Carriera [Football Life 2024] Aleksandr Kolarov PARMA 2026-27

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E comunque...

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una promozione di CORTISSIMO muso!​
 
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IL MILAN MANTIENE LO SCETTRO, IL TORINO SCENDE IN B

Secondo titolo rossonero consecutivo davanti a Juventus e Napoli; i granata retrocedono con Cagliari e Como

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Una stagione dominata dall'inizio alla fine, a dispetto di uno scarto di soli 3 punti sulla seconda che in realtà è solo figlio del rallentamento finale, a traguardo ormai raggiunto, consegna al Milan il 21° titolo della sua storia, secondo consecutivo. I rossoneri precedono la Juventus, rivale di sempre e vincitrice della Coppa Italia, ed il Napoli, che con il terzo posto strappa il pass per i preliminari di Champions League. Più staccate tutte le altre, a cominciare da Lazio e Inter che si guadagnano l'Europa League a braccetto col Bologna finalista di Coppa Italia mentre, esattamente come un anno fa, a restare beffata è l'Atalanta, a cui non basta il sesto posto per tornare in Europa, proprio in virtù dello slot assegnato ad altri dalla coppa nazionale. A pari punti con i bergamaschi uno strepitoso Verona nella stagione che ne sanciva il ritorno in A, e molto bene se l'è cavata anche un'altra neopromossa lo Spezia, dodicesimo e salvo con ampio anticipo. Lo stesso Lecce, quartultimo, ha comunque centrato l'obiettivo di mantenere la categoria, per il quale sono tornati ad eseere necessari 40 punti mentre, negli ultimi anni, la quota si era notevolmente abbassata. A testimonianza di un campionato tornato invece competitivo, cade in B nonostante i 38 punti messi a referto il Cagliari, e insieme ai sardi scende clamorosamente in cadetteria il Torino dopo 14 anni, oltre al Como presto rassegnatosi all'ultimo posto. Tra le grandi deluse anche la Roma, confermatasi sui mediocri livelli dello scorso anno pur totalizzando tre punti in più, 54 contro 51, e risalendo dalla 13ª alla nona posizione, comunque ben lontana dall'Europa.

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I verdetti

In Champions League: Milan, Juventus, Napoli
In Europa League: Lazio, Inter, Bologna*
Retrocesse in Serie B: Cagliari, Torino, Como
Promosse in Serie A: Parma, Südtirol, vincente play-off
* finalista in Coppa Italia


Classifica marcatori

19 reti: Lucas Beltrán (Fiorentina), Kaio Jorge (Frosinone).
18 reti: Gianluca Scamacca (Atalanta).
15 reti: Mateo Retegui (Genoa).
14 reti: Lautaro Martínez (Inter), Andrea Belotti (Roma), Boulaye Dia (Salernitana), Joshua Zirkzee (Bologna), Raimondas Krollis (Spezia).

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LA SERIE A RITROVA UN'ALTRA BIG: DOPO IL PARMA, ECCO IL PALERMO!​

I rosanero battono il Benevento nella finale play-off e riguadagnano la categoria dopo un solo anno

