Carriera [Football Life 2024] Aleksandr Kolarov PARMA 2026-27

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30ª GIORNATA / VENEZIA-CATANZARO

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Il Catanzaro fa visita al Venezia con l'obiettivo, quantomeno, di mantenere invariato il vantaggio di 10 punti in classifica e, possibilmente, di allungarlo a 13 nella prospettiva di non disputare i playoff e salire in A direttamente anche in caso di terzo posto, oltre, naturalmente, per tenere il passo di Palermo e Cosenza. I lagunari però non ci stanno e giocano un ottimo primo tempo, pur senza mai rendersi particolarmente pericolosi dalle parti di Fulignati. La svolta arriva al 35' quando Vandeputte innesca un contropiede dei calabresi che Iemmello prosegue verticalizzando per Brignola, affossato in piena area da Idzes per il più solare dei calci di rigore (foto).

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Dal dischetto capitan Iemmello è freddissimo, angolando alla sinistra di Bertinato che nemmeno accenna l'intervento (foto), e il Catanzaro passa in vantaggio.

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I ragazzi di Kolarov entrano così in controllo della partita, facendo tanto palleggio e chiudendo ogni spazio al Venezia, trascinati, in particolare, da un monumentale Vandeputte tanto in fase offensiva quanto, ancora di più, in quella di contenimento, dove è capace di arrivare primo su ogni pallone. Quanto al Venezia, al 71' Gytkjaer ha comunque un'enorme palla gol, ma la spreca calciando a lato da posizione favorevolissima (foto).

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Non che El Ghazi, da poco entrato al posto di Antiste, faccia tanto di meglio al 75', mancando a sua volta lo specchio da ottima posizione (foto) e confermando la scarsa vena dimostrata fin dal suo arrivo a Catanzaro.

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Il finale, per il Catanzaro, è di grande sofferenza e ci vuole davvero il miglior Fulignati: come all'87', quando il portiere giallorosso vola a togliere dal "sette" la sassata da fuori area del solito Gytkjaer (foto).

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Kolarov, per correre ai ripari, toglie perfino il fantasista Sounas, entrato una ventina di minuti prima al posto di D'Andrea, per inserire un mediano, Pontisso, ma è sempre il Venezia a spingere e sfiorare il pareggio anche all'89' quando, sulla punizione dalla destra di Tesssmann, Pohjanpalo prende il tempo alla difesa giallorossa ma, a portiere battuto, colpisce il palo ad un metro dalla porta (foto).

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Passa un minuto e, dagli sviluppi del corner successivo, è Busio a sfiorare il gol con un tiro da fuori (foto).

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Il triplice fischio finale arriva così come una vera liberazione per il Catanzaro, che torna a vincere in trasferta a distanza di quasi tre mesi - l'ultima volta era stata al termine del girone d'andata, a Como - e lo fa in fondo ad una partita di grande sofferenza e importanza capitale.

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I risultati: il Palermo non fa prigionieri al Tardini, travolgendo il Parma con un perentorio 4-0, mentre il Cosenza non va oltre lo 0-0 sul campo di un'altra pericolante, il Brescia. Sugli altri campi, spicca il successo dello Spezia nel derby ligure contro una Sampdoria di nuovo disperata, mentre in quello lariano è il Como a ritrovare il successo dopo tempo immemore, inguaiando il Lecco.

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Il Catanzaro dunque è sempre terzo, ma ad un solo punto dalla vetta dove ora fanno coppia Cosenza e Catanzaro. Non solo: i giallorossi hanno 8 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, che è tornata ad essere il Como, e possono quindi dirsi abbastanza certi quantomeno del terzo posto che, se ulteriormente rafforzato rispetto a chi sta alle spalle, potrebbe anche valere la promozione diretta rendendo inutili i play-off. A far ben sperare è soprattutto il trend della squadra che, dalla disfatta con la Reggiana, ha inanellato sette risultati utili, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi. E alla penultima di campionato - è bene ricordarlo - ospiterà il Palermo in uno scontro diretto che potrebbe risultare decisivo.

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L'ennesima notevole prestazione di Vandeputte, intanto, viene giustamente ripresa dagli organi di informazione: il belga è davvero una delle pedine centrali di questo Catanzaro.


