⚽ Calcio Estero [News e Commenti]

Xabier

Allievi A
23 Luglio 2021
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Ecco un'altra notizia che arriva dai Paesi Baschi. L'allenatore dell'Athletic Bilbao Marcelino Garcia Toral, lascia l'incarico di allenatore de "Los Leones".
Questa mattinata era prevista la conferenza stampa dell'allenatore, insieme al capitano Iker Muniain ed il presidente Aitor Elizegi. Durante la conferenza si viene a sapere dell'addio del tecnico asturiano. La possibile causa della dimissione è il cambio di presidente. Il 24 giugno ci saranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente dei baschi. Fra i candidati non c'è l'attuale presidente Aitor Elizegi. Se sarebbe rimasto il presidente, forse Marcelino potrebbe essere rimasto. Ancora il nome del sostituto non si sa. I candidati ad essere presidente sono: Iñaki Arechabaleta e Ricardo Barkala.
I due candidati non avevano intenzione di restare con Marcelino alla guida dell'Athletic.
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Ronin

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Senior Mod
7 Gennaio 2011
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Ecco un'altra notizia che arriva dai Paesi Baschi. L'allenatore dell'Athletic Bilbao Marcelino Garcia Toral, lascia l'incarico di allenatore de "Los Leones".
Questa mattinata era prevista la conferenza stampa dell'allenatore, insieme al capitano Iker Muniain ed il presidente Aitor Elizegi. Durante la conferenza si viene a sapere dell'addio del tecnico asturiano. La possibile causa della dimissione è il cambio di presidente. Il 24 giugno ci saranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente dei baschi. Fra i candidati non c'è l'attuale presidente Aitor Elizegi. Se sarebbe rimasto il presidente, forse Marcelino potrebbe essere rimasto. Ancora il nome del sostituto non si sa. I candidati ad essere presidente sono: Iñaki Arechabaleta e Ricardo Barkala.
I due candidati non avevano intenzione di restare con Marcelino alla guida dell'Athletic.
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Tecnico bravo, competente, poco appariscente rispetto a certi allenatori che fanno show a bordo campo, in più ovunque è stato ha lasciato dei buoni ricordi. Non avrà sicuramente problemi a trovare una nuova sistemazione
 

Ronin

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7 Gennaio 2011
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Premier League Topscorer: Mohamed Salah (Liverpool) e Son-Hueng Min (Tottenham Hotspur)
Ex equo in Premier League per ciò che concerne la classifica dei marcatori. Con la doppietta nell'ultimo turno rifilata al Norwich City, Son riesce ad acciuffare al primo posto Salah a quota 23 reti. Il bomber egiziano è la terza volta che vince il Premier League Golden Boot (il secondo ex equo). Prima affermazione invece per il sudcoreano. Per quanto riguarda il campionato Manchester City e Liverpool hanno dato vita ad un duello bellissimo che le due squadre hanno portato avanti fino all'ultima giornata, con i Citizens che alla fine riescono a mantenere il punto di vantaggio, anche se gli Sky Blues, nell'anno del decimo anniversario del gol del Kun Aguero che diede la Premier al 93', decidono di fa rivivere le stesse emozioni. A quindici minuti dal termine il City è sotto 2-0 con l'Aston Villa, ma poi nell'arco di 5 minuti ribaltano il risultato e vanno a vincere il campionato

LaLiga Topscorer: Karim Benezema (Real Madrid)
Senza Cristiano Ronaldo, Benzema non solo è diventato il bomber principe del Real Madrid, ma il francese dopo 13 anni che veste la maglia dei Galacticos, riesce finalmente a vincere la classifica di Pichichi. Con Messi al PSG (che insieme a CR7 hanno monopolizzato la classifica marcatori in Spagna), il numero 9 del Real si porta casa il trofeo con 27 reti in 32 presenze. In campionato invece il Real Madrid non ha avuto problemi a mettere le mani sul suo 35mo scudetto. Con un Barcellona che sta vivendo un momento di transizione, e un Atletico un po' logoro dopo che lo aveva visto trionfare nella stagione precedente, l'unica squadra che nel girone di andata prova a tenere testa alle Merengues è il Siviglia, ma poi gli andalusi ritornano nei ranghi e per i Galacticos è un gioco da ragazzi vincere la Liga

Bundesliga Topscorer: Robert Lewandowski (Bayern Monaco)
In attesa di capire se Lewandowski andrà veramente via da Monaco per spostarsi a Barcellona, l'attaccante polacco ha di nuovo stravinto la classifica marcatori in Bundesliga. I 35 gol in 34 partite, oltre a consacrarlo per la settima volta Re dei bomber in Germania, gli varranno anche la Scarpa d'Oro, nessuno più di lui ha segnato così tanto in Europa. Il Bayern invece entra ancora di più nella storia del calcio europeo e con quello di quest'anno vince il suo 10mo scudetto di fila. Nonostante non sia stato il solito Bayern, i bavaresi pur giocando sotto i loro standard hanno vinto la Bundesliga in modo piuttosto agevole, a dimostrazione dello strapotere tecnico ed economico del club di Monaco

