Dopo anni di FIFA torno a vivere una Master League con tutto l'entusiasmo da novizio. Nella fattezze della leggenda brasiliana Zico prendo le redini della panchina del Marsiglia con un obiettivo fattibile e cioè centrare un piazzamento Champions. Scelgo di partire subito a livello Superstar, bloccando la prima finestra di mercato impostando l'intensitá delle trattative su basso, con budget risicato e massima difficoltá nella conclusione di esse. Inizialmente fatico a trovare la quadra insistendo su un 4-2-3-1 che porta qualche manciata di punti ma non esalta a pieno il talento di Payet. L'esordio casalingo con l'Amiens in un Velodrome gremito e tracotante di entusiasmo dopo la deludente parentesi Rudi Garcia ci fa sperare per il meglio: l'inizio è confortante infatti dopo appena una manciata di minuti Thauvin pesca il taglio di Maxime Lopez che insacca... Ma è solo un'illusione: la squadra non gira e gli ospiti strappano un pari sacrosanto. Mi aspetto contestazioni ed invece la stampa accoglie positivamente il punto e quindi ci permette di arrivare sereni al secondo appuntamento stagionale.
La trasferta di Metz viene decisa dalla zampata del pipa Benedetto all'esordio dopo il forfait della prima giornata per la condizione fisica precaria, rinviamo ancora la vittoria al Velodrome agguantando il Tolosa solo nel finale e dopo l'ennesima prestazione sottotono grazie alla spaccata dell'argentino che sembra l'unico a beneficiare di questa ricerca costante del modulo ideale. A Reims bissiamo l'1-1 ma questa volta siano noi ad essere raggiunti al 90' con una punizione capolavoro di Chavallier dopo il colpo di testa in avvio di gara di Thauvin. Col Rennes arrivano i primi tre punti interni con una magia da fuori del subetrato Khaoui al primo pallone toccato ad un quarto d'ora dal triplice fischio, ma il gioco continua a latitare. Decido di passare cosí al 4-3-1-2 che mi consente di avere maggiore copertura dietro, minore distanza tra le linee e finalmente far dialogare al meglio i miei attaccanti ma a Nîmes dopo un dominio raccolgo i frutti solo a 5' dalla fine con Germain. Dopo 6 turni la classifica dice 12 punti: la zona Champions dista appena una lunghezza.
(4-3-1-2): Mandanda; Sarr, B.Kamara, A.Gonzalez, Amavi; Sanson, Strootman, M.Lopez; Payet; Thauvin, Benedetto
In chiave mercato inizialmente pensando al 4-2-3-1 le prioritá erano cercare un esterno alto sinistro, ora invece col cambio di sistema punto ad un centravanti. Mi ero invaghito di Dia dello Stade Reims che contro di noi ha fatto faville ma poi ho verificato e ho visto che aveva solo 72 di overall quindi ho lasciato perdere. Spero di valorizzare la rosa a disposizione, proprio per questo ho bloccato la prima finestra di mercato.
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