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Due vittorie di misure che ci permettono di far sentire il fiato sul collo a Cosenza e Palermo. Comunque bellissima questa lotta tutta meridionale per la promozione diretta in A
 
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31ª GIORNATA / CATANZARO-PARMA

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Sempre ostico incontrare il Parma, a dispetto della classifica dei ducali ancora deficitaria dopo il pessimo girone d'andata. Primo tempo vibrante e di grande intensità. Il Catanzaro parte subito forte con due occasioni nei minuti finali, ma il Parma dimostra di valere ben più di quanto non dica la classifica e conferma, in particolare, l'ottimo stato di forma in trasferta. L'occasione più ghiotta dei primi 45 minuti la propongono proprio i ducali al 40', colpendo il palo con Benedyczak a Fulignati battuto (foto).

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E in apertura di ripresa arriva la doccia fredda: Pompetti è in anticipo su Drissa Camara, ma si fa soffiare palla dal giovane attaccante che è poi lesto ad insaccare da due passi (foto).

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Il pareggio, però, è letteralmente immediato: calcio d'inizio, azione in velocità e Iemmello serve in profondità Antiste, che fa 1-1 dopo appena 20 secondi (foto).

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E al 64' i giallorossi la ribaltano, con un'azione in fotocopia: questa volta l'ultimo passaggio è di Brignola e la finalizzazione di Iemmello (foto).

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Gli uomini di Kolarov hanno ora la partita in pugno e sfiorano a più riprese il gol della tranquillità, ma all'81' vengono beffati dal sinistro a giro di Mihaila, da poco entrato, che supera Fulignati e vale il 2-2 (foto).

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Finisce così in parità, forse il risultato più giusto, ma comunque carico di rimpianti per i calabresi.

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È ancora il Cosenza a strappare in testa superando per 3-0 il Cittadella, mentre il Palermo si fa fermare dal Modena. Secondo successo consecutivo del Como che pare essersi messo la crisi alle spalle. In chiave salvezza successo importantissimo del Lecco a Pisa, mentre l'ennesimo ko interno della Sampdoria, 0-2 nello scontro diretto col Brescia, inizia a somigliare molto a una sentenza di retrocessione.

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Cosenza nuovamente primo solitario in testa alla classifica, il Catanzaro resta comunque a -1 dal Palermo e dunque dalla promozione diretta, ma attenzione al Como, tornato quarto a 6 lunghezze dai giallorossi.

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QUARTI FATALI A NAPOLI E ATALANTA, AVANTI ROMA E MILAN

Le uniche italiane superstiti, rossoneri e giallorossi, si sfideranno in un derby nelle semifinali di Europa League

Delle quattro italiane ancora in lizza nelle tre competizioni, solo Milan e Roma in Europa League staccano il pass per le semifinali. Niente da fare per il Napoli in Champions e, a sorpresa, nemmeno per l'Atalanta in Conference League. Ma andiamo con ordine.

Champions League

Il cammino del Napoli, ultima italiana superstite, si ferma ai quarti di finale, al cospetto del Bayern Monaco: gli azzurri la buttano via all'andata, perdendo 2-0 in Germania nonostante l'assenza di Kane tra i bavaresi. Al ritorno, al Maradona, è un monologo partenopeo, ma non basta la rete segnata da Osimhen allo scadere del primo tempo: l'1-0 è sufficiente al Bayern per guadagnare le semifinali al pari di Real Madrid, Manchester City e Barcellona. Al pari del Napoli, invece, salutano la Champions il Paris St. Germain uscito sconfitto dal big match coi Citizens e le due cenerentole Real Sociedad e Anversa, cadute al cospetto delle due grandi di Spagna.

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Semifinali

Barcellona (Spa)-Bayern Monaco (Ger)
Manchester City (Ing)-Real Madrid (Spa)


Europa League

Si fa decisamente interessante per il calcio italiano questa edizione dell'Europa League, che vede sia il Milan che la Roma qualificarsi alle semifinali dove, tuttavia, purtroppo si sconteranno in un derby fratricida. Nei quarti, i rossoneri liquidano agevolmente l'Olympique Marsiglia che ai play-off era stato fatale ai cugini interisti, battuto invece dagli uomini di Pioli sia a San Siro, di misura, che in maniera dilagante al Vélodrome. Quanto alla Roma, gli uomini di Mourinho pareggiano 2-2 a Porto in casa del primo amore dello Special One, per poi superare 2-0 i Dragões all'Olimpico. Nella parte alta del tabellone, invece, Villarreal e Liverpool hanno ragione delle olandesi Feyenoord e Ajax concedendosi così una rivincita della semifinale di Champions League di due anni fa.