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BENEVENTO - All'inferno e ritorno: dopo un solo anno, il Palermo riconquista la Serie A al termine di una stagione estenuante, vissuta costantemente sulle montagne russe e salvata soltanto in extremis, grazie al successo nei play-off che avevano visto i rosanero costretti ad entrare in scena già dal turno preliminare, come conseguenza del sesto posto raggiunto al termine del campionato. Henderson e compagni hanno così dovuto venire a campo del Mantova, eliminato grazie all'1-0 in partita secca al Barbera, del favorito Empoli, fatto fuori in semifinale, e della rivelazione Benevento che, da neopromossa, ha stazionato tutto l'anno nelle zone alte della classifica chiudendo la stagione regolare due punti avanti ai siciliani, ma si è poi dovuta arrendere nel decisivo match di ritorno, che ha visto il Palermo espugnare per 3-1 il Vigorito con reti di Segre, Neris ed Hernán López, dopo lo 0-0 della partita d'andata.
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A guidare i rosanero della panchina Davide Possanzini (foto a destra), già artefice due anni fa della promozione in B del Mantova, e bravo a restituire serenità ad un ambiente scottato dalle vicissitudini della passata stagione, iniziata con Kolarov e proseguita con Semplici per poi conclusasi con una retrocessione arrivata con largo anticipo e con la squadra mai veramente in corsa per la salvezza. Ora ci si riprova, dunque, forte di una rosa ancora più solida di quella con cui Kolarov si era affacciato l'anno scorso nella massima serie, e con l'obiettivo di consolidare la propria permanenza nel massimo campionato nazionale. Quanto al Benevento, e senza dimenticare il Cittadella, eliminato in semifinale ma capace di contendere il primo posto in classifica al Parma per gran parte del campionato, non restano che i complimenti per una stagione andata oltre ogni più rosea aspettativa, trattandosi, in entrambi i casi, di squadre appena risalite dalla Serie C.

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I VERDETTI DI TUTTI I CAMPIONATI

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Ed eccoci alla consueta carrellata sull'esito dei principali campionati europei, che anche quest'anno ci riservano più di una sorpresa oltre, naturalmente, a tante conferme.

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In INGHILTERRA il Manchester United torna a laurearsi campione dopo 13 anni, conquistando il 21º titolo della propria storia: i Red Devils bruciano di un punto i cugini del City e di due l'Arsenal campione d'Europa, quarto il Liverpool e solo sesto il Chelsea, ma comunque qualificato alla Champions in quanto vincitore dell'Europa League Da neopromosso, il Wolverhampton ritrova subito un posto nelle coppe, mentre a retrocedere insieme ad Huddersfield e Leicester è, a sorpresa, anche il West Ham; percorso inverso per il Brighton, che risale dopo un solo anno, per il Birmingham City e per il Fulham, anche finalista di FA Cup dove ad imporsi è il Crystal Palace, al primo titolo maggiore della propria storia.

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Tira aria di restaurazione in SPAGNA dove, dopo lo storico successo della Real Sociedad nel 2025, torna ad imporsi il Real Madrid, vincitore anche della Copa del Rey, davanti al Barcellona e alla sorpresa Getafe; quarti i baschi campioni uscenti, davanti ai cugini del Bilbao e all'Atlético Madrid, che per il secondo anno di fila resta fuori dalla Champions League. Cadice, Espanyol e Granada retrocedono in Seguda, al loro posto Deportivo Alavés, Sporting Gijón ed il Mirandés che si accinge così ad uno storico debutto in Liga, nemmeno ai play-off il Valencia.

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Anche in GERMANIA si assiste all'immediato ritorno al vertice del padrone, il Bayern Monaco, al 35º titolo. Secondo il Borussia Dortmund campione uscente, che si prende però la rivincita nella finale di Coppa. Leverkusen, Wolfsburg e Union Berlino accedono all'Europa League, retrocedono dopo un solo anno le neopromosse Amburgo e Heidenheim, mentre tornano in Bundesliga St. Pauli e Schalke 04.

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In FRANCIA quinto titolo consecutivo e 14º assoluto per il Paris St. Germain, ma questa volta la squadra dell'Emiro ha tutt'altro che dominato la scena, riuscendo ad appaiare il Lilla soltanto all'ultima giornata e a beffarlo per il vantaggio negli scontri diretti. Torna in Champions il Lione, in Europa League il Monaco vincitore della Coupe de France, il Marsiglia e il neopromosso Nantes. Retrocedono Bordeaux e Tolosa, immediato ritorno a suon di record del Reims e, dopo anni, del Guingamp.

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Secondo titolo di fila, in PORTOGALLO, per il Benfica, che mette le mani sullo storico 40º scudetto della propria storia, ma perde la finale di Taça contro i cugini dello Sporting. Il Porto, se non altro, ritrova la Champions dopo la disastrosa stagione passata, in Europa League vanno Famalicão, Guimarães e Casa Pia, retrocedono Vizela e Rio Ave che vengono rilevate da Paços de Ferreira e Nacional.

