È in questo periodo della stagione che le squadre cercano di chiudere il prima possibile i propri obiettivi per puntare, perché no, ai sogni proibiti, proibiti di giocatori e tifosi, per il Milan, fresco orfano di Gigio Donnarumma, è la Champions, che era poi l'obiettivo originale ma che, a causa di prestazioni non esaltanti, è saltato, ma ora il Milan vorrebbe crederci, la Juve, pur essendo la Juve, non è che sia tanto lontana. Liverani invece, pur predicando la calma, è ovvio che sogni la zona europea, che è comunque vicina, ma per farlo ci vuole continuità e quella, sperano i salentini, pian piano stanno iniziando a darla ma molto passa dalla partita di oggi.
Il Milan,, un po' a sorpresa, schiera, nella porta lasciata da Gigio, suo fratello Antonio, e non Begovic, in panchina anche Romagnoli, a lui preferito Musacchio, e Calhanoglu, a lui preferito Laxalt.
Lecce che invece mette in panchina Tachtsidis, in mediana Galoppo, e Lapadula, chance dunque a Diego Farias che nelle ultime settimane ha stupito.
Sostituzioni: 48' Samu Castillejo per Bonaventura; 65' Falco per Farias; 65' Rebic per Ibrahimovic; 71' Chalanoglu per Paqueta; 71' Insaurralde per Barak; 72' Lapadula per Babacar
A sorpresa, il Lecce domina il Milan grazie ad una prestazione fantastica del suo trequartista, Riccardo Saponara. Prima un'invenzione fantastica che lancia, sul filo del fuorigioco, Babacar che va in rete, freddissimo davanti a Donnarumma Antonio. Poi dalla distanza caccia fuori dal cilindro una magia, il portiere rossonero la vede a malapena partire prima di ritrovarsela dietro le spalle, grande classe.
Adesso il Lecce sogna ed il Milan trema, perché per l'Europa ce ne son tante di squadre che sognano di ottenere un posdto, con le unghie e con i denti.