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Semifinali

Villarreal (Spa)-Liverpool (Ing)
Roma (Ita)-Milan (Ita)


Conference League

Catastrofe Atalanta contro il modesto Genk nella terza competizione europea, proprio quella dalla quale sembrava filtrare il maggiore ottimismo per il calcio italiano: ed invece gli uomini di Gasperini si chiamano fuori da ogni discorso già all'andata, facendosi travolgere da una tripletta di Zeqiri, e pure al ritorno al Gewiss vanno subito sotto ritrovandosi, a quel punto, costretti a segnare la bellezza di cinque reti per ribaltare la qualificazione. Ne arriverà invece soltanto una beffarda, in pieno recupero ad opera del giovane Cissé, perfettamente inutile. Ad accrescere ancora di più i rimpianti dei bergamaschi contribuisce l'uscita di scena di altre due big come l'Eintracht Francoforte ed i campioni uscenti del West Ham, eliminati rispettivamente da Dinamo Zagabria e Club Brugge, addirirutta la seconda belga a staccare il pass per una storica semifinale tutta belga contro il Genk giustiziere dell'Atalanta. Ultimi a qualificarsi e a questi punto, forse, favoriti al successo finale, i francesi del Lilla.

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Semifinali

Dinamo Zagabria (Cro)-Lilla (Fra)
Genk (Bel)-Club Brugge (Bel)
 

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32ª GIORNATA / MODENA-CATANZARO

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Dopo il pareggio interno con il Parma e sulla scia di otto risultati utili consecutivi, il Catanzaro fa visita al Modena, squadra in piena lotta per non retrocedere, con il chiaro obiettivo dei tre punti. Pronti-via, e dopo appena 2 minuti il Catanzaro è in vantaggio: Iemmello si avventa su una palla in profondità e vede l'inserimento centrale di Brignola, che si aggiusta la palla saltando Battistella e di esterno sinistro infila Seculin sul palo più lontano (foto).

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Che per i ragazzi di Kolarov sia una giornata da favola se ne ha conferma al 10', quando Verna arpiona un altro pallone a centrocampo e mette in movimento D'Andrea sulla destra, questi penetra in area e mette al centro per Antiste, che insacca con un piatto destro di prima intenzione (foto).

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Ci pensa però il Catanzaro a farsi del male da solo, al quarto d'ora: un'amnesia difensiva mette Bonfanti nelle condizioni di puntare Fulignati, che lo travolge in uscita procurando un calcio di rigore (foto).

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Dal dischetto Tremolada è perfetto, e supera alla sua destra il portiere giallorosso che pure aveva indovinato l'angolo (foto).

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Potrebbe essere l'episodio che cambia l'inerzia del match, ed invece gli ospiti ritrovano subito il doppio vantaggio, ancora con Iemmello, che ruba palla a Zaro al limite dell'area, avanza verso il centro e lascia partire un diagonale su cui ancora una volta Seculin non può nulla (foto).

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La partita, di fatto, dopo nemmeno venti minuti è già finita, perché il Catanzaro si limita a controllarla facendo leva su uno strapotere fisico rispetto agli avversari, sovrastati su ogni pallone. A nemmeno metà ripresa Kolarov ha già richiamato in panchina D'Andrea, Iemmello, Antiste e Vandeputte in vista del turno infrasettimanale, e al 75' Brignola si regala la doppietta, insaccando da pochi passi l'imbeccata di El Ghazi (foto).

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Guai da abbassare la guardia, però, perché al 79' Bonfanti ne approfitta per scaricare in rete il gol del 2-4 che restituisce una fiammella di speranza al Modena (foto).

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Ancora una volta, comunque, i giallorossi raddrizzano la rotta tornando ad attaccare e sfiorando ancora la quinta rete con El Ghazi, su cui salva Seculin in uscita, per quanto l'azione sarebbe comunque stata annullata per fuorigioco. Ed è anche l'ultimo episodio da raccontare di un match che va così in archivio con un'importantissima vittoria esterna della banda Kolarov.

