Apologia dei DLC

Peeta

Prima squadra
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16 Giugno 2012
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Ho trovato questo interessante articolo su multiplayer.... Lo posto...

http://multiplayer.it/articoli/159501-apologia-dei-dlc.html

INUTILE PIAGNISTEO

Si tratta di un discorso che abbiamo già affrontato con i bistrattati free-to-play: tante lamentele, tante discussioni, ma poi alla fine a parlare sono i bilanci. E i bilanci ci dicono che i DLC non sono più una possibilità, ma una certezza, e che il classico Season Pass che accompagna il lancio di ogni tripla A è più che dovuto di fronte a una domanda così stringente di nuovi contenuti. Del resto i modelli alternativi sono stati tutti bocciati e come molti sviluppatori possono testimoniare, concepire un gioco ad alto budget in modo tradizionale non è più possibile. Come mai? Ve lo abbiamo detto: noi videogiocatori abbiamo scelto. Nella passata generazione abbiamo scelto di comprare meno giochi completi, facendo fallire una fiumana di studi di sviluppo, investendo parte dei soldi nei contenuti scaricabili. A che serve l'ironia quando poi chi può scegliere avalla con i suoi soldi ciò che dice di odiare?Abbiamo scelto che un MMO free-to-play è preferibile a un MMO con abbonamento, pur di fronte alla maggior completezza e ricchezza di contenuti del secondo. Abbiamo scelto una strada simile anche per gli sparatutto in prima persona: meglio uno sparatutto dall'accesso gratuito, con poche mappe, poche modalità e con meccaniche pay-to-win, che uno completo che però chiede un prezzo per l'accesso. Addirittura è venuta meno la caratteristica che secondo la vulgata è fondamentale per determinare la qualità di uno sparatutto, ossia la campagna single player. Qualche mugugno a parte, sembra non essersene accorto nessuno. Ci sono ancora delle sacche di resistenza e il mercato tradizionale non è morto, ma si è evidentemente ridimensionato, focalizzandosi intorno a pochi brand che comunque offrono contenuti supplementari scaricabili a parte. Sapreste citarci un gioco del 2015, tra i tripla A, che non sia fornito di DLC e microtransazioni? A noi ne vengono in mente due: The Order: 1886 e Bloodborne, nonostante quest'ultimo stia appunto per ricevere un'espansione a pagamento. Per trovare altri giochi senza extra acquistabili, bisogna rivolgersi al mercato di quelle che attualmente sono le produzioni medie, come ad esempio Until Dawn o SOMA. Ovviamente il fiorente mercato dei contenuti scaricabili porta anche dei vantaggi di altro tipo per gli operatori. Ad esempio DLC e microtransazioni permettono di regolare meglio i cicli di sviluppo, creando coperture nei periodi di transizione tra un progetto e il successivo. Negli anni pre-contenuti scaricabili, concluso lo sviluppo di un videogioco tripla A, se non si aveva subito a disposizione qualcosa di nuovo su cui lavorare il rischio di chiusura era elevatissimo, soprattutto se il gioco appena lanciato aveva fallito gli obiettivi prospettati. Ora uno studio può tirare il fiato continuando il lavoro di supporto di un prodotto già sul mercato. Nel frattempo può lavorare alla fase di pre-produzione del titolo successivo. Non si tratta di un fattore di poco conto da considerare, vista la quantità di sviluppatori falliti durante la generazione Xbox 360/PlayStation 3.

