⚽ Calcio Estero [News e Commenti]

Ronin

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Honduras - Liga Nacional (Apertura e Clausura)
È sempre l'Olimpia la squadra da battere in Honduras. La formazione più vincente del paese anche quest'anno ha dettato legge, cose che negli ultimi anni sta capitando spesso, con i "Los Albos" che negli ultimi 7 campionati hanno fatto registrare 3 doppiette, ovvero successo nell'Apertura e nel Clausura come è avvenuto anche in questa stagione, che portano le "Merengues" a quota 38 scudetti, ben 20 in più della prima inseguitrice che è il Motagua. Nel primo semestre l'Olimpia straccia gli avversari, e nella prima fase chiude il campionato da imbattuto (15 vittorie e 3 pareggi), con 16 punti rifilati al Marathón. In semifinale i "Los Albos" superano con un 1-0 e un 2-0 il Génesis e volano in finale contro il Motagua, in quello che in Honduras viene chiamato il "Clásico Capitalino". All'Estadio Chelato Uclés di Tegucigalpa, il big match finisce 0-0. Al ritorno sempre nello stesso impianto l'Olimpia la spunta 2-1. Le "Merengues" vanno sotto per mano del "Camellito" Delgado, ma nella ripresa "Sherry" Bengtson e il colombiano Arboleda al 92', consegnano l'Apertura all'Olimpia. Nel secondo semestre l'Olimpia almeno nella prima fase è meno cannibale, infatti la formazione allenata dall'argentino Pedro Troglio chiude soltanto al terzo posto, alle spalle di Motagua e Marathón, costringendo le "Merengues" a partire dai quarti invece che direttamente dalle semifinali (posti che spettano alle prime due in classifica). Un primo quarto che inizia male con l'Olimpia che perde 1-0 con il Real España, ma al ritorno tra le mura amiche i campioni in carica ribaltano la sconfitta e vincono 3-1. In semifinale si rinnova il duello con il Motagua con le due squadre che danno vita a 180 minuti di fuoco. L'andata si chiude con un divertente 3-3, ancora meglio il ritorno con l'Olimpia che la spunta 4-3. I "Los Albos" in finale affrontano il Marathón, altra partita molto sentita, non per niente è anche conosciuta come "Clásico Nacional Hondureño". Il primo match all'Estadio Chelato Uclés vede il successo per 3-1 dell'Olimpia. Il colombiano Arboleda segna due gol, mentre il tris è opera del "Diablito" Chirinos. Di Vega il momentaneo 1-1 del Marathón. Il ritorno si disputa invece nello scenario dell'Estadio Yankel Rosenthal di San Pedro Sula. L'Olimpia va due volte avanti, prima con Edwin Rodríguez e poi con il "Pollo" Jorge Álvarez. Il Marathón però risponde con il "Chino" Iván López e Vega per un 2-2 che alla fine premia le "Merengues". Diversi i giocatori simboli di questa doppietta dell'Olimpia. Tra i migliori vanno sicuramente citati Arboleda autore di 17 gol, e Bengtson che a 37 anni mette a referto ben 23 reti
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7 Gennaio 2011
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Costa Rica - Liga Promerica (Apertura e Clausura)
Come già successo la passata stagione il Deportivo Saprissa si aggiudica sia il Torneo Apertura che quello Clausura. Una doppietta che permette alla squadra più vincente della Costa Rica di arrivare alla cifra tonda di 40 titoli nazionali, dieci in più dei nemici di sempre dell'Alajuelense che però non vincono un campionato dal 2020. Nel primo semestre il Deportivo Saprissa vince agevolmente la regular season, con i "Morados" che conquistano la prima piazza dando 9 punti di distacco all'Alajuelense. In semifinale il Cartaginés si rivela un avversario fin troppo abbordabile, con i viola che rifilano un aggregato di 6-0 ai "Blanquiazules" (2-0 e 4-0). In finale il Deportivo Saprissa affronta l'Herediano (terza squadra del paese per titoli vinti con 29). I "Morados" mettono una serie ipoteca sullo scudetto andando a vincere per 2-1 all'Estadio Coyella Fonseca di San Josè, grazie ad una doppietta del 19enne Madrigal. Per i locali il temporaneo 1-1 viene firmato da Allan Cruz. Al ritorno il Depor all'Estadio Ricardo Saprissa di San José piega 1-0 i giallorossi con una rete al 92' di Chirinos. Anche nel secondo semestre la formazione allenata da Vladimir Quesada fa sua la prima fase, anche se questa volta il vantaggio sulla seconda, l'Herediano, è meno netto rispetto all'Apertura, con i viola che chiudono con un +4. In semifinale i "Morados" sconfiggono il San Carlos, imponendosi 1-0 in trasferta, per poi dilagare 4-0 in casa. In finale il Deportivo Saprissa si gioca il titolo con l'Alajuelense, in quella che è la partita più sentita della nazione. Il primo round del "Clásico Nacional" se lo aggiudica però l'Alajuelense che sul terreno amico dell'Estadio Morera Soto di Alejuela la spunta di misura con una rete al 17esimo minuto di recupero di Navarro, in una partita dove succede praticamente di tutto con il Deportivo Saprissa costretto a giocare