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In OLANDA si assiste alla prima, storica vittoria dell'Utrecht, che fin qui in bacheca aveva solo tre coppe nazionali, e quest'anno si lascia invece alle spalle il Feyenoord e l'Ajax, tornato comunque alla vittoria in Coppa d'Olanda dopo il vergognoso 14º posto dell'anno scorso. In Europa League con i Lancieri anche PSV Eindhoven e AZ Alkmaar, cadono in Eerste Divisie Sparta ed Heracles, salgono Dordrecht e PEC Zwolle.

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Storica prima volta in BELGIO per il Beerschot, seconda squadra di Anversa abituata a fare su e giù tra prima e seconda divisione, dalla quale era risalita appena due anni fa; proprio i più blasonati cugini del Royal Antwerp chiudono secondi, Anderlecht, Charleroi e il Club Brugge vincitore di Conference accedono all'Europa League, retrocede il decaduto Standard Liegi che lascia il posto al pronto ritorno del Molenbeek.

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Campione di DANIMARCA per la 16ª volta nella propria storia, e dopo tre anni di digiuno, il Copenhagen, che precede il Midtjylland vincitore della coppa nazionale. In Europa League Brøndby, Viborg e Silkeborg, in Conference ci va l'Aarhus, retrocede il Vejle, mentre sale per la prima volta in Superligaen il Nykøbing.

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Ritorno alla normalità in SCOZIA dove, dopo l'exploit di un anno fa dell'Hibernian, è il Cetlic a tornare campione per la 54ª volta nella propria storia e realizzare il double con la Scottish Cup, mentre in campionato precede l'Aberdeen e non i Rangers, soltanto terzi e in Europa League insieme agli Hibs campioni uscenti e al Kilmarnock. Il St. Johnstone va in Conference League, retrocede il Motherwell mentre ritrova la massima serie dopo la bellezza di 78 anni il Queen's Park.

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In GRECIA è doppietta Olympiacos per il terzo anno di fila, con la squadra del Pireo che raggiunge così quota 50 titoli e 31 coppe nazionali, consolidando ulteriormente entrambi i record. Il PAOK Salonicco segue i campioni in Champions League, in Europa League vanno Panathinaikos, Panetolikos e AEK Atene, in Conference l'Atromitos, mentre l'Iraklis retrocede dopo un solo anno, venendo rimpiazzato dal Makedonikos che mancava dalla massima serie dagli anni '80.

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In TURCHIA stagione da incorniciare per il Galatasaray, semifinalista di Champions League e autore del double nazionale, dove vince il campionato ormai da quattro anni di fila, assestandosi a quota 26 titoli e 20 coppe. In Champions anche il Beşiktaş, mentre Fenerbahçe, Trabzonspor e Samsunspor vanno in Europa League ed il Başakşehir in Conference. Kocaelispor, Sivasspor e Gaziantep retrocedono, al loro posto Bursaspor, Sakaryaspor e Bodrumspor.

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In RUSSIA lo Zenit San Pietroburgo si riprende lo scettro ceduto negli ultimi due anni al CSKA, che piomba al settimo posto ed è fuori da tutte le coppe europee, mentre in Champions ci va anche lo Spartak Mosca ed in Europa League vanno Krasnodar, Lokomotiv ed il Rubin Kazan vincitore della Coppa. In Conference la Dinamo Mosca, retrocede il Fakel e al suo posto sale la Dinamo Makhachkala.

