Jupiler Pro League
Parte nel fine settimana il campionato belga, e diamo dunque uno sguardo a quelle squadre che almeno sulla carta lotteranno per finire tra i primi 4 posti per poi giocarsi i playoff per il titolo
Il Club Brugge resta la favorita numero uno per la vittoria finale. Impossibile negarlo visto che i Blauw en Zwart hanno vinto gli ultimi tre campionati consecutivi. Certo l'ultimo è stato forse quello più complicato. Nessuno si aspettava un Union St. Gilloise così competitivo, con il Brugge che nella stagione regolare è riuscito a fatica a tenere la scia della matricola. Poi però il dimezzamento dei punti nella fase playoff e il braccino corto che ha colpito i rivali, hanno permesso ai neroblu di vincere l'ennesima Jupiler Pro League. Con il Belgio che dalla stagione 2023/2024 non avrà più un posto assicurato alla fase a gironi della nuova Champions League, il patron Bart Verhaghe anche quest'anno ha potuto investire una buona parte dei soldi provenienti dall'ingresso nella massima competizione europea al rafforzamento di una rosa di per sé già buona. Così ecco che i belgi per 6 milioni di euro vanno a prendere l'interessante terzino olandese Bjorn Meijer di scuola Groningen, una delle poche note liete dell'anonimo campionato disputato dai biancoverdi. Altri 5 milioni e mezzo sono stati spesi per scippare Casper Nielsen all'Union St. Gilloise, autentico faro nel gioco dei gialloblu, autore di 7 reti e 6 assist. 5 invece i milioni che il Brugge ha versato al Barcellona per portare in Belgio Ferran Jutglá. L'attaccante catalano in prima squadra ha giocato pochissimo, ma con la formazione B ha messo a segno 19 reti. Infine dal Besiktas il club delle Fiandre ha preso a costo zero il canadese Cyle Larin, che nelle ultime due stagioni ad Istanbul ha segnato 26 gol
Riuscirà felice Mazzú a riportare l'Anderlecht alla vittoria? Il trasferimento più sorprendente dell'estate è stato sicuramente quello del personaggio che solo pochi mesi fa è stato eletto allenatore dell'anno in Belgio. Felice Mazzú ha portato l'Union St. Gilloise ad un passo dal vincere la Jupiler Pro League da squadra neopromossa, e adesso affronta la sfida più grande della sua carriera: riportare l'Anderlecht a vincere il campionato dopo 5 anni dall'ultima affermazione. Mazzú è stato preso con un obiettivo chiaro: ottenere risultati. E questo fin da subito, con i biancomalva che vanno a caccia della qualificazione alla fase a gironi di Conference League. Le ambizioni di Mazzú sono importanti, ma il rischio di bruciarsi è comunque dietro l'angolo. Il presidente Wouter Vandenhaute intende dare al nuovo allenatore la possibilità di dimostrare di poter allenare un grande club. Ma la leggendaria impazienza dell'imprenditore belga mette una certa pressione sull'allenatore. Sul mercato l'Anderlecht ha avuto un solo unico obiettivo, rinforzare il suo parco attaccanti, con uno sguardo alla linea verde. Così dall'Inter è arrivato Sebastiano Esposito mentre dal Wolverhampton Wanderers il portoghese Fabio Silva (entrambi in prestito). La dirigenza biancomalva è poi andata in Ecuador a prelevare il giovanissimo Nilson Angulo dalla LDU Quito, mentre la fascia destra è stata rinforzata con l'acquisto per 3 milioni di euro del 20enne nigeriano Ishaq Abdulrakaz, in arrivo dagli svedesi del Norrköping
Lo Standard Liegi è il più grande cantiere edile in Belgio, almeno calcisticamente parlando. La sfida della nuova proprietà 777 Partners è tanto bella quanto complicata . Il gruppo americano ha iniziato la sua rivoluzione con l'arrivo di Ronny Deila come nuovo allenatore, e di Fergal Harkin, che prende il posto di direttore sportivo. ll nuovo management sembra avere le idee chiare e anche molto ambiziose. Lo Standard deve tornare rapidamente alla ribalta e riprendersi un posto di élite nel campionato belga. La rivoluzione sarà profonda. Un cambiamento che non può che essere positivo dopo una delle peggiori stagioni della storia recente per i Rouches, che hanno chiuso il campionato al 14mo posto. Se le ambizioni dietro le quinte sono importanti, i fatti però vedono uno Standard a dir poco inattivo sul mercato, A conti i fatti il club di Liegi ad oggi ha preso solo Noah Ohio, attaccante anglo-olandese che la passata stagione ha giocato tra le fila degli austriaci dell'Austria Vienna. Troppo poco per sperare di ritornare fin da subito nelle posizioni che contano