addirittura in 8. Al ritorno i "Morados" hanno il dente avvelenato e nel catino del Ricardo Saprissa sono chiamati a ribaltare il risultato. Missione che alla fine la squadra di Quesada compie in pieno con un netto 3-0 rifiato ai rossoneri. Apre le danze al 15' il "Samurai" Ariel Rodríguez, in un match che resta equilibrato fino al 71', quando il Saprissa trova il 2-0 con il "Pelón" Paradela, per poi chiudere i giochi a tre minuti dalla fine con Sinclair. Diversi i giocatori che hanno contribuito a suon di ottime prestazioni a questa doppietta dei "Morados" che hanno potuto contare soprattutto sulla verve dei loro attaccanti. Il giamaicano East è stato il topscorer del Saprissa con 20 reti. 18 i gol segnati da Ariel Rodríguez, mentre Paradela si é fermato a 14
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El Salvador - LaPrimera (Apertura e Clausura)
Cancellato il Torneo Clausura 2023 a seguito della tragedia avvenuta prima della partita tra l'Alianza e il FAS con 12 persone rimaste uccise dalla calca di tifosi che cercavano di entrare allo stadio per assistere al match, il campionato salvadoregno è ritornato a svolgersi regolarmente, proclamando due nuovi campioni nazionali. Il primo semestre è finito infatti nella bacheca dell'Águila, che vince il suo 17esimo titolo. Già nella prima fase i "Negronaranjas" mettono le cose in chiaro prendendosi la vetta della classifica con due punti di vantaggio sul FAS. Ai quarti di finale l'Águila elimina l'Isidro Metapan (0-0 in trasferta e successo casalingo per 1-0), poi in semifinale a cadere é l'Alianza con il medesimo scenario (1-1 esterno e vittoria in casa per 2-1), che spalanca alla formazione del mister argentino Ernesto Conti le porte della finale con il Jocoro, club della città di Morazán che non ha mai vinto un titolo nazionale. Nel match secco disputato all'Estadio Cuscatlán di San Salvador, l'Águila conquista agevolmente lo scudetto battendo per 3-0 i "Los Fogoneros". Nel primo tempo segna Pimienta, mentre nella ripresa trovano la via del gol Salazar e il colombiano Riascos. Il secondo semestre vede invece l'affermazione dell'Alianza, che mette in bacheca lo scudetto numero 18, e si porta a -1 dalla primatista FAS. I "Los Albos" conquistano la regular season con 45 punti conquistati in 22 giornate, e un +3 sulla seconda che è il Luis Ángel Firpo. Ai quarti di finale l'Alianza supera l'Once Deportivo (1-1 e 2-0), mentre in semifinale la squadra allenata dal colombiano Eduardo Lara si prende lo scalpo del FAS (ancora un 1-1 in trasferta, bissato da un 2-1 casalingo). In finale l'Alianza affronta il modesto Municipal Limeno, club fondato nel 1999 e che nella sua storia non hai mai vinto nulla di importante. Infatti per i "Los Chancheros" gli "Albos" sono un ostacolo troppo difficile da arginare. All'Estadio Cuscatlán l'Alianza sotterra con un perentorio 5-0 i gialloblu. Il grande mattatore della serata è il 21enne Emerson Mauricio che rifila alla difesa del Municipal Limeno un clamoroso poker, mentre la cinquina è opera di Henry Romero. Tra i giocatori che si sono messi particolarmente in mostra, tra le fila dell'Águila va sicuramente citato Salazar, autore di 27 reti, mentre nell'Alianza un bel contributo l'ha dato il cileno Julio con i suoi 21 centri
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Europei Under 17
Ultima giornata della fase a gironi degli Europei Under 17 in corso di svolgimento in Cipro. Nel Gruppo A si qualificano per i quarti l'Austria e la Danimarca. Nello scontro diretto giocato al Paralimni Stadium di Paralimni, gli austriaci dilagano per 4-0: doppiette per Moizi e Adejenughure, che regalano il primo posto ai biancorossi. Per la Danimarca una sconfitta pesante ma che alla fine risulta indolore, visto che la Croazia al Dasaki Stadium di Achna si arena con il Galles sciupando così la possibilità di finire seconda. Con i britannici il match si chiude 1-1, con vantaggio croato al 24' di Durdov, e pareggio gallese al 32' di Allen. Nel Gruppo B i giochi erano già fatti, c'era solo da assegnare il primo posto che va alla Repubblica Ceca che batte 4-3 nello scontro diretto la Serbia. Partita bellissima quella che va in scena all'Ammochostos Stadium di Larnaca. La nazionale balcanica chiude la prima frazione in vantaggio 2-1, centri di Kostov e Kostić, in mezzo l'1-1 di Kolarik. Al 64' i cechi trovano il 2-2 su rigore con Belzik, ma la Serbia al 72' va di nuovo in vantaggio questa volta con Cvetković. Sembra fatta per assicurarsi il primo posto, e invece la Repubblica Ceca non demorde. Ad un minuto dal novantesimo Belzik fa doppietta e 3-3, poi al 93' Kolisek consegna il primato ai cechi. Nell'altra gara il Cipro padrone di casa non riesce a conquistare nemmeno un punto. Gli isolani all'AEK Arena di Larnaca perdono anche con l'Ucraina stesi da una doppietta di Bogdanov