SPIETATEZZA
Quando ci si lamenta del mercato si commette un errore grossolano. Il mercato non è un'entità intelligente. Va immaginato invece come un leone che fiuta la scia dei soldi e si eccita quando ha raggiunto la preda, azzannandola senza pietà. Il mercato ha una natura felina e non segue principi razionali, ma solo il suo istinto. È analizzabile, ma non gli si può chiedere di tenere un comportamento etico, perché non è semplicemente nella sua natura. Anzi, di fronte a una qualsiasi debolezza, il mercato non si farà scrupolo di sfruttarla fino in fondo. Se il gioco d'azzardo crea dipendenza, il mercato aumenterà l'offerta di gioco d'azzardo per andare a spremere anche le resistenze residue di chi ci è caduto dentro. Se i cibi grassi creano obesità, il mercato ne offrirà sempre di più, almeno fino a quando non si creerà un mercato alternativo che inizierà a lucrare sulla debolezza opposta, quella del salutismo. Si tratta di un discorso molto complesso in realtà, molto più complesso di come la stiamo mettendo noi, ma speriamo semplificandolo di renderlo accessibile a tutti. L'idea che il mercato, che è profondamente egoista, lasciato libero possa essere regolato solo dall'emergere di un egoismo concorrente è vecchia come il capitalismo. Proprio per questo mettersi in una posizione polemica contro il suo comportamento è completamente inutile. L'unico modo per contrastarlo è far prevalere la tendenza opposta. Il problema è che per farlo occorrerebbe un pubblico capace di una critica profonda non solo verso il sistema, ma anche verso se stesso. Ci vorrebbe un pubblico capace di trattenersi dall'acquisto, soprattutto quello compulsivo. Un po' tutti sappiamo come funziona il mercato dei contenuti scaricabili, ma abbiamo paura di ammetterlo. Ad esempio sappiamo che in Street Fighter V tutto sarà sbloccabile giocando, ma sappiamo anche che i tempi per farlo saranno molto lunghi e che quando uscirà il personaggio extra che ci interessa saremo tirati verso l'acquisto perché probabilmente l'alternativa sarà attendere un mese per averlo, giocando tutti i giorni per diverse ore. Ma noi vogliamo giocare con quel personaggio ora e non ci va di aspettare... e il modo per soddisfare subito il bisogno c'è e si chiama carta di credito. Spendere altri soldi un po' ci ripugna, ma la somma richiesta non è eccessiva e quindi se disponiamo dei soldi necessari cederemo. Stesso discorso per uno sparatutto competitivo. Sì, magari è possibile sbloccare tutto giocando, ma il tipo che è entrato e ci ha sbaragliati era corazzato da capo a piedi. Sappiamo tutti come ha fatto a ottenere quel bell'equipaggiamento in così poco tempo: con i soldi veri. Ovviamente non tutti i giocatori cedono, anzi, sono in pochi quelli che effettivamente lo fanno, ma quei pochi bastano a giustificare il modello.

CONCLUSIONI
La conclusione di tutto il discorso ci pare scontata, quanto ignorata e rifiutata da molti, che tendono a cercare colpe chissà dove e di chissà chi per quello che loro stessi sono. Il mercato cambia di fronte ai comportamenti di chi paga. Il sistema attuale è giustificato dai videogiocatori, ormai preda di una specie di sindrome di Stoccolma verso l'industria: se ne lamentano continuamente, ma non fanno altro che giustificarla con le loro scelte. Eppure alcuni casi hanno dimostrato come le rimostranze possano cambiare le cose. Ad esempio il tentativo di mettere le mod a pagamento su Steam è fallito a causa della sollevazione popolare degli utenti, oppure lo sviluppo di Half-Life 3 è stato interrotto per il rumore causato dal caso del finale di Mass Effect 3, con gli sviluppatori di Valve che sono stati impauriti dalla reazione dei videogiocatori. Insomma, quando ci si muove di concerto qualcosa si ottiene...
 

Snake "PES" Plissken

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19 Agosto 2015
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Sempre detto, "è chi compra che condanna tutti", io resterò quasi sempre anti DLC (una bella espansione per un gioco già ciccione a 9.90 si può fare, vedi The Witcher 3), il problema è dare credito a chi spezzetta brutalmente un gioco, già concepito ma stuprato in nome del guadagno facile
 

Peeta

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Ne parlavamo giusto ieri in uno speciale dedicato ai DLC e alle microtransazioni: chi glielo fa fare ai publisher di toglierli di torno quando i giocatori dimostrano di gradirli assai? È il caso di Halo 5: Guardians, uno dei pochi titoli in cui si può tenere traccia del successo dei contenuti scaricabili. Come?

