta in campo visibilmente teso ed emozionato, mentre Stramaccioni è più tranquillo e sicuro di sè, mentre discute col team manger prima dell’inizio del match. L’Inter conferma il modulo 4-3-1-2 visto in Coppa Italia ma con l’11 tipo, con Guarin in campo al posto di Gargano. Sorprendono le scelte di Allegri: in porta esordisce il giovane brasiliano Gabriel, mentre davanti alla difesa viene schierato Traorè, oggetto misterioso dell’ultimo mercato rossonero. In attacco, intorno a Pato, gravitano El Shaarawy e Robinho. I rossoneri a partono subito forte con Pato che punta Juan Jesus in velocità, si presenta al limite dell’area di rigore e prova a beffare Handanovic in uscita con un pallonetto che si spegne appena sopra la traversa dopo un solo minuto di gioco. Il brasiliano sarà una spina nel fianco per tutto l’incontro. Ma è l’Inter a passare subito in vantaggio: Sneijder serve in profondità Palacio che anticipa Yepes nell’agganciare il passaggio dell’olandese, salta secco Bonera e conclude nell’angolo basso alla sinistra di Gabriel per la sua prima rete in campionato. Il Milan reagisce e al 26’ arriva il pareggio dei rossoneri con un lancio in profondità di Traorè per Pato che supera Ranocchia sullo scatto e trafigge Handanovic con facilità, è 1-1 e non ci sono altre emozioni. A inizio secondo tempo il Milan passa in vantaggio: Pato controlla in area e conclude, Handanovic ci mette una mano in tuffo, ma il più vicino e più lesto di tutti è El Shaarawy che ribadisce in rete proprio sotto la Curva Sud che esplode. L’Inter reagisce con rabbia, ma tutte le sfuriate offensive vengono murate dalla difesa avversaria che si comporta egregiamente anche grazie al determinante apporto di Traorè e Boateng in ripiego. Ma ad insistere, al 72’ i nerazzurri trovano il pari: Sneijder controlla da fuori area e trova il varco per scagliare un destro all’incrocio imprendibile per Gabriel. E’ 2-2 e qualcosa crolla nelle certezze del Milan. L’inserimento di Alvarez all’81’ per Sneijder è coraggioso ma è subito ripagato, perché il primo pallone toccato dal numero 11 è il colpo di testa in rete su cross dell’altro neo entrato Stankovic per un impalpabile Pereira. Il Milan si squaglia definitivamente e a 3’ dalla fine Palacio sigla il 4-2 in contropiede superando Gabriel e va ad esultare abbracciando i compagni della panchina proprio sotto la Curva Nord letteralmente in delirio. Ste_22 è raggiante: “Complimenti davvero ai miei ragazzi, abbiamo rischiato di perdere ma non si sono disuniti dopo l’ 1-2 e hanno chiuso alla grande. Questa è la mentalità per vincere qualcosa d’importante, sono stati davvero tutti bravissimi” In classifica scavalcate il Milan ma in testa rimane il Parma, è deluso?: “Basta essere davanti al Milan” dice sorridendo.
Fiorentina – Inter 0-0 – Primo pareggio stagionale per il team di Ste_22, poteva andare meglio ma anche peggio. L’incontro è equilibrato per tutti il 90’ e entrambe le squadre danno l’impressione di poter vincere. La qualità a centrocampo dei viola è notevole: il trio Valero-Pizarro-Aquilani spesso mette in condizione l’unica punta Toni di poter pungere dalle parti di Handanovic. L’occasione più importante del primo tempo ce l’ha però l’Inter: un improvviso tiro di Sneijder dalla tre quarti campo si stampa sulla traversa della porta difesa da Lupatelli, che sostituisce l’ex dell’incontro Viviano. Nel secondo tempo il protagonista è sempre un bel gioco e un discreto agonismo messo in campo da tutte e due le squadre. Al 62’ è ancora Sneijder a incocciare l’incrocio dei pali su un tiro da fuori. Nell’azione successiva, Ranocchia è costretto ad atterrare Toni dopo che quest’ultimo lo salta in area di rigore. E’ lo stesso numero 30 a incaricarsi del tiro, ma Handanovic dimostra tutto il suo valore tuffandosi sulla destra respingendo la massima punizione in angolo. I viola con l’ingresso di Jovetic premono per tutto l’ultimo quarto d’ora del match. Ma poco prima dello scadere sono ancora Toni e Tomovic a mancare clamorosamente il gol partita: il primo calciando a lato davanti al portiere, il secondo che si vede respinto da Handanovic in versione Superman un’incornata su corner. Finisce con un punto a testa inutile per entrambe: i viola rimangono indietro nella loro rincorsa europea e i nerazzurri si fanno riscavalcare dal Milan. Il Parma vince ancora e si stacca dalle inseguitrici.