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Portogallo - Taça de Portugal (Finale)
L'84esima edizione della Coppa del Portogallo viene vinta dal Porto. Per il terzo anno di fila dunque i "Dragões" si confermano campioni della coppa nazionale, anche se la finale contro lo Sporting Lisbona è stata la più sudata rispetto a le due precedenti contro Tondela e Braga. All'Estadio Nacional di Oeiras la partita inizia in salita per il Porto, punito al 20' dall'olandese St. Juste. Un vantaggio che per il club di Lisbona dura solo 5 minuti, con il brasiliano Evanilson che rimette subito in careggiata i biancoblu. Alla mezz'ora è ancora protagonista St. Juste ma questa volta in negativo, con l'ex difensore del Feyenoord che si becca un rosso diretto. Nonostante l'uomo in più il Porto non sfonda e la partita si trascina ai supplementari dove risulta decisivo il gol al minuto 100' dell'iraniano Taremi. I "Dragões" con questo successo arrivano a quota 20, mentre lo Sporting, che non vince la coppa nazionale dal 2019, resta terzo nell'albo d'oro con 17 trofei
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Europei Under 17
Si chiude la fase a gironi dell'Europeo Under 17 che ha emesso gli ultimi verdetti. Nel Gruppo C la Polonia accompagna ai quarti l'Italia, che si era già qualificata con un turno di anticipo. I biancorossi al Dasaki Stadium di Achna sotterrano 4-0 la Slovacchia con la doppietta di Izunwanne e le reti di Pietuszewski e Gieroba. L'Italia invece non fa sconti alla Svezia e al Paralimni Stadium di Paralimni supera gli scandinavi per 2-1, che si illudono passando in vantaggio al 57' con Bozicevic. Agli "Azzurri" però bastano cinque minuti (75' e 80') per ribaltare la situazione a proprio favore con Cama e Camarda. Nel Gruppo D clamoroso arrivo a 6 punti tra Portogallo, Inghilterra e Francia, con le prime due che staccano il pass per i quarti. I "Tre Leoni" all'Antonis Papadopoulos Stadium di Larnaca piegano 3-1 una Spagna che finisce sorprendentemente ultima con 0 punti. Primo tempo equilibrato con botta e risposta tra Mheuka per gli inglesi e Arnuncio per le "Furie Rosse". Nella ripresa però i migliori talenti dell'Inghilterra vengono fuori alla distanza e Moore e Nwaneri consegnano la qualificazione ai britannici. Alla Francia invece non basta il successo per 2-1 sul Portogallo. All'Ammochostos Stadium di Larnaca i baby fenomeni transalpini Sternal e Molebe danno saggio del loro talento e stendono la "Selação", in gol con Patrão, ma alla fine la differenza reti tra gli scontri diretti che hanno coinvolto le tre nazionali premiano i portoghesi (+2), gli inglesi (+1) ed estromettono i francesi (-1). Nei quarti di finale il big match sarà quello che vedrà opposte l'Italia e l'Inghilterra. Il Portogallo affronterà la Polonia, la Danimarca se la vedrà con Repubblica Ceca, infine la Serbia sfiderà l'Austria
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Copa Libertadores - Fase a gironi (Giornata 6)
Nella notte è ritornata la Copa Libertadores con l'ultima giornata in programma e diversi verdetti ancora da emettere. Nel Gruppo D il Junior e il Botafogo erano già qualificate per gli ottavi, tuttavia c'era ancora da decidere la vincente del girone e chi tra LDU Quito e Universitario si andava a prendere la terza piazza per accedere al playoff di Copa Sudamericana. All'Estadio Metropolitano di Barranquilla lo scontro diretto tra il Junior e il Botafogo finisce 0-0, per un pareggio che permette ai colombiani di mantenere la vetta della classifica. All'Estadio Rodrigo Paz Delgado di Quito è invece la LDU a finire in Copa Sudamericana. Gli ecuadoregni in casa battono l'Universitario nello scontro diretto, e sorpassano i peruviani con le reti del paraguayano Arce e dell'argentino Alzugaray. Nel Gruppo E passano alla fase finale il Bolivar e il Flamengo. I boliviani all'Estadio Hernando Siles di La Paz battono 3-1 un Palestino che ci mette del suo nello spianare il successo ai "Los Celestes" con due autoreti, uno della "Flecha" Bizama e l'altro di Ariel Mártinez. Al 68' Chamorro prova a rimettere in gioco i suoi, ma a tre minuti dal terimine il brasiliano Da Costa segna il suo quinto gol nel torneo. I cileni si consolano comunque con l'approdo in Copa Sudamericana. Il Flamengo invece al Maracana di Rio de Janeiro passeggia sul già eliminato Millonarios, per tre punti che però tengono al secondo posto i carioca. Una doppietta di Pedro e un'autogol di Vargas (tutto nel primo tempo), scrivono il 3-0 finale. Nel Gruppo G tutte le attenzioni erano rivolte allo scontro tra il Peñarol e il Rosario Central per assegnare il secondo posto. Al Centenario di Montevideo alla fine a spuntarla sono gli uruguagi che volano agli ottavi grazie ad una doppietta di Leo Fernández. Per gli argentini, che avevano come unico risultato quello di sbancare la capitale dell'Uruguay, il gol del temporaneo pareggia lo aveva segnato Módica. L'Atletico Mineiro, che si era già qualificato con due turni di anticipo, chiude la fase a girone con un altro successo, il quinto in sei giornate. Il "Galo" all'Arena MRV di Belo Horizonte annienta 4-0 il Caracas, senza ombra di dubbio la peggiore formazione di questa edizione. Nella prima frazione vanno in rete Alisson e due volte Pedrinho, mentre nel finale è Hulk a calare il poker
