Sarà felice l'amico
@Cicciput .
E alla fine la polverierà saltò.
Premessa che si tratta dell'ovvio epilogo di una società gestita in modo grottesco, grossolano e dilettantistico da un personaggio che sarebbe stato una macchietta anche nei ruggenti anni '80, figuriamoci oggi.
Seconda premessa, i limiti di Sarri , soprattutto a livello di relazioni personali, integralismo tattico e gestione del gruppo erano noti a tutto il mondo, tranne l'imitazione di Shrek, e io in particolare non ne sono mai stato un grande estimatore, come dicevo quando allenava Chelsea e Juve.
Però è e rimarra l'allenatore con il miglior curriculum mai passato da questa gestione, e da oggi il solco è tracciato, e si avranno solo yes-men.
Terza e conclusiva premessa, questo gruppo giocatori ha mostrato limiti non solo tecnici, ma proprio umani e morali degni del sultano del molise che li paga.
Roba che ai tempi di Simeone, Couto, Mancini e Sinisa, gente come "porto e riporto" Zaccagni, la signorina Anderson, "il fenomeno" taty e infine quel matto di Luis Alberto avrebbero passato la stagione rinchiusi nell'armadietto dello spogliatoio alla prima ragazzata o mancanza di rispetto al mister.
Altri tempi, mi direte, ma tant'è, oggi abbiamo questa generazione-social , bambinelli strapagati invece di uomini e professionisti, ecco i risultati.
Cioè, era talmente ovvio che sarebbe successo che neanche fingo più di sorprendermi.
Se penso che da illuso e coyote quale sono, mi sono pure preso 2 giorni dal lavoro e speso una discreta somma per andare ad incazzarmi a Monaco di Baviera, quando avrei potuto farlo tranquillamente sul divano, me sta a passà mo.
In tutto questo, pur senza starmi particolarmente simpatico, Sarri è l'unico ad uscirne relativamente bene, non tra gli applausi, vista la deriva generalizzata, ma almeno con il coraggio di rinunciare in proprio e rendere, spero, pubbliche le motivazioni che l'hanno portato a tale scelta.
Il gruppo ne esce, salvo rare eccezioni (Provedel, Romagnoli, Guendouzi, Gila...) come detto, come un branco di ragazzini milionari, viziatelli e sfaticati a cui non frega nulla ne della loro carriera ne tantomeno della maglia, o del pubblico che li supporta.
La società, hey, aspetta, quale società? che ha una società la Lazio? no, ha una conduzione familiare, praticamente una autocrazia mediorientale, con l'aspirante caligola che piazza parenti, figli e amici in ruoli a caso invece di creare un organigramma degno di una società di Serie A con 120M di € di fatturato (ereditati da Cragnotti, tanti erano, tanti sono rimasti, in 20 anni, praticamente la durata di un ergastolo), il tutto per sifonarsene il più possibile nelle tasche dei suoi vestiti XXXXL.
Non vivo a Roma, quindi non dovrei avere il polso della situazione, ma mi erano arrivate voci che le dimissioni le aveva già date a Settembre, ma ci ripensò, e visti i nomi che giravano allora, fu una benedizione, perchè sennò la fine della Samp era l'epilogo più scontato.
Un'altra cosa che ho sentito, e che riporto solo per esorcizzarla, è l'imminente ritorno del "ds più ds di tutti i ds", la parte alta e albina del fu comico duo.
Sarebbe la pietra tombale sulla mia passione da tifoso, direi.