Ligue 1 Topscorer: Kylian Mbappé (Paris Saint Germain)
Che Mbappè sia un goleador nato non lo scopriamo certo adesso. Il talento francese dopo un bel duello con Ben Yedder del Monaco, vince la classifica marcatori con 28 reti in 35 presenze. Con questo successo Mbappé per il quarto anno di fila è il miglior realizzatore della Ligue 1. Per ciò che concerne il campionato il Paris Saint Germain ha chiuso la sua stagione conquistando 86 punti. Se vogliamo non sono nemmeno tanti. Il Manchester City e il Liverpool hanno superato i 90, e il Real Madrid pure ne ha fatti 86, ma in campionati decisamente più competitivi rispetto a quello francese. Con i tanti campioni in rosa, il PSG in diverse partite ha dato l'impressione di giocare sottotono, quasi svogliato, come se avere fenomeni in squadra automaticamente li avrebbe portati alla vittoria. C'é però da dire che nelle partite dove hanno fatto sul serio, il divario tecnico con le altre formazioni è sempre stato molto marcato. Il problema del PSG quando gioca in Europa è proprio questo, avere un campionato poco competitivo dove basta fare il compitino per vincerlo a mani basse

Eredivisie Topscorer: Sebastien Haller (Ajax)
La vittoria dell'Ajax in campionato è passata anche dai piedi di Haller, con la punta ivoriana che vince la classifica marcatori con 21 centri in 31 partite. In Olanda l'attaccante dei Lancieri ha ritrovato di nuovo il sorriso e i gol, dopo la sfortunata e incolore esperienza in Premier League con la maglia del West Ham United. Entrando più nello specifico l'Eredivisie ha comunque tenuto incollati gli appassionati del calcio olandese, con un titolo che si è deciso nelle ultime giornate. La sfida tra l'Ajax (al suo terzo scudetto di fila) e il PSV Eindhoven è stata decisa dagli scontri diretti, con il club di Amsterdam che in entrambe le sfide è riuscito a conquistare la vittoria (la prima addirittura per 5-0)

Scottish Premiership: Giorgios Giakoumakis (Celtic) e Regan Charles-Cook (Ross County)
Segnare solo 13 gol per gli standard del campionato scozzese è davvero insolito, eppure quest'anno è bastata questa media realizzativa per avere due vincitori. Il greco Giakoumakis dopo aver vinto la scorso anno la classifica marcatori in Olanda con il modesto VVV-Venlo (ma con uno score più da bomber) si laurea capocannoniere pure nella Scottish Premiership, anche se l'attaccante ellenico (che ha vinto il campionato con il Celtic), deve condividere il premio con Charles-Cook del Ross County. C'é però da dire che Giakoumakis ha giocato appena 21 partite, contro le 37 dell'attaccante di Granada. In campionato invece il Celtic dopo aver ceduto il titolo lo scorso anno ad un Rangers di un altro livello (0 sconfitte) si riprendono il maltolto dopo un divertente battaglia con i campioni uscenti, decisa soprattutto dagli Old Firm, dove gli Hoops hanno avuto più costanza nei 4 incroci stagionali

Jupiler Pro League: Deniz Undav (Union St. Gilloise)
La favola dell'Union St. Gilloise che da neopromossa ha lottato per vincere lo scudetto, non si è conclusa con il liete fine. La squadra di Bruxelles nei playoff per il titolo si é vista sorpassare dal Brugge (terzo titolo consecutivo per i neroblu), ma il secondo posto ha comunque spalancato le porte della Champions League (seppur ai preliminari). Una gran parte del merito di questo incredibile exploit, va data al bomber tedesco, ma di origini turche, Undav, che ha realizzato 26 reti in 39 partite. Il giocatore però il prossimo anno giocherà nel Brighton che l'aveva già acquistato a Gennaio per poi fargli chiudere il campionato in Belgio. Costretto ad inseguire la matricola terribile per tutta la stagione regolare, il Brugge nella fase playoff scudetto non sbaglia quasi nulla. I Blauw en Zwart in sei giornate raccolgono 2 pareggi e 4 vittorie, due di queste proprio nello scontro diretto con un Union St. Gilloise che arriva all'appuntamento stanco e forse con troppa pressione addosso
 

Ronin

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7 Gennaio 2011
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Primeira Liga Topscorer: Darwin Nunez (Benfica)
Non è stata certo una stagione da ricordare quella che ha vissuto il Benfica, che non hai mai dato l'impressione di poter lottare con Porto e Sporting per il titolo. Dalle parti di Lisbona l'unica consolazione è stata la definitiva consacrazione di Darwin Nuñez. L'attaccante uruguagio ha messo a referto 26 reti in 28 partite, e probabilmente in estate sarà uno dei giocatori maggiormente richiesti dalle big europee. Come detto le Aguias in campionato non hanno avuto la stessa costanza di rendimento dei campioni uscenti dello Sporting e del Porto. I Leos di Lisbona provano a tenere testa ai Dragoes, ma il club di Oporto merita il successo finale. Una sola sconfitta (a Braga) in 34 giornate di campionato permette ai biancoblu di arrivare alla fatidica cifra di 30 scudetti vinti

