Piccola considerazione: io sono nato con PES, da ragazzino avevo pochi giochi, ma PES non mancava mai. Mi sono fermato al 2014, ero stanco dei soliti difetti, il gioco non mi divertiva più. Cosi decisi di provare FIFA e da lì, non nego, mi innamorai di tutto ciò che offriva. Un vero passaggio dalle stalle alle stelle.
Negli ultimi anni però questa sensazione è andata sempre più consumandosi. Il gioco ogni anno deludeva sempre le mie aspettative. Ero ancora una volta ad un bivio, non mi divertivo più. FIFA lo compravo solo per abitudine, PES manco lo pensavo perché ricordavo ancora il passato glorioso e poi distrutto. Fino all’anno scorso è andata cosi.
Quest’anno non avrei comprato neanche più FIFA. Ma poi ho iniziato a leggere le prime info sul nuovo PES. I primi video di partite, la Juve che lascia la concorrenza e tanto altro. Il netto cambio di mentalità da parte di Konami era evidente. Ho provato la demo. Ho iniziato a divertirmi ancora, come quando ero bambino. Non l’ho più lasciato. Un ritorno al passato. Vero che ci sono ancora dei difetti. Ma negli anni ho imparato una cosa: nei videogiochi la perfezione non esiste, esiste PES.