Accidenti ragazzi, qui se cominciamo pure a parlare di libri, non la finisco più!
Sin dall'università, sono un lettore onnivoro. Ho letto e divorato veramente di tutto, ed i miei gusti si sono evoluti poi seguendo la mia crescita e maturazione anagrafica.
Tutto comincio all'università, studiavo comunicazione (al tempo non c'era ancora una facoltà dedicata e comunicazione e mass media era un ramo di Lettere Moderne) ed ebbi la fortuna di capitare nei corsi dell'emerito italianista Antonio Palermo, qui alla Federico II di Napoli. Con lui ho scoperto la letteratura italiana di fino 800 ed inizio 900, da De Roberto a Pirandello. Bellissime letture che mi hanno fatto innamorare della letteratura.
Partendo da lì poi pian piano ho scoperto tutti gli americani, da Fitzgerald alla beat generation. Mi piace soprattutto "carpire" dal libro quella che è la storia del paese, l'antropologia e lo sviluppo sociale. Da lì, sempre per un interesse storico, mi sono divorato milioni di biografie. Tante anche di artisti, su tutte "I Diari di Andy Wharol" che mi ha fatto approfondire lo scenario dell'arte contemporanea tra gli anni 70 ed 80.
Ad oggi continuo a leggere di tutto. Posso segnalarvi uno dei miei libri preferiti, "La versione di Barney" di Mordecai Richler.
Tra i miei autori preferiti contemporanei cito soprattutto Umberto Eco, ma anche Stefano Benni (leggero, ironico ed intelligente) affiancato da un autore francese a lui molto vicino: Daniel Pennac.
Tra gli italiani, diciamo "giovani", mi piacciono molto Alessandro Piperno ed Elena Ferrante.
Rifuggo invece i "fenomeni" editoriali quali Fabio Volo etc