25 anni, ma gioco a pes da quando ne avevo 10.
Un mio cugino allora ventenne venne a trovarci dal sud italia (abito a milano), e vedendomi giocare a fifa 2002 mi disse: "ho io un gioco di calcio serio, domani te lo faccio provare".
Bastarono due partite, da quel momento tartassai i miei genitori per farmelo comprare.
Chi se la scorda più la scoperta della master, il primo giocatore acquistato partendo rigorosamente dalla porta: Francesco Toldo.
Ricordo che il giorno in cui diedi gli esami di quinta elementare (non esistono più da un secolo) per festeggiare la promozione tornai a casa e feci un mondiale con l'Italia. Per me era una festa ogni volta che accendevo la console, se non potevo giocare a calcio in cortile o guardare una partita in tv avevo pes.
E poi si arriva al presente, e ripenso a qualche giovedì fa. Di ritorno dal lavoro ho trovato in salotto la custodia di pes 2018, fresco di consegna del corriere, un giorno prima del previsto. È stata una sorpresa, ho sorriso come avrei fatto tanti anni fa, ad esempio quando la mattina di natale trovai una ps2 nuova di zecca, e una custodia con l'immagine del testone lucido di Pierluigi Collina.
Ogni singolo pes è per me pieno di storie e di ricordi, per questo credo che sia molto più di un gioco.