SERIE A 2022-23 | 29ª GIORNATA
L'ATALANTA SBATTE CONTRO UN'EUROSAMP
I blucerchiati si impongono come all'andata ed irrompono nelle zone altissime della classifica
29ª giornata Serie A
ATALANTA-SAMPDORIA 0-2
MARCATORI: 76' Supryaha (S), 82' Caputo (S).
NOTE: ammonito Koopmeiners (A).
ATALANTA (4-2-1-3): Musso; Zappacosta, Bettella, Tolói, Hateboer; Svanberg (74' De Roon), Koopmeiners; Malinovskyi (76' Djimsiti); Muriel, Origi, Solbakken (74' Vido). All. Gasperini.
SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Murru (80' Augello), Colley, Yoshida, Bereszynski; Di Francesco (46' Supryaha), Thorsby, Rincón, Candreva; Giovinco, Caputo. All. D'Aversa.
BERGAMO - La buona notizia, per l'Atalanta, è che quest'anno non ci saranno altre partite contro la Sampdoria: come all'andata, la Dea soccombe agli uomini di D'Aversa, trascinati da Supryaha e Caputo, che già si erano imposti al Gewiss Stadium anche l'anno scorso, confermandosi bestia nera degli orobici e facendosi sempre più minacciosi anche in classifica. Un'EuroSamp, dunque, che per quanto visto in campo ha strameritato i tre punti, imbrigliando il gioco dell'Atalanta e piazzando dei contropiede micidiali. Il risultato è che, ancora una volta, la Dea rimbalza quando sembrava lanciata verso una rimonta in classifica, forse anche affaticata dall'impresa di Pamplona in Conference League.
Nulla da segnalare nel primo tempo, se non una vana pressione dell'Atalanta nella metà campo doriana, che non produce però pericoli per la porta di Audero. La musica cambia nella ripresa e, purtroppo, in favore degli ospiti, dove a fare la differenza è l'ingresso in campo di Supryaha al posto di Di Francesco. Al 49' il primo brivido per l'Atalanta: Candreva scodella un pallone per il neoentrato attaccante ucraino, che disorienta Svanberg e Tolói e si presenta a tu per tu con Musso, bravissimo a chiudere (
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Al 53' Musso vola a togliere dal sette il tiro a giro di Giovinco, pure lui ispiratissimo (
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La reazione dei padroni di casa è tutta in un tiro di Malinovskyi dal limite, che Audero neutralizza in due tempi senza grossi patemi. Al 76', invece, il Doria passa: lancia Supryaha in profondità, l'ucraino brucia in velocità Hateboer e supera Musso in uscita con un tocco sotto (
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Gasperini passa al 3-4-3 richiamando Malinovskyi e Solbakken per Vido e De Roon e inserendo Djmisiti come terzo di difesa, e purtroppo all'80' la palla buona capita per pareggiare capita proprio sui ruvidi piedi del centrale albanese, che mette sul fondo (
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Passando due minuti, e la Sampdoria la chiude: Giovinco, ancora lui, apre a destra per Supryaha, sul cui cross Caputo anticipa Bettella di testa e mette dentro il raddoppio doriano (
foto sotto) che ricorda ancora una volta all'Atalanta, se mai ce ne fosse stato bisogno, di dimenticare l'Inter capolista e pensare piuttosto a difendere un piazzamento tra le prime quattro, per una corsa Champions che ormai riguarda da vicino anche i blucerchiati.
Il punto sulla giornata
Cadono anche l'Inter e di nuovo la Juve, sorride solo la Roma
Sembra davvero che quest'anno nessuno voglia vincere lo scudetto, perché, per l'ennesima volta, fioccano le sconfitte nelle zone alte della classifica, a cominciare da quella dell'Inter capolista, battuta con un secco 2-0 dalla Lazio. Ad approfittarne sono in primis i cugini dei biancocelesti, vale a dire la Roma, che passa 4-1 sul campo di un Parma nuovamente in crisi - alla terza sconfitta consecutiva con quattro reti al passivo, e ora penultimo: a ore si attendono novità sulla sorte di Ballardini - e si issa in seconda posizione, a -5 dai nerazzurri. A perdere, invece, sono l'Atalanta e ancora una volta la Juventus, che cade malamente a Perugia, incappando nella terza sconfitta consecutiva che mette a serio rischio la posizione di Allegri: ora Dea e Vecchia Signora, rispettivamente terza e quarta, appaiono fuori dalla corsa scudetto e si sfideranno proprio domenica prossima, per uno scontro diretto delicatissimo per entrambe. Anche perché, alle spalle, rinvengono forte la Sampdoria, che agguanta la Fiorentina al quinto posto, appena una lunghezza sotto la Juve, ma anche Torino e Lazio. In coda, detto delle difficoltà del Parma, il Verona di Maran, già vittorioso a Roma una settimana fa, strappa un altro successo pesantissimo contro il Milan, dove Shevchenko sembra non riuscire ad incidere, e anche il Venezia sale sull'ultimo treno per la salvezza andando ad imporsi al Via del Mare e condannando, di fatto, il Lecce alla retrocessione.