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Copa Sudamericana - Fase a gironi (Giornata 6)
Anche in Copa Sudamericana la notte ha emesso i suoi verdetti. Nel Gruppo C il Belgrano accede agli ottavi e vince anche il girone, questo grazie alla fantastica vittoria ottenuta in Brasile. Il "Pirata" infatti sbanca 2-1 il Beira Rio di Porto Alegre con una doppietta dello stagionato Chavarría che manda al tappetto l'Internacional, per il "Colorado" a segno Borrè. Tuttavia il ko dei brasiliani ancora non decide la seconda piazza, nonostante nell'altro match del girone il Delfín abbia vinto il suo incontro, questo perché i brasiliani hanno ancora due partite da giocare, sospese per via dei gravi danni che ha causato il maltempo nella regione del Rio Grande do Sul, tra cui lo scontro diretto proprio con gli ecuadoregni, che intanto restano secondi in virtù dell'emozionate 4-3 ottenuto all'Estadio Jocay di Manta sul Real Tomayapo. Primo tempo di fuoco con i boliviani che vanno addirittura a riposo sul 3-2. Graneros dopo nemmeno un minuto di gioco porta avanti gli ospiti. Passano 120 secondi e Messiniti ha già ripreso i "Verdiblanco". Nuovo vantaggio boliviano all'11' con Noble, ma al 22' il Delfín la riprende con il "Pipa" Elordi. Al 32' Rioja realizza il 3-2 per il Real Tomayapo, tuttavia prima di andare al riposo Messiniti avrebbe la possibilità di segnare il 3-3, ma l'argentino sbaglia un rigore. Nella ripresa però gli ecuadoregni entrano in campo con cattiveria. Miño al 75' trova il 3-3 e nemmeno un minuto più tardi i "Cetáceos" piazzano pure il 4-3 con "Tin" Angulo, al suo terzo gol nella competizione. Nel Gruppo F c'era da assegnare solo il primo posto che alla fine va al Corinthians che nello scontro diretto supera 3-0 il Racing. Gli uruguagi si presentano alla Neo Química Arena di São Paulo da primi della classe, ma nulla possono contro i paulisti, che chiudono la contesa già nei primi 45 minuti con un centro del "Mago" Garro e un'autorete di Ferreira. Nella ripresa a blindare la vittoria ci pensa Igor Coronado. Nell'altra gara del girone invece l'Argentinos Juniors chiude il torneo con un successo casalingo. Alla Paternal di Buenos Aires il "Bicho" piega 2-1 il Club Nacional. Match che gli argentini risolvono in nemmeno venti minuti di gioco, a segno il "Pupa" Heredia e Batallini su rigore. Per i paraguayani il punto della bandiera lo firma Arévalo. Anche nel Gruppo H si doveva soltanto capire chi avrebbe evitato il playoff con una terza scesa dalla Copa Libertadores tra il Racing e il Bragantino. Argentini e brasiliani partivano con gli stessi punti, ma con i primi che avevano però una migliore differenza reti. Un criterio che al termine dei 90 minuti non serve perché il Bragantino nella trasferta all'Estadio Francisco Sánchez Rumoroso pareggia 1-1 con il Coquimbo Unido. Un 1-1 che per i paulisti arriva soltanto all'ottavo minuto di recupero con un rigore di Helinho, che impatta l'iniziale vantaggio cileno con il "Comandante" Chávez. Il Racing invece al Cilindro di Avellaneda piega agevolmente per 3-0 lo Sportivo Luqueño. Gara aperta al 10' da "Maravilla" Adrián Martinez, poi dopo il 2-0 al 35' di Salas, è l'altro Martínez, il "Tanque" Roger, e segnare nella battue conclusive dell'incontro il tris su rigore
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Messico - Liga MX (Apertura e Clausura)
Quella che si é vissuta in Messico è stata una stagione dominata in tutto e per tutto dal Club América. La squadra più vincente della nazione è ritornata prepotentemente a dettare legge, cosa che dalle parti di Città del Messico non accadeva da molto tempo. L'ultimo scudetto vinto dalle "Águilas" risaliva infatti al 2018. Da allora sono arrivate stagioni alquanto deludenti, controbilanciate da qualche piazzamento, come la finale dell'Apertura 2019, ma nell'insieme il Club América ha fatto molta fatica a competere con le altre avversarie. Non quest'anno però. Grazie anche alle ingenti somme di denaro spese per il mercato, gli "Azulcremas" hanno messo su una sorta di corazzata, che già nel primo semestre mette in chiaro le cose. Miglior attacco, miglior difesa e primo posto nella regular season (con tanto di 7 punti di distacco inflitti al Monterrey secondo) sono un bel biglietto da visita per presentarsi al meglio alla fase finale, con il Club América che ai quarti elimina il Club León, con un pareggio in trasferta per 2-2, e una vittoria casalinga per 2-0. In semifinale le "Águilas" annientano già nella gara di andata l'Atletico San Luís (5-0 a domicilio) e poco importa se poi all'Azteca arriva un ko per 2-0. Nella doppia finale con il Tigres UANL entrambe le sfide si chiudono in parità. 