Tutti gli occhi saranno sicuramente puntati sull'Union St Gilloise. Il popolo di Bruxelles sta per vivere una mini-rivoluzione. Sono state apportate poche modifiche, ma comunque importanti, come la partenza dell'allenatore Felice Mazzú, direzione Anderlecht. Al suo posto la società gialloblu ha voluto proseguire l'ottimo lavoro svolto da Mazzù, e la panchina è stata dunque affidata a Karel Geraerts. L'ex vice nel nuovo tecnico dell'Anderlecht avrà le spalle abbastanza forti da non far rimpiangere il suo mentore? Solo il tempo lo potrà dire, ma dalle parti di Bruxelles credono molto nelle sue doti. L'Union dovrà anche fare a meno di alcuni giocatori chiave della scorsa stagione. A cominciare da Deniz Undav finito al Brighton e Casper Nielsen, acquistato dal Brugge, due tra i giocatori più importanti dell'Union dei miracoli, che in questa stagione non potrà ovviamente puntare più sul fattore sorpresa. Ripetere l'exploit dello scorso campionato sarà una vera e propria impresa, specialmente se poi l'Union dovesse centrare la qualificazione alla fase a gironi di Champions League. Il mercato invece è stato fatto cercando i soliti giovani da svezzare e poi lanciare, come l'attaccante tedesco, ma con origini spagnole, Dennis Eckert Ayensa, che arriva però da una stagione complicata all'Ingolstadt. In difesa invece le scommesse arrivano dalla terza divisione inglese, con l'acquisto di Ross Sykes dall'Accrington Stanley, e dal campionato cadetto belga, con l'arrivo di Viktor Boone dal Deinze. L'unica acquisto di spessore è stato quello del centrocampista centrale Lazare Amani, motorino ivoriano dello Sporting Charleroi
Linea verde e qualità è questa la forza dello Sporting Charleroi. Quando è arrivato un anno fa, l'allenatore Edward Still (che ha appena 32 anni) sta facendo giocare alla sua squadra un calcio moderno e lungimirante. Un progetto che dalle parti della Vallonia sperano di poter vedere realizzato conquistando quella quarta piazza che permetterebbe di accedere ai playoff per lo scudetto. Nell'ultima stagione le Zebre sono arrivate seste, e in molti ancora si domandano se la partenza di Shamar Nicholson non abbia tarpato le ali alle ambizioni dei bianconeri. Con 13 reti in 18 partite l'attaccante giamaicano stava permettendo al Charleroi di restare in scia delle prime 5, ma poi la cessione a Gennaio allo Spartak Mosca per 8 milioni di euro, è stata difficile da rimpiazzare. Il testimone di Nicholson lo aveva preso poi Vakoun Issouf Bayo, ma anche l'attaccante ivoriano (che ha segnato 7 reti) in questo mercato estivo ha fatto le valige direzione Watford. A questo punto al Charleroi manca un puntero, ma in attesa di sviluppi su questo fronte, tecnico e società hanno voluto dare più spazio al rafforzamento della difesa e della linea mediana. Da questo punto di vista davvero ottimi i colpi a parametro zero del danese Jonas Bager e del mediano francese Damien Marcq, provenienti entrambi dall'Union St. Gilloise. Due invece gli acquisti in porta, con Pierre Patron del Le Mans e il giovane Martin Delavallée preso dal Mouscron
Non c'é che dire, Paul Gheysens spende generosamente. Il presidente dell'Antwerp, uno degli uomini d'affari più importanti del paese, vuole portare la sua squadra a vincere finalmente qualcosa. Dal suo ritorno nell'élite del calcio belga, il "Grande Vecchio" come viene chiamato l'Antwerp, ha un solo obiettivo. Vale a dire, diventare campione nazionale. In questi anni gli Antwerpers sono sempre partiti come formazione in grado di poter dare fastidio alle big del calcio belga, ma alla fine il Brugge (vista anche la crisi di Anderlecht e Standard) nelle ultime tre stagioni ha sempre dato una pista a tutti, mentre il passato campionato la sorpresa è stata l'Union. La colpa di questo mancato salto di qualità sta probabilmente nella inesperienza dei dirigenti, e a tal proposito il patron del club spera di aver posto fine a questi problemi portando nella sua scuderia Marc Overmars come direttore sportivo e Mark Van Bommel come allenatore. Questi due grandi nomi del calcio olandese sono chiamati ad invertire il trend di bella e incompiuta, per riportare