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Vittoria importantissima, si diceva, che segna il nono risultato utile consecutivo a partire da quello sciagurato 0-6 interno con la Reggiana che ha comunque segnato un punto di svolta nella stagione. Ma forse è un successo ancora più che importante, cruciale, perché dagli altri campi giunge notizia della sconfitta della capolista Cosenza a Venezia e del pareggio del Palermo a Bolzano; oltre, tanto per gradire, alla sconfitta pure del Como a Pisa, che contribuisce a dilatare nuovamente il vantaggio su chi insegue.

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La nuova classifica è dunque bellissima, perché vede per la prima volta il Catanzaro in testa alla classifica, sia pure in coabitazione col Cosenza - comunque dietro per peggiore differenza reti, vista la parità negli scontri diretti - e il Palermo a una sola lunghezza. Torna invece a -9 il Como, e pure questo è importante, nell'ottica della possibilità di evitare i play-off rendendo così sufficiente la terza posizione per la promozione diretta.

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Il Cosenza perde e dunque arriva il sorpasso anche se a pari punti e con il Palermo in agguato a -1
e però è ancora lunga! diciamo che ora come ora faccio più la gara sul Como, per distanziare di almeno 10 punti la quarta, che non su Palermo e Cosenza: basterebbe questo per evitare del tutto i play-off e salire tutte e tre in A
 
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COPPA ITALIA, VERONA E NAPOLI IN FINALE​

Gli scaligeri eliminano la Fiorentina e i Campioni d'Italia superano la Lazio ai rigori

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Sarà una finale di Coppa Italia assolutamente inedita e altrettanto incandescente, data la storica e accesa rivalità tra le due tifoserie, quella che il prossimo 15 maggio opporrà il Verona al Napoli: gli scaligeri, già carnefici del Catanzaro agli ottavi, proseguono infatti nella loro galoppata battendo la Fiorentina, gli azzurri superano la Lazio ai rigori.

Semifinali

Verona-Fiorentina 1-0
Napoli-Lazio 1-1 (5-4 d.c.r.)
 

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33ª GIORNATA / CATANZARO-SUDTIROL

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Arriva a Benevento il Südtirol, una delle squadre più in forma del campionato e si vede, perché nel primo tempo imbriglia la manovra del Catanzaro e costruisce le palle gol più pericolose: la più significativa, al 39', è un destro a botta sicura di Rovera che sembra prendere in controtempo Fulignati, ma il portiere giallorosso è strepitoso a recuperare la posizione e salvare con la mano di ritorno (foto).

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Un'inerzia che non cambia nemmeno nella ripresa, e così quando al 66' Casiraghi, da poco entrato, buca Fulignati (foto), il vantaggio del Südtirol appare pienamente meritato.

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Kolarov prova a correre ai ripari buttando nella mischia Brignola ed El Ghazi al posto di D'Andrea e Antiste, e al 76' l'operazione dà i suoi frutti: proprio l'autore del vantaggio altoatesino, Casiraghi, si fa rubare palla da Ghion in uscita, da questi la palla viaggia veloce davanti a Svoboda e raggiunge El Ghazi, che ha il tempo di controllarla, entrare in area e calciare un destro di inaudita potenza, imparabile per Poluzzi, che vale l'1-1 (foto).

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Ma il Südtirol si conferma bestianera dei giallorossi e, ancora con Casiraghi, che indovina un diagonale al veleno tra le gambe di mezza difesa, torna avanti all'81' (foto).

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E così, dopo due mesi e mezzo, il Catanzaro torna a perdere: lo fa ancora in casa, come in occasione dello 0-6 contro la Reggiana, e soprattutto di nuovo contro il Südtirol che, già all'andata, aveva bruscamente interrotto la striscia di sette vittorie consecutive dei ragazzi di Kolarov. Questa volta, addirittura, i giallorossi venivano da nove risultati utili consecutivi, ma evidentemente i biancorossi di Bolzano sono maledetti per Iemmello e compagni.

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Una sconfitta, quella odierna, che rischia di essere davvero pesante per il Catanzaro, perché coincide col ritorno al successo sia del Cosenza che del Palermo, rispettivamente contro Parma e Lecco. Da segnalare, in coda, la vittoria della Sampdoria che torna a sperare nella salvezza, piegando 1-0 il Venezia.

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Dunque è durata appena tre giorni la leadership del Catanzaro, al quale, ancora una volta, è risultato fatale un turno infrasettimanale: dal primo posto, i calabresi ripiombano al terzo ma, se non altro, vedono inalterato il vantaggio di nove punti sulla quarta, il Como a sua volta sconfitto, mantenendo dunque viva anche l'ipotesi di un +10 a fine campionato che consenta di salire in A anche da terzi senza passare per i play-off.