1-1 all'Estadio Univesitario di San Nicolás de los Garza, con vantaggio "Azulcremas" con un rigore del "Bufalo" Henry Martín, e pareggio "Felinos" di Herrera. Al ritorno all'Azteca di Città del Messico il risultato non si schioda dallo 0-0. Tuttavia nei supplementari, complice anche un primo rosso inflitto al Tigres (espulso all'80' Fulgencio), il Club América ha una marcia in più. Appena iniziati gli extra time il colombiano Quiñones (ma naturalizzato messicano tanto da aver debuttato nella Tricolor) porta in vantaggio gli "Azulcremas", poi gli ospiti restano addirittura in nove (doppio giallo a Guzmán nel giro di tre minuti) e per i "Felinos" si abbassa il sipario, con il "Cachorro" Richard Sánchez e il "Cebecita" Jonathan Rodríguez che fissano il risultato su 3-0 e consegnano ai capitolini il 14esimo titolo nazionale. Anche nel secondo semestre la squadra del tecnico brasiliano André Jardine fa sua la prima fase. Questa volta però il Club América la spunta solo per due punti su un agguerrito Cruz Azul. Ai quarti i campioni in carica riescono a passare il turno contro il Pachuca solo in virtù del miglior piazzamento nella regular season, infatti le due sfide contro i "Los Tuzos" si chiudono entrambe in parità (due 1-1). In semifinale le "Águilas" sono attese dal SuperClásico con il Guadalajara, che non vince la Liga MX dal 2017. La gara di andata in trasferta si chiude con un pari a reti inviolate, mentre al ritorno il Club América piega le "Chivas" di misura e vola in finale contro il Cruz Azul. Il primo round del Clásico Joven va in scena all'Estadio de la Ciudad de los Deportes di Città del Messico e la sfida termina 1-1. Succede tutto nei primi 15 minuti di gioco, con i padroni di casa del Cruz Azul che passano in vantaggio al 7' con Antuna, ma che vengono ripresi poco dopo da Quiñones. Al ritorno nello splendido scenario dell'Azteca basta una rete del "Bufalo" Henry Martín su rigore per mettere le mani sullo scudetto numero 15, e lasciare i rivali capitolini a 9. Un titolo passato sia dalla solidità difensiva, con il Club América che in entrambi i tornei è stata la squadra che ha subito meno gol, ma anche da un attacco atomico, dove si sono esaltati Quiñones ed Henry Martín, 18 gol il primo e 16 il secondo. Preziose in mezzo al campo le geometrie del cileno Jorge Váldes (15 gol e 5 assist), come le scorribande sulle fasce di Zendejas (autore anche di 9 reti e 6 assist). Bene il nazionale uruguagio Jonathan Rodríguez, che ha giocato un buon Apertura (7 gol), per poi essere ceduto in MLS al Portland per 4 milioni di euro dopo le prime 5 giornate del Clausura, dove aveva segnato una rete
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Francesco Gonzalez

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Messico - Liga MX (Apertura e Clausura)
Quella che si é vissuta in Messico è stata una stagione dominata in tutto e per tutto dal Club América. La squadra più vincente della nazione è ritornata prepotentemente a dettare legge, cosa che dalle parti di Città del Messico non accadeva da molto tempo. L'ultimo scudetto vinto dalle "Águilas" risaliva infatti al 2018. Da allora sono arrivate stagioni alquanto deludenti, controbilanciate da qualche piazzamento, come la finale dell'Apertura 2019, ma nell'insieme il Club América ha fatto molta fatica a competere con le altre avversarie. Non quest'anno però. Grazie anche alle ingenti somme di denaro spese per il mercato, gli "Azulcremas" hanno messo su una sorta di corazzata, che già nel primo semestre mette in chiaro le cose. Miglior attacco, miglior difesa e primo posto nella regular season (con tanto di 7 punti di distacco inflitti al Monterrey secondo) sono un bel biglietto da visita per presentarsi al meglio alla fase finale, con il Club América che ai quarti elimina il Club León, con un pareggio in trasferta per 2-2, e una vittoria casalinga per 2-0. In semifinale le "Águilas" annientano già nella gara di andata l'Atletico San Luís (5-0 a domicilio) e poco importa se poi all'Azteca arriva un ko per 2-0. Nella doppia finale con il Tigres UANL entrambe le sfide si chiudono in parità. 