30ª GIORNATA / VENEZIA-CATANZARO
Il Catanzaro fa visita al Venezia con l'obiettivo, quantomeno, di mantenere invariato il vantaggio di 10 punti in classifica e, possibilmente, di allungarlo a 13 nella prospettiva di non disputare i playoff e salire in A direttamente anche in caso di terzo posto, oltre, naturalmente, per tenere il passo di Palermo e Cosenza. I lagunari però non ci stanno e giocano un ottimo primo tempo, pur senza mai rendersi particolarmente pericolosi dalle parti di Fulignati. La svolta arriva al 35' quando Vandeputte innesca un contropiede dei calabresi che Iemmello prosegue verticalizzando per Brignola, affossato in piena area da Idzes per il più solare dei calci di rigore (foto).
Dal dischetto capitan Iemmello è freddissimo, angolando alla sinistra di Bertinato che nemmeno accenna l'intervento (foto), e il Catanzaro passa in vantaggio.
I ragazzi di Kolarov entrano così in controllo della partita, facendo tanto palleggio e chiudendo ogni spazio al Venezia, trascinati, in particolare, da un monumentale Vandeputte tanto in fase offensiva quanto, ancora di più, in quella di contenimento, dove è capace di arrivare primo su ogni pallone. Quanto al Venezia, al 71' Gytkjaer ha comunque un'enorme palla gol, ma la spreca calciando a lato da posizione favorevolissima (foto).
Non che El Ghazi, da poco entrato al posto di Antiste, faccia tanto di meglio al 75', mancando a sua volta lo specchio da ottima posizione (foto) e confermando la scarsa vena dimostrata fin dal suo arrivo a Catanzaro.
Il finale, per il Catanzaro, è di grande sofferenza e ci vuole davvero il miglior Fulignati: come all'87', quando il portiere giallorosso vola a togliere dal "sette" la sassata da fuori area del solito Gytkjaer (foto).
Kolarov, per correre ai ripari, toglie perfino il fantasista Sounas, entrato una ventina di minuti prima al posto di D'Andrea, per inserire un mediano, Pontisso, ma è sempre il Venezia a spingere e sfiorare il pareggio anche all'89' quando, sulla punizione dalla destra di Tesssmann, Pohjanpalo prende il tempo alla difesa giallorossa ma, a portiere battuto, colpisce il palo ad un metro dalla porta (foto).
Passa un minuto e, dagli sviluppi del corner successivo, è Busio a sfiorare il gol con un tiro da fuori (foto).
Il triplice fischio finale arriva così come una vera liberazione per il Catanzaro, che torna a vincere in trasferta a distanza di quasi tre mesi - l'ultima volta era stata al termine del girone d'andata, a Como - e lo fa in fondo ad una partita di grande sofferenza e importanza capitale.
I risultati: il Palermo non fa prigionieri al Tardini, travolgendo il Parma con un perentorio 4-0, mentre il Cosenza non va oltre lo 0-0 sul campo di un'altra pericolante, il Brescia. Sugli altri campi, spicca il successo dello Spezia nel derby ligure contro una Sampdoria di nuovo disperata, mentre in quello lariano è il Como a ritrovare il successo dopo tempo immemore, inguaiando il Lecco.
Il Catanzaro dunque è sempre terzo, ma ad un solo punto dalla vetta dove ora fanno coppia Cosenza e Catanzaro. Non solo: i giallorossi hanno 8 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, che è tornata ad essere il Como, e possono quindi dirsi abbastanza certi quantomeno del terzo posto che, se ulteriormente rafforzato rispetto a chi sta alle spalle, potrebbe anche valere la promozione diretta rendendo inutili i play-off. A far ben sperare è soprattutto il trend della squadra che, dalla disfatta con la Reggiana, ha inanellato sette risultati utili, frutto di 4 vittorie e 3 pareggi. E alla penultima di campionato - è bene ricordarlo - ospiterà il Palermo in uno scontro diretto che potrebbe risultare decisivo.
L'ennesima notevole prestazione di Vandeputte, intanto, viene giustamente ripresa dagli organi di informazione: il belga è davvero una delle pedine centrali di questo Catanzaro.