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Vieni a Roma Ralf !!! Questa casa aspetta te
«Una vita a studiare calcio, mi chiamano addirittura “Professore” dalle mie parti.
Maestro di Klopp, Nagelsmann, Hasenhüttl e Marco Rose.
Il mio nome è Ralf, Ralf Rangnick...
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e vi do il benvenuto nel mio viaggio.»
Ragnick... Da dove ricominciare? Dubito ci sarà un progetto lungo come quello al Lipsia ma uno che punta anche a giocatori consolidati oltre alle scommesse.
Ma dove?
Grande Tommy...Ci piacciono questi ingressi "ignoranti"
S e g u o
Seguo. Grandissima scelta Ralf Rangnick!
Sono curiosissimo di scoprire la meta dopo averne visto sfumare l’approdo in Italia sponda Milan. Vamos Tommy, finalmente!
Quando ho letto la frase d'introduzione ho esclamato: "La so, la so, la so!!"... poi ho visto che hai svelato subito il personaggio della citazione, quindi è svanito il mio effetto sapienza.
Ormai Rangnick è al centro di tutte le cronache che riguardano progetti sportivi in cerca di svolta, quindi di mete papabili ce ne sono molte. Di sicuro la sua figura è molto ingombrante e a volte scomoda, quindi gli vanno dati pieni poteri, in pieno stile RedBull.
Di club ambiziosi avvicinabili alla sua figura ce ne sono molti, sono curioso di vedere dove metterà radici oppure se sarà proprio su Lipsia il focus di questa Master.
ovviamente seguo alla grande
Bella presentazione del personaggioChi è Ralf Rangnick?
Alla scoperta del Professore di Backnang
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Entriamo nel profondo e andiamo alla scoperta dell’allenatore tedesco Ralf Rangnick, analizzando punto per punto la sua figura.
Der Professor - No, se credete che venga chiamato così soltanto per gli occhiali vi sbagliate. Il suo soprannome infatti ha origine ben diversa: nel 1998, a quel tempo allenatore dell’Ulm 1846, club tedesco si seconda divisione, venne invitato in televisione in diretta nazionale, presentandosi con un’aria spocchiosa e un abito fastidiosamente largo: disintegrò totalmente il calcio tedesco dell’epoca, che giocava ancora con il libero fisso, affermando che la difesa a quatto fosse la cura di tutti i mali.
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Ralf Rangnick ai tempi dello Stoccarda
Lobanovsky, Sacchi e Zeman come modelli - Ci troviamo in un campo di allenamento a Ostfildern, tra i boschi a sud-est di Stoccarda. Si sfidano in amichevole il Viktoria Backnang, club di sesta divisione tedesca allenato proprio da Rangnick, e la Dynamo Kiev del 'colonnello' Valerij Lobanovsky. Il giovane Ralf non sa però che questa partita aprirà le porte al suo successo: terminato il pallone in fallo laterale, comincia a contare i giocatori della Dynamo, credendo che Lobanovsky avesse nascosto in campo un uomo in più in campo. Chiaramente non poteva averlo fatto, ma il pressing era così alto da fargli credere che stessero giocando in superiorità numerica. Rangnick stesso l’ha considerata come la sua epifania calcistica, che gli ha visto passare addirittura notti in bianco a guardare il Milan di Sacchi e a costringere la moglie a seguirlo in Trentino per assistere al ritiro pre-stagione del Foggia di Zeman.
Le esperienzie a Gelsenkirchen e Hannover, e la pausa dal calcio - Rangnick trascorse due esperienze prima di Lipsia, Schalke e Hannover, entrambe terminate non nel migliore dei modi: a Gelsenkirchen nel 2005, in seguito alla vittoria per 1-0 ai danni del Mainz, improvvisò un giro d’onore a fine partita, chiedendo quale fosse il loro pensiero al fatto che la società gli avesse firmato la lettera di dimissioni per fine stagione. Come risultato ottenne che tre giorni dopo fu esonerato, concludendo la peima esperienza allo Schalke. Invece all’Hoffenheim, alla notizia della cessione di Luiz Gustavo al Bayern Monaco, prese baracca e burattini e se andò senza proferire parola. Per quanto riguarda la seconda esperienza a Gelsenkirchen, raggiunse l’apice con la vittoria a San Siro in Champions League per 2-5 contro l’Inter di Leonardo, che gli valse il passaggio del turno. Sempre nel 2011, causa esaurimento nervoso, fu costretto a prendersi una pausa dal calcio fino al 2014.
I suoi discepoli - Partiamo ovviamente dall’illustre Jürgen Klopp, e per questo bastano le sue parole:«Sicuramente non è una coincidenza che Klopp abbia in rosa quattro ragazzi che hanno lavorato con me. È una dimostrazione che sta cercando lo stesso tipo di giocatori, con le stesse risorse, con la stessa mentalità. In effetti il nostro gioco è molto simile». Possiamo poi continuare con Ralph Hasenhüttl, attuale tecnico del Southampthon, Marco Rose, Borussia M’Gladbach, e Julian Nagelsmann, Lipsia.
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Jürgen Klopp e Ralf Rangnick, all’epoca tecnici rispettivamente di Borussia Dortmund e Schalke 04.
I talenti scoperti - Qui basta un’immagine:
Grazie mille, mi fa molto piacere sentire un commento del genereBella presentazione del personaggio
Grazie. Ahinoi quel 2-5 è stato duro da digerire, specialmente contro un avversario non di gamma quale lo Schalke.Grande bella carriera, me lo sento.
In quel 5-2 io ero a San Siro, era il mio compleanno. Come dimenticare...