Rincasati dalla tremenda trasferta ucraina non ho tempo per assorbire la stanchezza del viaggio, mi aspetta il summit societario per definire diverse questioni. La carica che si respira dopo i risultati utili è palpabile.
La "task force" del club arriva puntuale all'incontro.
Marotta arriva per primo, non si smentisce mai. Io lo seguo.
La mia prima riunione di gestione di un club così glorioso. Che onore incredibile. Ma non c'è spazio per crogiolarsi. Si parte.
- Breve punto della situazione sui risultati e sui giocatori
Sono contentissimi del mio lavoro. La squadra si esprime su ottimi livelli. La ricerca di un gioco più spettacolare, ma al contempo efficace, ha infiammato i tifosi e l'opinione pubblica, che spinge per una mia conferma. E' giusto comunque discuterne più avanti, ora altre questioni hanno la priorità.
Emerge anche la mia di soddisfazione. Il gruppo è compatto, nessun giocatore mi ha deluso, anzi, ce ne sono alcuni che mi hanno stupito favorevolmente.
Dopo un breve sciorinare di dati passiamo alla trattazione del secondo punto.
- La gestione del mercato di riparazione
Breve premessa dell'AD che ci tiene a ricordarmi che, causa liquidazione di
Conte e del suo staff, non c'è molta disponibilità per intervenire. La palla torna a me. Porto in evidenza due necessità tecniche: un vice
Lukaku ed un terzino destro. Basterebbe, per quel che mi riguarda. Un attaccante prestante fisicamente, magari d'esperienza, che ci accompagni da gennaio a giugno per non bruciare
Esposito, che va fatto crescere con calma. E, vi prego, un terzino moderno. I profili attualmente in rosa non corrispondono alle caratteristiche che gradisco (compresi i dirimpettai dell'altra fascia), inoltre l'adattamento di
Candreva,
Moses o
Young non mi eccita... per usare un eufemismo. Necessito di un giocatore tecnico-coraggioso che venga dentro il campo a scambiare con qualità con i centrocampisti. I "pendolini" di fascia che rimangono appiccicati alla linea laterale non fanno per me.
Ausilio interviene come un cinco argentino a gamba tesa. Sull'attaccante mi presenta qualche nome (
Giroud e
Llorente) precedentemente contattati durante il breve interregno dell'ex allenatore del Chelsea. Più facile arrivare allo spagnolo per costi e fattibilità, non sta praticamente giocando in azzurro. Lascio comunque carta bianca al DS.
Sulla questione terzino è più cauto. I nomi che gli tiro fuori sono altisonanti e alcuni non praticabili per la difficoltà di arrivare al transfer in tempo. Gli raccomando comunque di non comprare tanto per... piuttosto preferisco rimanere con quelli che ho e vedere a giugno come muoversi.
- Sono arrivate delle offerte per tre giocatori
Il primo nome in questione è
Daniele Padelli. I russi del Sochi stanno mettendo assieme una specie di mix di talenti incompiuti e vecchie glorie tra i quali l'ex OM, Siviglia e Valencia
Rami,
Imbula,
Kokorin e
Noboa. Come portiere starebbero pensando al numero 27. Chiudiamo subito le porte a questa trattativa. Il ruolo di vice
Handanovič lo discuteremo più avanti, come i rinnovi dello stesso
Padelli e
Berni, in scadenza a giugno. Privarcene ora sarebbe follia.
Il secondo è quello di
Ashley Young. Dopo aver conferito con il suo procuratore sono arrivati alla conclusione fosse meglio trovargli un'altra sistemazione. Si è fatto subito sotto l'Everton di
Ancelotti, alla ricerca di un esterno per il 4-4-2. L'affare è molto vicino alla chiusura, mi riferisce
Ausilio, quindi l'ex Red Devils potrebbe far ritorno in Inghilterra a breve.
Il terzo, a sorpresa, è quello di
Diego Godín. La
combo Manolas -
Koulibaly non sta funzionando come sperava l'ambiente napoletano, per cui
Giuntoli si è fatto vivo con
Ausilio per chiedere il
Flaco, su richiesta di
Gattuso.
Sull'uruguaiano parte un dibattito che dura un'ora abbondante. La mia posizione è chiara: è forse uno dei 10 centrali più forti dell'ultimo decennio però, per caratteristiche, non è ideale per il mio stile di gioco. E' di fatto il terzo in ordine di importanza, vista l'intoccabilità dei due pilastri
Škriniar e
De Vrij, con un puledro di razza come
Bastoni che gli soffia da molto vicino.
Marotta è quello più contrario, sostenendo il fatto della moltitudine di impegni da affrontare e l'incommensurabile esperienza del numero 2, come il dubbio di vendere un giocatore così importante ad una potenziale rivale per lo scudetto. Il Presidente
Zhang fà notare a tutti che è attualmente il secondo più pagato della rosa, il che non depone per la sua permanenza. Ci lasciamo con dei grossi punti di domanda, il dictat comunque è quello di sentire fino a dove può spingersi
De Laurentiis con l'offerta. Sembra si tratterà per non venderlo a meno di 15 milioni. La faccenda è in evoluzione.
- A giugno sarà una bagarre. Muoviamoci per tempo!
Emerge la necessità di risolvere alcune questioni prima della scadenza di fine stagione. Dove tra prestiti in giro per l'Europa, giocatori da riscattare, contratti da rinnovare e giovani da gestire, ci sarà un bel lavoro da fare.
Tra tutti noi fà capolino il desiderio di riscattare il prima possibile
Barella e
Sensi, rispettivamente in prestito da Cagliari e Sassuolo, ma con prezzi altissimi. Ovviamente le direttive della società sono chiare. Attualmente disponibili per giugno ci sono circa
122 milioni per il mercato che
Zhang Jindong sbloccherà solamente dopo aver chiuso due accordi di sponsorizzazione previsti per marzo 2020. A gennaio quindi bisognerà muoversi in positivo o spendere il meno possibile.
Per fortuna io devo pensare solo al campo. Ottobre sarà un mese importante. Avremo il doppio match con lo Sparta Praga, decisivo per la qualificazione agli ottavi di Champions (= introiti). L'inizio della Coppa Italia, che è un trofeo per il quale mi piacerebbe competere fino alla fine e il susseguirsi di scontri insidiosi di campionato, a partire dalla trasferta di Genova, contro i rossoblù allenati da
Nicola. Il mio staff ha già pronti i video di tutte le partite di quest'annata per carpirne i punti deboli.