Estudiantes, un progetto serio e auto sostenibile
La vittoria del "Pincha" in Libertadores frutto della programmazione
LA PLATA - La notte di Rio de Janerio ha riportato l'Estudiantes sul tetto del Sud America. Una squadra costruita da Pablo Guede mattone dopo mattone. Un progetto serio, mirato, che alla fine sta portando i suoi frutti. Nelle ultime due stagioni sono infatti arrivati una Copa Argentina, una SuperCopa Argentina e adesso la Copa Libertadores
BOLLITI A CHI? - Il primo tassello messo sei stagioni fa da Guede fu quello di andare a prendere due giocatori svincolati che non avevano più mercato. Da una parte Ruben Botta, uno che ai tempi del Tigre sembrava un predestinato, e invece la sua carriera era ormai ad un bivio, scaricato anche dal San Lorenzo. L'altro invece, Ezequiel Scarione, per molti era prossimo alla pensione. Un giocatore buono ma solo per piazze non certo nel gotha del calcio, come il Thun, il Goztepe o l'Ankaragucu. Guede ha cucito il "Pincha" sulle loro spalle. Gli ha dato fiducia ed è stato ripagato da 6 stagioni giocate a livelli mai visti primi, una bella soddisfazione per due giocatori che erano stati etichettati come bolliti
I PIBES ROJIBLANCOS - I successi dell'Estudiantes però stanno arrivando anche dalla cantera. 4 giocatori sono infatti titolari inamovibili. Colombo è diventato un signor centrale, Mura sulla destra è il miglior terzino del campionato, tanto che nell'ultima tornata di amichevoli, è stato convocato anche dall'Argentina. Ayala in mezzo al campo fa legna come non pochi, e in attacco il "Pibe" Sarmiento ha messo in panchina gente del calibro di Vietto prima e Benedetto poi, formando con Badaloni una coppia giovane, affiatata e che sta mettendo a ferro e fuoco le difese. Tutti loro però hanno avuto un percorso di crescita graduale. Colombo è cresciuto con Tobio prendendosi poi il suo posto. Mura con Godoy e quando il terzino fu ceduto in Italia ecco la maglia da titolare. Ayala ha prima imparato da Ivan Lopez e poi da Ascacibar, mentre Sarmiento ha rubato i segreti a Vietto, Bendetto, e prima ancora a Fede Cartabia e Angel Gonzalez. Calciatori che hanno insegnato tanto al "Pibe"
I PIBES DI PROVINCIA - Cantera e provincia, un binomio che a La Plata sta funzionando alla grande. Guede non hai mai voluto giocatori del Boca o del River, ma nemmeno del Velez o del Racing, o dell'Independiente, ha sempre chiesto alla dirigenza ragazzi di provincia. Calciatori vogliosi di giocare a grandi livelli e che hanno dunque molta più fame di vittorie. Badaloni, Elias Lopez, Navarro, Nani, Cabral tutta gente che rischiava di restare nel limbo della periferia del calcio argentino, ma che a La Plata si sono scoperti ottimi giocatori, tanto che qualcuno di loro ha attirato le attenzioni di diversi club europei
IL COLPO ASSOLUTO - Uno dei grandi protagonisti di questo successo in Libertadores è sicuramente Mathues Anjos. La sua storia ha dell'incredibile, un vero intuito da parte di Guede e della dirigenza, che cinque anni fa lo vanno a prelevare per appena 300 mila dollari dalla Serie B brasiliana, e adesso il centrocampista è richiesto da ogni parte del mondo. Tre stagioni giocate sotto la protezione di Scarione, e da due maglia da titolare, per prestazioni che non hanno mai fatto rimpiangere il "Mago"
VECCHI RITORNI, VECCHI VOLPONI - Per una squadra sudamericana che si rispetti i vecchi ritorni o l'acquisto di vecchi volponi non possono certo mancare. Il "Pincha" ha riabbracciato giocatori come Rojo e Rulli che si sono formati proprio nelle giovanili del club platense (prima ancora Ascacibar preso a 5 milioni e rivenduto dopo due stagioni a 25). I vecchi volponi sono invece rappresentati da Benedetto, Quintero e Garay, ma anche Saracchi, giocatori che hanno portato grande esperienza risultando spesso determinanti per i successi dell'Estudiantes
MERCATO OCULATO E SOSTENIBILE - In questa sei stagioni la dirigenza del "Pincha" ha saputo lavorare molto bene. Detto di Matheus Anjos pagato praticamente niente, i platensi in questi anni hanno messo a segno altri due colpi che si sono rivelati fondamentali. Gattoni 4 stagioni fa arrivò a parametro zero dal San Lorenzo e adesso viene anche convocato dalla nazionale, Morales invece due anni fa arrivò dal Lanus con uno scambio alla pari con Rey. Nel complesso i dirigenti si sono distinti per un mercato oculato prendendo giocatori congeniali al progetto di Guede, ma soprattutto non hanno quasi mai speso più di quello che hanno incassato, e adesso le casse del club sono in attivo in ogni voce
L'INTUIZIONE E IL LEADER SILENZIOSO - Una delle grandi intuizioni di questa stagione è stato sicuramente l'arrivo in prestito di Balerdi, che ha dato grandissima solidità alla difesa biancorossa. Per non perdere il treno del Mondiale i dirigenti hanno convinto il giocatore ed il Chelsea a cedere il giocatore per una stagione. Una mossa che sta portando i suoi frutti. Infine non si possono non spendere due parole per Leandro Diaz, il leader silenzioso di questa squadra. Un giocatore titolare nelle prime 4 stagioni, ma poi con l'arrivo di Badaloni prima e Benedetto poi, ha accettato la panchina senza fiatare, senza fare polemiche, facendosi sempre trovare pronto quando Guede lo chiama in causa, una situazione che non avrebbero accettato tutti. Ma il "Loco" (che pure ha vinto una classifica marcatori) ha dato comunque il suo contributo, facendo da chioccia ai più giovani e ai nuovi arrivati, come solo un vero leader sa fare