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Sudtirol autentica bestia nera! due sconfitte ed entrambe le volte ad interrompere delle lunghissime serie positive, :(
 

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34ª GIORNATA / LECCO-CATANZARO

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Il Catanzaro sale a Vicenza, campo di casa provvisorio del Lecco, per ripartire dopo il ko interno contro il Südtirol. Assente capitan Iemmello, fiducia a El Ghazi dal primo minuto. Out anche Ghion, al suo posto Verna, Sounas preferito a Brignola. Nonostante le assenza il Catanzaro approccia la partita di petto, favorito anche da un atteggiamento invece molto cauto da parte del Lecco, che attende nella propria metà campo. E poco dopo il quarto d'ora gli ospiti sono già in vantaggio, con El Ghazi che serve un pallone al bacio per Antiste e quest'ultimo che trafigge Vandelli con un diagonale velenosissimo (foto).

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La partita, insomma, si mette subito per il meglio per i ragazzi di Kolarov, che tuttavia non ne approfittano per mettere in ghiaccio il risultato. Il primo tempo si conclude senza altri particolari sussulti, nella ripresa El Ghazi ha subito la palla del raddoppio, ma è bravo Vandelli, mentre al 66' Antiste lo divora angolando troppo il tocco di esterno destro (foto).

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E così, puntuale e per certi versi meritato, arriva all'88' il pareggio del Lecco: Novakovich mette al centro una palla bassa che trova appostato sul primo palo Tordini, il neontrato prende il tempo a difensore e portiere ed insacca l'1-1 (foto).

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Ennesima occasione persa, ennesimo risultato che sfuma nei minuti finali. E a quattro giornate dalla fine, la speranza è quella che non sia stata un'occasione fatale.

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Il Cosenza vince pure a Modena e piazza forse lo scatto decisivo in ottica promozione, perché oltre al mezzo passo falso del Catanzaro c'è anche quello completo del Palermo, caduto a Pisa. Titoli di coda sulle speranze salvezza per la Sampdoria, sconfitto dal Parma nello scontro diretto che consente invece ai ducali di fare un deciso passo in avanti.

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Dunque a quattro giornate dal termine il Cosenza si porta a +4 sul Palermo e +5 sul Catanzaro, con queste ultime due destinate a battagliare fino alla fine per la promozione diretta, e che si sfideranno alla penultima giornata. Sullo sfondo sempre l'ipotesi di mancata disputa dei play-off anche se, al momento, il vantaggio del Catanzaro sulla quarta è insufficiente: +8 sul sorprendente Südtirol.

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AL MILAN IL DERBY ITALIANO, E ORA IL LIVERPOOL IN FINALE!

I rossoneri travolgono la Roma e si giocheranno l'Europa League in un grande classico con i Reds. In Champions sarà Bacellona-City, Lilla e Club Bruges per la Conference

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Il campo ha parlato, e le semifinali hanno espresso le coppie che si contenderanno le tre coppe europee: andiamole a scoprire.

Champions League

Il Manchester City difenderà, a Wembley, il titolo conquistato lo scorso anno a spese dell'Inter: e sulla strada di Guardiola, questa volta, ci sarà il Barcellona, tornato un po' a sorpresa sui propri standard proprio come i nerazzurri dodici anni fa. Gli azulgrana hanno eliminato il Bayern Monaco in un doppio confronto equilibratissimo, mentre i citizens hanno avuto molti meno problemi a sbarazzarsi del Real Madrid, vincendo entrambe le partite.

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Europa League

Senza storia il derby italiano tra Roma e Milan: dopo lo 0-0 dell'Olimpico, infatti, il retourn-match di San Siro si è risolto in un monologo dei rossoneri, trascinati dalla doppietta di Giroud. E la finale di Dublino non avrà nulla da invidiare a quella di Champions, almeno per blasone, perché opposto al Milan ci sarà nientemeno che il Liverpool carnefice del Villarreal, in un nuovo remake delle sfide che nei primi anni 2000 assegnarono una Champions League a testa, nel 2005 ai Reds e nel 2007 al Diavolo.