1-1 all'Estadio Univesitario di San Nicolás de los Garza, con vantaggio "Azulcremas" con un rigore del "Bufalo" Henry Martín, e pareggio "Felinos" di Herrera. Al ritorno all'Azteca di Città del Messico il risultato non si schioda dallo 0-0. Tuttavia nei supplementari, complice anche un primo rosso inflitto al Tigres (espulso all'80' Fulgencio), il Club América ha una marcia in più. Appena iniziati gli extra time il colombiano Quiñones (ma naturalizzato messicano tanto da aver debuttato nella Tricolor) porta in vantaggio gli "Azulcremas", poi gli ospiti restano addirittura in nove (doppio giallo a Guzmán nel giro di tre minuti) e per i "Felinos" si abbassa il sipario, con il "Cachorro" Richard Sánchez e il "Cebecita" Jonathan Rodríguez che fissano il risultato su 3-0 e consegnano ai capitolini il 14esimo titolo nazionale. Anche nel secondo semestre la squadra del tecnico brasiliano André Jardine fa sua la prima fase. Questa volta però il Club América la spunta solo per due punti su un agguerrito Cruz Azul. Ai quarti i campioni in carica riescono a passare il turno contro il Pachuca solo in virtù del miglior piazzamento nella regular season, infatti le due sfide contro i "Los Tuzos" si chiudono entrambe in parità (due 1-1). In semifinale le "Águilas" sono attese dal SuperClásico con il Guadalajara, che non vince la Liga MX dal 20017. La gara di andata in trasferta si chiude con un pari a reti inviolate, mentre al ritorno il Club América piega le "Chivas" di misura e vola in finale contro il Cruz Azul. Il primo round del Clásico Joven va in scena all'Estadio de la Ciudad de los Deportes di Città del Messico e la sfida si chiude 1-1. Succede tutto nei primi 15 minuti di gioco, con i padroni di casa del Cruz Azul che passano in vantaggio al 7' con di Antuna, ma che vengono ripresi poco dopo da Quiñones. Al ritorno nello splendido scenario dell'Azteca basta una rete del "Bufalo" Henry Martín su rigore per mettere le mani sullo scudetto numero 15, e lasciare i rivali capitolini a 9. Un titolo passato sia dalla solidità difensiva, con il Club América che in entrambi i tornei è stata la squadra che ha subito meno gol, ma anche da un attacco atomico, dove si sono esaltati Quiñones ed Henry Martín, 18 gol il primo e 16 il secondo. Preziose in mezzo al campo le geometrie del cileno Jorge Váldes (15 gol e 5 assist), come le scorribande sulle fasce di Zendejas (autore anche di 9 reti e 6 assist). Bene il nazionale uruguagio Jonathan Rodríguez, che ha giocato un buon Apertura (7 gol), per poi essere ceduto in MLS al Portland per 4 milioni di euro dopo le prime 5 giornate del Clausura, dove aveva segnato una rete
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Curioso come quella che si proclama "la miglior squadra del continente" non prenderà parte al prossimo mondiale per club... Neanche il fatto di essersi laureato bicampeón cancellerà la loro delusione
 
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Curioso come quella che si proclama "la miglior squadra del continente" non prenderà parte al prossimo mondiale per club... Neanche il fatto di essersi laureato bicampeón cancellerà la loro delusione
Ti dirò a me questo nuovo Mondiale per Club mi sembra la solita baggianata per fare soldi e basta. Un torneo che ha la stessa valenza di un trofeo Birra Moretti visto anche il criterio usato per scegliere le squadre. Ok ci sono tanti grandi club ma mi domando cosa avrà mai fatto il Red Bull Salisburgo per accedervi, se non elargire moneta sonate alla FIFA
 
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Ti dirò a me questo nuovo Mondiale per Club mi sembra la solita baggianata per fare soldi e basta. Un torneo che ha la stessa valenza di un trofeo Birra Moretti visto anche il criterio usato per scegliere le squadre. Ok ci sono tanti grandi club ma mi domando cosa avrà mai fatto il Red Bull Salisburgo per accedervi, se non elargire moneta sonate alla FIFA
D'accordissimo. Il tema è che per il Real magari sarà un torneo estivo e poco altro, però per le messicane... Ovvio che poter sfidare i blancos (oltre a instascare decine e decine di mln di €) significa tutto per loro
E poi ripeto
Il fatto che il piccolo gruppo Pachuca possa riuscire a piazzare entrambi i suoi club (Leon e Pachuca appunto) mentre l'America della potentissima Televisa no... È uno smacco pazzesco. Tanto che nonostante i 3 titoli stagionali, la stagione per qualcuno resta fallimentare e il tecnico, Jardine, resta in bilico
 
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Copa Libertadores - Fase a gironi (Giornata 6)