Super Lig Topscorer: Umut Bozok (Kasimpaşa)
Dopo oltre 38 anni di attesa il titolo di Super Lig è finito a Trebisonda, con il Trabzonspor che ha ammazzato il campionato. Nessuno alla vigilia si sarebbe però aspettato un dominio così marcato da parte dei Bordo-Mavililer, che hanno approfittato di una stagione dove diverse big hanno stentato (Galatasaray 13mo, Besiktas sesto e Fenerbahce che solo nell'ultima parte di campionato ha ingranato la marcia finendo secondo). Lo scettro di Re dei bomber è finito invece tra le fila del Kasimpaşa, che ha chiuso la sua stagione a metà classifica. Nato in Francia, Bozok la scorsa estate è voluto ritornare nella patria dei genitori, e la sua stagione a livello individuale è stata molto positiva: 20 reti in 38 giornate, per buona pace di Balotelli a cui non sono bastati i cinque gol messi a segno nell'ultima giornata (18 i centri di SuperMario)

Österreich Bundesliga Topscorer: Karim Adeyemi (Salisburgo)
I campionati vinti dal Salisburgo non fanno quasi più notizia. Troppo forte lo strapotere economico della Red Bull che con quello di quest'anno è arrivato a quota 16 scudetti vinti, gli ultimi 10 uno dietro l'altro. Al solito stradominio in patria ha contributo anche Adeyemi. La punta tedesca ha scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori 17 volte su 28 incontri. Un'ultima grande stagione per dire addio all'Austria e sbarcare in Germania, con il Borussia Dortmund che per 30 milioni di euro ha scelto lui come sostituto di Haaland

Greek Super League Topscorer: Tom van Weert (Volos)
Ancora una volta a fare la voce grossa in Grecia è stato l'Olympiacos, che si è dimostrato nettamente superiore a tutte le altre formazioni, dando quasi 20 punti di distacco al Paok, e così il club del Pireo si è portato a casa il terzo scudetto di fila (46esimo della sua storia). La formazione biancorossa ha giocato una stagione regolare dove ha perso una sola partita in 26 turni, e i 12 punti in più rispetto al Paok gli hanno poi permesso di gestire il prezioso vantaggio nelle successive 10 giornate dei playoff scudetto. La classifica marcatori non è però andata a nessuna big del calcio greco, ma bensì al piccolo Volos. Se i rossoblu hanno ottenuto una salvezza tranquilla una fetta di questo merito va data a Van Weert che a 32 anni si laurea per la prima volta nella sua carriera capocannoniere di un torneo. Alla sua prima stagione in Grecia l'olandese grazie ad una doppietta nell'ultimo turno stacca i suoi inseguitori e conquista il primo posto in solitario con 17 gol in 31 presenze

Russian Premier League Topscorer: Gamid Agalarov (Ufa)
Nonostante della Russia in questi ultimi mesi si parla solo per la guerra scoppiata in Ucraina, sui campi di calcio si è continuato a giocare, anche se molte squadre hanno perso per strada diversi stranieri importanti, che hanno preferito salutare il carrozzone. Il titolo per il quarto anno di fila è andato allo Zenit. Il club di San Pietroburgo non ha avuto grandi avversari, basti pensare che al secondo posto non c'é finita una rivale storica, ma bensì il Sochi. Il capocannoniere del torneo arriva però dal modesto Ufa che però non è riuscito ad evitare la retrocessione in seconda divisione. Agalarov ha fatto il suo segnando 19 reti in 29 partite. Gol che hanno evitato per un primo momento la caduta nel campionato cadetto, ma negli spareggi promozione/retrocessione contro l'Orenburg (terza classificata in seconda divisione), le cose non sono andate bene. Il bomber ha segnato un gol nel 2-2 del match di andata, ma al ritorno l'Ufa ha perso clamorosamente in casa dicendo così addio alla massima serie

Swiss Super League Topscorer: Jordan Siebatcheu (Young Boys)
Fino a pochi anni fa i giocatori statunitensi venivano visti con molta indifferenza dalle squadre europee. Il luogo comune che gli americani sono più bravi nel basket, nel football o nel baseball, ma non nel calcio, è ormai acqua passata. Gli USA hanno fatto passi da gigante nel soccer, come del resto la MLS e sempre più giovani ragazzi a stelle e strisce attraversano l'Oceano Atlantico per sbarcare nel Vecchio Continente. Non è questo però il caso di Siebatcheu, nato si negli Stati Uniti, ma trasferitosi ad appena 7 anni in Francia dove è cresciuto calcisticamente. Da due anni è a Berna nello Young Boys, e quest'anno si è laureato capocannoniere con 22 reti in 32 partite. Gol che però non sono serviti alla sua squadra, che dopo 4 titoli di fila, ha visto spezzare il suo dominio dallo Zurigo che non vinceva il campionato dal 2009. Un titolo davvero sorprendete quello vinto dai biancoblu. Solo l'anno scorso lo Zurigo chiudeva il suo campionato all'ottavo posto (su 10 squadre che compongono la lega) e a distanza siderale dallo Young Boys (quasi 40 punti di distacco) e invece in questa stagione i bernesi sono incappati in un'annata no, mentre lo Zurigo senza alcuna pressione è andato a vincere uno scudetto a tratti dominato
 