Inter – Nordsjælland 5-0 – L’Inter passeggia a San Siro palesando l’inferiorità tecnica dei campioni di Danimarca, giocando la miglior partita finora dell’era Stramaccioni - Ste_22. Già dopo solo due minuti a Ranocchia viene negata la gioia della prima rete della stagione: il suo colpo di testa su azione d’angolo viene respinto sulla linea dal difensore Mtiliga. Dopo qualche timido tentativo dei danesi di spostare il baricentro del gioco nella metà campo avversaria, ai nerazzurri bastano tre passaggi per segnare: è il 29’, Guarin verticalizza sulla trequarti per Sneijder che imbecca Milito, il numero 22 s’invola tra due avversari, entra in area e piazza un destro all’angolo alto. Dopo cinque minuti arriva il raddoppio: è Cassano che avvia l’azione, filtrando in avanti ancora per Milito che si presenta a tu per tu con Hansen. Finta, dribbling e conclusione morbida che s’infila rasentando il palo destro. Passano ancora 5’ e arriva il tris, ed è figlio dell’errore di un difensore avversario che si allunga troppo la palla su una ripartenza, Cassano lo contrasta rubandogli il pallone e puntando la porta, si accentra e prima che un avversario lo contrasti con una spallata buttandolo a terra, Fantantonio conclude in rete per il triplo vantaggio della sua squadra che va al riposo conscia ormai del fatto di dover solo gestire la partita. Il secondo tempo continua sulla falsariga del primo, e Sneijder AL 55’ mette il sigillo sul 4-0 concludendo in porta in spaccata un tiro di Milito deviato da un difensore. Il match non ha davvero più nulla da dire, e al 66’ l’Inter mette a segno l’ultima marcatura con Milito che realizza la tripletta. L’assist-man è Cassano che serve in area l’argentino all’altezza del dischetto che spalle alla porta stoppa, si gira e beffa il marcatore di turno e il portiere con il suo destro. Pochi minuti dopo è standing-ovation per il numero 22, sostituito da Livaja. Anche il giovane croato cerca gloria con un colpo di testa in tuffo su un cross ma finsce alto. Visibilmente soddisfatto Ste_22 a fine gara commenta la schiacciante vittoria e la situazione del girone: “Siamo stati semplicemente perfetti, i ragazzi hanno dominato l’incontro giocando benissimo. Se si comporteranno così anche nelle gare di ritorno avremo ottime possibilità di andare agli ottavi. Oggi speravo in un passo falso del Tottenham contro il Malaga, ma abbiamo avuto la dimostrazione che loro in casa sono davvero forti… dall’altro lato abbiamo distanziato gli spagnoli in classifica. Comunque non dobbiamo adagiarci su quanto fatto finora: può ancora succedere di tutto ma la gara di oggi mi dà ottime sensazioni riguardo la prosecuzione della nostra avventura in Champions League”.
Inter – Sampdoria 0-0 – Possibilità di rivincita per i doriani dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia. Nell’Inter esordio dal 1’ per Stankovic che sostituisce Sneijder giudicato in netto calo di forma; Rilanciato Pereira sulla fascia sinistra. Fase di studio iniziale per le due formazioni, e il primo tentativo di avvicinamento alla porta è dei nerazzurri che provano con un tiro sballato del laterale uruguaiano al quarto d’ora. La Samp si difende ordinatamente e mura ogni velleità interista fino al 44’ in cui Da Costa vola plasticamente a respingere in angolo un tiro di Milito dalla lunetta dell’area di rigore. Si va al riposo a reti bianche. Nella seconda frazione le due squadre si annullano e si registrano solo timidi tentativi personali di Cambiasso e Milito da una parte, e due volte Eder di testa messo in condizione di non nuocere da un Juan Jesus che giganteggia per tutti i 90’. 0-0 giusto e Inter agganciata dalla Juventus a 18 punti. Milan secondo a 21. Continua la favola Parma, in fuga a 24.
