Ciao ragazzi,
ho voluto aprire questo topic per condividere con voi idee riguardanti la fruizione dei videogiochi.
Siccome la maggior parte di voi sono maggiorenni, me compreso, volevo si parlasse di una fruizione consapevole del medium videogioco.
La psicologia dell'individuo correlata all'uso che ne fa.
Quando si abusa col consumo, quando invece si abusa con alcuni pensieri figli del pregiudizio di un'opinione pubblica spesso superficiale, svogliata nell'analisi, e tronfia di pregiudizi.
Io ad esempio sono una persona tendente all'ansia, una persona fondamentalmente introversa e insicura, facile all'arrabbiarsi anche se non per futili motivi. E in molti momenti della mia vita mi sono chiuso in me stesso, magari davanti alla TV o al monitor, giocando spesso e, spesso, non contando le ore passate con il controller in mano.
Ma sono anche un vorace lettore di libri e di articoli, una persona fondamentalmente curiosa, che spesso si "rimprovera" perchè, con tutti i libri interessanti e gli argomenti stuzzichevoli di cui ho letto poco e di cui vorrei leggere di più, forse dovrei dedicare -in maniera equilibrata- il mio tempo anche nella lettura.
Sono anche uno che per buona parte della sua vita si è trincerato dentro se stesso, spesso rifuggendo occasioni sociali per via di una serie di fregature (cui non voglio fare vittimismo), e crescendo sono diventato molto più attento al cibo salutare e all'attività fisica bilanciata, e quindi, come col nutrimento che si dà allo stomaco, si deve fare attenzione anche al nutrimento che si dà al cervello.
La cosa migliore sarebbe tenere un diario in cui annoto i benefici concreti di un 2-3 giorni passati magari di più sulle pagine da leggere, che con un consumo spesso automatico e senza voglia e sentimenti di una sessione passata giocando con l'incombente e ipotetica perdita della cognizione del tempo che passa a svolgere un'attività che facilmente ci "avvolge" su di essa.
Ma anche far diventare un po' più "attivo" e piacevole quello passato videogiocando. Perchè dico "attivo"? Perchè a me capita, a voi non so, che, preso dalla noia, spesso dall'apatia di una giornata qualunque o di un periodo lungo e complicato, accendo la console o il PC e avvio il gioco del momento, quello che più mi prende, senza che veramente ne abbia voglia. E il consumo diventa molto meccanico, senza sentimento, senza piacere, e me ne accorgo dopo un po' (ultimamente me ne accorgo molto prima, perchè ci faccio caso). Di questo consumo, poi, cosa rimane? A me personalmente di aver buttato il mio tempo, non tanto per l'hobby in se (che ha molti aspetti positivi, a livello di stimoli e crescita del cervello e del pensiero), ma per il momento scelto per il consumo.
Lasciando perdere discorsi "da TG5", del tipo che i videogiochi rendono i nostri ragazzi violenti e sessualmente squilibrati, vorrei condividere -come detto prima- esperienze, opinioni, articoli, bibliografie sull'argomento, con voi.
Spero di essermi espresso chiaramente sull'intento del dibattito.
ho voluto aprire questo topic per condividere con voi idee riguardanti la fruizione dei videogiochi.
Siccome la maggior parte di voi sono maggiorenni, me compreso, volevo si parlasse di una fruizione consapevole del medium videogioco.
La psicologia dell'individuo correlata all'uso che ne fa.
Quando si abusa col consumo, quando invece si abusa con alcuni pensieri figli del pregiudizio di un'opinione pubblica spesso superficiale, svogliata nell'analisi, e tronfia di pregiudizi.
Io ad esempio sono una persona tendente all'ansia, una persona fondamentalmente introversa e insicura, facile all'arrabbiarsi anche se non per futili motivi. E in molti momenti della mia vita mi sono chiuso in me stesso, magari davanti alla TV o al monitor, giocando spesso e, spesso, non contando le ore passate con il controller in mano.
Ma sono anche un vorace lettore di libri e di articoli, una persona fondamentalmente curiosa, che spesso si "rimprovera" perchè, con tutti i libri interessanti e gli argomenti stuzzichevoli di cui ho letto poco e di cui vorrei leggere di più, forse dovrei dedicare -in maniera equilibrata- il mio tempo anche nella lettura.
Sono anche uno che per buona parte della sua vita si è trincerato dentro se stesso, spesso rifuggendo occasioni sociali per via di una serie di fregature (cui non voglio fare vittimismo), e crescendo sono diventato molto più attento al cibo salutare e all'attività fisica bilanciata, e quindi, come col nutrimento che si dà allo stomaco, si deve fare attenzione anche al nutrimento che si dà al cervello.
La cosa migliore sarebbe tenere un diario in cui annoto i benefici concreti di un 2-3 giorni passati magari di più sulle pagine da leggere, che con un consumo spesso automatico e senza voglia e sentimenti di una sessione passata giocando con l'incombente e ipotetica perdita della cognizione del tempo che passa a svolgere un'attività che facilmente ci "avvolge" su di essa.
Ma anche far diventare un po' più "attivo" e piacevole quello passato videogiocando. Perchè dico "attivo"? Perchè a me capita, a voi non so, che, preso dalla noia, spesso dall'apatia di una giornata qualunque o di un periodo lungo e complicato, accendo la console o il PC e avvio il gioco del momento, quello che più mi prende, senza che veramente ne abbia voglia. E il consumo diventa molto meccanico, senza sentimento, senza piacere, e me ne accorgo dopo un po' (ultimamente me ne accorgo molto prima, perchè ci faccio caso). Di questo consumo, poi, cosa rimane? A me personalmente di aver buttato il mio tempo, non tanto per l'hobby in se (che ha molti aspetti positivi, a livello di stimoli e crescita del cervello e del pensiero), ma per il momento scelto per il consumo.
Lasciando perdere discorsi "da TG5", del tipo che i videogiochi rendono i nostri ragazzi violenti e sessualmente squilibrati, vorrei condividere -come detto prima- esperienze, opinioni, articoli, bibliografie sull'argomento, con voi.
Spero di essermi espresso chiaramente sull'intento del dibattito.