Ronin

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7 Gennaio 2011
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Prva Liga Topscorer: Marko Livaja (Hajduk Spalato)
Con 17 scudetti vinti negli ultimi 18 anni, la Dinamo Zagabria continua ad imporre il suo monopolio sul campionato croato. Solo il Rijeka nel 2017 riuscì nell'impresa di portare fuori dalla capitale il titolo. Quest'anno c'hanno provato i rivali di sempre dell'Hajduk, ma alla fine il club di Spalato ha dovuto alzare bandiera bianca. Non sono infatti bastati i gol di Marko Livaja. L'ex giocatore di Inter e Atalanta, dopo un lungo peregrinare in giro per l'Europa, nel 2021 è ritornato in patria, e quest'anno ha vinto a mani basse la classifica cannonieri con 28 reti in 34 partite

NB I Topscorer: Martin Adam (Paks)
C'é un giocatore in Europa che ha segnato meno di Lewandowski, ma più di Benzema, Mbappé, Salah e Son? Certo se il suo nome è Martin Adam e gioca nel campionato ungherese. A sedersi sul trono dei bomber è stato l'attaccante del modesto Paks, che con 31 reti in 32 presenze ha letteralmente cannibalizzato la classifica marcatori, doppiando il secondo che si è fermato a 15. Peccato però che tutti questi gol non sono serviti alla sua squadra per accedere ad una competizione europea. Il titolo è invece finito al Ferencvaros, che conquista cosi il suo quarto scudetto di fila, il 33mo della sua storia. La grande big del calcio magiaro ha dominato il campionato con 11 punti di vantaggio rispetto alla seconda. Una stagione dove le storiche rivali dei campioni d'Ungheria hanno tutte stentato. L'Ujpest è finito quinto, il Debrecen a metà classifica, mentre l'MTK (la seconda squadra più vincente del paese) è addirittura retrocessa in seconda divisione

Ekstraklasa Topscorer: Ivi (Rakow Czestochowa)
Da cinque anni a questa parte la classifica cannonieri del campionato polacco è una questione che riguarda i giocatori stranieri. In casa Rakow Czestochowa si sono goduti infatti le prestazioni di Ivan López Álverez, meglio conosciuto come Ivi. L'attaccante spagnolo non è mai stato un grandissimo goleador, ma a 27 anni ha centrato la stagione perfetta, e con 20 reti in 32 patite, ha portato il suo club al secondo posto e alla qualificazione per il secondo turno della prossima Conference League. Nonostante l'ottima stagione il Rakow non è riuscito però a vincere il campionato, che sarebbe stato anche il primo della sua storia, e alla fine ha dovuto cedere il passo al Lech Poznan che ritorna a conquistare di nuovo il titolo dopo 7 anni dall'ultima volta

Serbian SuperLiga Topscorer: Ricardo Gomes (Partizan)
Stella Rossa, Partizan, Partizan, Stella Rossa, come per il campionato scozzese con Celtic e Rangers padrone assolute, anche in Serbia la lega di casa è una questione a due, per buona pace delle avversarie. L'ultima squadra che non fosse la Stella Rossa o il Partizan a vincere lo scudetto è stato l'Obilic nel lontano 1998, con l'FK che lo fece addirittura da neopromossa, giusto per rendere ancora più leggendaria l'impresa del club della città di Vracar. Nelle ultime stagioni però è la Stella Rossa ad avere qualcosa in più del Partizan. I biancorossi hanno infatti vinto gli ultimi 5 campionati di fila, e anche questa stagione il duello con gli eterni rivali è stato interessante. Il Partizan fino all'ultima giornata ha conteso il titolo alla Stella Rossa, questo soprattutto grazie alle reti di Ricardo Gomes. L'attaccante delle Isole Capo Verde ha realizzato 29 centri in 35 partite, e per la seconda volta in carriera vince una classifica cannonieri dopo il successo nel 2017/2018 in seconda divisione con i portoghesi del Nacional

Prva Liga Topscorer: Ognjen Mudrinski (Maribor)
Restiamo nei dintorni di paesi dell'ex Jugoslavia e ci spostiamo in Slovenia dove il Maribor ritorna a trionfare in campionato dopo 5 anni di digiuno. Un successo che arriva all'ultima giornata dopo un appassionante duello con il Koper. Una vittoria che porta la firma di Mudrinski. L'esperto attaccante serbo, acquistato la scorsa estate dai croati del Gorica, da un grosso contributo alla causa con 17 reti in 27 presenze

Fortuna Liga Topscorer: Jean David Beauguel (Viktoria Plzen)
Dopo un dominio lungo tre anni si spezza l'egemonia dello Slavia Praga, che è costretto a cedere il passo al Viktoria Plzen, che nei playoff scudetto non sbaglia quasi nulla, a differenza dei rivali che invece hanno avuto più di una battuta a vuoto. Oltre al titolo, i nuovi campioni della Repubblica Ceca hanno piazzato al primo posto della classifica cannonieri anche un loro giocatore, con Beauguel che ha scardinato le difese avversarie 19 volte in 33 incontri. Storia particolare quella del 30enne francese, che in patria non ha mai giocato tra i professionisti. La sua carriera infatti si è sviluppata quasi interamente in Repubblica Ceca

Slovak Super League Topscorer: Jakub Kadak (Slovan Bratislava)
Non si è segnato molto in Slovacchia. Da quando è nato il campionato dopo la dissoluzione dalla Cecoslovacchia, stagione 1993/1994, un giocatore non aveva mai vinto la classifica cannonieri con 13 reti. Eppure è successo quest'anno, con il giovane Kadak che ha toccato quella cifra in 27 presenze. Poco da dire sulla questione scudetto, con lo Slovan Bratislava che ha dominato la stagione portandosi a casa il quarto titolo consecutivo
 