un titolo che che dalle parti delle Fiandre manca dal 1957. Mark Van Bommel potrà contare su una rosa di alta qualità e nel mercato la società non ha certo badato a spese. Sono infatti arrivati pezzi da novanta come Toby Alderweireld, giocatore di grande esperienza che ha militato in squadra prestigiose come Ajax, Tottenham Hotspur e Atletico Madrid. Per farlo ritornare in patria l'Antwerp ha pagato 4 milioni di euro ai qatarioti dell'Al Duhail. In attacco invece è stato acquistato dai messicani del Monterrey il nazionale olandese Vincent Janssen, che sbarca nel campionato belga a fronte di una spesa di quasi 6 milioni di euro. L'Antwerp però ha anche guardato al futuro con l'arrivo di due grandi speranze, l'ecuadoriano Anthony Valencia dell'Independiente del Valle e soprattutto Christopher Scott, talento tedesco arrivato dal Bayern Monaco
Nonostante il Gent non sia riuscito ad accedere alla fase playoff scudetto della Jupiler Pro League, la stagione dalle parti delle Fiandre Orientali è stato più che positiva. Sono ormai diversi anni che i Buffalo's si sono stabilizzati nei quartieri alti della classifica, riuscendo anche a conquistare diverse partecipazioni alle coppe europee. Merito di un lavoro certosino e oculato da parte della proprietà che dal 1999 fa capo a Ivan De Witte. Dal suo arrivo a Gand l'imprenditore belga ha preso una squadra che si accontentava di vivacchiare a metà classifica, portandola dopo un lungo percorso di crescita a vincere uno storico campionato nel 2016, una Supercoppa e due Coppe del Belgio, l'ultima arrivata proprio nella passata stagione ai rigori contro l'Anderlecht. Per questo motivo il quinto posto non è stato visto come un fallimento, visto e considerato che l'accesso ai playoff è sfuggito per un misero punto, complice il beffardo 2-2 alla penultima giornata subito nelle battute finali contro il Cercle Brugge, che di fatto ha privato i Buffalo's della possibilità di giocarsi un titolo che sarebbe stato comunque impossibile da conquistare. Sul mercato la società fino a questo momento è rimasta un po' a guardare. L'unico acquisto è quello di Hugo Cuypers del Mechelen. La punta 25enne, che è costata 4 milioni di euro, arriva da un ottimo campionato giocato tra le fila dei giallorossi, dove ha messo a segno 13 reti
Anno nuovo vita nuova a Genk che cerca di ritrovare un posto tra le grandi dopo una stagione dove nulla è andato come previsto. Silurato a Dicembre John van den Brom, che pure l'anno prima aveva portato la squadra a vincere la sua quinta Coppa del Belgio, la panchina è stata affidata al tedesco Bernd Storck. Un avvicendamento che non ha portato i frutti sperati. I De Smurfen non hanno mai dato l'impressione di poter tenere il ritmo delle prime 5 ed hanno chiuso il loro campionato con un anonimo ottavo posto. Per questo motivo in estate c'é stata una nuova rivoluzione. Il proprietario Peter Croonen, che dal 2019 al 2021 è stato anche presidente della Pro League, che tutela gli interessi di alcune squadre di calcio professionistiche ed è responsabile dell'organizzazione della Jupiler Pro League, con una mossa a sorpresa ha dato il ben servito a Storck per poi mettere sotto contratto Wouter Vrancken, il grande artefice delle ultime due salvezze ottenute in carrozza dal Mechelen. Il nuovo allenatore conosce bene l'ambiente, avendoci giocato per due stagioni tra il 2006 e il 2008, ma ha anche tra le mani la classica patata bollente, con la piazza che vuole ritornare competitiva. Vrancken in patria è considerato un tecnico dal doppio volto. Le sue squadre infatti giocano un calcio offensivo, ma allo stesso tempo subiscono molto dietro, però fino a questo momento i risultati sono dalla sua, e adesso a 43 anni ha la grande chance di potersi misurare in una piazza importante come quella di Genk. Nonostante il cambio in panchina, per adesso dalle parti della provincia del Limburgo si è vista solo una faccia nuova, che è quella del talentuoso trequartista Nicolás Castro prelevato per oltre 3 milioni di euro dal Newell's Old Boys. Tecnicamente l'argentino non si discute, e nel 4-2-3-1 di Vrancken potrebbe esaltarsi, ma bisognerà comunque vedere se il fantasista albiceleste riuscirà ad adattarsi ad una realtà così diversa da quella a cui era abitato