FM24 - CATANIA
STAGIONE 2025-26 - SECONDA PARTE
Nonostante i movimenti sul mercato, le accese riunioni di spogliatoio e gli accorgimenti tattici, continuiamo a perdere colpi. Niente sembra avere effetto, e il triste 0-1 in casa contro l'Olbia quartultimo di fine febbraio (25 tiri a 1 e un gol annullato al 90esimo) sancisce i 5 punti di distacco dal Foggia primo che non sbaglia un colpo. Tutto sembrerebbe ormai perduto, ed anzi Avellino, Cerignola e Latina alle spalle cominciano ad arrivare. A 15 giornate dalla fine sono ancora 5 i punti di ritardo sul Foggia, e solo uno quello di vantaggio sull'Avellino. Eppure la squadra continua, in qualche modo, a tenersi a galla: non creiamo molto, ma subiamo pochissimo, e un paio di incroci di alta classifica ci avvantaggiano: siamo sempre lì, la squadra si è riassestata su un 4-3-1-2 molto fluido, con Bruzzaniti riciclato (con buoni risultati) da trequartista e il doppio centravanti, che a partita in corso con un paio di mosse può tornare il solito 4-3-3. Crisi nera per Faggioli, fermo a 5 reti in campionato da Novembre, ma a sorpresa Bornosuzov si rivela fondamentale con i suoi gol di testa e l'abilità a tenere palla in attacco.
Marzo si apre con la brutta sconfitta per 2-0 a Monopoli. -8 e secondo posto in condivisione col Cerignola, sembra ormai finita davvero. Ma a sorpresa, nella domenica successiva, il Cerignola impatta con la Casertana e il Foggia perde ad Avellino: battiamo per 2-1 in una partita soffertissima la Reggina (la chiamo così per comodità) e torniamo a -5. Trasferta vittoriosa a Sassari, 2-1 con il sigillo decisivo di Dagasso su punizione, e clamorosa sconfitta interna del Foggia con il Latina: -2, e lo scontro diretto si avvicina. Ad intricare ulteriormente la situazione ci si mette di mezzo la coppa Italia di serie C: dopo aver eliminato Cerignola e Avellino in scontri molto sofferti, c'è in programma l'andata della finale contro l'Atalanta U23, avversario molto ostico che sta stentando nel suo campionato, ma in coppa ha sbaragliato tutte le avversarie. E si conferma anche in questa finale d'andata: i miei si battono come leoni, ma due gol negli ultimi dieci minuti fissano il risultato sul 3-2 per i nerazzurri.
Non c'è tempo per recriminare: in programma un impegno sulla carta semplice con la Casertana penultima, ma da vincere assolutamente per presentarsi nelle migliori condizioni allo scontro diretto decisivo per il titolo. Nessun problema per noi, perentorio 4-0 maturato già nel primo tempo e squadra che per una sera sembra tornata quella di inizio stagione. Ma la gioia più grande arriva il giorno dopo, quando Foggia - Torres termina 0-0: si arriva allo scontro diretto a pari punti.
Massimino gremito ed entusiasmo alle stelle: il Catania è in netta ripresa, e il Foggia in grossa difficoltà, l'occasione è ghiotta e i miei non se la lasciano scappare: partita senza storia, Napolitano sblocca al minuto 24 e De Cristofaro firma la sua prima rete per il Catania con una splendida conclusione dai 25 metri. Nel finale crollo definitivo degli ospiti, le reti di Chiricò e Basso Ricci suggellano uno splendido 4-0 e il Catania si riprende la vetta della classifica.