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Ronin

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7 Gennaio 2011
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A FPG Topscorer: Pieros Sotiriou (Ludogorets)
Da 11 anni a questa parte il campionato bulgaro ha sempre e solo un unico vincitore, ovvero il Ludogorets. La squadra di Razgrad potendo contare sui soldi dell'oligarca bulgaro Kiril Domuschiev, in questi anni ha potuto mettere sotto contratto giocatori di una certa importanza. Non stiamo parlando di grandissimi nomi, ma di calciatori che in un contesto mediocre come quello locale, risultano essere determinanti. Anche in questa stagione il distacco dalla seconda è stato siderale (21 punti), ma non la classifica marcatori, dove invece la lotta è stata invece decisamente più equilibrata. Alla fine a spuntarla è il cipriota Sotiriou del Ludogorets con 17 centri in 25 partite

Ligat Ha'Al Topscorer: Omer Atzili (Maccabi Haifa)
Anche se Israele non é in Europa, da oltre 30 anni per una questione di sicurezza la federazione si è affiliata alla UEFA, questo perché il paese del Medio Oriente non è molto ben visto dai vicini arabi. Come la passata stagione è stato il Maccabi Haifa a vincere il campionato dopo un interessante lotta con il Maccabi Tel Aviv. I campioni di Israele sono stati trascinati al successo grazie anche alle prestazioni di Atztili, passato pure in Spagna qualche anno fa con la maglia del Granada senza però lasciare traccia. In 32 presenze l'attaccante 28enne ha messo a referto 20 reti

Division Nacional Topscorer: Dominik Stolz (Dudelange)
Nella cartina del calcio europeo il Lussemburgo non ha certamente un posto di rilievo, però negli ultimi anni il movimento locale si sta prendendo qualche piccola soddisfazione. Come la partecipazione alla fase a gironi di Europa League del Dudelange, la promozione nel gruppo C della Uefa Nations League, mentre in questi giorni la selezione Under 17 ha partecipato all'Europeo di categoria in svolgimento in Israele. A vincere il campionato è stato invece il Dudelange, che con questa affermazione si è portato a casa 5 delle ultime 6 edizioni. La classifica marcatori è stata invece ad appannaggio di un tedesco. Il campionato lussemburghese infatti è una delle leghe che conta il maggior numero di stranieri, oltre il 53%, dunque normale che lo scettro sia finito ad un forestiero. Stolz con 23 reti in 30 partite si laureato capocannoniere, anche se il suo club di appartenenza, lo Swift, non è riuscito a centrare la qualificazione ai preliminari di Conference League

Mecedonian First League Topscorer: Sunday Adetunji (Shkupi)
Primo titolo o quarto titolo per lo Shkupi? La domanda sorge spontanea tra chi rivendica il quarto titolo nazionale e chi invece sostiene che i "Piccioni" (questo il soprannome del club) abbiano vinto quest'anno il loro primo storico campionato. Tutto nasce nel 2012 per problemi finanziari dello Sloga Jugomagnat, che fino a quel momento aveva vinto tre volte il titolo nazionale. Di lì a poco lo Sloga si fuse con l'Albarsa per dare vita all'attuale Shkupi. La federazione macedone per motivi politici non considera però lo Shkupi come successore dello Sloga Jugomagnat, e dunque per l'organo calcistico del paese i "Piccioni" hanno vinto un solo scudetto. Se sulla parte numerica c'é molta confusione, la classifica marcatori ha invece incoronato un nigeriano. Arrivato direttamente dal paese africano Adentunji non ha avuto problemi ad ambientarsi in Macedonia e con 20 reti in 28 partite ha sbaragliato la concorrenza

Liga I Topsocrer: Florin Tanase (FCSB)
Non è bastato cambiare nome da Steaua Bucarest in un più anonimo FCSB per motivi legati al marchio del club appartenuto all'esercito, in Romania da 5 anni a questa parte è il Cluj a dominare il campionato. Nonostante l'ex Steaua aveva chiuso al primo posto la stagione regolare, nei playoff scudetto il club di Bucarest ha dovuto cedere il passo al Cluj che ha vinto il campionato in scioltezza. La magra consolazione per l'FCSB è la vittoria della classifica marcatori di Tanase, autore di 20 reti in 34 partite
 
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Ronin

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7 Gennaio 2011
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Ma Julian Alvarez stanotte? 6 reti che craque
Curioso di vederlo in Europa, anche se l'acquisto di Haaland potrebbe togliergli spazio al Manchester City, ma una delle qualità di Àlvarez è la capacità di saper giocare ovunque, non solo punta centrale, ma al River ha anche fatto la seconda punta, l'esterno e pure il trequartista. Classico giocatore polivalente che piace a Guardiola
 
