a mio parere non esistono allenatori universalmente buoni o del tutto cattivi: dipende da come uno gioca e come si trova e dal mix dei giocatori che usa. Non solo, ma uno può mettere in squadra tutti fenomeni, ma se è difensivista e piazza due centrali frontali extra che si sbilanciano e terzini offensivi di 56 kg che corrono come schegge ma hanno 50 di capacità difensiva, può avere il miglior allenatore del mondo ma subirà caterve di goal. Bisogna guardare bene le barre e capire se le tattiche sono compatibili con i giocatori che abbiamo o pensiamo di ottenere e col nostro modo di giocare. Per esempio Fabinho come mediamo rende in modo molto diverso se gioca in un 442 o in un 4123 o in un 433, se lo vuoi offensivo o lo setti difensivo, se gli metti vicino giocatore chiave o un onnipresente o un mediano collante . Poi per usare bene le tattiche avanzate bisogna essere bravi e fortunati (l'efficacia dipenderà molto anche da chi ti sta davanti) e sconsiglio di usarle troppe e di cambiarle spesso. Insomma, a parte alcuni evidentemente inguardabili, in linea di massima quasi tutti gli allenatori sono giocabili. Poi adattabilità e familiarità hanno importanza, ma solo per l'aspetto gestionale della squadra.