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Parma, Nestor Sensini è il nuovo direttore sportivo

Gloria dello squadrone anni '90, l'argentino sostituisce Pederzoli ed è subito al lavoro per rafforzare la squadra: attacco e difesa i reparti che necessitano di interventi. Davanti piace Luca Moro, ma il sogno è Kaio Jorge
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PARMA - Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, cantava Antonello Venditti. Ed è quanto si potrebbe dire a proposito del ritorno a Parma di Nestor Sensini, già gloria e bandiera della squadra in due diversi momenti - dal 1993 al 1999, durante l'epoca d'oro, e poi ancora dal 2000 al 2002, avendo nel frattempo vinto lo scudetto con la Lazio - e ora pronto a tornare per la terza volta. Non più come giocatore, naturalmente, bensì nelle vesti di direttore sportivo, al posto di Mauro Pederzoli il cui contratto è scaduto lo scorso 30 giugno.
Appese le scarpette al chiodo, Sensini ha intrapreso una carriera da allenatore con alterne fortune, iniziata per un breve periodo proprio in Italia, all'Udinese, e proseguita in patria tra Estudiantes, Newell's Old Boys, Colón, Atlético Rafaela, fino al 2015. Un breve ritorno in panchina, all'Everton di Viña del Mar, in Cile, nella stagione 2020-21, quindi la decisione di percorrere anche altre strade. Lo scorso anno, Sensini aveva già manifestato il suo sogno di tornare ad allenare in Italia, possibilmente proprio in una delle città già conosciute durante la sua carriera da calciatore. Un sogno che ora viene coronato a metà, perché lo vedrà dietro una scrivania e non in panchina.
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«Sono entusiasta di tornare nella città in cui ho probabilmente vissuto gli anni migliori della mia carriera, e di farlo nella stagione che ne celebra il ritorno in Serie A», le sue prime parole da direttore sportivo gialloblù, prima di entrare subito nel vivo e di parlare di mercato: «Questa è una rosa che ha indubbiamente dei valori, altrimenti non avrebbe vinto un campionato difficile come la Serie B, ma che dovrà necessariamente essere rafforzata per mantenere la categoria appena conquistata».
Un parere condiviso anche dallo stesso tecnico, Aleksandr Kolarov, numeri alla mano: «Faremmo un grande errore se pensassimo di essere già pronti per la Serie A - ha messo in guardia l'allenatore serbo -. Ricordiamoci che senza la striscia da record a inizio stagione, non saremmo mai riusciti a conquistare la promozione: nelle prime otto giornate abbiamo conquistato altrettante vittorie, e dunque 24 dei 66 punti totali. Questo vuol dire che nelle restanti 30 giornate abbiamo ottenuto soltanto altri 42 punti e appena 10 vittorie: da qui dobbiamo ripartire, nella consapevolezza che ci sarà da migliorare, e molto, per conquistare la salvezza».
1712308076383.pngCon ogni probabilità il primo reparto in cui dovrà intervenire Sensini è l'attacco, dal momento che il miglior bomber della squadra, Benedyczak, lo scorso anno non è andato oltre le 11 reti in B. E in A serve ben altro, per trascinare la squadra verso lidi tranquilli: piaccono Luca Moro, attaccante dello Spezia di scuola Sassuolo, mentre il sogno sarebbe Kaio Jorge (foto a destra), capocannoniere in coabitazione con Beltrán del campionato appena concluso con 19 gol che hanno consentito al Frosinone di ottenere una tranquilla salvezza: uno score che, tuttavia, rende quasi impossibile arrivare al brasiliano, su cui anche le grandi hanno messo gli occhi addosso, a cominicare dalla Juventus che era stata la prima a portarlo in Italia e ha ancora il diritto di recompra. Anche la difesa andrà rafforzata con giocatori di categoria: sul taccuino del ds pare esserci Alessandro Marcandalli della Reggiana ma, per quanto si tratti di un prospetto di sicuro interesse, non è ancora l'elemento di esperienza di cui la retroguardia gialloblù ha bisogno.
 