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7 Gennaio 2011
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Ad appena 33 anni Marko Marin ha deciso di ritirarsi. Il folletto tedesco ai tempi del Werder Brema sembrava avere tutte la carte in regola per diventare un futuro top player, tanto da far parte della nazionale che ai Mondiali del 2010 chiuse la rassegna iridata al terzo posto. Nel 2012 il passaggio al Chelsea per 8 milioni di euro è l'inizio della fine. Poco spazio a Londra, tanti prestiti pure in squadre di un certo spessore come Siviglia e Fiorentina, senza però dare mai la sensazione di poter essere decisivo, colpa anche dei continui problemi di carattere fisico che non gli hanno permesso di giocare ad alti livelli. Giusto nel campionato serbo e in quello greco è riuscito ad avere un po' di costanza di rendimento, mentre negli ultimi anni è andato a svernare in Arabia Saudita (dove ha giocato pure lì molto poco), fino all'ultima avventura in Ungheria, dove quest'anno ha vinto il titolo con il Ferencvaros (17 presenze, solo 8 da titolare)
 

Ronin

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7 Gennaio 2011
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Per la prima volta nella sua storia il Sivasspor vince la Coppa di Turchia. All'Atatürk Olympic Stadium di Istanbul il Derby dell'Anatolia Centrale con il Kayserispor non annoia certo i presenti allo stadio e il pubblico a casa, con il match che finisce 3-2 ai tempi supplementari. Nei primi 90 minuti a passare in vantaggio è il Kayserispor al 33' con Civelek, ma verso l'ora di gioca il gabonese Appindangoyé impatta la contesa. Nei supplementari l'ivoriano Gradel al 95' porta avanti il Sivasspor, tuttavia al 107' i giallorossi la riprendono con Parlak. Un 2-2 che resta in bilico per pochi minuti perché al 113' il senegalese Moussa Konatè (giocatori africani in grande serata) segna il gol decisivo e consegna il primo vero titolo della storia dei biancorossi, che in 55 anni dalla loro fondazione avevano vinto solo qualche campionato di seconda e terza divisione
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Kimi85

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26 Luglio 2017
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Tecnico bravo, competente, poco appariscente rispetto a certi allenatori che fanno show a bordo campo, in più ovunque è stato ha lasciato dei buoni ricordi. Non avrà sicuramente problemi a trovare una nuova sistemazione
Riprendessero Bielsa che e' libero XD
 
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Kimi85

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26 Luglio 2017
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Comunque un plauso allo Zurigo che ha tolto lo scettro in Svizzera a Young Boys e Basilea e che torna al successo dopo 13 anni di attesa XD
 
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Ronin

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7 Gennaio 2011
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Anche se in Svezia il campionato è iniziato da poco (siamo appena alla nona giornata), nel paese scandinavo ieri si è assegnata la coppa nazionale, che ha visto trionfare il Malmoe. Un successo contro l'Hammarby arrivato solo ai calci di rigore (4-3) dopo che i tempi regolamentari e quelli supplementari si erano chiuso sullo 0-0. Una vittoria quella del Malmoe a tratti storica, perché se in campionato hanno vinto 6 delle ultime 9 edizioni per un totale di 25 scudetti (nessuna squadra meglio di loro), nella Coppa di Svezia gli Sky Blues non vincevano questa competizione dal 1989. In questi 33 anni non sono certo mancate le finali (4 in tutto) ma le avevano sempre perse
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Ronin

Prima squadra
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7 Gennaio 2011
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Pari e patta nello spareggio promozione/retrocessione tra l'Auxerre e il Saint Etienne. Un 1-1 che probabilmente soddisfa più i Verts che al ritorno potranno contare sul fattore campo. Sono proprio gli ospiti a passare in vantaggio al 15' con Youssouf, e quando la vittoria sembra in pugno, a quattro minuti dal termine arriva la doccia gelata con l'Auxerre che acciuffa il pareggio con Perrin, e adesso l'incubo di finire in Ligue 2 per il Saint Etienne, e il sogno di ritornare in massima serie dei borgognoni, si deciderà Domenica allo Stade Geoffroy Guichard
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Ronin

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7 Gennaio 2011
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Conclusa la fase a gironi di Copa Libertadores, vediamo cosa è successo e chi si é qualificato per gli ottavi e chi invece è stato retrocesso in Copa Sudamericana

Gruppo A
La fase a girone del Gruppo A si chiude con il netto dominio del Palmeiras. Degli otto gruppi che compongono la competizione, i brasiliani sono l'unica squadra ad aver vinto tutte e sei le partite. É vero che il girone non era dei più proibitivi, ma i campioni in carica hanno dimostrato di essere la formazione da battere. 25 reti realizzate (media di 4 gol a partita), due giocatori nei primi due posti della classifica cannonieri (Rafael Navarro 7, Raphael Veiga 6) e solo 3 reti subite. Questi sono numeri che devono fare paura a tutte le avversarie da qui alla finalissima di Guayaquil. Il secondo posto va invece all'Emelec, che nell'ultima giornata batte 7-0 l'Independiente Petrolero (una delle squadre più scarse viste negli ultimi anni) e sorpassa sul rettilineo il Deportivo Tachira che ne becca 4 dallo sportivissimo Palmeiras, e si deve accontentare di finire in Copa Sudamericana

Gruppo B
Nel Gruppo B si è deciso tutto negli ultimi 90 minuti, con Libertad e Athletico Paranaense che si qualificano per gli ottavi. Un'ultima giornata che prevedeva due scontri diretti che potevano cambiare le sorti del girone, e invece i paraguayani vincono agevolmente sul The Strongest (4-1), mentre i brasiliani fanno ancora meglio e in casa surclassano 5-1 il Caracas, che con questa goleada deve cedere il terzo posto ai boliviani

