Io non l'ho ancora giocato ma ne ho letto abbastanza e, come accenna Castolo, no. Non è così.
E' un titolo dalla forte componente narrativa da giocare in cooperativa con un amico. O in locale o meglio ancora online ma in party o con skype per scambiarsi risate o coordinarsi sul da fare.
Alcune situazioni, come detto, hanno quick time events altre no. Un pò tutte le recensioni confermano che il titolo ha una grande "freschezza" e varietà di situazioni e in tanti si spingono a definirlo anche molto innovativo. Tra i difetti viene citata una non troppo elevata difficoltà di gioco.
Ad onor di cronaca nonostante abbia una media di recensioni molto alta c'è qualcuno che invece lo ha recensito con voti bassi, seppur in minoranza.
https://www.everyeye.it/articoli/recensione-a-way-out-grande-fuga-37956.html
A Way Out è una delle esperienze più innovative e sorprendenti che abbiamo avuto il piacere di giocare negli ultimi anni. L’opera di Hazelight è un concentrato di coraggio e creatività senza vincoli, una sorta di specchio poligonale del suo ideatore. Tutto, dalla regia alla giocabilità, contribuisce a creare un flusso ludico ritmicamente perfetto, che continua a sorprendere gli utenti per tutta la durata dell’avventura. Il gioco di Josef Fares ha la meravigliosa capacità di rinnovarsi a ogni svolta, in un contesto narrativo che ricalca le medesime, stupefacenti, caratteristiche del gameplay. Sei ore che scorrono in un batter d’occhio, regalando agli utenti una quantità incredibile di memorie condivise. In un periodo nel quale risulta sempre più difficile afferrare il concetto di pura innovazione in ambito videoludico, A Way Out riesce a farci tornare ai tempi in cui tutto era novità, tutto era fresco e inedito, ed è un regalo a dir poco prezioso.
http://www.gamesoul.it/a-way-out/a-way-out-recensione/
È sempre molto difficile valutare un videogioco che introduce novità nel panorama videoludico, anche se con elementi ben noti. A Way Out è un videogioco che trae spunto da molti generi, dallo stealth game al TPS, mettendo però in risalto la forte componente narrativa. Un titolo molto particolare che può essere giocato esclusivamente in modalità cooperativa (sia offline che online) unendo in un’unica avventura due anime videoludiche completamente diverse.
Cooperazione e fiducia reciproca di due uomini completamente estranei che il destino ha deciso di far incontrare per il raggiungimento di un obiettivo comune che cambierà loro la vita, primo su tutti l’evasione di prigione e la riconquista della libertà. Leo e Vincent sono due persone con una personalità un po’ diversificata che riusciranno ad intrattenere il giocatore nelle 6/8 ore necessarie al compimento di tutta l’avventura: longevità che aumenta nel caso in cui si voglia iniziare una nuova partita con scelte e personaggi invertiti, cosa che consigliamo per comprendere nel migliore dei modi tutto quello che volevano raccontarci gli autori.
A Way Out non è certo esente da difetti riscontrabili in alcuni momenti, come piccole imperfezioni grafiche o alcuni comandi imprecisi che a volte non rispondono come si vorrebbe. Ma tutto questo non va ad inficiare l’avventura, che alterna momenti adrenalinici ad altri narrativamente profondi mantenendo costante l’attenzione del giocatore. Se uniamo al tutto un prezzo di lancio decisamente incoraggiante (circa 30 euro) al Friend Pass (che consente di giocare online semplicemente con una sola copia), questa storia di evasione assume un sapore ancora più delizioso. Siamo sicuri che potrete vivere un’esperienza tutta nuova, scoprire i retroscena e i motivi di evasione di Leo e Vincent comprendendo che la cooperazione è fondamentale per uscirne, in un certo senso, vittoriosi da ogni situazione.
http://it.ign.com/a-way-out-ps4/138115/review/a-way-out-la-recensione?p=2
A Way Out è in grado di cambiare anima a ogni scena, con dei momenti particolarmente riusciti che vi terranno incollati allo schermo.