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Conference League

Lo storico derby belga tra Genk e Club Bruges premia i favoriti nerazzurri, ben più abituati ai palcoscenici europei per quanto, comunque, mai prima d'ora questi si fossero risolti addirittura in una finale. A contendere loro la Conference League sarà il Lilla, che ha rimontato tra le mura amiche la sconfitta di Zagabria contro la Dinamo, lasciando i croati ad un passo dalla storia. Storia che comunque, chiunque vinca a fine mese ad Atene, verrà riscritta, perché né il Lilla né, appunto, il Club Bruges, hanno mai alzato al cielo una coppa europea.

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35ª GIORNATA / CATANZARO-PISA

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Un punto nelle ultime due giornate, una brusca frenata proprio subito dopo avere raggiunto, per la prima volta, la vetta della classifica. Il Catanzaro riceve il Pisa per riprendere il cammino e lanciare la volata finale, ma in campo nei primi dieci minuti ci sono solo i toscani, con Tramoni che colleziona tre nitide palle gol: l'ultima è una sforbiciata alta di un soffio, a Fulignati battuto (foto).

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L'assedio dei toscani prosegue e al 20' ci vuole il miglior Fulignati per opporsi alla sassata di Gliozzi (foto).

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È davvero un monologo quello del Pisa, e al 36' serve un altro miracolo di Fulignati per dire di no alla conclusione di Vignato (foto).

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Questa volta, se non altro, il pericolo corso ha l'effetto di scuotere il Catanzaro, che al 38' si fa pericoloso per la prima volta, con Brignola, bravo ad inserirsi sul suggerimento di D'Andrea e a costringere Loria a salvarsi con i piedi (foto).

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Le cose migliori, per i padroni di casa, continuano a passare per i piedi di D'Andrea che al 45' lancia in campo aperto Antiste, ma il diagonale del francese è troppo largo (foto).

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Antiste, sempre lui, si ripresenta a tu per tu con Loria al 2' di recupero, lanciato questa volta da uno Svoboda oggi monumentale in copertura, ma ancora una volta è Loria a vincere il duello con l'attaccante giallorosso (foto).

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Se non altro, con queste ultime tre occasioni il Catanzaro riequilibra almeno in parte le statistiche, che a fine primo tempo riporta 10 tiri a 4 a favore del Pisa. E così, nonostante il bel finale di tempo dei padroni di casa, quando al 65' Gliozzi vede l'imbucata di Idrissa Touré e quest'ultimo anticipa Svoboda e Veroli lasciando partire un destro imparabile per Fulignati (foto), il vantaggio del Pisa è pienamente meritato.

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Passano tre minuti, e Gliozzi incorna di testa, sul primo palo, il cross dalla destra di Vignato, per il raddoppio ospite che getta nello sconforto un intero stadio (foto).

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Nel momento più difficile, probabilmente, dell'intera stagione, ci pensa Iemmello a prendere per mano la squadra: il capitano segna di rapina, da pochi passi, sugli sviluppi di un corner, e riapre così la partita al 72' (foto).

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Forse è davvero la svolta, perché ora lo stadio è una bolgia e, passati altri 6 minuti, il Catanzaro pareggia: El Ghazi, appena entrato al posto di Antiste, lavora spalle alla porta una palla in profondità per l'inserimento di Brignola, che in diagonale supera Loria (foto): è 2-2!

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Ora il Catanzaro crede addirittura alla vittoria, ma naturalmente si espone anche ai contropiede del Pisa e all'89' ci vuole di nuovo super-Fulignati, su Gliozzi (foto).

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Finisce così 2-2 e, per come si era messa e per quanto visto in campo, per il Catanzaro è davvero un punto guadagnato: quanto poi sia o meno utile, lo capiremo solo una volta conosciuti i risultati dagli altri campi.

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Ed è davvero un punto d'oro, perché perdono contemporaneamente, ed entrambe in casa, sia il Cosenza che il Palermo: i rossoblù al cospetto di un Südtirol lanciatissimo, che a questo punto nessuno vorrà incontrare ai play-off; i rosanero vengono addirittura travolti per 3-0 dal Bari, prossima avversaria del Catanzaro.

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Dunque il Catanzaro aggancia il Palermo al secondo posto e lima un punticino pure dal Cosenza, ma attenzione proprio a Südtirol e Bari, entrambe in grande spolvero e distanti rispettivamente 6 e 8 punti dai calabresi, entrambe lanciatissime in vista di play-off a questo punto ben difficilmente evitabili. Dall'altra parte della classifica, invece, vediamo che la Sampdoria adesso è addirittura ultima, per quanto non ancora condannata matematicamente.

