Sul tema Immobile dico la mia.
Non sono assolutamente d'accordo con Cassano nel dire che è scarso. A parte che per Cassano è scarso pure Lukaku, sono tutti scarsi per Fantantonio, ma tant'è. Definire scarso un giocatore che segna oltre 200 gol in carriera mi pare quanto meno riduttivo. Soprattutto da ex giocatore. Bisognerebbe avere un po' di equilibrio nel dare giudizi. Schierarsi è giusto, estremizzare anche no.
Se si parla di incompatibilità con lo stile di gioco scelto da Mancini sono pienamente d'accordo. Come del resto ha dimostrato quando si è trasferito al BVB e al Siviglia. In generale quando la squadra cerca il possesso nella trequarti avversaria, con la difesa chiusa, non è un attaccante che riesce ad esprimersi venendo incontro a dialogare.
La Lazio, appena riconquistata palla verticalizzava immediatamente. Con questo stile Immobile è uno dei migliori in Europa. Come, non so se vi ricordate, quanto determinante era Suazo nel Cagliari e quanta fatica fece poi ad imporsi altrove. Sono curioso di vedere con Sarri - che notoriamente è un amante della sfera - come si comporterà sul lungo periodo.
Il fatto che Mancini si sia affidato a lui è, in primis, un riconoscimento per le bellissime annate che sta disputando in biancoceleste, ma secondariamente perché, malgrado le predette incompatibilità di stile, rimane uno dei più forti attaccanti in Italia. Questo è sintomatico della qualità del nostro calcio, ad oggi.
Infatti, non appena ha potuto, ha provato Raspadori che, per carità, non sarà Dzeko o Benzema, in quanto a 9 che assomiglia ad un 10, ma nel dialogare è sicuramente più predisposto, visti i compiti che gli affidava De Zerbi.