Sono nato e cresciuto con l'idea che il calcio potesse regalarmi un sogno.
A 25 anni mi sono reso conto che il calcio giocato, il mio primo amore, non mi avrebbe dato da vivere. E quel regalo, il primo regalo che mi hanno fatto i miei genitori, la pelota, non sarebbe stato altro che un mio passatempo. Poi, però, la svolta.
Dentro di me scatta qualcosa. Penso continuamente "Il mio mondo è una palla rotonda, un campo rettangolare e delle linee tracciate con il gesso, il mio futuro deve essere il calcio".
Ho studiato, guardato partite, passato ore ed ore a capire ed elaborare il pensiero di molti allenatori ed ora lo sono anche io. La tesi, quella della qualifica... è praticamente un inno al Bielsismo, con spunti tratti da un altro mio connazionale, Marcelo Gallardo, el Muñeco, e tanto... tanto di mio.
Negli anni successivi al mio adiós al calcio giocato ho lavorato come scout in Sud America, come match analyst indipendente e ho stretto amicizie importanti tra calciatori ed addetti ai lavori che spero mi diano una mano a ritagliarmi il mio spazio nel fútbol.
Ah, scusate... non mi sono presentato... mi chiamo Martin Garré, nessuno di voi mi conosce, sono nato nel 1987 a Rosario... terra che ha propiziato le nascite di numerosi talenti nel mondo che amo. Ho origine italiane, mia nonna era veneta, per questo parlo fluentemente la lingua... non sono hincha di nessuna squadra, semplicemente amo il bel calcio, quello giocato con le idee, la qualità e la passione... che è quella che voglio condividere con voi.
A 25 anni mi sono reso conto che il calcio giocato, il mio primo amore, non mi avrebbe dato da vivere. E quel regalo, il primo regalo che mi hanno fatto i miei genitori, la pelota, non sarebbe stato altro che un mio passatempo. Poi, però, la svolta.
Dentro di me scatta qualcosa. Penso continuamente "Il mio mondo è una palla rotonda, un campo rettangolare e delle linee tracciate con il gesso, il mio futuro deve essere il calcio".
Ho studiato, guardato partite, passato ore ed ore a capire ed elaborare il pensiero di molti allenatori ed ora lo sono anche io. La tesi, quella della qualifica... è praticamente un inno al Bielsismo, con spunti tratti da un altro mio connazionale, Marcelo Gallardo, el Muñeco, e tanto... tanto di mio.
Negli anni successivi al mio adiós al calcio giocato ho lavorato come scout in Sud America, come match analyst indipendente e ho stretto amicizie importanti tra calciatori ed addetti ai lavori che spero mi diano una mano a ritagliarmi il mio spazio nel fútbol.
Ah, scusate... non mi sono presentato... mi chiamo Martin Garré, nessuno di voi mi conosce, sono nato nel 1987 a Rosario... terra che ha propiziato le nascite di numerosi talenti nel mondo che amo. Ho origine italiane, mia nonna era veneta, per questo parlo fluentemente la lingua... non sono hincha di nessuna squadra, semplicemente amo il bel calcio, quello giocato con le idee, la qualità e la passione... che è quella che voglio condividere con voi.
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