Gruppo C
Il gruppo C era composto da due argentine (Estudiantes e Velez) ed entrambe le formazioni albiceleste staccano il pass per la fase finale, anche se in modo completamente diverso. Il "Pincha" domina il girone e si qualifica con due turni di anticipo, mentre più sudata è stata l'affermazione del "Fortín", che negli ultimi due turni coglie una preziosa vittoria a Montevideo contro il Nacional a tempo scaduto, e poi nell'ultima giornata al Josè Amalfitani demolisce 4-0 un'Estudiantes imbottito di riserve, mentre nell'altra sfida il Bragantino (che partiva con gli stessi punti ma con una differenza reti migliore rispetto agli argentini) cala a picco in Uruguay. I brasiliani oltre al secondo posto, perdono pure il terzo scavalcati dal Nacional che agguanta la Copa Sudamericana

Gruppo D
Con un'Atletico Mineiro già qualificato, il secondo posto era una questione a due tra il Deportes Tolima e l'Independiente del Valle, con le due brasiliane arbitri dei destini di colombiani ed ecuadoregni. Ma se a Sangolquí l'Independiente passeggiava sull'America, le orecchie erano tutte sintonizzate verso Belo Horizonte, dove gli ecuadoregni speravano in una sconfitta del Deportes Tolima, e invece i colombiani vincono 2-1 con l'Atletico e fanno le scarpe ai Negriazules. Gli ecuadoregni negli ultimi anni hanno quasi sempre fatto delle ottime campagne sudamericane, dunque la loro dipartita nella fase a gironi ha sicuramente sorpreso più di un addetto ai lavori, ma in Copa Sudamericana potranno dire la loro. Decisamente incolore la kermesse per l'America Mineiro, che alla sua prima storica partecipazione non è riuscito a vincere nemmeno una partita

Gruppo E
Pronostici rispettati nel gruppo E con Boca Juniors primo e Corinthians secondo. Certo così sembrerebbe che le due big abbiano passeggiato in un girone dove c'era il Deportivo Cali e il modesto Always Ready, e invece argentini e brasiliani hanno dovuto sudare più del previsto, riuscendo a cogliere il pass solo nell'ultima giornata. Agli Xeneizes basta una rete per avere la meglio dei colombiani, mentre il Timão si prende il punto che gli serviva contro i boliviani, che con una vittoria potevano pure estromettere i paulisti, e invece rimangono con il cerino in mano, visto che il terzo posto e dunque l'accesso alla Copa Sudamericana finisce al Deportivo Cali

Gruppo F
Girone dominato dal River Plate, anche se rispetto al Palmeiras gli argentini non hanno sempre mostrato un gioco spumeggiante. Nell'ultima giornata però a rubare la scena è stato Julian Álvarez, che in attesa di volare a Manchester (sponda City), segna addirittura 6 reti nell'8-1 che i Millonarios infliggono all'Alianza Lima. Per il secondo posto l'ultimo turno prevedeva un drammatico spareggio tra Colo Colo e Fortaleza, con i brasiliani che espugnano il Monumental di Santiago con un pirotecnico 4-3. Per i cileni resta la magra consolazione di giocare in Copa Sudamericana

Gruppo G
Con il Colón già sicuro del pass, tutte le attenzioni erano rivolte al delicato scontro diretto tra l'Olimpia e il Cerro Porteño. Una gara nella gara, e non solo perché di fronte c'era il Superclasico paraguayano per antonomasia, ma anche perché soltanto Sabato le due squadre si erano sfidate in campionato, con il Cerro Porteño che aveva umiliato 4-0 i rivali. In Libertadores l'Olimpia lava l'onta di quel poker con una vittoria, ma quella del Decano resta una vittoria di pirro, perché le due squadre finiscono entrambe ad 8 punti, ma la differenza reti premia il Ciclón. Troppo poco l'1-0 per essere decisivo nella differenza reti, così l'Olimpia si deve accontentare di finire in Copa Sudamericana

Gruppo H
Chiudiamo questo excursus con il gruppo H dove era già tutto deciso fin dalla quarta giornata. Se il Flamengo ha fatto il suo chiudendo il girone con 5 vittorie e 1 pareggio, nessuno si sarebbe aspettato una qualificazione sul velluto da parte del Talleres, che centra il suo primo storico approdo alla fase finale. Gli argentini sulla carta si dovevano giocare il secondo posto con lo Sporting Cristal e l'Univerisdad Catolica, ma la campagna di entrambe le squadre è stata molto al di sotto delle aspettative. Tra le due deluse a salvare la faccia sono stati comunque i cileni, che hanno almeno acciuffato l'accesso alla Copa Sudamericana
 
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Dopo la Copa Libertadores andiamo a vedere cosa è successo in Copa Sudamerica, dove si qualificava solo una squadra per girone

Gruppo A
Se nella Copa de la Liga ha sentato finendo nei bassifondi della classifica, in Copa Sudamericana il Lanús riesce a centrare la qualificazione agli ottavi di finale proprio all'ultima giornata. Il destino però non era solo in mano agli argentini, ma anche a quello che poteva accedere nell'altra sfida tra il Barcelona e il Wanderers, con entrambe le squadre ancora in gioco. Il Granate fa il suo e in casa batte 1-0 il Metropolitanos, mentre nell'altro incontro la partita non si schioda dallo 0-0, con gli ecuadoregni che sprecano così l'opportunità di giocare la fase finale

