in sostanza la situazione è piuttosto semplice ma complessa
chi non lo fa, pensa di attenersi ad un non scritto codice di fairplay, chi lo fa pensa a vincere, punto. se posso capire i "campioni" per i quali il ranking è molto severo, in caso di non vittorie, posso anche distinguere tra "campioni" che ci provano al 90° per disperazione e "campioglioni" che lo fanno dal minuto uno.
la mia posizione è alquanto variegata. da una parte mi piace non sporcarmi le mani con mezzucci, tendo a sclerare quando me lo fanno, a volte finisco per perdere le partite perchè comincio a far falli per il piacere di uccidere, così. a mente fredda è una cosa che non mi porta alcun beneficio, al contrario. quindi penso che dovrei scendere a compromessi: da un lato canalizzare l'odio per l'"individuo" cercando con ogni mezzo di batterlo, piuttosto che sentirmi semplicemente superiore per il non scendere a compromessi per una VITTORIAHAHAH. dall'altra mi domando: cosa me ne viene dal non scendere a compromessi? il senso di appartenenza ad una risicata schiera di personcine per bene che giocano con rispetto dell'avversario? tipo quegli idioti che buttano la palla fuori quando l'altro lampeggia (ero uno di loro, eoni or sono).
credo che alla luce della depravazione dilagante, la situazione attuale sia un pò come quella vecchia storia che narrava del marinaio, unico rimasto sano a bordo di una nave la cui ciurma era impazzita bevendo acqua avvelenata. alla lunga si stanca e finisce per berla anche lui: meglio condividere la follia che combatterla da soli contro tutti.
in pratica, ho già ceduto all'insulto compulsivo, seppur velato, alla melina provocatoria, all'atteggiamento fastidioso, perchè dovrei continuare a credermi de coubertin? fanculo.
credo che studierò questa tattica così come il calcio d'avvio tarocco. ovviamente il proposito è di tenerli in saccoccia, fino a che l'avversario non dimostra di essere la merda che al 70% dei casi è. poi sbatterglieli in faccia. tanto...