Quattro giornate alla fine, ci attende un ciclo terribile: Giugliano in corsa per la zona playoff, poi un Latina in grande spolvero sesto in classifica, la finale di ritorno contro l'Atalanta, il Potenza, che nel frattempo ha risalito la classifica fino ad un clamoroso quarto posto, e l'Avellino terzo. In una settimana si fanno male tutte le ali destre in squadra: infortuni leggeri ma che, uniti alle squalifiche, lasciano pochissime scelte. Con il Giugliano inizia male, sotto alla prima occasione, ma un rasoterra dal limite di Dagasso rimette le cose a posto, e il solito Bornosuzov di testa nella ripresa regala tre punti importantissimi. Il Foggia non molla e batte in casa il derelitto Sora. Ma il bello deve ancora venire: il Giugliano ora affronta il Foggia, e il 3-3 finale è un regalo troppo ghiotto per noi: Catania - Latina è una partita tesissima, ma al novantesimo un rigore di un eroico Ciciretti, in campo con le infiltrazioni, fa esplodere il Massimino. +5 e un punto alla conquista del campionato.
C'è da affrontare l'Atalanta nella finale di ritorno, e basterebbe un gol per portare la partita ai supplementari. Partita brutta, troppe le assenze per poter tentare qualche mossa tattica, Bornosuzov fallisce una clamorosa occasione a una manciata di minuti dalla fine, e l'Atalanta alza il trofeo grazie ad uno scialbo 0-0.
Poco male: c'è Potenza - Catania ed è il match point decisivo per il campionato; ancora De Cristofaro con un pallonetto geniale da fuori area ci porta ad un passo dal titolo, e il pareggio del Potenza nella ripresa non rovina la festa: la promozione in serie B solo sfiorata l'anno prima è ora realtà.
Catania - Avellino è una passerella: il Massimino in festa assiste ad un Catania straripante sulle ali dell'entusiasmo: segnano Ciciretti e Bornosuzov (doppietta), che portano il loro bottino rispettivamente a quota 15 e 16 reti stagionali, da sommare alle 14 di Basso Ricci, alle 10 di Di Marco e alle 8 di Napolitano. Finisce 5-1 ed è la giusta conclusione di un campionato bellissimo, che sembrava sul punto si sfuggire nonostante gli ottimi numeri: 86 punti, 27 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte, miglior attacco (87 reti) e seconda miglior difesa (33 reti subite) del campionato, differenza reti +54.
STAGIONE 2025-26 - SECONDA PARTE
Nonostante i movimenti sul mercato, le accese riunioni di spogliatoio e gli accorgimenti tattici, continuiamo a perdere colpi. Niente sembra avere effetto, e il triste 0-1 in casa contro l'Olbia quartultimo di fine febbraio (25 tiri a 1 e un gol annullato al 90esimo) sancisce i 5 punti di distacco dal Foggia primo che non sbaglia un colpo. Tutto sembrerebbe ormai perduto, ed anzi Avellino, Cerignola e Latina alle spalle cominciano ad arrivare. A 15 giornate dalla fine sono ancora 5 i punti di ritardo sul Foggia, e solo uno quello di vantaggio sull'Avellino. Eppure la squadra continua, in qualche modo, a tenersi a galla: non creiamo molto, ma subiamo pochissimo, e un paio di incroci di alta classifica ci avvantaggiano: siamo sempre lì, la squadra si è riassestata su un 4-3-1-2 molto fluido, con Bruzzaniti riciclato (con buoni risultati) da trequartista e il doppio centravanti, che a partita in corso con un paio di mosse può tornare il solito 4-3-3. Crisi nera per Faggioli, fermo a 5 reti in campionato da Novembre, ma a sorpresa Bornosuzov si rivela fondamentale con i suoi gol di testa e l'abilità a tenere palla in attacco.
Marzo si apre con la brutta sconfitta per 2-0 a Monopoli. -8 e secondo posto in condivisione col Cerignola, sembra ormai finita davvero. Ma a sorpresa, nella domenica successiva, il Cerignola impatta con la Casertana e il Foggia perde ad Avellino: battiamo per 2-1 in una partita soffertissima la Reggina (la chiamo così per comodità) e torniamo a -5. Trasferta vittoriosa a Sassari, 2-1 con il sigillo decisivo di Dagasso su punizione, e clamorosa sconfitta interna del Foggia con il Latina: -2, e lo scontro diretto si avvicina. Ad intricare ulteriormente la situazione ci si mette di mezzo la coppa Italia di serie C: dopo aver eliminato Cerignola e Avellino in scontri molto sofferti, c'è in programma l'andata della finale contro l'Atalanta U23, avversario molto ostico che sta stentando nel suo campionato, ma in coppa ha sbaragliato tutte le avversarie. E si conferma anche in questa finale d'andata: i miei si battono come leoni, ma due gol negli ultimi dieci minuti fissano il risultato sul 3-2 per i nerazzurri.