Parte dei fondi generati dalle microtransazioni dei Req pack vengono aggiunti all'Halo World Championship Prize Pool. Bene, attualmente la cifra ha raggiunto quota 1.700.000 dollari, dei quali 700.000 sono derivati dalla vendita di Req pack. Non sappiamo quanta parte delle vendita dei Req pack venga destinata al montepremi, ma mettiamo fosse anche il 10% (sicuramente è una percentuale più bassa, ma vogliamo essere ottimisti), significherebbe comunque che siamo a già molti milioni di dollari in microtransazioni spesi dagli utenti. Non male, vero?

 

the elder

Prima squadra
31 Luglio 2010
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Comunque per me bisogna distinguere fra espansioni del gioco che esistono da oltre 15 anni (basti pensare a Baldur's Gate) e personalmente, se un gioco mi piace, sono ben contento che ci siano, e microtransazioni.
Che poi ognuno i propri soldi li spende come vuole, se gli piace anche per comprarsi il costume particolare per il suo personaggio.
L'importante è che il gioco non sia incentrato sulle microtransazioni, cioè che senza di esse sia praticamente ingiocabile.

Per essere chiari, odio MyClub. Ma non MyClub in quanto tale, ma in quanto si concentrano su quello e trascurano il resto del gioco.
 

Snake "PES" Plissken

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Comunque per me bisogna distinguere fra espansioni del gioco che esistono da oltre 15 anni (basti pensare a Baldur's Gate) e personalmente, se un gioco mi piace, sono ben contento che ci siano, e microtransazioni.
Che poi ognuno i propri soldi li spende come vuole, se gli piace anche per comprarsi il costume particolare per il suo personaggio.
L'importante è che il gioco non sia incentrato sulle microtransazioni, cioè che senza di esse sia praticamente ingiocabile.

Per essere chiari, odio MyClub. Ma non MyClub in quanto tale, ma in quanto si concentrano su quello e trascurano il resto del gioco.
Il problema è che "ognuno spende i propri soldi come vuole" non è attuabile in questo discorso, almeno per me, vado a spiegare, se decidono di spezzettare un gioco per venderlo a più riprese, lo fanno, hanno creato i giochi ad episodi, a me fanno cagare lo stesso, ma almeno hanno la decenza di essere chiari, precisi e a prezzi (diciamo) onesti, se invece ti fanno uscire un gioco a prezzo pieno, dove poi hai alcune missioni da comprare a parte, si, chi vuole ci spende altri soldi, ma poi, se questa iniziativa ha successo, tutti seguono l'esempio ed anzi ne approfittano, poi chi ne paga le conseguenze? Io, giocatore che rimane ancora al fattore "esce un gioco, lo compre e deve essere completo e uguale per tutti", così non saà mai più, per tutti quelli che "i soldi li spendono come vogliono", e allora, se mi permetti, io a questi gli aprirei il cranio per ca...mmm...stavo diventando troppo volgare, mi scuso

Le microtransazioni sono altro, se le fanno solo per cavolate come costumi, aspetti e colori di armi/accessori/etc., non me ne frega nulla, se qualcuno è così pazzo (non ha idea del valore del denaro) sono fattacci suoi, basta che non diventino anche miei
 

Peeta

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Secondo me il discorso è più a tutto tondo. O meglio quello di partenza di quell'articolo. Chiaro che si possono fare mille distinzioni, più o meno personali, più o meno soggettive. Ma proprio fare queste distinzioni che vuoi per un motivo vuoi per un altro giustificano questo o quel contenuto extra è alla base di tutto il ragionamento.
La morale secondo me non è tanto quale è meglio, quale è giustificato, se questo rispetto a quello è giusto o sbagliato, utile o inutile ecc ecc. Il fatto è che per un motivo o per l'altro i DLC e le Microtransazioni sono state un successo enorme. Tutti ne parlano male ma tutti ne usufruiscono (tutti per dire molti e molti di più di quanto ci si può immaginare).