Nella notte si sono giocate altre 6 partite e non sono di certo mancate le emozioni. Nel Gruppo A per decretare la seconda bisogna usare come criterio i gol segnati in trasferta. Colo Colo e Cerro Porteño finiscono infatti a pari merito con 6 punti e lo stesso numero di gol fatti, di gol subiti e differenza reti. A passare alla fine è il Colo Colo che in trasferta ha segnato tre gol rispetto ai due dei paraguayani, che nell'ultima giornata impattano in casa per 1-1 nello scontro diretto. All'Estadio General Pablo Rojas di Asunción succede tutto nel primo tempo, con vantaggio cileno al 23' su rigore della "Joya" Palacios e pareggio al 35' del "Ciclón" con il "Pachi" Carrizo, con i paraguayani che si devono accontentare di finire in Copa Sudamericana. Nell'altra gara del girone il Fluminense chiude la prima fase da imbattuto con i campioni in carica che al Maracana di Rio de Janeiro la spuntano 3-2 sull'Alianza Lima. I peruviani vanno al riposo in vantaggio, rete al 7' di Arregui. Scoppiettante l'avvio di ripresa con i carioca che pareggiano al 47' con Keno, vanno di nuovo sotto al 50' per mano del colombiano Serna. ma al 52' Marcelo ristabilisce la parità, fino al definitivo 3-2 siglato da John Kennedy ad 8 minuti dal termine. Nel Gruppo B c'era da assegnare il primato e il posto in Copa Sudamericana con due scontri diretti che coinvolgevano le quattro squadre del girone. La vetta se l'aggiudica il São Paulo che al Morumbì batte il Talleres 2-0, gol di Lucas Moura e Luciano, e aggancia a quota 13 gli argentini, tuttavia la differenza reti premia i paulisti. Per il terzo posto invece il Barcelona SC agguanta il pass per la Copa Sudamericana superando in casa un Cobresal che era chiamato a vincere a tutti i costi per sorpassare in classifica proprio gli "Amarillos". All'Estadio Monumental di Guayaquil gli ecuadoregni al 18' sono già avanti di due gol, in rete il "Polaco" Fydriszewski e il "Kitu" Damián Díaz. Dell'uruguagio Coelho il gol che solo virtualmente riaprire i giochi per i cileni. Nel Gruppo C clamoroso quello che succede a La Plata con l'Estudiantes che viene eliminato dalla Copa Libertadores. All'Estadio José Luis Hirschi il "Pincha" viene battuto 4-3 dall'Huachipato. Sono gli argentini a partire meglio sbloccando la contesa al 12' con uno dei due gol della serata di Javier Correa. Tuttavia nelle battute finali della prima frazione i cileni ribaltano il punteggio con Maxi Rodríguez e un'autogol di Romero. Nella ripresa Correa al 49' segna il 2-2, ma 120 secondi più tardi gli ospiti rimettono il muso avanti con Maxi Gutiérrez. Al 63' il "Ruso" Ascacibar impatta il match per l'Estudiantes, che però al 95' viene gelato dal 4-3 di Villanueva e adesso il "Pincha" può solo sperare nella Copa Sudamericana, mentre l'Huachipato dovrà difendere la seconda piazza. Entrambe le squadre hanno infatti una partita da recupere con il Gremio, terzo con 6 punti. I brasiliani per i noti fatti legati al maltempo che ha flagellato il Rio Grande do Sul, devono recuperare ancora due partite, e teoricamente possono anche finire primi. Intanto si prendono tre punti importanti all'Estadio Couto Pereira di Curitiba battendo con un sonoro 4-0 il The Strongest, già sicuro di un posto per la fase finale. Un poker ai boliviani firmato da Soteldo, João Pedro, Everton Galdino e infine Gustavo Nunes
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Copa Sudamericana - Fase a gironi (Giornata 6)
Anche in Copa Sudamericana erano sei le partite in agenda. Nel Gruppo A l'Independiente Medellín e l'Always Ready avevano già staccato il biglietto per la fase finale, tuttavia nello scontro diretto c'era da assegnare il primato così ad evitare il playoff con una terza proveniente dalla Copa Libertadores. Una prima piazza che se la prendono i colombiani che all'Estadio Atanasio Girardot di Medellín fanno letteralmente a pezzi i boliviani, che erano saliti in Colombia da primi della classe. Gli ospiti però almeno nel primo tempo reggono la pressione e vanno al riposo sullo 0-0, ma nella ripresa l'Always Ready si eclissa. In dieci minuti l'Independiente Medellín impallina tre volte la difesa "Albirroja". Al 47' segna Ménder García, al 52' autorete del portiere Baroja, e tre minuti più tardi Brayan León sigla il suo quinto gol in Copa Sudamericana. Nel finale c'é gloria anche per Yairo Moreno che chiude il poker. Nell'altra gara del girone Defensa y Justicia e Universidad César Vallejo non avevano più nulla da chiedere. Alla fine a spuntarla sono i peruviani che sbancano l'Estadio Norberto Tomaghello di Florencio Varela con un'autogol al 90' di Aguilera. Nel Gruppo D missione compiuta per il Boca Juniors, anche se gli "Xeneizes" si devono accontentare del secondo posto. Alla Bombonera di Buenos Aires gli argentini nello scontro diretto con il Nacional Potosí entrano in campo cattivi, tanto che quando il tabellone dello stadio scocca il 20' il Boca è già in vantaggio 3-0, grazie ai centri di Zenón, del "Matador" Cavani, sempre più leader della squadra di mister Diego Martínez, e del "Chelo" Saracchi. Di Rojo in apertura di ripresa il definitivo 4-0 per gli "Xeneizes". Primo posto per il Fortaleza che in casa batte per 2-1 lo Sportivo Trinidense. All'Arena Castelão i brasiliani archiviano la pratica paraguayana nella prima frazione con le realizzazioni degli argentini Pochettino e del "Gato" Lucero, e solo al 93' subiscono il gol della bandiera avversaria di Rayer. Nel Gruppo G non si giocava praticamente nulla. Tutto era stato deciso nella giornata precedente. Il Lanús primo perde in casa con il Cuiabá secondo. A decidere la sfida alla Fortaleza è un centro al 51' del paraguayano Pitta. Si chiude invece 1-1 il match tra il Metropolitanos e il Deportivo Garcilaso. All'Estadio Olimpico de la UCV di Caracas i venezuelani riescono finalmente a conquistare il loro primo punto. I "Los Violetas" al 37' vanno pure sotto con Erustes, ma al 44' Flores segna l'1-1 che resiste fino al triple fischio dell'arbitro