Gruppo B
Un vero e proprio suicidio sportivo è quello che colpisce il Racing. L'Academia al Cilindro aveva la grande chance per blindare il primo posto ed accedere alla fase finale. Niente faceva presagire ad una disfatta del genere, anche perché agli argentini bastava un semplice pareggio con il fanalino di coda del River Plate per essere sicuri del passaggio del turno. E invece il Racing spreca tante occasioni e alla fine viene beffato da una rete di Salaberry. Un risultato che fa ovviamente felice il Melgar. I peruviani in casa battono 3-1 il Cuiabá ed agganciano in vetta il Racing, ma grazie ad una differenza reti migliore si qualificano per gli ottavi

Gruppo C
Nel gruppo C si è dovuto ricorrere ai gol segnati per decidere la squadra vincitrice del girone. Infatti dopo 6 giornate il Santos e l'Union La Calera hanno chiuso entrambe con 11 punti e con un +2 nella differenza reti. A questo punto l'ago della bilancia sono stati i gol fatti, con i brasiliani che l'hanno spuntata per una sola rete (7 contro 6). Tutto questo però il Santos lo poteva evitare. I paulisti nell'ultima giornata si fanno bloccare sul terreno amico per 1-1 dal Banfield, mentre l'Union La Calera vince in casa con gli ecuadoregni dell'Universidad Catolica ma solo per 3-2. Un gol in più (o uno in meno incassato) e i cileni passavano il turno

Gruppo D
Tutto facile per il São Paulo che con 5 vittorie e 1 pareggio vince agevolmente il girone. L'unica squadra che ha provato a dare un po' di fastidio ai brasiliani è stato l'Everton, ma negli scontri diretti il club di Viña del Mar ha ottenuto un solo punto. Troppo poco per impensierire la corazzata paulista. Non pervenute Ayacucho e Jorge Wilstermann, che riescono a rimediare qualche punto solo tra di loro

Gruppo E
Pronostico rispettato con l'Internacional che stacca il pass per la fase finale, anche se i brasiliani riescono a farlo solo all'ultima giornata. A contendere il primato non è stato però l'Independiente Medellín, che sulla carta era l'unica formazione che poteva impensierire il club di Porto Alegre, ma bensì il piccolo Guaireña. I paraguayani arrivano all'ultimo turno con ancora qualche residua speranza di qualificazione, ma il pareggio in Colombia, e la contemporanea vittoria del Colorado, spezza il sogno qualificazione

Gruppo F
Squadre brasiliane veramente in grandissimo spolvero, visto che anche nel gruppo F è una formazione verdeoro a conquistare l'accesso alla fase finale della competizione. In un girone con Defensa y Justicia e LDU Quito, è invece l'Atletico Goianense a spuntarla. Se gli argentini (campioni nel 2020) sono una delle delusioni di questa edizione (ultimo posto con una sola vittoria), la lotta tra ecuadoregni e brasiliani è stata molto interessante, con le due squadre che si giocano il primo posto nell'ultima giornata. A Quito però la LDU non sfonda con uno stoico Atletico Goianense che strappa l'1-1 e con esso il pass per gli ottavi

Gruppo G
Come in Copa Libertadores, anche nella Sudamericana c'é stata una squadra che ha vinto tutte le partite. Se al piano superiore è stato il Palmeiras, a quello inferiore è il Ceará ad aver fatto l'en-plein. Nonostante i sei successi di fila i brasiliani la qualificazione l'hanno ottenuta solo all'ultima giornata nello scontro diretto con l'Independiente. Certo la differenza reti era notevole, e gli argentini dovevano vincere con un paio di gol di scarto per agganciare i brasiliani al primo posto, ma ad Avellaneda questi calcoli non sono serviti, visto che il Ceará piega per 2-0 i Diablos Rojos

Gruppo H
Fa quasi notizia che una formazione brasiliana (in un edizione a grandi tinte verdeoro) non riesce a passare il turno, specialmente se poi questa brasiliana è una big del continente come il Fluminense. Eppure i carioca nel gruppo H finiscono al secondo posto. A nulla vale nell'ultima giornata il clamoroso 10-1 che il Fluzão infligge al malcapitato Oriente Petrolero (unica squadra della competizione a chiudere con 0 punti). Una goleada vanificata da un grandissimo Unión, con gli argentini che attesi dallo scontro diretto con il Junior (che con un successo poteva chiudere al primo posto) vanno a vincere 4-0 a Barranquilla e conquistano così la prima piazza
 
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Rischia di rimanere a Guadalajara il titolo di Clausura messicano. Dopo aver vinto la scorso Apertura in finale contro il León, l'Atlas è vicino a portarsi a casa anche il primo semestre della nuova stagione. La squadra allenata dall'argentino Diego Cocca nella gara di andata batte per 2-0 il Pachuca all'Estadio Jalisco. A decidere l'incontro sono le reti al 26' di Luis Reyes, bissata in pieno recupero dal raddoppio del colombiano Quiñones. Ora la sfida si sposterà all'Estadio Hidalgo, dove il Pachuca dovrà tentare la grande rimonta per provare a conquistare un titolo che il Loz Tuzos non vincono dal 2016
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