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Parma, prime mosse sul mercato: presi Hartjes e Marcandalli

Il centrocampista olandese arriva dall'Excelsior, il centrale dalla Reggiana

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PARMA - Il nuovo direttore sportivo gialloblù Nestor Sensini batte i primi colpi di mercato, portando a Parma un interditore di centrocampo e un difensore centrale. Il primo profilo corrisponde al nome di Lennard Hartjes, 23enne olandese acquistato dall'Excelsior (ma di scuola Feyenoord) per 9,3 milioni e 845mila euro di ingaggio triennale, che si aggiunge così a Degli Innocenti fornendo a Kolarov una preziosa alternativa in mediana. Il difensore, invece, è proprio quell'Alessandro Marcandalli di cui si parlava, 24 anni, prelevato dalla Reggiana per 10,1 milioni e un ingaggio da 1,1 milioni per tre anni. Giocatori promettenti, ma digiuni di Serie A, per cui, soprattutto per quanto riguarda la difesa, il lavoro di scouting prosegue.
 
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27 Novembre 2016
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Siamo in A, grande promozione e mercato che inizia con l'arrivo di due giovani come Hartjes e Marcandalli, che però bisognerà vedere nel contesto della Serie A
 
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Parma, che colpo! Dall'Atalanta arriva Lookman

Il nigeriano cerca riscatto dopo una stagione da dimenticare, Hainaut e Haj Mohamed ai saluti

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PARMA - Senza che nulla fosse trapelato nei giorni scorsi, il Parma piazza un colpo a sensazione annunciando l'acquisto a titolo definitivo dall'Atalanta di Ademola Lookman per la cifra di 17,2 milioni e un ingaggio triennale da 1,7. Il 29enne nigeriano, per tante stagioni punto di forza della formazione bergamasca, nell'ultimo anno è stato invece chiuso da Scamacca ed è riuscito a realizzare appena un gol nelle sole 15 partite in cui è stato schierato, da qui la scelta di cambiare aria per rilanciarsi. Ed evidentemente il Parma, oltre agli argomenti economici, lo ha convinto anche dal punto di vista tattico. «Con Ademola potremo giocare in modo differente, cercando le continue sovrapposizioni con i tanti esterni già in rosa, e favorendo anche gli inserimenti dei centrocampisti: diventa una soluzione tattica in più, e preziosissima, rispetto ad una punta più tradizionale come Benedyczak o Bonny», ha spiegato Kolarov. Un acquisto che certifica anche la volontà del club di consolidarsi ad un livello tale da poter ambire anche a qualcosa di più della salvezza, quantomeno nel medio-lungo periodo. Intanto, si lavora anche in uscita, con le cessioni del difensore Antoine Hainaut ai turchi dell'Hatayspor per 14,1 milioni e dell'attaccante Anas Haj Mohamed ai romeni del Cluj per 7,6.
 
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Parma: ecco i nuovi acquisti, da domani il ritiro

Lookman, Marcandalli e Hartjes presentati al raduno di Collecchio prima della partenza per l'Alto Adige

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1712436591561.pngCOLLECCHIO (PR) - Vacanze ormai finite per i giocatori del Parma che, smaltiti i festeggiamenti per la promozione, si sono ritrovati oggi a Collecchio e domani partiranno alla volta di Valles, nelle Dolomiti, per due settimane di ritiro. Il ritrovo di oggi è stato anche l'occasione per vedere per la prima volta in gialloblù i primi acquisti già ufficializzati: Alessandro Marcandalli (prima foto a destra) e Lennard Hartjes hanno tenuto la conferenza stampa ufficiale di presentazione, ed il centrocampista olandese ha anche posato con la maglia biancocrociata (seconda foto a destra), mentre Ademola Lookman (foto di apertura) ha fatto solo una 1712436925990.pngcomparsata al campo di allenamento, per poi andare a sostenere le visite mediche, ultima formalità prima dell'annuncio ufficiale. A proposito di mercato, da segnalare il fallimento di un'operazione intavolata con l'Udinese per portare in Emilia il terzino Enzo Ebosse e in Friuli il centrocampista Drissa Camara: il Parma proponeva uno scambio alla pari, che il club dei Pozzo ha rifiutato chiedendo un conguaglio di almeno 4 milioni di euro. Cifre troppo distanti e trattativa saltata, ma il club continua a guardarsi attorno per un paio di terzini, perché l'intenzione di Kolarov, quest'anno, è di disporre di maggiori alternative anche sugli esterni di difesa, in modo da poter passare dal 3-5-2 e dal 3-4-3, i due moduli principali su cui il tecnico ha intenzione di lavorare, anche ad un più prudente 5-4-1, quando necessario.
 