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Kolarov: «Abbiamo paura di fare la storia»

Il tecnico scuote la squadra dopo la terza partita consecutiva senza vittorie

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BENEVENTO - Due punti in tre partite: i pareggi contro Lecco e Pisa dopo il ko interno con il Sudtirol. Arrivato a toccare la vetta della classifica, il Catanzaro ha bruscamente tirato il freno a mano, e deve ringraziare soltanto le contemporanee difficoltà del Palermo - dove il tecnico Corini è al centro della pesante contestazione dei tifosi - se ancora mantiene intatte le speranze di promozione diretta.

«Ma non possiamo avere paura della storia: dobbiamo scriverla», ha dichiarato Aleksandr Kolarov in conferenza stampa nel post-partita di Catanzaro-Pisa. «Non vedo altra spiegazione che quella psicologica - ha proseguito - di fronte a questi risultati: prova ne è che contro il Lecco siamo subito passati in vantaggio, ma poi ci siamo fatti prendere dalla paura e non l'abbiamo chiusa, venendo puniti nel finale. E contro il Pisa, invece, abbiamo avuto bisogno di prendere due schiaffi per svegliarci e dimostrare il nostro valore. Ora certi passaggi a vuoto non saranno più ammessi, a cominciare dalla trasferta di Bari, che sarà anche l'ultima».

Dopo il match del San Nicola, infatti, i giallorossi concluderanno con due partite davanti al loro pubblico - per quanto, è bene ricordare, si continui a giocare a Benevento, non essendo ancora stati completati i lavori di rimodernamento del Ceravolo - ed è anche questo, il fattore campo, un tabù da sfatare: nelle ultime tre partite interne sono infatti arrivati solo due punti, i pareggi per 2-2 contro Parma e Pisa, intervallati dal ko contro il Sudtirol. Molto meglio in trasferta, dove Iemmello e compagni non perdono da gennaio, proprio in occasione della partita di andata contro il Palermo.
 
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LA COPPA ITALIA È DEL NAPOLI

Gli azzurri superano per 4-2 il Verona in finale con una doppietta dell'ex Simeone

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ROMA - Una finale inedita, sentitissima per l'accesa rivalità tra le tifoserie, ma alla fine senza storia: il Napoli batte 4-2 il Verona con una doppietta dell'ex Simeone e reti di Anguissa e Politano, ed alza al cielo la settima Coppa Italia della propria storia. Per gli scaligeri i gol di Ngonge, a valere il momentaneo 3-1, e quello nel recupero di Folorunsho. Tutto inutile: i gialloblù non hanno mai dato l'impressione di poter contendere la vittoria al Napoli e così, sfumato il sogno, non resta che guardare in faccia la realtà di una classifica che, ad una giornata dal termine della Serie A, li vede quartultimi appaiati alla Salernitana e appena due punti avanti al Frosinone. Dunque, ancora a serio rischio retrocessione. Quanto al Napoli, che già da tempo aveva ormai abdicato dal titolo di campione d'Italia, la vittoria in Coppa conferma la partecipazione alla prossima Europa League mettendo gli azzurri al riparo dal possibile sorpasso di Inter e Atalanta nell'ultimo turno di campionato.

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Ho letto che smanettando su GitHub è possibile togliere la licenza ufficiale alle squadre (e su Football Life hanno tutte la licenza ufficiale) in modo da renderle editabili. Qualcuno sa come si fa?

Mi servirebbe per modificare le ultime 4 di B mettendo loghi e immagini di altrettante squadre di C, per simulare promozioni e retrocessioni in vista della prossima stagione
 

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36ª GIORNATA / BARI-CATANZARO

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Dopo la sfuriata di Kolarov nel post-partita di Catanzaro-Pisa, i giallorossi vanno a Bari per l'ultima trasferta prima dei due match casalinghi contro Palermo e Como che chiuderanno il campionato. Tra i calabresi c'è il forfait dell'ultimora di Brignola, al suo posto naturalmente gioca il sempre affidabile Sounas. Solo Catanzaro nella prima parte di gioco, diverse le occasioni costruite anche se poco nitide, fino al 34', quando Iemmello vede l'inserimento di Ghion e la botta del centrocampista costringe Brenno al corner (foto).