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Europei Under 17 - Quarti di Finale
Si sono giocati i primi due quarti di finale dell'Europeo Under 17. La prima nazionale a staccare il pass per le semifinali è la Danimarca che batte ai calci di rigore la Repubblica Ceca. All'Ammochostos Stadium di Larnaca la partita si chiude sul risultato di 1-1. Il ceco Penxa, al suo quarto gol nel torneo, al 71' porta in vantaggio i suoi, ma i danesi all'82' riescono ad impattarla con il bomber dell'Arsenal Obi. Ai rigori la Danimarca si impone poi per 5-3, con errore deciso per la Repubblica Ceca di Moudry. Nell'altro quarto Austria e Serbia all'AEK Arena di Larnaca danno vita ad una bellissima partita che si chiude 3-2 a favore della nazionale dei Balcani. Pronti via e dopo appena 23 secondi Adejenughure porta in vantaggio gli austriaci. La risposta dei serbi non si fa attendere e al 4' la nazionale del CT Damjanovic ha già trovato l'1-1 con Rankovic. L'esterno offensivo di scuola Stella Rossa è in palla e nel recupero della prima frazione porta la Serbia sul 2-1, che al 56' segna anche il tris con Cvetkovic. Nel finale l'Austria prova a rifarsi sotto ancora con Adejenughere (quarto gol per l'attaccante di origine nigeriane) ma alla fine sono gli slavi a fare festa
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Andorra - Copa Constitució (Finale)
La 32esima edizione della Coppa d'Andorra viene vinta dall'UE Santa Coloma. All'Estadi Nacional di Andorra la Vella i gialloneri piegano ai supplementari il Pas de la Casa, alla sua prima finale della coppa nazionale. A decidere l'incontro e consegnare all'UE Santa Coloma la sua quarta Copa Costitució, è una rete al 117' di Chouaib
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Copa Libertadores - Fase a gironi (Giornata 6)
Ultime quattro partite che chiudono di fatto la fase a gironi. Nel Gruppo F il San Lorenzo riesce a mantenere la seconda piazza. Il "Ciclón" all'Allianz Parque di São Paulo pareggia per 0-0 con il Palmeiras e conquista quel punto che gli serviva per finire davanti all'Independiente del Valle. Gli ecuadoregni all'Estadio Banco Guayaquil di Quito battono 2-1 il Liverpool, ma non basta. I "Negriazul" ottengono comunque un posto in Copa Sudamericana grazie alla doppietta di Lautaro Díaz, inframezzata dal temporaneo 1-1 degli uruguagi con Agustín González. Nel Gruppo H non c'era molto da dire, con River Plate e Nacional già qualificate per gli ottavi. Gli argentini chiudono comunque da imbattuti con il 2-0 inflitto al Monumental di Buenos Aires al Deportivo Táchira, doppietta nella ripresa del colombiano Borja. Gli uruguagi invece vanno ko in Paraguay con il Libertad. All'Estadio La Huerta di Asunción sono gli ospiti ad aprire le danze con Franco Romero al 13', ma i paraguayani al 29' la riprendono con l'eterno "Tacuara" Cardozo (41 anni compiuti da poco), e prima di andare al riposo mettono anche la freccia del sorpasso con Alejandro Silva, per una vittoria che permette ai bianconeri di accedere alla Copa Sudamericana
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Copa Sudamericana - Fase a gironi (Giornata 6)
Si chiude la fase a gironi anche in Copa Sudamericana. Nel Gruppo B il Cruzeiro scippa il primo posto all'Universidad Cátolica evitando così di giocarsi il playoff. Nello scontro diretto disputato all'Estadio Mineirão di Belo Horizonte, la "Raposa" piega gli ecuadoregni con un centro a dieci minuti dalla fine di Rafael Silva. Nello stesso girone l'Unión La Calera e l'Alianza avevano come unico obiettivo quello di non finire ultimi. A spuntarla sono i colombiani che espugnano l'Estadio Ester Roa Rebolledo di Concepeción grazie ad un rigore al 73' di Figueroa. Nel Gruppo E la sorpresa della serata la scrive lo Sporitvo Ameliano. I paraguayani in un solo colpo si prendono la qualificazione e anche il primato, tutto questo andando a sbancare l'Arena da Baixada di Curitiba. Contro un'Athletico Paranaense comunque già qualificato, l'eroe della serata in Brasile diventa Torales. Resta invece al palo il Danubio che anche con una vittoria sarebbe stato eliminato. Gli uruguagi all'Estadio Centenario di Montevideo non vanno però oltre lo 0-0 con il Rayo Zuliano
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