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Mamma mia Lookman, ricorda un po' quando arrivò Gervinho a Parma ma con molti anni in meno. Alla fine è costato anche poco considerando i prezzi schizzati della patch
 
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Mamma mia Lookman, ricorda un po' quando arrivò Gervinho a Parma ma con molti anni in meno. Alla fine è costato anche poco considerando i prezzi schizzati della patch
Sì esatto, purtroppo i prezzi sballati sono l'unica cosa davvero rivedibile della patch. Alla fine Lookman mi è sembrata un'operazione realistica proprio perché nel gioco viene da una stagione pessima all'Atalanta, e comunque va verso i 30 anni. L'osservatore mi aveva proposto anche Kaio Jorge ma quello sì sarebbe stato irrealistico, dato che ha appena vinto la classifica marcatori
 

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Sì esatto, purtroppo i prezzi sballati sono l'unica cosa davvero rivedibile della patch. Alla fine Lookman mi è sembrata un'operazione realistica proprio perché nel gioco viene da una stagione pessima all'Atalanta, e comunque va verso i 30 anni. L'osservatore mi aveva proposto anche Kaio Jorge ma quello sì sarebbe stato irrealistico, dato che ha appena vinto la classifica marcatori
Comprati Soleri e mi faccio l'abbonamento in tribuna
 
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Mercato, Parma e Lazio si scambiano i difensori

In gialloblù arriva Casale, ai biancocelesti va Balogh. E a fine luglio tournée inglese contro Brighton e Chelsea

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PARMA - Aleksandr Kolarov ha il difensore di categoria che tanto voleva: dalla Lazio arriva a titolo definitivo Nicolò Casale (nella foto di apertura, la sua presentazione), centrale 28enne esploso quattro anni fa a Verona che tuttavia, all'Olimpico su sponda biancoceleste, non è mai riuscito ad imporsi con continuità nell'undici titolare, pur collezionando comunque un'ottantina di presenze in Serie A con la squadra capitolina. Il sacrificato che compierà il viaggio in direzione opposta è il 24enne Botond Balogh, in uno scambio alla pari che consente dunque alla Lazio di mettere le mani su un pari ruolo di prospettiva per il futuro e al Parma, invece, di avere un giocatore già pronto e ritenuto affidabile per guidare la difesa nella massima serie, peraltro in grado di destreggiarsi, se necessario, anche come terzino destro oltre che da centrale destro nella nuova difesa a tre che sta nascendo e che, oltre a Casale, vedrà anche l'innesto di Marcandalli, per quanto l'ex Reggiana nelle gerarchie parta alle spalle di Valenti e Circati. Un'operazione, questa sull'asse Parma-Lazio, resa possibile dai buoni uffici che il nuovo direttore sportivo Nestor Sensini ha con i due club, avendo militato nel corso della sua carriera in entrambi. Intanto, la squadra ha iniziato il ritiro di Valles, in Alto Adige, dove trascorrerà le prossime due settimane prima di una breve tournéein Inghilterra a fine luglio, che la vedrà giocare contro il Brighton, in una sfida tra le vincitrici dei rispettivi campionati di seconda divisione, ed il Chelsea fresco vincitore dell'Europa League.
 