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Ancora più clamorosa la chance che, sugli sviluppi del calcio d'angolo successivo, capita sui piedi di Iemmello, che da posizione ravvicinatissima trova la risposta istintiva di Brenno (foto).

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In campo, però, c'è anche un giocatore della classe di Jérémy Ménez, che al 43' dà un saggio di ciò di cui è ancora capace inventandosi un destro a giro che non lascia scampo a Fulignati e porta a sorpresa in vantaggio il Bari (foto).

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La ripresa vede sempre il Catanzaro in avanti, ma senza più la lucidità del primo tempo e così la prima vera occasione per pareggiare arriva solo all'81', quando Brenno in uscita bassa salva su Oliveri (foto).

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È comunque il preludio al gol, che segna - manco a dirlo - capitan Iemmello all'86' (foto), servito da Pompetti dopo una palla sanguinosa persa dal Bari in ripartenza.

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Il Bari ora è sulle gambe e i minuti finali sono un assalto, ma disordinato, del Catanzaro alla porta pugliese, che resiste. Finisce 1-1, per la prima volta dall'inizio del campionato il Catanzaro inanella quattro partite senza vittorie, e proprio nella fase decisiva.

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C'è tanta stanchezza per tutti, però, e forse anche un po' di "braccino", perché nessuna delle prime della classe riesce ad imporsi: il Cosenza pareggia 1-1 contro il Lecco a caccia di punti salvezza, il Palermo addirittura non va oltre lo 0-0, in casa, contro un Como in costante caduta libera. E perde pure il Südtirol fin qui in formissima, travolto 4-1 in casa da una Sampdoria che si gioca le sue ultime carte salvezza.

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Difficile dire se, per il Catanzaro, il bicchiere sia mezzo vuoto o mezzo pieno: perché la frenata di queste ultime giornate, stanti i risultati delle avversarie, ha impedito ai giallorossi di spiccare già il volo per la Serie A. Ma se non altro, appunto, il contemporaneo rallentamento delle rivali tiene tutto aperto, e adesso la squadra di Kolarov si presenta allo scontro diretto con il Palermo a pari punti comunque obbligata a vincere, avendo perso l'andata. A 180 minuti dalla fine del campionato ancora niente è deciso: né, come abbiamo appena visto, in testa - per quanto il Cosenza abbia ormai un piede e mezzo in A - e nemmeno in coda, dove perfino il Cittadella può ancora sperare di acciuffare il quartultimo posto del Brescia che varrebbe i play-out.

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I risultati del Palermo mi tengono a galla, ma io sto rivedendo i fantasmi della mia ultima storia col Belenenses, non so se vi ricordate...
 
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LA JUVENTUS TORNA A CUCIRSI LO SCUDETTO!

I bianconeri nuovamente campioni d'Italia dopo quattro anni, Verona, Empoli e Lecce in Serie B

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Il campionato di Serie A 2023-24 va in archivio sancendo il ritorno alla vittoria della Juventus: quattro anni dopo lo scudetto conquistato da Maurizio Sarri nell'anno della pandemia, la Vecchia Signora conquista il suo 37º titolo distanziando Milan e Roma, appaiate al secondo posto, al termine di un campionato rimasto in bilico solo fino a febbraio quando, appunto, anche i giallorossi di Mourinho hanno mollato il colpo. Mai della partita, invece, i campioni uscenti del Napoli, alla fine comunque capaci di risalire al quinto posto e, soprattutto, di alzare al cielo la Coppa Italia. E peggio ancora ha fatto l'Inter, a lungo addirittura fuori dalla zona Europa, salvo poi strappare all'ultima giornata, a danno dell'Atalanta, un posto in Europa League. A cadere in Serie B sono invece il Lecce, prima squadra a rassegnarsi alla retrocessione con tre turni d'anticipo, l'Empoli e, all'ultimo respiro, il Verona, superato in extremis da Salernitana e Frosinone: finale di stagione amarissimo, dunque, per gli scaligeri, passati in pochi giorni dal sogno (infranto) della Coppa Italia, all'incubo Serie B.

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Verdetti

1705869921296.png La Juventus è Campione d'Italia 2023-24 (37º titolo)
1705870000405.png Qualificate in Champions League: Juventus, Milan, Roma
1705870023553.png Qualificate in Europa League: Lazio, Napoli, Inter
1705870064808.png Retrocesse in Serie B: Verona, Empoli, Lecce

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