Il discorso DLC comunque ci cade dentro totalmente. Il riferimento, giustissimo a certe espansione di 15 anni fa per giochi di ruolo per pc sono da escludere, un pò perchè era ambito pc un pò perchè era una cosa comunque "diversa", venivano sviluppati sempre e solo dopo ed erano davvero una piccola rarità su pc. Su console era ed è diverso. Ora è prassi comune preparare già da prima tutti i DLC e si è diffusa la moda dei season pass.

E' che davvero io mi stupisco sempre di vedere quanta gente ci spende soldi.
http://www.videogiochi.com/news/201...uadagnare-1-miliardo-dollari-dai-dlc-in-anno/
 

foley

Allievi A
7 Ottobre 2012
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da giocatore di vecchia data, non piace neppure a me tutto questo frazionamento odierno nei giochi.
Tuttavia è vero anche che se da una parte i giochi costano uguali a 10 anni fa, sviluppare un gioco ora è senz'altro più costoso, e in qualche modo bisogna rientrare nelle spese.
Detto questo, io inserisco anche un altra cosa, a scusante dei giocatori.
Mi spiego meglio, ormai il consumismo crea delle dipendenze, crea dei veri e propri schiavi da acquisto compulsivo, insomma, quanto siamo veramente liberi nelle nostre scelte?
Ecco allora che si va ad avallare un pò tutto, dalle microtransizioni ai dlc usciti una settimana dopo ecc..
siamo come drogati, e quindi dipendenti da qualcosa, e quindi inibiti da qualsiasi senso di critica o presa di coscienza.
Mi son spiegato un pò così ma è quello che penso.
 

Snake "PES" Plissken

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da giocatore di vecchia data, non piace neppure a me tutto questo frazionamento odierno nei giochi.
Tuttavia è vero anche che se da una parte i giochi costano uguali a 10 anni fa, sviluppare un gioco ora è senz'altro più costoso, e in qualche modo bisogna rientrare nelle spese.
Detto questo, io inserisco anche un altra cosa, a scusante dei giocatori.
Mi spiego meglio, ormai il consumismo crea delle dipendenze, crea dei veri e propri schiavi da acquisto compulsivo, insomma, quanto siamo veramente liberi nelle nostre scelte?
Ecco allora che si va ad avallare un pò tutto, dalle microtransizioni ai dlc usciti una settimana dopo ecc..
siamo come drogati, e quindi dipendenti da qualcosa, e quindi inibiti da qualsiasi senso di critica o presa di coscienza.
Mi son spiegato un pò così ma è quello che penso.
Più che acquisto compulsivo lo chiamo totale rincoglionimento, oramai vedo gente disperata se non può avere il titolo al dayone, se vede che un altro ha un oggetto/equipaggiamento in più, se non prende tutti ciò che ha a che fare con quel determinato titolo...cioè siamo messi davvero male, siamo in pochi oramai coloro che pazientano nell'acquisto, ponderano e intanto recuperano titoli che non hanno giocato precedentemente e a poco prezzo, ma sto andando troppo OT
 

foley

Allievi A
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Più che acquisto compulsivo lo chiamo totale rincoglionimento, oramai vedo gente disperata se non può avere il titolo al dayone, se vede che un altro ha un oggetto/equipaggiamento in più, se non prende tutti ciò che ha a che fare con quel determinato titolo...cioè siamo messi davvero male, siamo in pochi oramai coloro che pazientano nell'acquisto, ponderano e intanto recuperano titoli che non hanno giocato precedentemente e a poco prezzo, ma sto andando troppo OT
sicuramente, per me comunque non è assolutamente andare ot, perchè tutto è strettamente collegato.
Quando si è continuamente bombardati da pubblicità, da mattina a sera, fin da quando si è piccoli, in ogni ambito della nostra vita, si perde facilmente il senso della realtà e allora ecco le code di 24 ore per prendere l'ultimo iphone o la disperata corsa a prendere un titolo al day-one o l'ultimo dlc appena uscito.
Quando vedi che il mercato alla fine premia logiche commerciali come queste mi vengon delle domande relative appunto alla vera nostra libertà di scelta.
Funziona proprio come le droghe (con i dovuti distinguo), pensi che ne esci quando vuoi, in realtà ci sei dentro in pieno e manco te ne accorgi.
 