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Dalla Cina con furore: quasi 30 milioni per Bernabé, il Parma vacilla

A tanto arriva l'offerta dello Shanghai Port, il club vacilla. Intanto lo Stoccarda bussa alla porta per Coulibaly

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PARMA - Cresciuto nella cantera del Barcellona e formatosi ulteriormente in tre anni al Manchester City, Adrián Bernabé è probabilmente il giocatore di maggior talento del Parma, titolare inamovibile nella scorsa stagione che lo ha visto contribuire alla promozione con un gol e tre assist ma, in generale, sfornando con costanza prestazioni di grande qualità. Adesso, però, dalla Cine arriva per lui un'offerta monstre, di quasi 30 milioni, che potrebbe convincere il club a privarsene, allettato da una plusvalenza clamorosa che permetterebbe di soddisfare le richieste di Kolarov negli altri reparti. Anche perché, come già accennato, il tecnico serbo sta lavorando ad un cambio di modulo del quale potrebbe fare le spese proprio Bernabé: dal 3-5-3 della scorsa stagione - da considerarsi in realtà quasi un 3-3-4 data la presenza, sulle fasce, di giocatori estremamente offensivi come Adingra e Zanimacchia -, che riservava proprio allo spagnolo il ruolo di play-maker centrale, Kolarov vorrebbe pensare ad un 3-4-3 più versatile per la Serie A, perché più facilmente riconvertibile in un abbottonato 5-4-1 da opporre alle big. E in questo nuovo assetto il numero di centrali di centrocampo scenderebbe da tre a due, uno dei quali sarà per forza un interditore tra Degli Innocenti e Hartjes, mentre per l'altro slot Gonzalo Abrego appare, per la sua versatilità tattica, in vantaggio su Bernabé, senza contare la presenza di altre alternative di valore come Maleh e Camara. Ed ecco che, allora, il sacrificio di Bernabé potrebbe diventare più digeribile perché non motivato soltanto da ragioni economiche, ma anche tattiche. Altro giocatore in uscita potrebbe essere Woyo Coulibaly, anche se non alle condizioni attuali: lo Stoccarda ha offerto 3,8 milioni per il francese, terzino destro come lo sono anche Enrico Del Prato e Federico Motti, ma Kolarov preferisce comunque avere una certa abbondanza di scelta nel reparto, per cui per dare via libera alla cessione si attende un rialzo da parte dei tedeschi.
 
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Parma, gioielli in vendita? Anche Man potrebbe partire

Dopo i quasi 30 milioni dalla Cina Bernabé, il Tigres ne offre 16 per il capitano

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PARMA - Sono giorni turbolenti in casa Parma: con la squadra pronta a volare per l'Inghilterra a conclusione del ritiro sulle Dolomiti, è il mercato ad agitare le acque. Soprattutto per quanto riguarda le possibili uscite, mentre in entrata non si registrano novità dopo gli arrivi di Marcandalli, Hartjes, Lookman e Casale. Al centro dei desideri di più di un club ci sono, infatti, il gioiellino Adrián Bernabé e ora anche il capitano Dennis Man: lo spagnolo è sempre più vicino allo Shanghai Port, la cui offerta di quasi 30 milioni di euro non ha certo lasciato insensibile il club emiliano. Per l'ala della nazionale romena, invece, si sono fatti avanti i messicani del Tigres con un assegno da 16 milioni. Man piace a Kolarov, che lo ha impiegato indifferentemente come ala destra o seconda punta, ed è naturalmente un punto di riferimento all'interno dello spogliatoio: ma a 28 anni è ormai un giocatore di cui si conoscono i limiti, e che difficilmente potrebbe essere piazzato sul mercato ad un prezzo migliore di quanto non siano disposti a pagare i messicani. Sono dunque in corso valutazioni anche perché, nel caso, una sua partenza dovrebbe essere necessariamente compensata da un arrivo all'altezza. E in questo senso un nome che piace molto al tecnico è quello di Matteo Politano, la cui unica incognita è rappresentata dai 33 anni di età. Altro nome sul taccuino del ds Sensini è quello di uno svedese, Oscar Uddenas, in forza all'Excelsior da cui è già stato acquistato Hartjes. In questo caso, però, le perplessità riguardano i necessari tempi di adeguamento al calcio italiano che, tuttavia, potrebbero essere compensati dalla possibilità di adattare sulla destra Matteo Rover in attesa che si completi l'apprendistato del giocatore. Da domani, intanto, la squadra sarà in Inghilterra per sfidare mercoledì il Brighton e domenica il Chelsea.
 
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