A Way Out è tutto ciò che Fares aveva promesso al suo annuncio: un gioco da vivere esclusivamente in compagnia di un amico, ma anche un titolo in continuo mutamento che può trasformarsi in uno shooter o in un gioco di guida con una facilità a tratti disarmante. Nel farlo, non eccelle praticamente mai in nessuna delle sue componenti, semplificate all'uso di una manciata di tasti così da risultare sempre accessibile e immediato, ma riesce nell'intento di raccontare una storia intensa e capace di creare un legame tra i giocatori e i personaggi che si trovano a impersonare. Consigliato a tutti coloro fossero alla ricerca di un gioco da vivere in compagnia di un amico, anche grazie alla inedita modalità Friend Pass che consente di condividere gratuitamente una copia con un altro giocatore.
https://www.eurogamer.it/articles/2018-03-22-a-way-out-recensione
Josef Fares ha rischiato davvero grosso con A Way Out. Costringere alla cooperazione obbligatoria ha i suoi vantaggi unici, ma in più di un caso si è rischiato di percepire A Way Out come un buon titolo monco della componente single player.
I limiti tecnici del motore di gioco e la scarsa profondità del gameplay ci hanno fatto temere il peggio, salvo poi ricrederci quando abbiamo giocato le scene di profonda cooperazione e assistito a quelle più spettacolari con un taglio cinematografico più spinto. Un peccato perché A Way Out poteva rivoluzionare il genere e affermarsi come punto di riferimento, invece è "solo" un gioco eccellente dalla forte componente narrativa e un design fuori dal comune.
https://www.thegamesmachine.it/a-way-out/a-way-out-recensione-pc-ps4-xbox-one/
Non so se i cultori di Brothers – A Tale of Two Sons ameranno allo stesso modo A Way Out, ma non fa parte dei miei problemi: Josef Fares ha allungato la mano a uno spettro più ampio di giocatori, e per farlo è stato ancora più ardito nell’introdurre gli ingredienti del gameplay. Fra questi ci sono diverse possibilità d’azione che, almeno nel commento, non voglio dettagliare: ciò che è certo, almeno ai miei occhi, è che tutte queste opportunità si vanno a unire al resto (enigmi co-op, scelte attive sul racconto) per allargare la descrizione del quadro prima che per prenderne il sopravvento. Si tratta di un’opera complessa, non sempre inappuntabile, la cui percentuale di riuscita si amplia in relazione al coraggio dimostrato. Chapeau.
https://www.vgn.it/recensione/54161/a-way-out-ps4-xbox-one/
Vivere l'avventura camaleontica di Leo e Vincent ci ha spinto a calarci nei panni di entrambi i personaggi e collaborare in questa recensione proprio come se stessimo vivendo l'avventura di A Way Out anche fuori dallo schermo. È forse questo il pregio maggiore del titolo di Fares: creare un legame in grado di lasciare il segno anche a distanza di giorni dai titoli di coda, e spingerci a riflettere sul vero significato della fiducia, anche in situazioni non proprio comuni come quella dei due protagonisti. Un gioco estremamente consigliato se amate le avventure e volete condividere un'esperienza in continua mutazione con un amico o familiare.
Qua quella che forse è l'unica rece negativa italiana. Fa un pò strano leggerla perchè parla di scarsa fantasia quando proprio tutti gli altri sono concordi nel contrario.
http://gamesurf.tiscali.it/recensione/a-way-out-c29674.html
ps.
Segnalo una cosa molto importante, cioè che incredibilmente il gioco può essere liberamente e gratuitamente condiviso con un amico per far si che comprato una volta può essere liberamente giocato in 2. Se a questo si aggiunge che il gioco è a prezzo budget direi che un tentativo, se si ha un amico con cui giocarlo, gli si va dato per forza!