Snake "PES" Plissken

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sicuramente, per me comunque non è assolutamente andare ot, perchè tutto è strettamente collegato.
Quando si è continuamente bombardati da pubblicità, da mattina a sera, fin da quando si è piccoli, in ogni ambito della nostra vita, si perde facilmente il senso della realtà e allora ecco le code di 24 ore per prendere l'ultimo iphone o la disperata corsa a prendere un titolo al day-one o l'ultimo dlc appena uscito.
Quando vedi che il mercato alla fine premia logiche commerciali come queste mi vengon delle domande relative appunto alla vera nostra libertà di scelta.
Funziona proprio come le droghe (con i dovuti distinguo), pensi che ne esci quando vuoi, in realtà ci sei dentro in pieno e manco te ne accorgi.
Se dobbiamo "allargare" il discorso, allora partiamo dall'educazione che i giovani di oggi ricevono a casa, poca roba rispetto, come dici tu, al bombardamento che riceviamo dall'esterno, a me un pò di educazione e rispetto è stata insegnata, ergo penso di avere un minimo di libertà di scelta, e, ovviamente riportiamolo al discorso gaming, io scelgo di non comprare più giochi al day one, soprattutto di quelli che fanno del DLC ad ogni costo o l'online, la propria raison d'etre, perchè non dimentichiamo, l'online ha svolto un ruolo determinante in questa piaga
 

Peeta

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http://www.eurogamer.it/articles/20...ndere-per-tutti-i-season-pass-usciti-nel-2015

Coloro che frequentano costantemente i siti specializzati e i forum si lamentanto in diverse occasioni ma c'è davvero poco da fare: i Season Pass sono ormai una prassi per l'industria videoludica.

Che si tratti di giochi singleplayer o prettamente multiplayer, quasi ogni produzione tripla A può contare sul proprio Season Pass e sui propri DLC. Alcuni sembrerebbero di ottima qualità (quello di The Witcher 3) e altri fanno gridare allo scandalo moltissimi fan ma una cosa è certa, ottenere tutti i contenuti di un certo titolo è una pratica sempre più costosa e Twinfinite ha deciso di scoprire quanto.

Il portale ha deciso di stilare un elenco di tutti i Season Pass dei titoli usciti nel corso del 2015 (o di prossima uscita) cercando di capire quanto costerebbe acquistarli tutti. Ecco l'elenco formato da diciotto giochi e 20 Season Pass:

  1. Dying Light - $20
  2. Evolve - Due Season Pass, ciascuno da $25
  3. Dead or Alive 5 - Due Season Pass da $93 ciascuno
  4. Dragon Ball Xenoverse - $25
  5. Battlefield Hardline - $50
  6. Mortal Kombat X - $30
  7. Batman Arkham Kinght - $40
  8. RIDE - $15
  9. The Witcher 3 - $25
  10. Disgaea 5 - $35
  11. Assassin's Creed Syndicate - $30
  12. WWE 2k16 - $25
  13. Call of Duty Black Ops III - $50
  14. Fallout 4 - $30
  15. Rise of the Tomb Raider - $30
  16. Star Wars Battlefront - $50
  17. Rainbox Six Siege - $20
  18. Just Cause 3 - $25
La cifra complessiva, solo per quanto riguarda i Season Pass, è di $736 (circa €700) mentre per acquistare tutti i giochi con i Season Pass bisognerebbe spendere ben $1816 (circa €1700).

Si tratta di una somma sicuramente impressionante. Cosa ne pensate? Quanto avete speso quest'anno in Season Pass?
 

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