Nel corso degli ultimi anni ci siamo trovati di fronte a un'industria videoludica che si è concentrata con sempre maggiore attenzione sul multiplayer competitivo tralasciando, invece, la co-op in locale, sempre più difficile da incontrare anche in produzioni apparentemente adatte a questa feature.
Il pubblico non vuole più questo tipo di esperienze? Secondo un sondaggio condotto su 1200 giocatori proprio la co-op sarebbe in realtà più popolare del multiplayer. Ecco il grafico dell'indagine condotta da Quantic Foundry che ha deciso di chiedere sia a un pubblico maschile che femminile di dare un voto da 1 a 5 a diversi tipi di esperienza.
I risultati sono piuttosto evidenti: la co-op con amici, sia online che in locale è la modalità di gioco più apprezzata, seguite dal multiplayer competitivo in locale e online con amici. Le partite con degli stranieri sono, invece, molto meno apprezzate, soprattutto dal pubblico femminile.
"L'effetto del genere è molto evidente quando le donne giocano con persone sconosciute. Per molti giocatori non sarà una sorpresa. Non è un segreto che le community di gaming online possano essere ostili verso le giocatrici, anche e soprattutto quando si dimostrano molto competenti."
Il pubblico non vuole più questo tipo di esperienze? Secondo un sondaggio condotto su 1200 giocatori proprio la co-op sarebbe in realtà più popolare del multiplayer. Ecco il grafico dell'indagine condotta da Quantic Foundry che ha deciso di chiedere sia a un pubblico maschile che femminile di dare un voto da 1 a 5 a diversi tipi di esperienza.
I risultati sono piuttosto evidenti: la co-op con amici, sia online che in locale è la modalità di gioco più apprezzata, seguite dal multiplayer competitivo in locale e online con amici. Le partite con degli stranieri sono, invece, molto meno apprezzate, soprattutto dal pubblico femminile.
"L'effetto del genere è molto evidente quando le donne giocano con persone sconosciute. Per molti giocatori non sarà una sorpresa. Non è un segreto che le community di gaming online possano essere ostili verso le giocatrici, anche e soprattutto quando si dimostrano molto competenti."