Non c'è tempo per recriminare: in programma un impegno sulla carta semplice con la Casertana penultima, ma da vincere assolutamente per presentarsi nelle migliori condizioni allo scontro diretto decisivo per il titolo. Nessun problema per noi, perentorio 4-0 maturato già nel primo tempo e squadra che per una sera sembra tornata quella di inizio stagione. Ma la gioia più grande arriva il giorno dopo, quando Foggia - Torres termina 0-0: si arriva allo scontro diretto a pari punti.
Massimino gremito ed entusiasmo alle stelle: il Catania è in netta ripresa, e il Foggia in grossa difficoltà, l'occasione è ghiotta e i miei non se la lasciano scappare: partita senza storia, Napolitano sblocca al minuto 24 e De Cristofaro firma la sua prima rete per il Catania con una splendida conclusione dai 25 metri. Nel finale crollo definitivo degli ospiti, le reti di Chiricò e Basso Ricci suggellano uno splendido 4-0 e il Catania si riprende la vetta della classifica.
Quattro giornate alla fine, ci attende un ciclo terribile: Giugliano in corsa per la zona playoff, poi un Latina in grande spolvero sesto in classifica, la finale di ritorno contro l'Atalanta, il Potenza, che nel frattempo ha risalito la classifica fino ad un clamoroso quarto posto, e l'Avellino terzo. In una settimana si fanno male tutte le ali destre in squadra: infortuni leggeri ma che, uniti alle squalifiche, lasciano pochissime scelte. Con il Giugliano inizia male, sotto alla prima occasione, ma un rasoterra dal limite di Dagasso rimette le cose a posto, e il solito Bornosuzov di testa nella ripresa regala tre punti importantissimi. Il Foggia non molla e batte in casa il derelitto Sora. Ma il bello deve ancora venire: il Giugliano ora affronta il Foggia, e il 3-3 finale è un regalo troppo ghiotto per noi: Catania - Latina è una partita tesissima, ma al novantesimo un rigore di un eroico Ciciretti, in campo con le infiltrazioni, fa esplodere il Massimino. +5 e un punto alla conquista del campionato.
C'è da affrontare l'Atalanta nella finale di ritorno, e basterebbe un gol per portare la partita ai supplementari. Partita brutta, troppe le assenze per poter tentare qualche mossa tattica, Bornosuzov fallisce una clamorosa occasione a una manciata di minuti dalla fine, e l'Atalanta alza il trofeo grazie ad uno scialbo 0-0.
Poco male: c'è Potenza - Catania ed è il match point decisivo per il campionato; ancora De Cristofaro con un pallonetto geniale da fuori area ci porta ad un passo dal titolo, e il pareggio del Potenza nella ripresa non rovina la festa: la promozione in serie B solo sfiorata l'anno prima è ora realtà.
Catania - Avellino è una passerella: il Massimino in festa assiste ad un Catania straripante sulle ali dell'entusiasmo: segnano Ciciretti e Bornosuzov (doppietta), che portano il loro bottino rispettivamente a quota 15 e 16 reti stagionali, da sommare alle 14 di Basso Ricci, alle 10 di Di Marco e alle 8 di Napolitano. Finisce 5-1 ed è la giusta conclusione di un campionato bellissimo, che sembrava sul punto si sfuggire nonostante gli ottimi numeri: 86 punti, 27 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte, miglior attacco (87 reti) e seconda miglior difesa (33 reti subite) del campionato, differenza reti +54.