Inter – Siena 6-0 (Coppa Italia) – Inter in campo con gli 11 migliori contro un Siena che snobba chiaramente la competizione schierando parecchie seconde linee. Dopo soli 8’ Nagatomo approfitta di una cattiva spazzata di Felipe, piazzando sotto l’incrocio l’1-0. Dopo 4’ Cassano lancia in profondità Milito che supera Campagnolo per il raddoppio. E’ ancora il principe al 22’ a saltare Del Grosso sul lato corto dell’area incrociando il destro in rete. Dieci minuti dopo, Cassano serve ancora Milito che s’inserisce in area e piazza un tiro alla sinistra del portiere segnando la sua seconda tripletta in una settimana. Al 36’ arriva la quinta rete: l’imprendibile “principe” s’invola verso il lato destro dell’area di rigore ma anziché tentare il poker serve Cassano che abbandonato a se stesso in area, ha il tempo di stoppare e piazzare la palla nell’angolino basso. La partita non ha più nulla da dire, nel secondo tempo l’Inter amministra e il Siena trova solo un palo con Paolucci. Solo per la cronaca il sesto gol allo scadere di Stankovic.
Cagliari – Inter 2-1 – Le convocazioni in nazionale falcidiano l’Inter che si presenta all’ “Is arenas” spompa e senza idee e con una formazione ampiamente rimaneggiata col giovane Mbaye e Mudingayi dal 1’ e molti big in panchina. Cronaca del match: Cossu all’11’ serve al limite Nenè, che si libera di Silvestre e batte Handanovic nell’uno contro uno. L’Inter non ingrana e si fa viva solo con un tiro al vertice dell’area di Livaja respinto da Avramov, e una conclusione di Nagatomo alta di un paio di metri. E’ il giovane Mbaye lo specchio delle difficoltà nerazzurre: sempre in affanno, fuori tempo e fuori posizione come al 61’ in cui dopo una respinta di Handanovic aspetta che il pallone gli venga incontro, non accorgendosi che alle sue spalle Nenè arriva di gran carriera siglando il raddoppio. Solo all’86’ arriva la tardiva reazione: in contropiede Alvarez lancia Milito come consuetudine della gran parte dei gol dell’argentino in questa stagione, il quale ha il tempo di controllare la sfera, entrare in area e freddare Avramov. Non c’è tempo per fare altro, finisce 2-1 per i sardi.
Nordsjælland – Inter 1-0 – Un’Inter ancora intontita dal k.o. di Cagliari cade anche in Danimarca in Champions League. I postumi dei viaggi intercontinentali costringono Stramaccioni e Ste_22 a puntare su un 4-3-2-1 con Duncan dal 1’ a centrocampo, Obi e Alvarez sugli esterni e Palacio in avanti a fare reparto da solo. Nonostante l’impegno prestigioso, il Parken Stadium di Copenhagen è mezzo vuoto e solo poche migliaia di persone assistono alla prima storica vittoria della compagine in maglia rossa in Champions League, che vendica le cinque rete subite a San Siro giocando un bello scherzo ai nerazzurri. Il Nordsjaelland mantiene il baricentro nell’area interista pur senza creare pericoli dalle parti di Handanovic. L’Inter si affaccia in avanti alla mezz’ora con Gargano che entra in area venendo atterrato con una spallata, ma per l’arbitro è tutto ok. Ste_22 in panchina è furioso e capisce che ogni minima situazione a favore deve essere sfruttata perché il match può prendere una piega sbagliata in ogni momento vista la cattiva forma della squadra. Molti giocatori appaiono lenti e in ritardo, spesso lo dimostrano in interventi sanzionati con l’ammonizione. Al quarto d’ora del secondo tempo Ranocchia compie il secondo intervento da giallo, Inter in dieci ed è l’inizio della fine:dieci minuti dopo la difesa si dimentica di Beckmann, che entra in area da solo e con un tiro “scavetto” supera Handanovic. L’Inter non reagisce più, svuotata di ogni energia. E’ il trionfo dei danesi, che a sorpresa si rimettono in pista per la qualificazione. Ste_22 è scuro in volto: “Due sconfitte del genere sono pesanti, ma già in campionato conto di rimettere la squadra sulla carreggiata giusta. Le nazionali ci hanno restituito gran parte della rosa molto affaticata” Crisi? “Solo settimana scorsa abbiamo vinto 6-0 in Coppa Italia, mi faccia il piacere”
Classifiche – In campionato l’Inter scivola al 5° posto. In testa c’è sempre il Parma dei miracoli, seguito da Milan, l’altra sorpresa Palermo e la Juventus in netta ripresa e ormai guarita dalla crisi di inizio stagione. In Champions League il Tottenham è in fuga a 12 punti, l’Inter resta a 6 e Malaga e Nordsjaelland a 3. Primo posto ormai ipotecato per gli inglesi, che hanno ancora la difesa imbattuta; Inter che si gioca tutto o quasi nel match della “rosaleda” contro gli spagnoli.