37ª e 38ª giornata, com’è finita La Liga?
Finale di stagione horror a Cadice, ma è salvezza
Altre due sconfitte chiudono un 2023 nero per Crespo. Retrocede il Rayo, Cadice salvo per demeriti altrui. E ora che succede? Crespo è a rischio.
Finale di stagione horror a Cadice, ma è salvezza
Altre due sconfitte chiudono un 2023 nero per Crespo. Retrocede il Rayo, Cadice salvo per demeriti altrui. E ora che succede? Crespo è a rischio.
La stagione 2022/23 si chiude quasi nel peggiore dei modi per Crespo sotto il profilo dei risultati, ma il Cadice rimane in Liga chiudendo 17º in classifica. Al Carranza nelle ultime due giornate di campionato non basta una squadra sostenuta a gran voce dai propri tifosi, accolti in massa nello stadio andaluso, perché con la Real Sociedad il club cadista perde ancora al 95’ in un match quasi fotocopia di quello con l’Atletico. Dopo aver agguantato un insperato 3-2 in rimonta (doppietta di Lucas Perez e gol di Alcaraz) Sorloth pareggia all’82’ e poi al 95’ Ledesma pasticcia e lo stesso attaccante ex Lipsia mette dentro il gol della beffa, l’ennesima. Una stagione davvero maledetta per Crespo. Contro il Siviglia invece, nell’ultima giornata, come all’andata si scatena En-Nesyri che cala il poker in un match senza storie.
Crespo però può sorridere durante il fischio finale, perché la sua squadra non retrocede grazie ai 33 punti accumulati nelle giornate precedenti. In ogni caso, però, si parla di fallimento. La squadra ha manifestato grandi doti in zona gol ma in difesa è stata la peggior squadra mai vista nel campionato spagnolo (quasi 100 goal subiti!).
Tornano in Segunda Almeria, Rayo e Girona, si salvano quindi Cadice, Elche ed Espanyol... Ma il futuro ora è incerto per l’allenatore, protagonista di una stagione davvero da dimenticare, la prima in Spagna. Dopo un inizio convincente la squadra si è man mano sgretolata fino a perdere autostima e lasciandosi spesso prendere dal nervosismo e l’improvvisazione, tutti dettagli che sottolineano molti errori anche da parte del tecnico, sul piano gestionale e non solo. L’argentino non è mai riuscito a trovare continuità e anche le modifiche apportate sul piano tattico (come il paesaggio alla difesa a quattro) non hanno portato i cambiamenti sperati, anzi hanno spesso peggiorato le cose. Per questo, Crespo, è sulla graticola.
La società rifletterà...